giovedì 30 settembre 2010

The magus by John Fowles

C'era una volta un principe che credeva a tutto tranne che a tre cose: non credeva nelle principesse, non credeva nelle isole, non credeva a Dio. Il re suo padre diceva che queste cose non esistevano. Siccome nei domini paterni non c'erano ne principesse, ne isole ne alcun segno di Dio, il principe credeva al padre.
Ma un bel giorno il principe lasciò il palazzo e giunse al paese vicino. Quivi, con grande meraviglia, da ogni punto della costa vide delle isole, e su queste isole, strane ed inquietanti creature alle quali non si arrischiò a dare un nome. Stava cercando un battello, quando gli si avvicinò un uomo in abito da sera, di gran gala.
-Sono vere isole, quelle?- disse il principe.
-Certo, sono vere isole- rispose l'uomo della spiaggia.
-E quelle strane e inquietanti creature?
-Sono genuine e autentiche principesse.
-Ma allora anche Dio deve esistere!
-Sono io Dio- rispose l'uomo in abito da sera con un inchino.
Il giovane tornò a casa al più presto.
-Eccoti qui!- disse il re, suo padre vedendolo arrivare.
-Ho visto le isole, ho visto le principesse, ho visto Dio- disse il principe in tono di rimprovero.
Il re rimase impassibile.
-Non esistono nè vere principesse, nè vere isole, nè vero Dio.
-Ma è ciò che ho visto!
-Dimmi, com'era vestito Dio?
-Dio era in abito da sera, di gala.
-E per caso aveva le maniche della giacca rimboccate?
Il principe ricordava che erano rimboccate. Il re rise.
-è la divisa del mago. Sei stato ingannato.
A queste parole, il principe tornò nel paese vicino e si recò sulla stessa spiaggia, dove trovò nuovamente l'uomo.
-Il re mio padre mi ha detto chi sei- disse il principe indignato: -L'altra volta mi hai ingannato, ma non mi ingannerai ancora. Ora so che quelle non sono nè vere isole nè vere principesse, perchè tu sei un mago.
L'uomo della spiaggia sorrise.
-Sei tu che t'inganni, ragazzo mio. Nel regno di tuo padre esistono molte isole e molte principesse. Ma tu sei sotto l'incantesimo di tuo padre e non le puoi vedere.
Il principe tornò a casa pensieroso. Quando vide il padre lo fissò negli occhi.
-Padre è vero che tu non sei un vero re, ma solo un mago?
Il re sorrise e si rimboccò le maniche.
-Si figlio mio, sono solo un mago.
-Allora l'uomo della spiaggia era Dio.
-L'uomo della spiaggia era solo un altro mago.
-Devo sapere la verità, la verità dietro la magia.
-Non vi è alcuna verità dietro la magia.- disse il re.
Il principe era in preda alla tristezza: -Mi ucciderò- disse.
Il re per magia fece comparire la Morte. La Morte da dietro la porta fece un cenno al principe. Il principe rabbrividì. Ricordò le isole belle ma irreali, e le principesse, belle ma irreali.
-Va bene,- disse il principe: -riesco ad accettarlo.
-Vedi figlio mio- disse il re: -adesso anche tu stai diventando un mago!


The magus, John Fowles.

mercoledì 29 settembre 2010

Perché non posso tifare Inter

Almeno per quest'anno. E lo dico ora mentre in tv l'Inter vince per 4-0 contro il Werder Brema in champions league. Nonostante Eto'o sia nella mia squadra di fantacalcio ed è un giocatore, un attaccante, completo.
Mi ha colpito una intervista a Chiellini, giocatore della juve, ma soprattutto centrale difensivo della nazionale italiana di Prandelli.

"Il problema è la mancanza di esperienza internazionale da noi. Giocare soltanto in serie A non basta: avere esperienza in Europa influisce sulla tranquillità. In altri Paesi, c'è gente di 24 anni con 70 partite fuori dai propri confini all'attivo. Stasera (in nazionale n.d.sk.), tolti me, Balotelli e De Rossi, chi aveva esperienza?"

Non posso proprio tifare una squadra che non schiera italiani, che non può portare esperienza alla nazionale italiana.

martedì 28 settembre 2010

PNL, draghi principesse e tutti gli altri

La PNL mi ha aiutato, eppure non ho mai seguito un corso di un PNL-lista.
Mi è bastata l'idea che esistesse qualcosa del genere.
Perché l'idea include il fatto che altra gente come me, che si fa le stesse mie domande, c'è.

L'Oxford English Dictionary descrive la PNL come "un modello di comunicazione interpersonale che si occupa principalmente della relazione fra gli schemi di comportamento di successo e le esperienze soggettive (in particolare gli schemi di pensiero) che ne sono alla base" e “un sistema di terapia alternativa basato su questo che cerca di istruire le persone all'autoconsapevolezza e alla comunicazione efficace, e a cambiare i propri schemi di comportamento mentale ed emozionale"

Secondo i fondatori del movimento, Richard Bandler e il linguista John Grinder, la PNL sarebbe strumentale "all'individuazione delle modalità per aiutare le persone ad avere vite migliori, più complete e più ricche".

Essi coniarono il termine per denotare un presunto collegamento teorico fra i processi neurologici ("neuro"), il linguaggio ("linguistico") e gli schemi comportamentali che sono stati appresi con l'esperienza ("programmazione"), sostenendo che questi schemi possono essere organizzati per raggiungere specifici obiettivi nella vita.

Bandler ha sostenuto che gli esseri umani siano letteralmente programmabili: "Quando ho cominciato usando il termine programmazione le persone si arrabbiarono veramente. Hanno detto cose come: 'state dicendo che noi siamo come le macchine. Siamo esseri umani, non robot.' Ciò che stavo dicendo veramente era proprio l'opposto. Siamo la sola macchina che può programmarsi. Siamo auto-programmabili. Possiamo impostare programmi deliberatamente progettati e automatizzati che funzionano da soli per occuparsi di noiose mansioni terrene, liberando così le nostre menti per fare altre cose più interessanti e creative."

Ho comprato i libri, conosciuto gente, ne ho parlato in giro.
Mi sono confrontato con le filosofie individuali della gente comune, dei non-filosofi (anche se un po' tutti lo siamo).
Mi trovo a parlarne a lavoro a doppiaS a distanza di tre anni dalla mia scoperta.
Mi trovo a raccontare la storia del mago (eccola qui) alla mogliaideale appena prima di addormentarsi (o forse per addormentarsi).

domenica 26 settembre 2010

Come si segue la serie A

A costo di passare per nostalgico, com'erano belli i tempi del 13 al totocalcio, e le partite tutte in contemporanea alle 14.30!
Non sempre 14.30; a volte anche 15, 16, addirittura 17:00 a maggio. Poi è arrivata la pay tv e le tradizioni ferree sono state rotte. Ricordo ancora Mamma che preparava le castagne che non riuscivamo mai a mangiare perché la domenica alle 14 Nonno e Papà scattavano in piedi perché dovevano portarmi allo stadio. Le arrotolavamo in un tovagliolino di carta, o peggio, in un fazzolettino di stoffa (come facevamo a soffiarci il naso nella stoffa negli anni 80??) ed allo stadio le mangiavamo fredde.

Poi ho scoperto di avere una intolleranza alimentare per le castagne.

Infatti i miei dopopartita li passavo nel bagno di casa, dando la colpa alla cinta dei pantaloni troppo stretta proprio durante la digestione.

Arrivarono i soldi delle pay tv dicevo. Adesso per guardare le partite in tempo quasi reale bisogna armarsi di sky, diretta serie a repubblica, youtube e myp2p. Scemo chi non riesce a vedersele. C'è sempre un Bar, un Pub appena aperto, un punto SNAI pronto ad accoglierti con super mega schermi al plasma. Io rimpiango i tempi andati, ribadisco, e resto del parere che una partita guardata dal vivo ha tutto un altro sapore.

sabato 25 settembre 2010

tv sorrisi e canzoni

Ma com'è possibile?
Nell'era di sky, digitale terrestre, televideo, internet e EPG, sono andato in edicola a comprare il settimanale "tv sorrisi e canzoni"!
Come mai?
Nostalgia della mia infanzia/adolescenza?
Non solo. Succede che la carta stampata è più consultabile di qualsiasi altro strumento digitale specialmente quando si è seduti sul cesso.
Ed in più non fa male agli occhi, senza l'aiuto di schermi anti radiazioni.

Wiki mi dice che il settimanale, fondato dalla famiglia Campi, è uscito per la prima volta nel 1952 con il nome di "Sorrisi e Canzoni d'Italia", quando ancora le trasmissioni televisive erano di là da venire. Successivamente la testata divenne "Sorrisi e Canzoni". Quando nacque, il giornale era il primo a parlare interamente di spettacolo: mancava infatti in Italia una rivista interamente dedicata alle canzoni e alla musica. Ed io aggiungo che è soprattutto per la musica, per il taglio popolare, che l'ho letto con interesse, perché questo mondo, questo linguaggio da quando ho litigato con la tv, un po' mi manca.

In auto, di ritorno dal'edicola, ho raccontato una storia a cucciola che parlava di zii edicolanti, della mia infanzia/adolescenza, e di tutto quello che il tv sorrisi e canzoni mi riportava alla mente. Magari un giorno lo scriverò anche qui.

venerdì 24 settembre 2010

Annotazioni sparse su Amen

Càpita che il pc si fotta, e tu debba cercare tra i cd gli mp3 da caricare sul lettore. Se poi hai in testa i ricordi di ieri, dove il tuo collega amico (doppiaS per gli amici) ti ricorda che Amen è il disco più riuscito di Baustelle allora il resto vien da sè. Wiki invece mi ha detto che c'è un articolo di rockit dove Bianconi spiega l'album pezzo per pezzo. Cose che uno si chiede e richiede mentre ascolta i propri dischi beniamini. Sul lettore poi ci son finiti pure Sussidiario e la Malavita (che a dir la verità preferisco ad Amen, ma non l'ho ancora confessato a doppiaS). Niente Ye-ye, in attesa che gli concedi una rivincita. Per chi non conoscesse Amen (gnurant!) parliamo di 15 canzoni farcite da molte collaborazioni con artisti di nota fama: Orchestra d'archi, Sergio Carnevale, sezione fiati, Francesca Genti, il Maestro Alessandro Alessandroni, Beatrice Martini, il musicista etiope Mulatu Astatke (padre dell'Éthio-jazz), Beatrice Antolini ed altri. L'album ha venduto più di 50.000 copie e per questo è stato certificato disco d'oro.Mica pizza e fichi.


"E così sia"
Una delle varie improvvisazioni al pianoforte che Mulatu Astatke ha registrato in studio. Avevamo bisogno di un inizio.

"Colombo"
Una delle canzoni più semplici e lineari del disco. E' l'unico pezzo del disco in cui suona la formazione rock classica basso-chitarra-batteria-organo. Sono un fan del Tenente Colombo, e degli autori della serie. Che Dio o chi per lui li benedica per aver iniettato nella cultura dell'intrattenimento americana piccole intelligentissime dosi di critica sociale marxista.

"Charlie fa surf"
Questo pezzo ha suscitato un intenso dibattito, anche su Rockit. Chi dice è una presa per il culo, chi dice che è una canzone dei Baustelle con un testo banale, chi dice che sono uno stronzo… Poi c'è anche qualcuno a cui piace, evviva! A me pare solo una canzone rock and roll. Volevo scrivere un testo che fosse allo stesso tempo ribellione pura e parodia della ribellione. Cosa che viene quasi da sé quando a cantare frasi come "vi spacco il culo" è un signore non più adolescente, medioborghese, decadente e un po' snob come il sottoscritto. Come a dire: se Battiato canta "amore, amore, amore" è un conto, se lo canta Mino Reitano è un altro. Col massimo rispetto per entrambi. Il pop è sempre una faccenda di enunciazione. Beatrice Martini suona l'arpa.

"Il liberismo ha i giorni contati"
Volevo una canzone bubblegum, semplice. Poi l'arrangiamento si è complicato, con l'inserimento di riff orchestrali molto stratificati. Ho costretto Alessandro Alessandroni a suonare il sitar. Non lo faceva da trent'anni e infatti mi ha pure detto, me lo ricordo bene: "li mortacci tua, Francé".

"L'aeroplano"
Musica scritta a due mani con Rachele. Nonostante alcuni ci trovino elementi di Blonde Redhead e groove hip hop, mi piace che esca fuori la sua italianità. Quella bella, nobile. Merito anche della signorina che canta. Nel ritornello mi mette i brividi ogni volta.

"Baudelaire"
In questo pezzo volevamo che ci fosse un andazzo ballerino, ma mischiato alle chitarre spigolose (grande riff Gang of Four di Brasini!) e all'Africa. Quando l'ho detto la prima volta a Carlo Rossi, in studio, lui ha esclamato: "Ah. i Talking Heads". E, in effetti, aveva ragione anche lui.

"L"
Una canzone d'amore di fantascienza. Volevamo un suono liquido, semplice e rilassante sulle strofe. E ritornelli e stacchi strumentali ultrabarocchi. Quando ho scritto l'arrangiamento di archi e fiati pensavo alle stanze settecentesche del finale di "2001 Odissea nello Spazio". Cercavo quello.

Mi piace un sacco come Sergio Carnevale ha suonato la batteria.

"Antropophagus"
Una fotografia visionaria di Piazza Duca d'Aosta a Milano, davanti alla Stazione Centrale. La nostra idea era di fare una canzone rock, violenta, diretta. Che poi sfociasse però in una sorta di coda strumentale con l'orchestra e la batteria elettronica.

"Panico!"
Un omaggio a Lee Hazlewood, un grande. Stava già molto male quando ho scritto la canzone.

"Alfredo"
Avevamo questa musica scritta al piano. Un piccolo valzer delicato. Una ninna nanna. Volevo che le parole raccontassero di un bambino. E, misteriosamente, si è stappata da qualche parte dentro alla mia memoria, la bottiglia nera con la nera storia di Alfredino Rampi. Alessandroni suona la fisarmonica.

"Dark Room"
Musica molto morriconiana di Rachele, parole scritte da me insieme a Francesca Genti. Una che dovete assolutamente conoscere. Cercatela. Vi farà star male, ma è una poetessa vera.

"L'uomo del secolo"
Mio nonno è morto a novant'anni e negli ultimi tempi della sua lunga vita aveva in comune con me (che non ho fatto né la Guerra né la Resistenza) il fatto di non capire il mondo. Mi piace molto il suono garage di Claudio nei riff.

"La vita va"
Altra epica musica morriconiana di Rachele. E sontuoso arrangiamento di archi nel finale.

"Ethiopia / Andarsene così"
Due pezzi diversissimi eppure collegati. Il riff ostinato di pianoforte di "Ethiopia" continua sul pezzo successivo, con una soluzione armonica diversa. Mulatu Astatke suona le percussioni e il solo di vibrafono nella prima parte, Alessandro Alessandroni la chitarra acustica nella seconda.

"No Steinway"
Elaborazione psichedelica del tema di Spaghetti Western ad opera di Beatrice Antolini, una che dovreste conoscere già. Qui suona tutti gli strumenti.

"Spaghetti Western"
Doveva essere, armonicamente, un blues. Poi ci siamo lasciati trasportare altrove. Ne è venuto fuori uno shuffle molto glam rock, con le chitarre di Claudio amplificate HiWatt, il piano honkytonk di Beatrice Antolini, degli intermezzi strumentali con orchestra e fischio di Alessandroni, solo di tromba messicano nel finale! Un delirio. // Francesco Bianconi

mercoledì 22 settembre 2010

battery pc ko, cavo comprato!

La batteria del portatile ha fatto ciock (se fosse stato il portatile di Luca Carboni ovviamente). Ma questo già da mesi. Il problema è che ha ciocckato ance il cavo dell'alimentazione. Quindi questa settimana sono andato avanti lasciando "segnaposti" sul blog (trucchetto che adopero sempre più spesso, con successi altalenanti), cercando su ebay aste per la mia batteria, chiedendo ad amici e colleghi consigli su come recuperare la situazione combinando velocità ad un prezzo adeguato.

Ho risolto comprando, per il momento, un cavo nuovo. Nel frattempo moglieideale sfoglia gli avvisi via mail del blog è dice: ma non vale, una frase non vuol dire scrivere un post! Poi le ho spiegato dei segnaposti, e del fatto che i post poi li scrivo davvero, e non conto affatto i segnaposti.

Per quanto riguarda ebay, dei cinesi mivogliono vendere per 35 dollari una batteria nuova ed un rene usato. E' lecito accettare cotale offerta?

lunedì 20 settembre 2010

Festen - Dogma 1

La famiglia Klingenfeldt si riunisce al completo in una villa gigantesca per festeggiare il sessantesimo compleanno del capostipite, Helge. È presente anche Michael, il figlio minore, che non era stato invitato, insieme alla moglie e i figli. L'atmosfera è subito molto tesa, nonostante gli sforzi collettivi di mostrare familiarità e calore.

Durante la cena, Christian, il primogenito, viene invitato a proporre un brindisi; si alza e ringrazia, e propone di brindare al padre, e poi dovrei spoilerare il resto del film ma se lo faccio: mogliaideale mi ammazza per svariati motivi e voi che leggete non vi vedreste il film.

I presenti gelano, ma solo per pochi secondi: presto uno dopo l'altro si sforzano di far finta di niente, e di prendere le parole di Christian come uno scherzo di cattivo gusto; la cena prosegue tra sorrisi un po' tirati.

Poco dopo, Christian si alza nuovamente, prende la parola per scusarsi, ma invece di scusarsi continua a parlare del fulcro del film. Nel frattempo in cucina succedono le cose più belle, che wikipedia non spoilera non perché irrilevanti, ma perché boh proprio non saprei.

Ma di questo film ricorderò lo stile asciutto conseguenza del Dogma 95, le ottime interpretazioni di sconosciuti attori Danesi, tanto che ho desiderato fosse un telefilm e che quei personggi così ben costruiti continuassero a vivere. Invece no, è solo un film di una corrente che non ha avuto successo e seguito. Peccato.

domenica 19 settembre 2010

Dogma 95

Io giuro di sottostare al seguente elenco di regole elaborate e confermate dal Dogma 95:

1.Le riprese vanno girate sulle location. Non devono essere portate scenografie ed oggetti di scena (Se esistono delle necessità specifiche per la storia, va scelta una location adeguata alle esigenze).
2.Il suono non deve mai essere prodotto a parte dalle immagini e viceversa. (La musica non deve essere usata a meno che non sia presente quando il film venga girato).
3.La macchina da presa deve essere portata a mano. Ogni movimento o immobilità ottenibile con le riprese a mano è permesso. (Il film non deve svolgersi davanti alla macchina da presa; le riprese devono essere girate dove il film si svolge).
4.Il film deve essere a colori. Luci speciali non sono permesse. (Se c'è troppa poca luce per l'esposizione della scena, la scena va tagliata o si può fissare una sola luce alla macchina da presa stessa).
5.Lavori ottici e filtri non sono permessi.
6.Il film non deve contenere azione superficiale. (Omicidi, armi, etc. non devono accadere).
7.L'alienazione temporale e geografica non è permessa. (Questo per dire che il film ha luogo qui ed ora).
8.Non sono accettabili film di genere.
9.L'opera finale va trasferita su pellicola Academy 35mm, con il formato 4:3, non widescreen. (Originariamente si richiedeva di girare direttamente in Academy 35mm, ma la regola è stata cambiata per facilitare le produzioni a basso costo).
10.Il regista non deve essere accreditato.
Inoltre giuro come regista di astenermi dal gusto personale! Non sono più un artista. Giuro di astenermi dal creare un'"opera", perché considero l'istante più importante del complesso. Il mio obiettivo supremo è di trarre fuori la verità dai miei personaggi e dalle mie ambientazioni. Io giuro di far ciò con tutti i mezzi possibili ed al costo di ogni buon gusto ed ogni considerazione estetica. Così io esprimo il mio VOTO DI CASTITÀ."
Copenaghen, lunedì 13 marzo 1995

A nome del DOGMA 95

sabato 18 settembre 2010

Uccidi un commento salverai un post (dovevo proprio intitolare il post?)

Ciao Fran,
ti rispondo solo ora perché stavo cercando tempo parole ed idee (altro che pancia).
non c'è problema di linguaggio, anzi al mio occhio (disattento) mi sembra uno dei blog meno grammahorror in circolazione. poi c'è il solito problema che i pensieri vanno a 100 orari mentre le mani vanno "a piedi", quindi o si (steno)scrive così, oppure passa un po' la voglia di scrivere. 'che non siamo a scuola né ci pagano per quel che
scriviamo. certo, un minimo di leggibilità va garantita.
futurismo, eheh. no, marinetti non sarebbe stato mai nerd, né
tantomeno blogger. non ce lo vedo.

Prima ho parlato di passione, ora parlo di piacere. il piacere di fare delle
cose è la forza che muove gli esseri umani, l'universo, il creato.
certo, uno parla di difese abbassate, si sente indifeso se si rilegge,
ma tanto... cosa cambia a tenersi dentro le cose? nulla. io quando una
cosa non la dico mi spuntano brufoli e maldipancia. allora tanto vale
raccontarle, perché dall'altra parte c'è chi legge e magari si sente
poi (quasi) in dovere di scrivere.

una cosa brutta è sapere della (tua) noia nello scrivere, nel rimettere nel
blog ciò che già si è detto. non si tratta di complimenti, che poi
penso che possono far piacere ma poi passano e la vita resta, quanto
di farti sapere, di darti un feedback. c'è qualcuno che grazie a te è
spinto a fare altrettanto. cosa sarebbe del genere umano se non ci
fossero stimoli, scambi reciprochi di passioni?

i miei giorni svuotati sono più di quelli in piena. direi che ormai
vivo solo per e nei week end. nel mezzo aspetto i week end, natale
pasqua e ferragosto. il vizio si perde purtroppo, ed io spesso lo
smarrisco, perché impegnato ad inseguire altri vizi. quindi, sì, non
conviene smettere di scrivere.

più che un chiarimento è uno scambio gradevole, e spero lo sia anche
per chi sta leggendo pubblicamente lo scambio di missive. la statale sotto di me sta bene ormai, altrove non molto, visto che ci son genitori che sperano che le figlie
escano dal fango vive (o si sono arresi?).

ciao anche a te, ti seguo.

venerdì 17 settembre 2010

Cavacon 2010

Mi dispiace parlarne male ma sono fortemente deluso.
Una fiera del fumetto in cui mancano i fumetti.
In cui mancano le case editrici.
Eppure sul sito c'era scritto che ci sarebbe stata la GG Studio e la Coniglio Editore.
I giochi, i tatoo, i (pochi) cosplayer, i braccialetti i peluches e le magliettine c'erano, ma questo deve essere solo il contorno di una fiera del fumetto.
Chessò, pure uno stand con l'edicola del paese che vendeva fumetti sarebbe andata bene.
Lo spazio c'era, le buone intenzioni, i ragazzi (ma non possono esserci solo quelli!), i visitatori nordici, le orecchie di coniglio su qualsiasi quindicenne, e per questo spero che i miei 4 euri non siano buttati totalmente. Spero che il trend di crescita di questo piccolo evento continui.

giovedì 16 settembre 2010

Nocera Alfaterna, vocabolari ed Atlanti geografici

Nuceria Alfaterna è un'antica città i cui resti si trovano tra Nocera Superiore e Nocera Inferiore (in provincia di Salerno).

Nocera è proprio una bella città. Ma Alfaterna cosa significa? Fino a ieri nulla, poi il mio amico wiki mi ha istruito.

All'età di 5 anni i miei per farmi incuriosire mi comprarono un vocabolario. Io leggevo a malapena ma diventò subito il mio libro preferito. Il vocabolario non racconta nulla, però puoi prenderlo e lasciarlo quando vuoi, incuriosirti, divertirti, scoprire nuove cose specie leggendo gli specchietti illustrativi del "nuovo zingarelli illustrato". Come i nodi dei marinai o gli animali estinti. Io sapevo del Dodo anni prima della triologia ICE AGE - era glaciale.

Poi c'era l'atlante geografico, con le cartine "politiche" tutte colorate, ed i miei viaggi immaginari. Ma per questo c'è tempo per parlarne, vorrei scrivere un post tutto per l'atlante.

martedì 14 settembre 2010

Colite? Naah -> "Colica addominale"

per il mio dottore ho spesso la colite. (n.d.mogliaideale: ma quale Colite! il dottore dice sempre "colica addominale"). Sarebbe un mal di pancia, ma anche wiki dice colite, per intendere sindrome da colon irritabile, una malattia digestiva, che può risultare anche cronica, caratterizzata dall'infiammazione del colon, causato in parte da una cattiva abitudine alimentare e in gran parte, invece, da disturbi di tipo psicologico, come per esempio stress.

La colite è un gruppo di condizioni infiammatorie ed autoimmuni che colpiscono il tessuto del sistema gastrointestinale (l'intestino crasso e tenue). È classificata come una malattia infiammatoria intestinale.

Sì, vabbè, però per il dottore anche il mal di testa è "colica addominale".
Sì, vabbè 2, wiki, quello che vuoi... ma secondo me è stato il wurstel di ieri sera.

lunedì 13 settembre 2010

Per la mia mogliaideale

Cara mogliaideale,
ormai la macchina non puzzaschifa più quindi le cose vanno già un po'
meglio, no? Sì, è partita, siamo fortunati, perché altri soldi per
l'auto proprio ora non ci voleva come problema. Possibile che sia così
inesistente la manutenzione delle fognature? Possibile che siano
fognature e non tappeti travestiti da tombini? Approfondiremo questo
punto.

quando leggo Bismama mi sembra di sentire te però un po' peggio e più
romana. no, non mi piaceresti con l'accento romano, con tutto
l'affetto che ho per roma è i suoi indigeni. è uno spasso, l'ho girato
in lungo in largo fino a farmi venire un po' di tristezza. perché ho
come l'impressione che quella voglia di far ridere il lettore nasconda
dei problemi, delle insofferenze, e che il blog venga usato per
esorcizzare. beh, è una bella acquasanta il blog, e poi è gratis.

vogliamo parlare delle leggi italiane? troppe ed impolverate. mi
sembra plausibile che tocchi a degli artisti creare un caso. ma il
dubbio rimane: volevano creare un caso, o rappresentare l'innominabile
era una necessità artistica? Può l'arte nelle sue bassezze ignobili
risultare un'arma, solo un'arma e null'altro?

io non so se la mia voce si sente, se la mia voce s'emoziona (sicura
non siano principi d'alitosi?) si confonde e spesso si diverte. però
sapere di piacere può essere importante, ok, però basta, se deve
essere benzina per il blog, poi arrossisco e non vado più avanti. in
fondo ci leggono potenzialmente tutti no?
tutti i miei 0 commentatori :)

domenica 12 settembre 2010

totò che visse e la censura morì

rapidi sbuffi di treni in salita. sono sveglio da poco, e come spesso succede una frase, di una canzone, mi rimbomba in mente. oggi è Max Gazzè a farla da padrone. Ibra ieri ha sbagliato un rigore, Antonioli quindi dovrebbe avere un +3 ed Eto'o('o?) a pure segnato. Il Fantacalcio comincia decisamente bene. Ieri a Venezia ha vinto Sofia Coppola vestita malissimo, Vincent Gallo che non c'era, ed essenzialmente Essential Killing. Ho visto la cerimonia, molto formale, su rai4 e poi via sul web ad approfondire i lati oscuri. Quindi a nanna con le finestre di ie aperte. Oggi continuo e leggo di Ciprì e Maresco che con "Totò che visse due volte" inguaiarono la censura italiana che dapprima li bollò come film vietato a tutti. Ma, come racconta Lietta Tornabuoni da "La Stampa" nei suoi primi tre giorni di programmazione, in diciannove piccoli cinema nelle diverse città italiane, Totò che visse due volte di Daniele Ciprì e Franco Maresco ha avuto appena 6422 spettatori, ha incassato appena 68 milioni. Poco, molto poco. Fantastico: il film simboleggia dunque ben due mutamenti nel costume italiano. Da una parte ha accelerato nel Paese la fine della censura per gli adulti: il fatto che fosse stato totalmente bocciato ed escluso per tutti da una prima commissione di censura e le conseguenti proteste, hanno certo contribuito alla approvazione da parte del Consiglio dei ministri d'un disegno di legge da sottoporsi al Parlamento che impedisce alla censura di vietare, bandire e sottrarre al pubblico qualsiasi film, che limita i poteri dei censori ai divieti per i minorenni.

sabato 11 settembre 2010

sportweek

Oggi speciale champions ed europa league. Ovviamente l'ho comprato, semi letto e gelosamente conservato. Per chi non lo sapesse, per chi è a digiuno di sport, deve sapere che Sportweek è il settimanale della Gazzetta dello Sport. Esce in edicola il sabato insieme al giornale, da cui non è "vendibile separatamente". In realtà ho scoperto che negli autogrill la domenica te lo regalano, perché equivale a carta straccia. Mica vero però. A me i settimanali partoriti dai quotidiani piacciono un sacco. Certo, sono giornali da bagno, però si sente un respiro "settimanale" di una penna "quotidiana" che di solito è costretto a rincorrere le Ansa e le imprecisioni, il bianco e nero e le foto di repertorio.
Invece Sportweek ha le foto della settimana (sempre molto affascinanti).
Invece Sportweek ha le domande e le risposte degli espertoni.
Quanti giocatori ha una squadra di Rugby? -> equivale alla cioè-sca "se mi bacio sono incinta?".

Wiki dice che Nasce nel 2000 per opera di Franco Bonera, invitato dal direttore del quotidiano Candido Cannavò (gran giornalista pacioccone, avercene...) a rinnovare il settimanale, che in precedenza si chiamava La Gazzetta dello Sport Magazine (nato a fine 1995, il secondo dopo una breve esperienza negli anni '50) e usciva nello stesso giorno.

Fino al 2005 la rivista parlava prettamente di sport e in ogni copertina figurava il primissimo piano di un personaggio sportivo (vi comparve anche il cavallo Varenne e il motore della Ferrari F12000).

Dal 2005 la rivista si è rinnovata molto: oltre a un restyling generale, le copertine hanno adottato, oltre al primo piano, anche il piano americano, e inoltre trovano spazio anche fatti extrasportivi.

E poi ci scrivono Severgnini e Gnocchi, due che io e Mesme adoriamo sin da tempi insospettabili. Mesme... ah, quanti ricordi. Prima di addormentarci mi ammorbava di statistiche e domande alle quali già da sveglio non avrei saputo rispondere.
"Chi è l'unico giocatore ad aver giocato 4 mondiali di fila"?
Chennesò mesme, dormi che domani ci si alza presto.

I numeri di inizio settembre, quelli pre campionato, li preferivamo ai classici album di figurine Panini (siamo proprio alla preistoria) perché io e mesme non eravamo tipi pazienti, tipi da figurine. Eravamo, e credo siamo, tipi da Sportweek. Foto piccola, statistica, e via.

venerdì 10 settembre 2010

Poco altro negli altri

Bismama buono, lo faccio leggere a moglia.
Poco altro negli altri

giovedì 9 settembre 2010

piove, madonna come piove

sotto casa il fiume straripa, guardo dalla finestra la natura incazzata che passa sul letto di un fiume di solito in secca. Non molto lontano da qui (nevica?) sicuramente ci saranno disagi maggiori. Infatti leggo che causa di violenti nubifragi nel salernitano è esondato il fiume Dragone. I maggiori disagi riguardano la viabilità - specie sulla SS 163 Amalfitana, chiusa a causa delal cadura di un masso sull'asfalto - e tutte le strade sono bloccate da detriti e allagamenti. Particolarmente colpito il comune di Atrani, piccolo centro di mille abitanti nella Valle del Dragone. Secondo il quotidiano online Positanonews una ragazza di Maiori risulta dispersa a causa di un frana. La giovane, fanno sapere i carabinieri, lavora in un noto bar della piazzetta invaso dai detriti e dal fango, dal quale sarebbe stato già salvato il proprietario. Il quotidiano Positanonews riporta che si continua a scavare con le mani nel fango del locale, e si continua a sperare che la ragazza si sia messa in salvo. L'esondazione del fiume ha trascinato in acqua auto e moto, e depositato detriti fangosi sulle strade. Alcuni testimoni segnalano anche un forte odore di gas.

Problemi anche a Ravello, Maiori e Amalfi. Intanto su tutto il territorio sono impegnati congiuntamente Carabinieri, Vigili urbani, Vigili del fuoco Protezione civile.

mercoledì 8 settembre 2010

Come fai a tenere il blog che hai

Ho (ben) speso quattro ore della mia esistenza leggendo un blog. Non questo. Ed ora mi ritrovo che scrivo così. Periodi corti, tempi piccoli, parafrasando i tiromancino. [tempi piccoli e parentesi quadre]. Non è uno scimmiottamento ma è proprio, se possibile nella blogosfera, un omaggio.

Tutto è cominciato con il seguente link http://www.macchianera.net/2010/09/06/mba-macchianera-blog-awards-2010-2-le-nomination/

Io nemmeno sapevo ci fosse un premio per il blog dell'anno, però ho trovato quello che cercavo. Poi ho trovato http://fran.splinder.com/ ed ho capito una serie di cose. Prima di tutto che nella mia attuale fase vitale, faccio molte poche cose. Ho capito che per tenere un blog ci vuole passione, costanza, voglia di dire qualcosa, saperlo scrivere, saper appassionare chi deve leggerti giorno per giorno.

Mentre scrivo penso: eppure siamo agli antipodi. Ho letto soprattutto i post taggati con "avere vent'anni" e penso che io non ho mai postato niente del genere "avere trent'anni". La musica che ascoltiamo è diversa. Io sono di quelli che pensano che i Muse devono la loro esistenza ai Radiohead, sono uno che venera OK, Computer. Il suo blog è una fucina di idee il mio è 0commenti e 0impegno. Tante altre differenze che ora mi sfuggono, nel pomeriggio, mi erano venute in mente.

Volevo votare il sito su macchianera ma non l'ho fatto perché, onestamente, non conosco gli avversari di Fran. Mi impegnerò (seee) a leggere gli altri in nomination prima di votare. Cioè:

Miglior Blog personale

BisMama (http://bismama.blogspot.com/)
Daniela Losini (http://danielaelle.net/)
Freddy Nietzsche (http://www.freddynietzsche.com/)
Il Nuovo Mondo di Galatea (http://ilnuovomondodigalatea.wordpress.com/)
Manteblog (http://www.mantellini.it/)
Michela Murgia (http://www.michelamurgia.com/)
Miss Kappa (http://miskappa.blogspot.com/)
Pandemia (http://www.pandemia.info/)
Uccidi un grissino, salverai un tonno (http://fran.splinder.com/)
Wittgenstein (http://www.wittgenstein.it/)

Tra 10-20 gg dovrei aver finito. Mh no devo finire entro il 23 di settembre, me lo ricorderò? Ah già. Ho googlato ventanni perché avevo dubbi sull'apostrofo (nzi sa mai al giorno d'oggi, la crusca si è ammorbidita), e scopro che "Avere vent'anni" è un film del 1978, diretto da Fernando Di Leo. Di Leo. Tarantino ne parlava su SKY l'altro giorno. Potrei continuare a scrivere tutta la notte ma è meglio darci un taglio.

martedì 7 settembre 2010

minimalismo e polpette piovute

Scrivo un post "minimalismo"
Svolgimento:
T-T

Dice mogliaideale: non è minimalismo, è pigrismo!
Ok allora vediamoci un film.
O meglio continuiamo a vedercelo, perché da quando c'è cucciola a casa, i film li spezzettiamo dalle 2 parti fino a N (enne grande, dicono i matematici, tanto tanto tanto diceva Jovanotti).

Un inventore impacciato ma allo stesso tempo geniale, Flint Lockwood, fin da bambino tenta di sorprendere i concittadini della piccola isoletta atlantica di Swallowmarina con le sue assurde invenzioni (Scarpe spray, TV deambulante, pomata per la ricrescita di capelli, traduttore di pensiero per gli animali, topuccelli ecc.). Dopo tanti insuccessi, che per altro gli hanno attirato le critiche e i commenti negativi dell'atletico poliziotto Earl Devereaux, Flint, per far fronte alla crisi economica che ha fatto chiudere l'industria di sardine della sua piccola isola, cerca un'idea per debellare la fame nel mondo, e scopre un modo per far piovere letteralmente qualunque tipo di pietanza dal cielo trasmutando l'acqua in cibo attraverso un geniale apparecchio: il FLDSMDFR (Flint Lockwood Diatonic Super Mutating Dynamic Food Replicator). In cerca di più energia elettrica per la sua invenzione, Flint rovina l'inaugurazione del nuovo parco a tema cittadino (voluto fortemente dall'avido sindaco Shelbourne), e di conseguenza la prima diretta televisiva della meteorologa Sam Sparks, e la sua invenzione schizza negli strati alti dell'atmosfera. Sì wiki amico caro però il film parla di un papà senza occhi e tuttosopracciglia, parla del suo rapporto conflittuale col figlio Flint (ben costruito), di isole e uomini che provano ad esserlo, di finte secchione, di enormi gelatine con location quantomeno da Oscar. Il tutto per uno dei film di animazione in 3D più riusciti che abbia mai visti. Sicuramente tra i primi 10 di una mia top ten pesonale. Piaciuto un sacco come direbbe mogliaideale.

domenica 5 settembre 2010

Sindrome Della Domenica Sera

Devo scrivere sul blog seguendo il mio flusso di coscienza. Lo fanno anche altri blogger, l'ho visto. Il mio scrivere oggi nasce da una necessità. Adrenalina. Ho dormito troppo. Devo fermarmi, rallentare. Nemmeno ubriacarmi mi stonerebbe per come sale l'eccitazione. Sono gli ultimi scampoli del week end, devo fare ora tutto quello che mi ero programmato di fare e non ho fatto perché ho pigrato. Devo farmi una doccia, mi rilasserebbe. No, aspetto almeno un'altra ora, sono in piena digestione. Flusso fermati, le mani vanno più lente dei pensieri e questo mi rende impotente. Perché? Perché succede? Sono forse stati tutte le domeniche sere per preparare le valigie per Roma, per Milano? Su, calmati santaklaus, ora è diverso. Ora sei a casa, puoi dormire quando vuoi. Domani a lavoro sarò stanco, stanotte faticherò ad addormentarmi. Su, calmati santaklaus, oramai sappiamo che (mi sento tanto Gollum) che il lunedì non lo consideri un giorno lavorativo già da un pezzo (anni). Devo vedere i film che ho scaricato, devo caricare i cellulari, gli mp3 nel lettore, i soldi nel borsellino, devo lavarmi (l'ho già detto, calmati santaklaus!!). Devo dire a tutti quello che penso, scrivere sul blog dei libri, dei film, delle canzoni di cui voglio parlare. Domani vado da Feltrinelli ed ordino Cineforum, non posso accontentarmi di Ciak.
Io la chiamo SDDS (vedi titolo post).
Ne è affetto anche un personaggio famoso, tale Max Pezzali degli 883. Citazione necessaria: "... e sta per finire un altro weekend se ne va coi gol in tele il weekend".

venerdì 3 settembre 2010

Gang bang (romanzo)

Attendo il treno alla Feltrinelli. Decido di prendermi un libro e di sfogliarlo. Uno piccolo. Di un Autore che già conosco. Mi colpisce Gang bang, la sua copertina, e Chuck Palahniuk che vedo in foto. La 1ª edizione è del 2008. Genere Romanzo, Sottogenere Pulp dice wikipedia.

« Non c'è figlio che non sogni di sdebitarsi con i genitori, oppure di punirli. »
Il romanzo sostanzialmente parla, attraverso quattro personaggi e una narrazione cruda e volgare, della notorietà e di ciò che le persone sono disposte a fare per ottenerla o per mantenerla.
La leggendaria pornostar Cassie Wright, giunta al tramonto della sua carriera, decide di chiudere "in bellezza" polverizzando il record mondiale di sesso di gruppo con una gigantesca gang bang, che poi finirà su film e diventerà un must per ogni porno-collezionista.
Il suo obiettivo: 600 uomini. Il romanzo si svolge principalmente nel gigantesco stanzone sporco e male illuminato che raccoglie tutti gli attori maschili, e si focalizza su quattro personaggi: il signor 600, il signor 72, il signor 137 e Sheila, la ragazza che chiama gli attori quando è il loro turno.
N. 600 è Branch Bacardi, pornostar anch'egli e vecchio amico di Cassie; N. 72 è un liceale, convinto di essere il figlio legittimo di Cassie e che partecipa al film solo per avere l'occasione di ricordare alla madre di avere un figlio; N. 137 è un attore televisivo ormai dimenticato che cerca la sua occasione di riscatto sugli schermi. Sheila, invece, è la preziosa collaboratrice di Cassie, disgustata dagli uomini (tanto che in tutto il romanzo affibbierà loro una quantità enorme di appellattivi sgradevoli) e cinica spettatrice del mondo di cui fa parte.
Mentre gli attori vengono chiamati a tre alla volta, N. 600, N. 72 e N. 137 si conoscono e cominciano a parlare: ognuno ha il suo giudizio (negativo) nei confronti degli altri due. N. 137 si ingozza di pillole di Viagra perché ha paura della sua performance; N. 72 tiene stretto un mazzo di rose appassite da consegnare alla madre; N. 600 si depila e guarda i suoi vecchi film che vengono proiettati su degli schermi.

Poi il treno partiva e lentamente ho rimesso a posto il libro. Ho provato a cercarlo ma forse dovrei pescare meglio nei torrenti web.

giovedì 2 settembre 2010

Per la mia segretaria

Ho deciso che il post di ieri non lo correggo perché è simpatico. E mi ha ricordato una cosa che è apparsa nella mia posta elettronica di oggi :-)

ATTENZIONE! - Cercasi segretaria.
Stiamo cercando una segretaria felice e seria con sede a Milano, nel ruolo specifico di tenere in ordine i file excel, la prima nota e i vari movimenti di cassa. Modalità part-time e stipendio da concordare.

Non capita spesso di leggere degli annunci di questo genere. Simpatico.

mercoledì 1 settembre 2010

la segretaria di santaklaus

Il principale mi ha incaricato di scrivere un post sul suo blog. Mi ha detto: vai su zero commenti punto blogspot punto iti. E io l'ho fatto, ma mi sono trovata su una pagina bianca. Con il mio taccuino ho sculettato fino dal principale, per tentare di commuoverlo con retorica maschio-mediale e convincerlo a fare il suo sporco lavoro tutto da solo, ma a quanto pare mi paga per ronfare al mio posto, quindi si è sprecato a spiegarsi meglio e poi io: che scrivo? e lui: quello che ti pare, tanto poi correggo. Vi sembra normale? Mah.. Ora torno alle cose serie e gioco un po' a purble place, che ci sono delle torte da infornare!