Le parole sono pietre (cit. Carlo Levi) le parole sono sassi (Virginiana Miller); le parole aiutano chi sta cercando di metabolizzare una tragedia.
Non è vero che in alcune circostanze non ci sono le parole. Non è vero che non servono. A Niccolò Fabi, colpito dalla scomparsa della figlia Olivia 1 poco meno di due mesi fa, le parole sono servite. Sono servite le frasi degli amici, le lettere arrivate da tutta Italia, le frasi scritte, ogni sillaba e piccolo atto di presenza di tutti quelli che le parole sono riuscite a trovarle. E le parole messe in fila hanno creato un cordone di empatia e solidarietà in grado di tenere fermo un cuore che stava facendo il salto nel vuoto. Il dolore ha creato forza, non rimozione. Non c'è stato mai frastuono, non c'è stato caos, rumore. Le parole sono state sussurrate tutte, sono state bisbigliate, hanno danzato intorno, soffiato, sorretto. Potenti. E hanno dato un senso a qualcosa che senso non ce l'ha.
Insieme alla compagna Shirin, Niccolò Fabi le parole le ha accolte tutte rispondendo, condividendo e andando avanti. Non è voglia di cantare quella che sta alla base del concerto che l'artista ha organizzato al Parco del Treja lunedì 30 agosto, ma il bisogno di dare un suono a tutte quelle parole. La musica è sempre stata nella vita di Niccolò ed è con la musica che ha scelto di ringraziare e celebrare quello che sarebbe stato il secondo compleanno della figlia, e andare avanti. "Ci sono posti dove quello che è capitato a noi succede spesso, ci sono posti dove la morte di un bambino resta un fatto silenzioso. Vorremmo che il concerto servisse per la ricostruzione dell'ospedale pediatrico di Chiulo in Angola", ha spiegato Fabi, che ha creato un sito dove è possibile trovare tutte le informazioni necessarie a partecipare e che si chiama, come il concerto, semplicemente Parole di Lulù 2. Il soprannome di Olivia. "Un po' perché Parole parole era la sua canzone preferita - ha spiegato - un po' perché le parole hanno un'importanza enorme, ogni singola parola che ci è stata detta, anche quella smozzicata o solo intuita, ci ha aiutato tantissimo".
L'ingresso alla giornata, che inizierà intorno alle 15 e andrà avanti fino a mezzanotte, è gratuito, l'offerta è libera e la musica comincerà a parlare tra Roma e Viterbo, a Mazzano Romano, in un casale immerso nel verde e vicino alle cascate di Montegelato. Un luogo magico, pacifico, incantato, il tipo di posto che i bimbi disegnano sui quaderni con matite colorate quando descrivono il mondo come dovrebbe essere e non è. "Quando è nata l'idea non pensavo che le adesioni degli artisti sarebbero state così numerose. Ho mandato messaggi, accennando il progetto, e hanno risposto tutti - ha spiegato Fabi - tutti hanno ascoltato. Tutti sono stati presenti, disponibili. Così il concerto ha preso forma, velocemente, come se ci fosse una voglia condivisa di essere lì, e di essere insieme".
Tra quelli che saliranno sul palco a sostegno della causa di Medici con l'Africa Cuamm sono confermati Max Gazzé, Daniele Silvestri, Claudio Baglioni, Pacifico, Samuele Bersani, Cristina Donà, Simone Cristicchi, Gianni Morandi, Samuel, Boosta, GnuQuartet, Lorenzo Jovanotti, Paola Turci, Alex Britti, Stefano Dibattista, Velvet, Collettivo Angelo Mai, Roberto Angelini, Elisa, Marina Rei, Luca Barbarossa, Neri Marcoré, Pier Cortese, Enrico Ruggeri, Marco, Claudio e Niccolò Fabi, Rita Marcotulli, Paolo Belli, Paolo Vallesi, Fiorella Mannoia, Franco Mussida, Olivia Salvadori e Sandro Mussida, Giuliano Sangiorgi, Danilo Rea, Roberto Gatto, Cecilia Syria, Manuel Agnelli, Mauro Ermanno Giovanardi, Tosca, Pino Marino, Pilar, Marco Conidi, Awa Ly, Alberto Fortis.
"Per la ristrutturazione del reparto pediatrico dell'ospedale in Angola, un paese dove la mortalità infantile è spaventosamente alta, ci vogliono sessantamila euro, è una cosa precisa che si può fare, e so che da ora una volta l'anno saremo lì a vederlo crescere", ha detto Niccolò. Lunedì 30 agosto, il giorno che chiude l'estate, saranno tanti, sullo stesso palco come da noi non è mai successo. E suoneranno le loro parole. Una scaletta del concerto non c'è ancora e forse non serve, non è previsto un ordine proprio perché le adesioni si sono accumulate veloci in pochi giorni, accavallandosi, arricchendosi. Quel giorno sarà libertà, sarà festa, saranno ricordi e saranno progetti. Saranno tutti insieme. Nello stesso disegno fatto con matite colorate.
Sono colpita e stupita
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