venerdì 31 dicembre 2010

Come diventare un Buddha in cinque settimane

Come diventare un Buddha in cinque settimane è stato il regalo per il mio Natale, ricevuto durante la tradizionale cena che a casa mia si tiene tra il 27 ed il 30 dicembre di ogni anno. Colleghi di moglia e miei sono invitati. Di solito non siamo mai più di 8, e ieri non ha fatto eccezione.

Di Giacobbe avevo voglia di leggere qualcosa, e questi titoli (molto alla Jacopo Fo) di solito mi affascinano. Lo spot su ibs dice che chiunque può diventare un buddha: non c'è bisogno di essere buddhisti, né di compiere pellegrinaggi in Oriente. Chiunque si applichi con volontà e costanza alla realizzazione dei poteri descritti in questo manuale, in cinque settimane può raggiungere l'illuminazione e realizzare lo stato di buddhità. Da anni Giacobbe studia il Buddhismo dal punto di vista della psicologia, e questo libro non è un prontuario di psicologia divulgativa facilona e superficiale. Riprendendo l'insegnamento originale del Buddha, lo ricostruisce in modo chiaro e semplice, rendendolo comprensibile e praticabile da tutti.

Vedremo... leggerò e poi vi dirò. Forse.

giovedì 30 dicembre 2010

Decameron aka l'HD ragionato

Decameron.Daniele.Luttazzi.2010.iTALiAN.DVDRip.XviD-GBM.CD1.avi
Decameron.Daniele.Luttazzi.2010.iTALiAN.DVDRip.XviD-GBM.CD2.avi
6.7/10 - da 4,301 utenti (2005) Bubble (Steven Soderbergh) [ITA].avi
6.7/10 - da 7,320 utenti 10.Cose.Di.Noi.2006.iTALiAN.LiMiTED.AC3.DVDR ip.XviD-GBM.CD1+[www.angelmule.com].avi
8.1/10 - da 40,582 utenti 1979 - Manhattan.avi
6,7/10 - da 7,100 utenti Bianca_e_Bernie_nella_terra_dei_canguri.[tutankemule.net].avi
5.2/10 - da 38 utenti Ce.N.E. Per Tutti - 2009 - by cippa-PapeeteGroup.avi
8.0/10 - da 92,190 utenti Clerks - Commessi.1994.ITALIAN.DvdRip [IDNCREW].avi
5.6/10 - da 575 utenti Cose.Da.Fare.Prima.Dei.30.(FB)2004.Italian.MD.dvdrip.xvid-box.avi
7.0/10 - da 11,804 utenti GU1D4 P3R R1C0N05C3R3 1 TU01 54NT1 [DVDRip Xvid ITA ENG MP3 - sub ITA] [Skart]
7.2/10 - da 12,836 utenti L'ombra dello scorpione
Dieci Piccoli Indiani Rene Clair 1945.avi
Documentario - Giuseppe Ungaretti - Vita D'un Uomo - Letteratura Italiana - Raitre - Cult Book -.avi
Dune.di.David.Lynch.1984.avi
Ennio Morricone - La Leggenda Del Pianista Sull'oceano (Colonna Sonora).rar
Field Todd; Little.Children_2006.DVDRip.subita.avi
Gentlemen.Broncos.2009.iTALiAN.READNFO.MD.DVDRip.XviD-SiLENT[Mi4E].avi
Grindhouse.Planet-Terror.2007.iTALiAN.MD.DVDRip.XviD-SiLENT.avi
History Channel - Gli inventori di Google+[www.angelmule.com].avi
I.Pinguini.-.Missione.Natale.2005.iTALiAN.DVDRiP.XviD-AvALANCHE.avi
I.segreti.di.Roma.3.1.-.La.citta.dei.delitti.e.delle.pene.-.C.Augias.-.DvdRip.by.alc@mau.avi
I.segreti.di.Roma.4.1.-.La.citta.dei.delitti.e.dei.sogni.-.C.Augias.-.DvdRip.by.alc@mau.avi
I.Segreti.Di.Roma.Parte.1_La.Citta.Dei.Vivi.E.Dei.Morti.(C.Augias - 2009).DvdRip.Xvid.PrV+[www.angelmule.com].avi
I.Segreti.Di.Roma.Parte.2.avi
I.Segreti.Di.Roma.Parte.2.Extra.avi
Il.Maestro.E.La.Pietra.Magica.2010.iTALiAN.Merged.BDRip.XviD-IDN_CREW.avi
Immagina.Che.2009.iTALiAN.DVDRip.XviD-Republic+[www.angelmule.com].avi
Io.Don.Giovanni.2009.iTALiAN.AC3.DVDRip.XviD-GBM.CD1.avi
Io.Don.Giovanni.2009.iTALiAN.AC3.DVDRip.XviD-GBM.CD2.avi
L.Ospite.Inatteso.2007.iTALiAN.LD.DVDRip.XviD.SiLENT.avi
LA STELLA DI LAURA -Animazione-2004 regia Piet De Rycker, Thilo Rothkirch.avi
La.Citta.Verra.Distrutta.All.Alba.2010.iTALiAN.DVDRip.XviD-TRL.CD1.avi
La.Citta.Verra.Distrutta.All.Alba.2010.iTALiAN.DVDRip.XviD-TRL.CD2.avi
Lasciami.Entrare.2008.CD1.avi
Lasciami.Entrare.2008.CD2.avi
LE AMICHE DEL CUORE (Italia, 1992).avi
Management.Un.Amore.In.Fuga.2008.iTALiAN.LD.Sinc.DVDRip.XviD.BtH.avi
Nick.E.Norah.Tutto.Accadde.In.Una.Notte.2008.iTALiAN.iNTERNAL.MD.DVDRip.XviD-SiLENT.avi
Oceani.2009.iTALiAN.MD.DVDRip.XviD-SiLENT.avi
Otto donne e un mistero.avi
Peter Sellers - La Signora Omicidi - (Gb 1955) Con Alec Guinness,.avi
Quel Treno Per Yuma.avi
RaiTre - Cult book - Giancarlo DeCataldo Romanzo criminale.avi
Raitre - Cult Book - Gianni Rodari Favole.avi
RaiTre - Cult book - Jack Kerouac Sulla strada.avi
Rapunzel.L.Intreccio.Della.Torre.2010.iTALiAN.READNFO.LD.TS.XviD-ZEN.avi
Riunione.Di.Famiglia.2007.avi
Salemme - Di mamma ce n'è una sola.avi
Simone Schettino - Mamma Mia Che Ipocrisia.avi
Sunshine.Cleaning.2008.720x304.iTALiAN.MD.BDRip.XviD-ANGELiCO-CD1.avi
Terminator.Salvation.2009.iTALiAN.DVDRip.XviD-Republic.CD1+[www.angelmule.com].avi
The best of smackdown cd3-1.avi
Tutti.Insieme.Inevitabilmente.2008.iTALiAN.MD.DVDRip.XviD-SiLENT+[www.angelmule.com].avi
Un.Camorrista.Perbene.2010.iTALiAN.LD.DVDRip.XviD-MYA.CD1.avi
Un.Camorrista.Perbene.2010.iTALiAN.LD.DVDRip.XviD-MYA.CD2.avi
Vieniviaconme_2.avi
Vincent.-.Tim.Burton.-.Short.Movie.-.Ripped.By.Jdlefou.avi
Walk The Line_Quando l'amore brucia L'anima_J.Cash.avi
[DivX - DOC] I segreti di Roma 4.1 - La città dei sogni - C.Augias - DvdRip by alc@mau.avi
[DivX - ITA] - Cartoni Animati - Walt Disney- La Sirenetta.avi
[DivX - ITA] - Cinderella Man - (DvdRip-By-Caly-AsTrA).avi
[DivX - ITA] Jolly blu-un film degli 883.avi
[DivX - Ita] La cura del gorilla.avi
[DivX - ITA] Walt Disney - Mary Poppins (DVDrip).avi
[Giffoni] - Un sogno ad occhi aperti (Wondrous Oblivion,%?20Paul Morrison, UK, 2003) DVD Rip by Arky+[?].avi
[Xvid IT JP] I Cavalieri dello Zodiaco Pre ludio alla Saga dei Cieli.avi
_An.Education.2009.iTALiAN.MD.DVDRip.XviD-THEMA.avi
_DragonTrainer.avi

mercoledì 29 dicembre 2010

L'anno prossimo vado a letto alle dieci

Film da catalogare, film da recuperare, telefilm sconosciuti e voti IMDB

L'anno prossimo vado a letto alle dieci (1995) 6,5/10 39 voti »
100 ragazze (2000) 5,9/10 10.735 voti »
8 donne e un mistero (2002) 7,0/10 13.861 voti »
Qualcosa di speciale (2009) 5,5/10 7.013 voti »
Stand by me - Ricordo di un'estate (1986) 8,2/10 93.956 voti »
Amiche per sempre (1995) 6,2/10 10.191 voti »

the L world (2004)
7,8
Nel telefilm le vicende corrono intorno a un gruppo di donne, lesbiche e non, tutte con storie e caratteristiche diverse l'una dall'altra. All'interno del cast originario, ad esempio, troviamo la "femmina alfa" Bette (Jennifer Beals), la compagna fedele Tina (Laurel Holloman), la sportiva professionista che ha paura di rivelarsi (Dana, Erin Daniels), la giornalista bisessuale Alice (Leisha Hailey), la sciupafemmine Shane (Katherine Moennig) e l'eterosessuale che scopre la propria omosessualità in età adulta: Jenny (Mia Kirshner).

Il telefilm è un vero misto di storie che si intrecciano tra di loro; racconta in maniera chiara, decisa e senza ambiguità quello che è l'universo omosessuale al femminile: dalla convivenza all'inseminazione artificiale, dalla dichiarazione della propria omosessualità (coming out) alle relazioni familiari.

go fish
5,7/10 1.147 voti »

Max è una giovane lesbica single in cerca di una storia d’amore. Le amiche con cui divide l’appartamento, Kia ed Evy, si uniranno a Daria nel felice tentativo di fare nascere una relazione tra Max e la timida Ely.
Grazie ad una sceneggiatura intelligente ed ai dialoghi accurati, ed alla regia della Troche, la storia, di per sé semplice, cattura l’attenzione e fornisce un quadro della vita di una comunità dyke.



buffalo '66
7,4
Trama [modifica]
Narra la storia di Billy Brown, un nevrotico ragazzo che esce di prigione dopo averci passato 5 anni per un crimine non commesso. Infatti Brown ha dovuto accusarsi del crimine per saldare un debito di gioco che non era in grado di pagare. 5 anni prima aveva puntato 10.000 dollari sulla squadra dei Buffalo Bills vincenti nel Super Bowl, ma all'ultimo secondo un giocatore dei Buffalo di nome Scott Wood sbaglia un tiro che condanna la squadra alla sconfitta e lui al pagamento di una cifra spropositata che non possiede. Billy nasconde la detenzione ai suoi genitori e convince un amico a spedire delle lettere scritte da Billy nelle feste per simulare una continua corrispondenza, in queste lettere Billy Brown finge di avere un lavoro presso il governo. In prigione apprende che il giocatore che sbagliò il tiro all'ultimo secondo era corrotto e quindi decide di ucciderlo dopo essere uscito di prigione. Appena fuori nella ricerca di un bagno finisce in una palestra e sequestra una ragazza (Christina Ricci) per prenderle la macchina. La ragazza è visibilmente attratta da lui e rimane in sua compagnia per tutta la giornata senza esservi costretta ma ignorando i suoi piani


7,5
Tempesta di ghiaccio
Regia Ang Lee
Interpreti e personaggi
Kevin Kline: Ben Hood
Joan Allen: Elena Hood
Sigourney Weaver: Janey Carver
Christina Ricci: Wendy Hood
Elijah Wood: Mikey Carver
Henry Czerny: George Clair
Tobey Maguire: Paul Hood
Tempesta di ghiaccio (The Ice Storm) è un film del 1997 diretto da Ang Lee.

È stato presentato in concorso al 50º Festival di Cannes.

Trama [modifica]
New Canaan (Connecticut), 1973: mentre il padre trascina senza entusiasmo una relazione con la vicina di casa, la madre cleptomane si fa tentare dal misticismo e la figlia adolescente cerca di scoprire il sesso con gli amichetti. L'inevitabile tragedia arriverà durante una tempesta di ghiaccio, mentre gli adulti sono coinvolti in uno scambio di coppie che dovrebbe sancire la rivoluzione sessuale.


6,5/10 1.524 voti »
La strada per il paradiso (Paradise) è un film del 1991 scritto e diretto da Mary Agnes Donoghue.

Willard, il protagonista interpretato da un giovanissimo Elijah Wood, trascorre le vacanze estive a Paradise, presso la casa di Lily (Melanie Griffith) e Ben (Don Johnson), amici di sua madre.

Willard si avvierà ad esplorare la vita e il mondo che lo circonda grazie all'amicizia con Billie (Thora Birch) e al rapporto con Ben, il padre che non ha mai avuto.



concorrenza sleale
200 Cigarettes (1999) .... Val
Desert Blue (1998) .... Ely Jackson
Pecker (1998) .... Shelley
Small Soldiers (1998) (voice) .... Gwendy Doll
Paura e delirio a Las Vegas (1998) .... Lucy
... alias "Fear and Loathing in Las Vegas" - USA (titolo originale)
Buffalo '66 (1998) .... Layla
The opposite of sex - L'esatto contrario del sesso (1998) ....

martedì 28 dicembre 2010

Perchè o Perché?

In quest'epoca di T9, dove si parla il bimbominkiese, molti proprio non sanno qual è l'accento giusto: Perchè o Perché?

Pronuncia
IPA: /per.ˈke/

Da "per" e "che", sottintendendo "motivo", sia in senso interrogativo ("per che [motivo]") che in senso affermativo ("per [motivo] che").

"Perché" si scrive e si pronuncia con la "e" chiusa.

Infatti come le parole "névé" e "mélé" si pronunciano con la "e" chiusa.
Mentre quando la "e" è aperta, come alla 3° persona singolare del verbo essere, si rappresenta graficamente così: "è".

Esempio:
"pèsca" = il frutto
"pésca" = il pescare pesce

lunedì 27 dicembre 2010

27 dicembre

Il ventisette dicembre è il giorno della tregua.
Basta cibo, si riprende a lavorare, ma il 27 dicembre è ricordato anche per:

Anno 1980
* Scoppia una rivolta nel carcere di Trani: 19 agenti di custodia sono presi in ostaggio da un gruppo di 70 detenuti. Tre giorni dopo la rivolta è sedata da un blitz dei NOCS e del GIS
* Il carcere dell'Asinara viene definitivamente chiuso e tutta l'isola sarà proclamata ufficialmente parco naturale
L'Asinara mi ricorda Sanremo, Daniele Silvestri, il testo di Aria.

Alle otto e un quarto di un mercoledì d'agosto
sto finalmente abbandonando questo posto
dopo trent'anni carcerato all'Asinara
che vuoi che siano poche ore in una bara.
Ché in una bara in fondo non si sta poi male
basta conoscersi e sapersi accontentare
e in questo io, modestamente, sono sempre stato un grande
perché per vivere a me non serve niente, solo...
Aria... soltanto... aria.

L'avevo detto: "prima o poi vi frego tutti!"
quelli ridevano, pensavano scherzassi
"da qui non esce mai nessuno in verticale"
come se questo mi potesse scoraggiare

e poi col tempo mi hanno visto consumarmi poco a poco
ho perso i chili, ho perso i denti, somiglio a un topo
ho rosicchiato tutti gli attimi di vita regalati
e ho coltivato i miei dolcissimi progetti campati...
In aria... nell'aria.

E gli altri sempre a protestare, a vendicare qualche torto
a me dicevano, schifati, "tu sei virtualmente morto!
a te la bocca serve solamente a farti respirare"
io pensavo: "e non è questo il trucco? inspirare, espirare",

inspirare, espirare: questo posso fare
e quando sono fortunato sento l'umido del mare
io la morte la conosco, e se non mi ha battuto ancora
è perché io, da una vita, vivo solo per un'ora...
D'aria... un'ora d'aria.

Respiro lento, aspetto il vento
il mio momento arriverà...
aria aria aria...

domenica 26 dicembre 2010

26 dicembre

Per il fatto di essere stato il primo dei martiri cristiani, la sua festa liturgica si celebra il 26 dicembre, cioè immediatamente dopo il Natale che celebra la nascita di Cristo. Il colore della veste indossata dal sacerdote durante la Messa in questo giorno è il rosso, come in tutte le occasioni in cui si ricorda un martire.

Tutto questo per dire che il 26 dicembre è Santo Stefano.
Domanda classica: ma perché Santo Stefano è festivo?

La risposta non è quella di sopra, ma: perché è il giorno dopo Natale.

sabato 25 dicembre 2010

"IL" regalo di Natale

Titolo -> Paradiso X-Universo X-Terra X
Prezzo € 105,00
Dati 2010, 3 voll., 2000 p., ill., rilegato
Editore Panini Comics

Mammasantissima, ho l'acquolina in bocca solo a pensarci. Mi deve ancora arrivare, ma è in viaggio (ed a Natale si sa che si ritarda sempre). Mai avevo voluto una cosa così effimera, ma così desiderata nel corso degli anni. Questo regalo ha una storia che magari un altro post più tranquillo si merita di ospitare. Per ora vi dico solo che IBS ne da una descrizione strettamente collezionistica dicendo che il cofanetto racchiude tre volumi. In Terra X, dodici capitoli della graphic novel più gli speciali O e X, l'inedito episodio 1/2, una nuova conclusione alla saga in cinque pagine dipinta da Alex Ross, lo sketchbook presentato per la prima volta in versione completa e rimontata, tutte le copertine, un'introduzione di Joss Whedon, una postfazione di Jim Krueger. In Universo X, dodici episodi della graphc novel più gli speciali O, X, 4, Spidey, Cap, Beasts e Iron Men, lo sketchbook Universe X Omnibus parzialmente inedito, tutte le copertine regolari e variant e una postfazione di Alex Ross. In Paradiso X, dodici episodi della graphic novel più gli speciali O, X, A, Xen, Devils e Ragnarock, la miniserie introduttiva Paradise X: Heralds, uno sketchbook di oltre sessanta pagine, tutte le copertine e una postfazione di Jim Krueger.

grazie Famiglia, Moglia, Panini Comics, Alex Ross!

venerdì 24 dicembre 2010

Non è Natale senza presepe

Non è Natale senza presepe. Oggi come ieri
Una vita fa
(di Rosa Barca)

«Gisella, la più piccola, faceva bizze perché voleva il presepe. Non sono valse le promesse di nuovi giocattoli, bambole, vestitini, cioccolatini – niente da fare – solo il presepe, grande, con almeno quaranta pupi». Correva l’ anno 1971 quando un amico del Tranesiere faceva i conti con i capricci della sua bambina e descriveva con cura per i lettori e il suo amico Piracci l’allestimento del presepe di casa. Ebbene sì. Non era Natale senza presepe. Indistintamente, per i più grandi e per i più piccini, quelli che oggi allo specchio hanno le sembianze dei nostri cari nonni.

Si vestono a festa, fanno a pugni con l’età, sono alle prese con le pappe degli ultimi arrivati in famiglia, ma il risultato non cambia. Il vero Natale per tutti loro si muove nel ricordo della nascita di Gesù. Intenso e quanto mai vivido era il sentimento di devozione per la natività che scoppiava con fervore a Natale e, soprattutto, il giorno della vigilia.

Molto caratteristica era, a proposito, la processione della sacra Famiglia, che si svolgeva la sera stessa del ventiquattro. Giuseppe Curci, docente di lettere in pensione, dall’alto della sua veneranda età di ottantadue anni e figlio spirituale di Padre Pio, conserva intatte le istantanee della sua infanzia, il ricordo della madre che lo teneva per mano mentre si attendeva con entusiasmo la processione al termine della novena di Natale. «Era veramente caratteristico vedere scendere dalla scalinata la Madonna, San Giuseppe e il Santo bambino, di sera, alla presenza di una massa enorme di popolo». I momenti del rito processionale e l'uscita delle statute dalla piccola chiesa di Sant'Andrea sono raccontati in una Tranesiere del 1959.

Oggi, questa processione si ripete ancora, ma, per un complesso di circostanze, non esce più dalla chiesetta di via Mario Pagano, bensì dalla chiesa di San Giuseppe, dove le immagini furono trasferite per disposizione dell’Arcivescovo Petronelli. «Quando venne istituita la parrocchia di San Giuseppe – ci spiega - la sua confraternita, che risiedeva e operava a Sant'Andrea, si trasferì nella nuova sede e portò via tutte le sue statue e gli arredi sacri». Nulla però avrebbe ostacolato l’interesse e la devozione del popolo. Sant'Andrea, però, ha conservato un vero e proprio culto per la natività del Signore: da quarant'anni si contraddistingue per l’allestimento di un presepe sempre più curato nei dettagli. Lo stesso Padre Pio, la cui statua è conservata nelle mura della chiesa, aveva una predilezione particolare per la natività. «Il Santo di Pietralcina - ci spiega l’anziano professor Curci - era innamorato della natività. Ricordo ancora le sue lacrime quando in una mia visita a San Giovanni Rotondo guardava con emozione la sacra famiglia. Una gioia infinita».

In questa prospettiva, Sant'Andrea si regala uno splendido presepe, realizzato con diligenza dai più giovani della congrega, che tra gli impegni lavorativi trovano sempre il tempo per realizzare uno dei presepi più caratteristici della nostra città. E ancora, in tema di presepi: come dimenticare quello che veniva allestito nelle stanze sottostanti la chiesa del Sacro Cuore dalle mani di Don Rossi? Don Rossi, prendeva sotto le sue braccia le sorti dei tanti piccoli orfanelli della città e insieme al loro piccolo aiuto si dedicava all’allestimento del grande presepe nella sua chiesa. Oggi di quel presepe non è rimasto che un tenero ricordo, mentre per Don Rossi, morto durante la celebrazione della messa (ed a cui è stato dedicato l’orfanotrofio vicino alla chiesa), non è mai stato iniziato il processo di santificazione nonostante i più disparati incitamenti.



«Eravamo piccoli quando mettevamo gli scarponcini ai piedi e la notte della vigilia scendevamo per le strade dove si accendevano dei grandi falò. Ci riunivamo tutti lì attorno per riscaldarci dal freddo». Altro rito di un Natale che non c'è più. Lo confermano i Tranesieri: «A sera ardono i falò, mentre al menù si aggiungeva il capitone». Nelle cucine delle nostre nonne prendono forma le ricette tipiche di questo periodo. Capitone a parte, nei forni trionfavano i dolci fatti a mano come solo mani anziane e sagge sapevano fare. «Sulle tavole dei tranesi - confermano le pagine di Piracci - compaiono per le feste natalizie anche i caratteristici dolci tranesi, le cartellate, bollite nel vino cotto e condite con mandorle tostate». Curci ricorda: «Ci mettevamo attorno al tavolo in cucina a sbirciare i preparativi dei dolci. Potevamo solo guardare. Guai, infatti, a mangiarli prima della vigilia». Su questo non si transigeva. «Noi bambini facevamo i fioretti e, anche se non avevamo nulla, bastava poco per sentirsi felici. Oggi le cose sono cambiate».

Normalmente il periodo natalizio fa superare le contingenze quotidiane della vita con quell’atmosfera di festosità e di affratellamento che la caratterizza. Talvolta l’eccessiva retorica natalizia finisce però con lo svuotare di contenuto il significato stesso della festività e rendere addirittura a loro volta passeggeri gli intimi sentimenti che invece dovrebbero rinsaldarsi. Chiamateli filantropia, solidarietà, prodigalità o carità. La sostanza è sempre la stessa. Sebbene sia insito nell’animo di ognuno di noi questo bisogno di donare, specie a chi è bisognoso, purtroppo però sono davvero tante le deviazioni che si verificano attorno a questo nobile sentimento. Nelle sue più trasgressive declinazioni diventa ostentazione, demagogia, ipocrisia. «Del Natale dei nostri tempi oggi, è rimasto ben poco», dice con lo sguardo nostalgico Giuseppe mentre appoggia sulle spalle la sciarpa scozzese. «La macchina natalizia oggi non fa che sfornare atteggiamenti consumistici, estranei a noi uomini di allora. La parola d’ordine era solidarietà fondata sulla privazione di qualcosa a noi davvero caro. Il più bel regalo era ritrovarsi insieme attorno al presepe. Niente giocattoli elettronici».

Gisella e Giuseppe erano uomini di altri tempi.

giovedì 23 dicembre 2010

La lista dei desideri - IBS

1985. Visitatori Millar Mark; Edwards Tommy L. € 13,00 
All star. Superman Morrison Grant; Quitely Frank; Grant Jamie € 22,00 
Un altro giro di giostra Terzani Tiziano € 9,60 
Anche le formiche nel loro piccolo s'incazzano Gino & Michele; Molinari Matteo € 5,90 
Antologia della poesia italiana. Novecento € 20,00 
L' ascensore ansiogeno. Una serie di sfortunati eventi. Vol. 6 Snicket Lemony € 8,50 
Atlante del Novecento italiano. La cultura letteraria Sanguineti Edoardo € 11,36 
L' atro antro. Una serie di sfortunati eventi. Vol. 11 Snicket Lemony € 8,50 
L' atroce accademia. Una serie di sfortunati eventi. Vol. 5 Snicket Lemony € 8,50 
Le avventure del capitano Hornblower Forester Cecil S. € 34,00 
Bart Simpson. Guida alla vita Groening Matt € 16,50 
Bonbon Robespierre. Il terrore dal volto umano Luzzatto Sergio € 8,00 
Il carosello carnivoro. Una serie di sfortunati eventi. Vol. 9 Snicket Lemony € 8,00 
Colti sul Fatto. Nani e pagliacci, muffe e lombrichi di fine regime sul «Fatto Quotidiano» Travaglio Marco € 13,52 
Come si ride a Napoli. Con DVD Arbore Renzo; Marsiglia Vittorio; Missaglia Carlo € 18,81 
Eighteen days Morrison Grant; Singh Mukesh € 25,00 
The end. Fantastic four Davis Alan € 13,00 
Ensel e Krete. Una storia di Zamonia Moers Walter € 12,50 
Folle viaggio nella notte Moers Walter € 15,00 
Il grande manuale dei giochi da tavolo. Per divertirsi subito con 200 giochi da tutto il mondo Meroni G.; Spinelli Aldo € 8,26 
Kick-Ass. Vol. 2 Millar Mark; Romita John jr. € 12,00 
La leggendaria storia di Verruca Murphy e del suo orribile sparapatate Colfer Eoin € 7,00 
Le luci nelle case degli altri Gamberale Chiara € 18,00 
Mai fidarsi della mente. N+1 esperimenti per capire come ci inganna e perché Della Sala Sergio; Dewar Michaela € 14,00 
La maledizione di Capitan Corvo Colfer Eoin € 7,00 
Manuale dell'imperfetto viaggiatore Severgnini Beppe € 8,40 
Marvel Boy Morrison Grant; Jones J. G. € 13,00 
Medioevo sul naso. Occhiali, bottoni e altre invenzioni medievali Frugoni Chiara € 19,00 
Nero Natale € 12,80 
L' ombra del vento Ruiz Zafón Carlos € 10,40 
L' ostile ospedale. Una serie di sfortunati eventi. Vol. 8 Snicket Lemony € 8,50 
Paradiso X-Universo X-Terra X € 105,00 
La paura fa novanta. Morti dal ridere. I Simpson Groening Matt € 16,00 
La paura fa novanta. Un brivido fantastico. I Simpson. Vol. 1: Morti dal ridere. Groening Matt € 16,00 
Pietro, Paolo e Maria Maddalena. Storia e leggenda dei primi seguaci di Gesù Ehrman Bart D. € 18,50 
I racconti Tomasi di Lampedusa Giuseppe € 8,00 
Rapporto di minoranza e altri racconti Dick Philip K. € 7,50 
La scivolosa scarpata. Una serie di sfortunati eventi. Vol. 10 Snicket Lemony € 9,50 
Tradimento. La torre nera. Vol. 3 King Stephen € 16,90 
The twelve. Risvegli. Vol. 1 Straczynski J. Michael; Weston Chris € 13,00 
L' ultima risposta di Einstein Rovira Celma Álex; Miralles Francesc € 12,90 
Usabilità dei siti web. Curare l'esperienza d'uso in internet Visciola Michele € 23,00 
Il vangelo del traditore. Una nuova lettura del Vangelo di Giuda Ehrman Bart D. € 18,50 
Il vile villaggio. Una serie di sfortunati eventi. Vol. 7 Snicket Lemony € 8,50 
Web usability 2.0. L'usabilità che conta Nielsen Jakob; Loranger Hoa € 45,00 
Basilicata coast to coast € 16,90 

mercoledì 22 dicembre 2010

Joanne Harris - Il ragazzo con gli occhi blu

Joanne Harris nelle librerie con il diario virtuale del Ragazzo con gli occhi blu
Dicono che si vive una volta sola. Guardate online, e vedrete che non è vero. Provate a cercare su Google il vostro nome, e vedrete quanti altri lo condividono. Tutta quella gente che avresti potuto essere tu: il caso pietoso, lo sportivo, l’attore quasi famoso, quello nel braccio della morte, lo chef celebre, il tipo che condivideva il tuo compleanno – tutti quanti ombre di quello che avrebbe potuto accadere se le cose fossero state lievemente diverse

Joanne Harris non delude i suoi fedeli lettori nemmeno questa volta: la casa editrice Garzanti pubblica Il ragazzo con gli occhi blu l’ultimo romanzo della scrittrice inglese, autrice da un milione di copie vendute solo in Italia.

I più tendono ad associare la Harris a Chocolat, sicuramente anche per il successo del film omonimo tratto dal romanzo con protagonisti Juliette Binoche e Johnny Depp. E dunque ci si aspetta un libro simile, se non nei personaggi (già ripresi tra l’altro ne Le scarpe rosse), almeno nel genere.
E invece ne Il ragazzo con gli occhi blu si cambia totalmente argomento e l’autrice costruisce un vero e proprio thriller psicologico ambientato nel mondo virtuale dei blog. Non ci sono particolari motivazioni a questo “cambio di rotta”, Joanne Harris sottolinea di non seguire nessuna traiettoria letteraria pre-orientata, ma di farsi ispirare da input esterni che la influenzano in modo incosciente e che solo successivamente si trasformano in una storia.

Anche l’idea per Il ragazzo con gli occhi blu arriva in modo del tutto casuale ed è stata suggerita all’autrice nientemeno che dal racconto di un taxista italiano obbligato da piccolo dalla madre a indossare indumenti di un solo colore (abitudine conservata anche in età adulta). L’autrice aveva così riflettuto sulla funzione dei colori negli individui predisposti a delle esperienze sinestesiche e di come ai colori possano essere associati dei profumi, o come nel caso di una delle protagoniste del libro, Emily White, dei suoni.


Ci sono tre fratelli: Nigel, Brendan e Benjamin Winter. Ma non è così che li riconosceremo nel libro. Per tutti Nigel è Nero, “lunatico e aggressivo”; Brendan è Marrone, “il figlio di mezzo, timido e ottuso”; e, infine, Benjamin è Blu “il preferito di sua madre”. E su Benjamin l’autrice ci fornisce un’informazione in più: è un assassino. Perché? Chi ha ucciso?
Sarà lui stesso a dircelo, nelle “pagine” del suo blog, chiamato web journal, in cui blueeyedboy (questo il nickname di Blu) si racconta.
Nella vita di tutti i giorni è un uomo di quarant’anni, dall’esistenza tranquilla e monotona. Ma nel suo mondo virtuale veste i panni inediti dell’omicida: sì, perché blueeyedboy è un uomo cattivo, lo è sempre stato, fin da bambino. E quale posto migliore se non la rete per dare sfogo alle sue pulsioni violente e ai desideri di vendetta nei confronti della madre e dei fratelli che odia. Tuttavia, man mano che il racconto prosegue, nasce nel lettore spontanea una domanda: davvero tutto quello che blueeyedboy racconta è frutto della sua immaginazione? Oppure c’è un momento in cui il fittizio comincia a confondersi con il reale?

Siamo di fronte a una rivisitazione moderna del classico romanzo epistolare, anche se al posto della carta e della penna abbiamo il monitor di un computer e una tastiera: come un novello Werther o una Pamela richardsoniana il protagonista tiene un diario, (blog non è altro che una contrazione di web- long ossia “diario in rete”), attraverso il quale il lettore arriva a conoscere i lati più reconditi della sua personalità.

È innegabile l’importanza crescente che blog e social networks, ricoprono nella società attuale. Secondo un’indagine riguardante l’uso di questi strumenti promossa dalla SWG (azienda italiana che realizza sondaggi e ricerche di mercato), gli utenti di Internet tendono a non attuare meccanismi di autocensura sul web: di fatto la rete viene vista come “un’estensione dei propri ambiti sociali della vita reale e come tale non sottoposta a eccessive opere di filtro preventivo”.
Nel concreto questo significa che per molti la vita virtuale completa o addirittura sostituisce quella reale, non esistono distinzioni tra le due o comunque il confine diventa molto labile. E non è tutto. Internet permette di re-inventare se stessi daccapo: l’occultamento delle informazioni online non diventa solo accettabile, ma per alcuni addirittura scontato. La rete è il luogo dove gli invisibili di tutti i giorni trovano visibilità e dove si condividono cose che si è deciso consapevolmente di condividere.

Tutto ciò conduce a una riflessione ancora più profonda, che investe il concetto di identità personale. Non è la prima volta che l’autrice affronta il tema della ricerca di sé: anche in Chocolat Vianne e Anouk Rocher cercano un’identità in un mondo ostile che le rifiuta.
Blueeyedboy si re-inventa appositamente per la rete, perché, citando il poeta e scrittore polacco Stanislaw Lec, “per essere se stessi bisogna prima essere qualcuno".

Joanne Harris - Il ragazzo con gli occhi blu
Titolo originale: blueeyedboy
Traduzione dall’inglese di Laura Grandi
Pagine 455, Euro 18.60 – Edizioni Garzanti (Narratori Moderni)
ISBN: 978-88-11-68186-1

martedì 21 dicembre 2010

Per ora noi la chiameremo felicità - Le luci della centrale elettrica

Per ora noi la chiameremo felicità
Le luci della centrale elettrica
Casa discografica: La tempesta
Anno: 2010
di Gabriele Marino
http://delrock.it/album/2010/le-luci-della-centrale-elettrica-per-ora-noi-la-chiameremo-felicita.php

Si riaccendono Le luci ed è ancora, di nuovo, buio. Vasco Brondi punta a rafforzare la sua poetica fatta di grigiore e di squallore e di incazzatura e di provincia-che-si-infrange-contro-la-metropoli eccetera, e ci riesce: ne viene fuori una poetica tanto precisa e compatta che non è solida, è già cristallizzata. Cerotti, supermercati, sigarette e sporcizia agli angoli della stanza, rottami dell'industria, cartacce e cassintegrati. Centomila centrali nucleari (signor Freud, tocca a lei). Vasco è riconoscibile alla prima nota e al primo suono, come Santana. Questo è in generale un pregio, nello specifico un difetto. Perché come Santana con le sue pippe mistico-religiose e la sua chitarra unta, anche Vasco arriva sparato all'autoparodia involontaria.

Il disco è una fotocopia dell'esordio, con l'aggravante che la parte musicale è stata ancora più infiacchita (immelassata: tutti questi archi). Lui poi canta queste canzoni della felicità provvisoria e insensata u-g-u-a-l-i a come cantava le Canzoni da spiaggia deturpata, canta insomma sempre la stessa canzone (non accettiamo paralleli con Magritte e Fellini), con quelle stesse inflessioni della voce messe sempre negli stessi posti, a condire le stesse parole (quelle con le doppie "t" dentro, per esempio). Solo Anidride Carbonica è tanto concitata e affannata che porta - finalmente - l'autoparodia a un livello superiore, sublimandola, come fa Edda, uno che esagera davvero, e allora il gioco riesce, perché diventa qualcosa di espressionistico.

Vasco tanto personale e tanto unico eppure già così riducibile al suo solo personaggio, che in quanto tale trascende il singolo e diventa categoria ("i vascobrondi", "i cantautori punk infiocchettati" dopo il trattamento Canali), insomma alla fine mica poi così personale. Brondi, chi parla?

Le cose che fa Vasco - la cosa che fa Vasco - è per certi versi davvero nuova in Italia. Ma non per questo deve necessariamente essere bella o interessante. Per ora noi la chiameremo felicità è talmente spudorato che potrebbe anche far ricredere i fan della prima ora. Vasco, quando dici tu, ti decidi a liberare il potenziale dei tuoi testi fuori da queste musichette qui.

Gabriele Marino

lunedì 20 dicembre 2010

Benitez Moratti‎, COMPLETO LE NOTIZIE

Benitez è "paperone", grazie a Moratti‎ - 2 ore fa
Con il benservito a Benitez, Moratti ha fatto un bel regalo di Natale al tecnico spagnolo che in 176 giorni di lavoro sulla panchina nerazzurra ha incassato TANTO!

Calciomercato - Zenga lascia l'Al-Nassr. E se Moratti...‎ESONERO BENITEZ, MORATTI: "DISPIACE MA IL RAPPORTO SI ERA DETERIORATO"‎
E' divorzio tra l'Inter e Benitez, Moratti paga 3 milioni - Queste le prime parole di Massimo Moratti:" Ci dispiace per come è finita con Benitez, ma già che le cose non andavano bene e dopo le sue VITTORIE?

Benitez: "Grazie a Moratti e tifosi", Leonardo: "Per ora non so ...Risoluzione di contratto consensuale tra il tecnico e l'Inter. Ora si attende per le prossime ore l'annuncio dell'arrivo in panchina di CHI?

Benitez non si rassegna all'addio: «Mi sento ancora l'allenatore ...MA DàI! GELO IN CASA NERAZZURRA - La realtà però è che tra Benitez e Massimo Moratti è sceso il gelo. Al patron dell'Inter non sono piaciute le STRONZATE.

Inter, è divorzio Benitez-Moratti. Spalletti e Capello in pole. Dopo la festa (quella per il Mondiale vinto) e le Festa , intesa come Natale, l'Inter cambierà con ogni probabilità guida tecnica.
Benitez, Moratti: "Parole inadeguate. Per ora non parlo"19 dic 2010 ... Così il presidente dell'Inter, Massimo Moratti, ha risposto alla domanda se le dichiarazioni di ieri di Rafa Benitez abbiano rovinato la FESTA DI COSA?

ADDIO BENITEZ, MORATTI: "MI DISPIACE MA ERA INEVITABILE"
«Al di là delle dichiarazioni di Benitez che hanno dato im parte un taglio definitivo alla cosa - aggiunge Moratti - forse non ero molto INTELLIGENTE?

Inter, risolto il contratto con Benitez Moratti: "Una decisione DI MERDA?" Il tecnico spagnolo percepirà una buonuscita di tre milioni: Per il futuro già scelto Leonardo. Ma il patron nicchia: «Vedremo»

domenica 19 dicembre 2010

il mio compleanno

...è oggi.
Tanti auguri a me, tanti auguri felici, tanti auguri a me!
Mia mamma mi ha mandato gli auguri via sms alle 23.53 del 18 (quindi del gg prima)
Mogliaideale alle 00:02 di oggi
Cucciola alle 9.30 dopo colazione, con versi strani inediti uniti ad altri editi che suonano come: papà accendi l'areazione della cucina.
I miei nonni alle 10:30, con un revival di 33 anni fa. I riccioli biondi, il figlio del giornalista, e fa freddo sull'A1 non venite qui.
Mesme ci ha provato più volte senza successo.
Mi hanno chiamato davvero in tanti, e tanti mi hanno scritto su facebook.

se mi leggerete mai anche qui: grazie a tutti!

sabato 18 dicembre 2010

Meritocrazia

numero dell'8 gennaio 2009 del settimanale L'espresso.

La mancanza dei valori della meritocrazia è la causa del declino della nostra economia e della spaventosa mancanza di equità della nostra società, che ha un gap tra ricchi e poveri analogo agli Stati Uniti, ma non ha la mobilità sociale americana. Siamo la società sviluppata che ha il più rapido declino economico e la maggior ineguaglianza sociale. Nel saggio Meritocrazia, ho spiegato quanto il termine sia recente, creato nel 1958 dal laburista inglese Michael Young: descrive il sistema di valori che premia l'eccellenza di un individuo indipendentemente dalla sua provenienza, che in Italia significa la famiglia di origine. Mentre le altre società moderne nel secolo scorso sono riuscite a evolvere da una economia agricola a una industriale e post-industriale, con lo Stato che sostituiva la famiglia come creatore di opportunità, la società italiana è ancora preda del 'familismo amorale', che prospera grazie all'assenza di uno Stato in grado di dare fiducia ai cittadini. Senza meritocrazia non è nata quella classe dirigente eccellente che in altri paesi è stata capace di creare opportunità per tutti i cittadini. Sono quattro le proposte per far sorgere il merito nella economia e nella società italiane. Lo tsunami economico e la spaccatura sul tema della scuola degli ultimi mesi le rendono ancora più urgenti.

Proposta 1: Una delivery unit del genere di quella creata da Tony Blair per 'consegnare' agli inglesi miglioramenti concreti e misurabili nel servizio pubblico (riduzione dei tempi d'attesa per la Tac, miglioramenti dei test scolastici, etc.), non le solite promesse elettorali sulle grandi infrastrutture. Le iniziative devono essere SMART: Specifiche, Misurabili, Achievable (realizzabili), Realistiche e Tempificabili. Ciò grazie a una task force costituita da 50 eccellenti giovani inglesi che "hanno migliorato la qualità della vita di 50 milioni di loro concittadini" secondo le parole di Michael Barber, il capo del gruppo. Meritocrazia nel settore pubblico non vuole dire 'licenziare i fannulloni' (pratica peraltro quanto mai encomiabile), ma far emergere una nuova classe dirigente eccellente nella Pubblica amministrazione. Quello che oggi manca. Il candidato per la prima 'delivery unit' italiana esiste ed è il presidente del tribunale di Torino, Mario Barbuto, che in sette anni ha ridotto drasticamente i tempi delle cause civili. Oggi a Torino il 90 per cento dei processi si chiude in meno di tre anni e il 60 in meno di un anno. Barbuto non ha messo i tornelli per i suoi 80 magistrati: ha solo dimostrato di essere un leader eccellente. Affidare a lui una task force di 50 giovani per ridurre i tempi della giustizia civile (la più lenta delle società sviluppate) permetterebbe di replicare nel resto del nostro Paese ciò che è avvenuto a Torino e iniziare a restituire agli italiani fiducia nello Stato.

Proposta 2: Un test nazionale standard per restituire equità ed eccellenza al nostro sistema educativo. In ottobre la società italiana si è spaccata in due sui tagli alla spesa della scuola e della università, ma il vero problema è la mancanza di equità e di eccellenza, non il costo. In tutte le società avanzate il sistema educativo è la leva essenziale della mobilità sociale. La società e l'economia americane hanno iniziato il vero cammino verso le pari opportunità nel 1933 a Harvard, quando il presidente di quella università, J. Conant, introdusse il SAT (Scholastic Aptitude Test) per selezionare le ammissioni. Il SAT è tutt'oggi valido a livello nazionale e consente di selezionare gli studenti da ammettere sulla base del loro merito e non dei giudizi disomogenei degli insegnanti e di dare ai migliori delle borse di studio, come nel caso di Barack Obama. Invece la scuola italiana ha fallito nel compito di azzerare i privilegi della nascita ed è profondamente iniqua: i test Pisa degli studenti italiani del Sud sono a livello di Thailandia e Uruguay, mentre quelli del Nord sono nella media Ocse. I giovani del Sud sono dunque pesantemente discriminati dalla scarsa qualità dell'insegnamento, inadeguato al difficile contesto economico locale, nonostante l'impegno di migliaia di insegnanti. Le pari opportunità si sono fermate a Roma, ma nessuno lo sa perché i voti dati dagli insegnanti sono buoni, a livello di quelli del Nord. Un sistema obiettivo di valutazione, basato su test standard ma effettuato annualmente e su tutta la popolazione, è essenziale per valutare le scuole e anche per investire i 3 miliardi di euro che la Ue mette a disposizione per migliorare l'insegnamento nelle scuole del Sud e che oggi non riusciamo a spendere. Ma oltre all'equità, nelle università manca anche l'eccellenza: non c'è un solo ateneo italiano tra i top 100 mondiali. Mancano quindi le 'fabbriche di eccellenza'. Le risorse sono oggi disperse a pioggia tra un centinaio di 'aspiranti MIT' troppo spesso diventati l'emblema del nepotismo; devono essere invece concentrate sulle università migliori, nelle quali si possa misurare obbiettivamente la qualità della ricerca e della didattica e cambiare radicalmente la governance per assicurarsi che il denaro pubblico sia ben speso. L'Italia è l'unico paese al mondo dove i rettori sono nominati dai docenti che essi devono selezionare.

Proposta 3: Una Authority per liberalizzare i servizi locali, come commercio, professioni, turismo, trasporti ecc., oggi completamente bloccati dalla mancanza di concorrenza e privi di una regulation che protegga i consumatori invece che le imprese. La devolution rende i mille enti locali facile preda delle lobby di origine famigliare e corporativa e fa sì che i Comuni restino per esempio proprietari delle aziende elettriche (dopo che lo Stato ha privatizzato l'Enel) e non abbiano però le risorse per ammodernare gli edifici scolastici. Questa authority avrebbe un potere sanzionatorio simile a quello della Ue nei confronti del governo italiano, quando quest'ultimo non applica le sue direttive. Creare più concorrenza nei servizi è essenziale perché è solo nei servizi che potremo risolvere i problemi strutturali della nostra economia, non nelle attività manifatturiere che sono il solo 20 percento del Pil. Purtroppo, la visione manifatturiera dell'economia (secondo la quale la competitività si otterrebbe esportando prodotti dalle fabbriche) sta uscendo rafforzata dallo tsunami della finanza degli ultimi mesi, che sta generando pericolosissime nostalgie di ritorno alla tradizione. Gli ultimi 25 anni hanno evidenziato un'allenza tra corporazioni di imprese, Stato e sindacato che ha bloccato la nostra economia e non le ha permesso di accumulare risorse nei momenti di crescita dell'economia mondiale per spenderle durante le congiunture negative come l'attuale. Così oggi il nostro debito pubblico ci consente solo misure risibili per affrontre la grave recessione. È necessario approfittare della crisi per liberalizzare una volta per tutte la nostra economia e risolverne i problemi strutturali, sperando che quelli congiunturali vengano attenuati dalle misure ben più importanti che altri governi stanno prendendo per l'economia globale.

Proposta 4: Un''azione positiva' simile a quella del governo norvegese per portare più donne eccellenti nei consigli di amministrazione delle società quotate (un'iniziativa in questo senso è allo studio della Borsa italiana). Le donne possono essere la vera "arma segreta della meritocrazia". Rimuovere il 'soffitto di vetro' che le tiene ai gradi più bassi delle gerarchie aziendali è nell'interesse di tutta la società. Ampie ricerche dimostrano che nel mondo dell'economia, ove la leadership è anche femminile, le imprese crescono e guadagnano di più. L'impatto di una normativa simile a quella norvegese, che prevede che i consigli siano costituiti per il 40 per cento da donne, da noi sarebbe enorme: oggi l'Italia, con il 3 per cento, è di gran lunga il fanalino di coda in Europa. Di questo 3 per cento, poi, la metà sono mogli, figlie e fidanzate dell'imprenditore di riferimento, a riprova della scarsa meritocrazia del nostro capitalismo. Questa proposta, spiegata nel libro, è stata osteggiata da diverse donne, in parte perché richiama le quote rosa della politica e in parte perché le migliori donne non amano l'idea di avere vantaggi non meritati per promuovere la meritocrazia. Oggi però si sta diffondendo la convinzione che un 'acceleratore temporaneo' sia essenziale per creare quei 'role models' di donne leader, ma anche mogli e madri, che da noi mancano.

In sintesi, mi auguro che il 2009 veda sorgere anche da noi la meritocrazia, per attaccare una volta per tutte quei privilegi nella società e nell'economia che hanno dato agli italiani una classe dirigente che non si meritano.

venerdì 17 dicembre 2010

Colpo di fulmine 2/? - Alajmo Roberto - L' arte di annacarsi. Un viaggio in Sicilia

Alajmo Roberto - L' arte di annacarsi. Un viaggio in Sicilia

Oggi ho finito di leggere un libro molto bello. Come ho raccontato a mogliaideale, una volta finito cercavo di andare a ritroso, cercando pagine eventualmente non lette. Mi era capitato raramente con un libro, e penso che questa sia la migliore delle recensioni che io possa fare. Spesso in queste pagine ho parlato delle suggestioni che questo libro mi è riuscito a dare in questo mesetto. ad esempio in due post ho parlato di Scicli: parlando della Madonna delle milizie e della festa pasquale del Cristo Risorto.

Ma ho parlato anche di Antonio Presti , Vincent Schiavelli.

Annacare/annacarsi è in dialetto siciliano un verbo insidioso, difficilmente traducibile in italiano. Quel che più si avvicina è cullare/cullarsi, ma non è proprio la stessa cosa. L'arte di annacarsi prevede il muoversi il massimo per spostarsi il minimo. Una immagine che descrive bene lo spirito dell'isola e più ancora la disposizione d'animo dei siciliani tessuta di diffidenza.

Ricordo di aver comprato questo libro dopo aver letto una intervista a Ficarra e Picone, dove i due comici definivano inattendibile il parere di Alajamo, perché un siciliano non può ben definire i siciliani. E non è una facile battuta, hanno proprio ragione! Ad ogni passo del libro sembra che Roberto appena finisce di descrivere uno dei tanti difetti siciliani, ne rimane contagiato, e prende a scrivere come infettato irrimediabilmente da un virus tutto siciliano.

Questo libro però mi ha colpito, ad ogni capitolo c'è una nuova scoperta e non smette mai di trasportarmi nei posti, nei luoghi, nemmeno così tanto lontani delle leggende e dei racconti veri che Alajamo descrive con arte nonnesca.

Ogni viaggio in Sicilia, anche quello intrapreso in questo libro, diventa una specie di danza immobile attorno alla geografia e alla filosofia, alla storia, al folklore e alla gastronomia, scoprendo che fra le diverse discipline esistono continui rimandi a una trama inestricabile. "Pur restando immobile, l'Isola si muove. Non è uno di quei posti dove si va a cercare la conferma delle proprie conoscenze. È invece un teatro dove le cose succedono da un momento all'altro. È un susseguirsi di scatti prolungati, pause per rifiatare e ancora fughe in avanti". Come l'Isola, Alajmo procede a zig-zag in un itinerario non lineare, senza vincoli di percorso né di tempo, da un capo all'altro, sulla base di pure suggestioni, guidato dalla bellezza, accompagnato da un lucido pessimismo. Come un atto d'amore che non si nasconde nessuna vergogna dell'oggetto amato: capita di innamorarsi di una canaglia. E anche se lo sai, che puoi farci?

giovedì 16 dicembre 2010

UFV e da vedere

Ultimi film visti
1 Cattivissimo Me
2
3 Un week end da Bamboccioni
4 Happy Family
5 Harry Potter e i doni della morte 1 parte

Film che attendo di vedere
1 Vi presento i nostri
2 Megamind
3 La Banda dei Babbi Natale
4 The tourist
5 American Life

mercoledì 15 dicembre 2010

va dove ti porta la rete

Una delle mie utopie è quella di scrivere a Blatter e Platini, per proporre il mio innovativo cambiamento per il regolamento della coppa del mondo di calcio. O almeno al presidente della FIGC per uniformare le regole della coppa italia a quelle della FA Cup inglese. Sì, insomma, non è giusto che la Rattapallese footbal club non possa sfidare, chessò, il Milan in una competizione ufficiale.

Allora ho chiesto a wiki come funziona la FA Cup, quante squadre sono iscritte ai vari campionati di calcio italiano, ed è da giorni che scribacchio sull'agenda le mie fanta-regole. Mesme mi vede sin da piccolo scrivere cose del genere, solo che fino a ieri non avevo uno specchietto che mi desse un metodo. Ora wiki me l'ha fornito.

Poi, ho ri-scoperto la pagina che parla della CSI. Il Centro Sportivo Italiano (C.S.I.) è una associazione senza finalità di lucro a carattere nazionale. Promuove lo sport come momento di aggregazione sociale, di educazione, crescita e impegno, ispirandosi ai valori umani e cristiani nel servizio alle persone di tutte le fasce di età.

È riconosciuto dal CONI quale Ente di Promozione sportiva e dallo Stato Italiano come Ente con Finalità Assistenziali, dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali quale Associazione di Promozione Sociale e dal Ministero dell’ Università e della Ricerca quale soggetto accreditato per la Formazione del personale della scuola ed ente qualificato per attività di Formazione. È riconosciuto dalla Conferenza Episcopale Italiana (C.E.I.) e fa parte della Consulta Nazionale delle Aggregazioni Laicali. Rappresenta l’Italia in seno alla Fèdèration Internationale Catholique d’Education Physique et Sportive (F.I.C.E.P.).

Nonostante questi campionati siano del tutto simili a quelli di organizzazioni più competenti in quello specifico sport, come ad esempio la FIGC per il calcio, i campionati C.S.I. promuovono una visione dello sport diversa, basata appunto sulla morale cattolica e concentrata sul nucleo dell'oratorio; Il CSI è stata la prima organizzazione sportiva al mondo a introdurre e sperimentare nel calcio la "espulsione a tempo" (come già avviene in altri sport), che prevede l'allontanamento dal campo per alcuni minuti del giocatore a causa di scorrettezze di gravità "intermedia". Questo tipo di espulsione, comminata dall'arbitro con un cartellino di colore azzurro (che quindi accompagna quelli tradizionali di colore giallo e rosso), ha suscitato molto interesse da parte della stessa Federcalcio che però non l'ha ancora adottato nonostante al suo interno la proposta sia stata presentata in via ufficiosa dagli stessi dirigenti arbitrali.

E' così che nascono le novità, dal basso.

martedì 14 dicembre 2010

playlist @work on christmas time

Dimartino - Cambio idea
Dimartino - Ho sparato a Vinicio Capossela
Dimartino con Le luci della centrale elettrica - Parto
The Smashing Pumpkins - Bullet With Butterfly Wings
The Smashing Pumpkins - Ava Adore
Puddle of Mudd - She Hates Me

lunedì 13 dicembre 2010

I cartoni dello Zecchino d'Oro

La best 5 di cucciola (attuale, in work in progress perenne):
1) Volevo un Gatto nero
2) Lo zio Be
3) Mio Fratello
4) Slitta Vagabonda
5) Popof

il che delinea una certa tendenza sovietica nei gusti.

La mia:
1) il pianeta Grabov
2) il caffè della peppina
3) L'astronave di capitan rottame
4) scuola rap
5) Lo zio Bè

Però cerco inisitentemente notizie dei CD 6 e 7 della serie che su wiki vengono catalogati, ma che io non trovo. Dove sono? Li cerco!
Se qualcuno mi legge mi faccia sapere!

Serie 6 (2006)

1. Il gatto puzzolone
2. Il pistolero
3. L'ocona sgangherona
4. Il pianeta Grabov
5. Un giallo in una mano
6. Lo zio Bè
7. Alì Babà
8. La nonna di Beethoven
9. La Niña, la Pinta e la Santa Maria
10. Scuola rap
11. Il casalingo
12. Emilio
13. Siamo le note
14. La torta di pere e cioccolato

Serie 7 (2007)

1. Wolfango Amedeo
2. Il tip tap dei millepiedi
3. L'amico mio fantasma
4. Lo sscriverò nel vento
5. L'orso canterino
6. Ma va là
7. È solo un gioco
8. Il drago raffreddato
9. La dottoressa Lulù
10. CROCK, SHOCK, BROCK, CLOCK
11. Bambinissimi papà
12. Il bullo citrullo
13. Amici per la pelle

domenica 12 dicembre 2010

Antonio Presti e le utopie

Antonio Presti non lo conoscevo, ma è una figura che è facile da amare. Almeno per chi la pensa come me. Io ho le mie di utopie: una libreria caffetteria rivoluzionaria, rifondare il regolamento della Coppa Italia, risolvere l'emergenza rifiuti in Campania iniziando dalla raccolta indifferenziata che vedo sotto casa.

Antonio Presti sostiene l'orgoglio attraverso la bellezza, intende attraverso l'arte coprire le brutture dell'Italia, partendo dalla Sicilia, la sua terra natìa. Quando ereditò l'incombenze politiche dal papà, diede un calcio al tavolo delle trattative facendo traballare un sistema stantio che durava (e dura ancora) da anni. Da trent'anni investe il suo patrimonio in progetti artistici. Il racconto della sua coraggiosa lotta personale, con l'obiettivo di “aiutare i cittadini a rispettare il loro territorio” e a “ritrovare la loro identità attraverso l'arte” viene narrato in questa intervista a cura di Miguel Mora Díaz.

“Metto a disposizione la cultura e la bellezza senza chiedere niente in cambio”, assicura. “È un dono che ho ricevuto, è la mia natura. Ma in Sicilia questo è un atto sovversivo. Se non chiedi niente in cambio, i porci non ti possono eliminare, i politici non ti possono censurare, e la chiesa non ti può frenare”. Dopo averci mostrato l'incredibile piramide d'acciaio del suo amico scultore Mauro Staccioli, posta in cima a una montagna che domina il mar Tirreno e le isole Eolie, Antonio Presti ci racconta la sua storia, con parole semplici, senza la minima ostentazione. Ma con la sicurezza di chi sa di aver già vinto la partita.

Presti è nato a Messina nel 1957. Da più di 30 anni oppone resistenza. A 21 anni ha deciso di utilizzare la fortuna lasciatagli da suo padre – un imprenditore dei lavori pubblici che lavorava mano nella mano con i politici locali e i capi di Cosa Nostra – per combattere il sistema mafioso dell'isola. Come? Investendo nella cultura. Il suo primo progetto si chiamava La fiumara d'arte. Consisteva nella creazione di un parco di sculture, il più grande d'Europa, tra le montagne della valle dei Nebrodi, da Pettineo, il paese di suo padre, fino alla costa settentrionale dell'isola. Era il 1982. Presti cerca di ottenere aiuti dai municipi della regione, facendo appello ad artisti italiani e internazionali, e comincia a installare le sculture regalandole ai comuni. Una grande vagina simboleggia la nascita del progetto, che si conclude nel letto di un torrente secco, dove una monumentale scultura bianca e nera, in pietra di calce e lava, rappresenta la morte.

Vittoria dopo 23 anni

Qualche mese più tardi Presti viene denunciato per costruzione illegale e appropriazione illecita di terreni. I comuni chiedono la demolizione delle opere. “Era paradossale, in un paese in cui da decenni tutti costruiscono senza permessi, con tanto di commissioni illegali perfettamente regolamentate”, commenta Presti. Il processo durerà 23 anni. Nel 2007 la Corte Suprema ha finito per dargli ragione. Oggi la Fiumara è legale. Comprende una ventina di opere di rara bellezza, di cui la regione gestisce un percorso turistico, e Presti ha commissionato a Staccioli la piramide di ferro e di acciaio “in segno di vittoria e di pace ritrovata”.

L'opera è stata inaugurata all'inizio del mese con una grande festa organizzata da Presti in uno dei suoi altri sogni realizzati, a pochi chilometri di distanza: l'hotel Atelier sul mare, situato nello splendido porticciolo di Castel di Tusa. È un piccolo hotel da appena cento posti letto, ma le sue quaranta stanze sono davvero speciali. Stanze d'artista. Nel 1990 Presti ha svuotato l'edificio e affidato la decorazione di ogni stanza a un artista diverso: lo sculture Mario Ceroli, Paolo Icaro e Hidetoshi Nagasawa, l'ex terrorista Renato Curcio, il regista Raul Ruiz e altri. La meravigliosa stanza del profeta, dedicata a Pasolini, è stata realizzata dal poeta Dario Bellezza, l'attrice Adele Cambria e Presti stesso. L'ascensore è tappezzato con poesie di Presti e la reception foderata di giornali in cui si parla delle imprese di questo provocatore dell'arte.

Negli anni difficili Presti è stato minacciato di morte. Invece di gettare la spugna si è trasferito a Catania e a Palermo, città senza legge. Nel 1999 crea la Casa degli Artisti, 12 stanze d'arte contemporanea realizzate da artisti locali. Nel 2001 fa venire in treno a Catania i migliori poeti italiani, da Sanguineti a Portinari a Erba. Nel 2002 entra nella tana del lupo, creando la sua fondazione a Librino, quartiere dormitorio nella periferia di Catania dove le uniche alternative sono giocare a calcio o entrare nelle file di Cosa Nostra.

“Abbiamo lanciato l'idea del Terzo Occhio, una scuola-museo di fotografia e arte”, spiega Presti. “Fotografi e registi sono venuti a fotografare e a riprendere l'anima del quartiere, i suoi abitanti. Vogliamo farli diventare protagonisti, ristabilire i loro diritti di cittadini, aiutarli a rispettare il loro territorio, a trovare la loro identità e l'orgoglio attraverso la bellezza”. E il mecenate aggiunge: “L'arte dell'apparenza, meramente estetica, non mi interessa. L'azione artistica deve toccare la gente e cambiargli la vita”.

sabato 11 dicembre 2010

poseidon gran bella idea di locale

Gruppi live, buona birra, canzoni in italiano. Ovviamente buona musica. Il progetto
Overnuvolek è causa di grossi nomi della musica indie che si esibiranno a Poggiomarino (Sa). Ecco alcuni nomi: One Dimensional Man, Ministri, Nobraino, Paolo Benvegnù, La Fame di Camilla, Marta Sui Tubi. Il posto? L'ex Poseidon a Poggiomarino. Chi fa chi? Overnuvolek, neonato progetto che unisce Ufficio K, Nuvole Elettriche ed Overlive, attivissimi da anni nella scena live campana. Se l'unione fa la forza ben venga: una programmazione mensile di concerti e showcase di alto livello, al pari delle maggiori realtà campane. Noi saremo mediapartner, questi sforzi vanno sempre sostenuti.

"La rassegna è anche un progetto per creare un nuovo polo musicale- fanno sapere- con una trasversalità di generi, dal rock al cantautoriato". Importantissima è la location: il Poseidon, un grande locale di Poggiomarino (bello, quasi come le venues londinesi), in una posizione invidiabile: alle porte di Napoli, nei pressi di Salerno, a quattro passi da Caserta, a vista da Avellino e Benevento. "Nel cuore geografico della Campania, alla portata di tutti".

Poi aggiungono dall'organizzazione: "Odiamo pagare venti euro l'ingresso, dieci un cocktail, cinque di trasporti e tre di parcheggio. Consapevoli dei "tempi bui" e fautori della musica "accessibile a tutti" è attenta ai prezzi. Dagli ingressi, sempre moderati, popolari, e spesso incentivati da riduzioni liste o tessere fedeltà, all'accessibilità del posto o al parcheggio gratis. Tutto è stato curato per poter garantire il miglior servizio al miglior costo.

La provenienza eterogenea e radicata sul territorio (Napoli, Salerno e Provincia) creano inoltre una rete comunicativa che, attraverso il web, la distribuzione cartacea e la massiccia presenza ad altri eventi, permette ad oltre venti mila "amici" di essere sempre ben informati su tutte le iniziative.

Ecco le prime date ufficiali.

Si comincia il 23 dicembre con il progetto folk-rock indie di quei pazzi dei Nobraino, che in Campania hanno già un folto seguito di estimatori. Il 28 gennaio un graditissimo ritorno: gli One Dimensional Man. Per chi non li conoscesse, gli OMD sono stati la prima band di Pierpaolo Capovilla de Il Teatro degli Orrori. Testi in inglese, rock a valanga, spigoloso e guitar-orientend. Si sono ritrovati per un grande tour. Aprono i Droword.

Il 4 febbraio tocca ai Ministri ed al loro punk-indie-rock urlato riempire il parterre del Poseidon: si tratta della prima data in Campania per il tour di supporto dell'album Fuori, pubblicato lo scorso ottobre.

Un mese esatto ed arriva La Fame di Camilla, il 4 aprile sul palco, preceduti da un opening-act che presto sarà annunciato. La rock band pugliese è in giro da più di un anno, da quando partecipò al festival di Sanremo con il brano "Buio e Luce".

A 6 mesi dalla sua esibizione all'Atellana Festival, torna in Campania l'ex Scisma Paolo Benvegnù. Il 25 marzo Paolo inonderà Poggiomarino con le sue melodie sghembe, quasi come petali. Il 15 aprile tocca invece ad un'altra band che non disdegna a venire spesso in campania: i Marta Sui Tubi, tra le migliori gruppi live della penisola.

venerdì 10 dicembre 2010

Enrico Sognato... ci fece perdere la testa

Ha un Myspace Enrico Sognato. Wiki dice che è ancora iscritto alla facoltà di giurisprudenza, spera di non dover mai diventare avvocato, perché nessun mestiere gli è stato mai più distante.

Gira sempre con un registratore in tasca per catturare i suoi pensieri e quelli della gente, le parole dei tassisti, le cose che le persone si dicono e che, apparentemente, sembrano insignificanti.

Artigiano della musica, costruisce le sue canzoni partendo dai testi. Che a loro volta diventano melodie e che, infine, veste con arrangiamenti che cura personalmente.

Partecipò a Sanremo Giovani 1995 con il brano X... mi hai fatto perdere la testa, ma non riesce a qualificarsi alla successiva edizione del Festival di Sanremo.

Nello stesso anno scrive Basta con il rap per Francesca Schiavo, e suona le tastiere nel suo album Francesca!!!.

Viene invece ammesso all'edizione del 2000 con il brano E io ci penso ancora, che si classifica all'ottavo posto nella categoria "Nuove Proposte".

In seguito Enrico Sognato collabora come autore e produttore degli Zero Assoluto.

* 1995: Scambierei figurine con chiunque
* 2001: Enrico Sognato

giovedì 9 dicembre 2010

Politburo Jerico

Per anni ho cercato inutilmente il pezzo "eroe del tempo" dei Politburo. Non ci riuscivo perché:
1) la canzone si chiamava Jerico e non "eroe del tempo" che è solo il ritornello
2) il gruppo ha cambiato nome in Jerico, ed è stato più famoso con questo nome

Ma di che sto parlando? Wiki dice che Jerico, all'anagrafe risulta essere Emiliano Cecere (Livorno, 31 agosto 1969), un cantautore italiano.
« Parole fatte a pezzi da sentimenti inermi, e giorni consumati dal giallo degli inverni... »
(da Parole fatte a pezzi'')
Nel 1990 fonda il gruppo Politbüro, di cui è anima e voce, assieme a Graziano Ragni (batteria), Stefano Bellissima (chitarra) e Fabio Cecere (tastiere). Il gruppo, grazie ad un'originale miscela di pop rock ed atmosfere etniche, acquista da subito una propria identità musicale che matura nell'attività live e porta già nel 1993 a un secondo posto al Festival di Castrocaro e ad un contratto triennale con la Fonit Cetra.

Nel 1994 esce il primo omonimo album Politbüro, che impone il gruppo all'attenzione di pubblico, media e critica. Con il singolo Jerico partecipano a manifestazioni popolari come Un disco per l'estate e Sanremo Giovani.

Nel 1996 è la volta di Prigioniero, album partorito in un ex fabbrica di Milano e distribuito da Polygram, che vende oltre 6000 copie. La critica giornalistica li esalta per la loro originalità musicale e per la sincerità rabbiosa nei testi di Emiliano contro l'imposizione culturale e commerciale del sistema informativo globale, che andrà ad anticipare quello che di lì a poco scoppierà a Seattle con i manifestanti no-global.

Nel 1997, dopo un'intensa attività live che li porta ad esibirsi anche alla Manifestazione per l'ambiente del WWF di San Giovanni Laterano, al "Tavagnasco Rock" ed al Premio Rino Gaetano, la band livornese subisce un blocco creativo.

Sarà il batterista Graziano Ragni, nel 1999, a recuperare le sorti dei Politbüro , inventandosi produttore e indirizzando il gruppo verso una nuova fase artistica. "Fase" è il titolo dell'album distribuito da Sony Music che segna la rinascita dei nuovi Politbüro, più maturi e dolci. La rabbia degli anni precedenti lascia il posto all'intimità, alla liricità e a un pop psichedelico, che regala una nuova immagine al rock.

L'eclettismo e l'incessante creatività porta Emiliano a sdoppiarsi anche nell'attività di cantautore con il nome della sua prima canzone: Jerico.

Nel 2006 debutta con il singolo Penthotal, che trae spunto dall'anestetico, atto ad annullare l'autocontrollo della persona, per spronare all'autoanalisi. Nello stesso anno avviene l'avvicinamento artistico con Mietta, che trova in Jerico un nuovo punto di partentenza per una rinnovata maturità artistica. Il primo brano scritto per l'intensa voce dell'interprete pugliese è Il fiore, scelto dalla stessa come singolo di lancio di 74100.

Nel 2008 scrive la nostalgica Parole fatte a pezzi e le liriche di Direzioni opposte per il nuovo disco di Mietta: Con il sole nelle mani.

Nel 2009 si dedica ai dischi di debutto di giovani promesse che si impongono attraverso popolari Talent show. Per Alessandra Amoroso (vincitrice di Amici 8) scrive Da qui, Splendida follia (contenute in Stupida) e Bellissimo (Senza nuvole), per Noemi (vincitrice morale di X Factor 2) Comunque ti penso (Sulla mia pelle), per Pago (vincitore di Music Farm 3) Ti ricordi e il viaggiatore (Aria di settembre), e infine per Silver Fuori c'è il sole (l'inedito presentato nella semifinale di X Factor 3).

Nel 2010 è la volta di Indissolubile per l'album (Per tutte le volte che...) di Valerio Scanu (secondo classificato ad Amici 8).

Album con i Politbüro :
Anno Titolo
1994 Politbüro
1996 Prigioniero
1999 Fase
Singoli [modifica]
Anno Titolo
2006 Penthotal

Autore
Anno Titolo Artista Album
2006 Il fiore Mietta "74100"
2008 Parole fatte a pezzi Mietta "Con il sole nelle mani"
2008 Direzioni Opposte Mietta "Con il sole nelle mani"
2009 Da qui Alessandra Amoroso "Stupida"
2009 Splendida follia Alessandra Amoroso "Stupida"
2009 Ti ricordi Pago "Aria di settembre"
2009 Il viaggiatore Pago "Aria di settembre"
2009 Bellissimo Alessandra Amoroso "Senza nuvole"
2009 Comunque ti penso Noemi "Sulla mia pelle"
2010 Indissolubile Valerio Scanu "Per tutte le volte che..."

mercoledì 8 dicembre 2010

Alessandro Mara

Nome d'arte di Alessandro Maraniello (Finale Emilia, 13 luglio 1973), è un cantante italiano. Io e Mesme lo ricordiamo con affetto, pur essendo consapevoli di non aver di fronte una grande voce della musica italiana. Fu una cassetta demo arrivata alla CGD a lanciarlo nel mondo della musica. Nel 1995 presenta un brano pop dal titolo Chiara alle selezioni Sanremo Giovani, qualificandosi per la successiva edizione del Festival di Sanremo, nella categoria Giovani.

Sul palcoscenico del Teatro Ariston propone un brano diverso rispetto a quello che gli aveva garantito l'accesso alla kermesse, intitolato Ci sarò, che ottiene riscontri simili al precedente. In seguito esce il suo primo album.

In quanto partecipante tra i Giovani del 1996, Alessandro viene ammesso d'ufficio alla prima serata del Festival di Sanremo 1997 con il brano Attimi, in qualità di aspirante alla promozione fra i Big, obiettivo mancato.

Dopo la manifestazione viene pubblicato il secondo album Amarsi cos'è, prodotto da Eros Ramazzotti e distribuito sempre dalla Warner, che inizialmente passa inosservato. Dopo tre anni la Mint Records, etichetta tedesca con vasto repertorio di artisti italiani, decide di distribuire in tutta Europa l'album, che ottiene un discreto successo.

Nel 2002 viene pubblicato il terzo album, intitolato A volte volo e contenente 13 brani, anticipato dal singolo Nessun'altra. In Italia il disco non trova un distributore.

Nello stesso anno Alessandro partecipa come autore in un album di Fausto Leali per il quale scrive due canzoni, ed inizia a lavorare ad un progetto alternativo organizzato nel Canton Ticino, il Festival per bambini "Mara e Meo", che ottiene grande successo e che verrà realizzato e prodotto da Alessandro per tre anni consecutivi.

Attualmente svolge la professione di avvocato.

martedì 7 dicembre 2010

lunedì 6 dicembre 2010

domenica 5 dicembre 2010

05/12/10

sedoaèasfopd

sabato 4 dicembre 2010

venerdì 3 dicembre 2010

Gioia a Scicli

E' incredibile come ogni tanto le eccezioni mi stupiscano. Ho letto della festa che durante la Settimana Santa a Scicli la Domenica di Resurrezione si svolge una festa Pagana, che prende il via dalla chiesa subito dopo la messa. Si tratta indubbiamente del momento di festa più atteso dalla cittadinanza e anche dai numerosi turisti che ogni anno decidono di effettuare un viaggio negli Iblei in coincidenza di questa festa alla quale ha dato lustro anche Vinicio Capossela dedicando una Canzone all’Uomo Vivo, Il Cristo Risorto, chiamato anche “Gioia”. Gioia o Uomo Vivo viene chiamato il simulacro di Cristo Risorto che viene custodito all’interno della Chiesa di Santa Maria la Nova. La festa comincia il sabato notte quando, secondo un topos molto diffuso in tutta l’isola, a mezzanotte viene svelato il simulacro che, quasi immediatamente e dopo una serie di laboriose operazioni, viene montato sulle travi in legno, a vara, che serviranno a trasportare la statua lungo le vie della cittadina. Inizia il rito della Resurrezione che vedrà, dopo mezzanotte i portatori sollevare la statua del Cristo per farla danzare all’interno della Chiesa senza oltrepassare la soglia.
L’indomani mattina dopo mezzogiorno, al rientro dello stendardo comunale e dell’ostensorio sacro all’interno della chiesa dopo la processione, esplode la vitalità della festa. I portatori sollevano la statua dell’Uomo Vivo che verrà trasportata fino al primo pomeriggio in una processione che ha perso i connotati lenti, cadenzati e luttuosi, ma è un vero e proprio trionfo. Il simulacro non viene mai poggiato, né i portatori conoscono riposo. I portatori sono ragazzini, che usano la statua del Cristo (non so quanto inconsapevolmente) a mo di simbolo fallico, lo portano sotto i balconi delle belle ragazze e lo innalzano al grido Giò-giò-Gioa! Mentre ragazzini più piccoli urlano "criscilo" (fallo crescere).
Per due giorni, fino a domenica notte saranno impegnati a portare il Cristo Risorto nelle strade e nelle Piazze cittadine accompagnati dalla banda musicale della città. La città è gremita di folla fino a notte fonda quando, dopo molte “finte”, il simulacro non viene riposto all’interno della chiesa.
Le finte non sono altro che l'entrare e l'uscire, simbolo di liberazione sessuale finale.

giovedì 2 dicembre 2010

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mercoledì 1 dicembre 2010

Festa delle Milizie a Scicli

La Festa delle Milizie è l’unica festa sacra in tutto il mondo in cui si commemora la discesa di una Madonna a cavallo, che, armata di spada, salva gli sciclitani dalle incursioni saracene.
Ricorda la vittoria (nel 1091) dei soldati cristiani, guidati dal futuro re normanno Ruggero D’Altavilla, sui saraceni, cioè gli arabi guidati dall'emiro BelKar. Battaglia per la conquista della città. Una battaglia che in realtà non c'è mai stata, non è storicamente documentata. Esiste una leggenda che narra della vittoria dei cristiani avvenne grazie all'apparizione della Madonna guerriera e che, a seguito di quell’evento, Ruggero decise di far costruire una chiesa proprio in onore della Madonna delle Milizie.
Da sempre gli sciclitani ricordano quello scontro tra islam e cristianesimo con la preparazione di due gruppi che simboleggiano i cristiani e i saraceni che danno vita, l’ultimo sabato di maggio, ad una rappresentazione sacra in Piazza Italia, nel cuore della città. Peccato che leggo di Tunisini, Magrebini, abitanti di Scicli che assistono ogni anno a questa rappresentazione di qualcosa che non è mai esistita. Invece esiste il razzismo, l'intolleranza verso l'islam, esistono le leggende che il mondo cattolico sopporta se supportato da migliaia di fedeli cattolici.

martedì 30 novembre 2010

Vincent Schiavelli e Polizzi Generosa

Googlando Vincent Schiavelli viene fuori Polizzi Generosa. La città che diede i natali ai suoi nonni. Chi è Vincent Schiavelli è meglio chiederlo alla sua filmografia: era noto per le sue interpretazioni in "Qualcuno volò sul nido del cuculo", dove interpretava uno dei matti accanto a Jack Nicholson, il fantasma cattivello della metropolitana di "Ghost", "Fino all'inferno", "Gli indesiderabili", "Amadeus". Alajamo nel suo (stracitato nei miei post) "l'arte di annaccarsi" dice che ci vuol tanta fatica per far capire di chi stiamo parlando. Eppure la sua faccia è distinguibile da qualsiasi altra: sembra di profilo anche quando è frontale. E ancora: sembrava a cavallo anche quando camminava a piedi.

Suo nonno cuoco andò via dalla Sicilia, quando preparò un topo per la cena del suo padrone. Vincent (o Vincenzo come si fece chiamare al suo ritorno) vendicò il nonno tornando in patria, sperimentando il cantalupo nella caponata, e facendosi amare dalla gente di Polizzi Generosa. Facendosi amare da una attrice di teatro del posto con la quale si sposò. Ma su Google l'amore di Polizzi appare chiaro anche quando
escono risultati come una canzone dedicata da un suo compaesano.

La storia finisce male. Googlando si trova anche uno scarno messaggio. Si è spento a 57 anni nella sua abitazione di Polizzi Generosa (Palermo), Vincent Schiavelli, attore caratterista italo-americano. La camera ardente è stata allestita nell'aula consiliare del comune, un piccolo paese arroccato sulle Madonie, che Schiavelli aveva scelto come residenza principale.

lunedì 29 novembre 2010

lunedì, i libri che vorrei

Alajmo Roberto - Nuovo repertorio dei pazzi della città di Palermo

Ogni città ha il suo campionario di persone stravaganti, di simpatici e innocui "matti". Ma nessuna può vantare le bizzarrie quasi proverbiali degli abitanti di Palermo. Ecco dunque un repertorio, quasi un'enciclopedia, di tutti i personaggi più strampalati, di tutte le situazioni paradossali, di tutti gli episodi più curiosi e insensati avvenuti nella città siciliana: dal nobiluomo, che trovava traumatico il suono della sveglia e si inviava ogni giorno un telegramma per farsi svegliare dal postino, al mitomane convinto di essere il vero e unico erede di Federico II, fino alla vecchina sorda e cieca che, morto il canarino, continuò per anni ad ascoltare il melodioso canto di un limone.

Pietro, Paolo e Maria Maddalena. Storia e leggenda dei primi seguaci di Gesù
Bart D. Ehrman

Che cosa ci dice il Nuovo Testamento dei tre più noti discepoli di Gesù Cristo? Quali sono le leggende su di loro nate e diffuse nel corso dei secoli? Pietro fu veramente crocifisso a testa in giù? Maria Maddalena era una prostituta? Paolo era davvero calvo e con le gambe arcuate? In questo saggio, Bart D. Ehrman, una delle massime autorità mondiali nel campo degli studi biblici, distingue nettamente tra fatti e credenze, presentando con chiarezza ed efficacia i complessi problemi storiografici che emergono dalla tradizione legata a questi tre personaggi. Scopriamo, così, che non esiste alcuna fonte attendibile che attesti che Maria Maddalena fosse una prostituta o che si sia unita in matrimonio con Gesù Cristo. Allo stesso modo, non esiste nessuna prova sicura sulla forma del martirio di Pietro né sull'aspetto fisico e sulle presunte capacità soprannaturali di Paolo che, secondo Ehrman, sono il frutto di leggende volte ad accrescere il valore della predicazione del santo.

Sanguineti Edoardo - Atlante del Novecento italiano. La cultura letteraria

Così, tanto per non dimenticarmi la mia wish list su ibs.com!!

domenica 28 novembre 2010

wow, domenica

Non mi ricordo di una sensazione domenicale così da quando ho finito le superiori. Ho lavorato sino a ieri, quindi ho saltato il sabato relax, quindi questo non può proprio essere una domenica malinconica. Fantagazzetta, mistercalciocup, segretario per mogliaideale, pulitore di occhiali cuccioli, e di nuovo a capire come funziona fileserve. Mi tuffo a capofitto in questa uggiosa domenica di fine novembre.

sabato 27 novembre 2010

Jalisse, ecco che fine hanno fatto

Stavo vedendo Ex di Brizzi. Il personaggio di Fabio de Luigi sta ascoltando un gruppo: i jalisse nella parte di se stessi. I Jalisse sono un duo musicale italiano composto dai coniugi Fabio Ricci (Roma, 5 settembre 1965) e Alessandra Drusian (Oderzo, 18 maggio 1969).
Sono stati gli ultimi rappresentanti italiani all'Eurofestival; oggi vivono a Fratta, frazione di Oderzo.
I due si incontrano per la prima volta nel 1990 in una casa discografica. Alessandra in quel periodo concorreva con numerose vittorie a concorsi musicali in Veneto e Friuli Venezia Giulia; Fabio era cantante e tastierista di un gruppo chiamato Vox Populi col quale aveva pubblicato un maxi-singolo dal titolo I'm So Bad e si presentava alle case discografiche come cantautore.

Dal 1990 al 1993 Alessandra, dopo essere stata lanciata da Pippo Baudo nel programma Gran Premio, compie una serie di apparizioni in trasmissioni televisive.

Nel 1992 si ritrova con Fabio: i due decidono di lavorare insieme e due anni dopo formano i Jalisse, prendendo il nome da un personaggio della serie televisiva I Robinson. Jalisse in "lingua araba" significa "commensale che sa intrattenere nel racconto di favole e musica: siedi, accomodati e ascolta".

Nel 1995 partecipano a Sanremo Giovani con il brano Vivo piazzandosi al terzo posto della seconda serata. l'anno successivo quindi partecipano di diritto al Festival di Sanremo, dove si classificano al sesto posto nella sezione "Nuove proposte" con il brano Liberami.
La vittoria al Festival di Sanremo e lo "scippo" all'Eurofestival [modifica]

Nel 1997 partecipano di nuovo, ancora una volta di diritto grazie al nuovo regolamento. Dalla selezione delle "Nuove Proposte '96" passano il turno diventando big. Il brano è Fiumi di parole, ed è una delle vittorie più discusse della storia del Festival, per gli strascichi polemici che ne sono seguiti, vincendo tra l'altro con una etichetta indipendente distribuita da Sony Columbia. Ha fatto inoltre discutere la somiglianza di Fiumi di parole con la canzone Listen to Your Heart dei Roxette, non è stato tuttavia preso alcun provvedimento in merito.

Durante la settimana sanremese del 1997 esce il loro disco di esordio, Il cerchio magico del mondo. Il risultato in termini di vendite (50.000 copie), non certo esaltante, fu dovuto anche al fatto che i due arrivano alla vittoria sanremese praticamente da sconosciuti e con un album di inediti.

Due mesi dopo partecipano all'Eurofestival a Dublino con la stessa canzone ottenendo il quarto posto. Nel 2009 Gigi Vesigna, nel suo libro Vox Populi, rivelò come la sconfitta dei Jalisse all'Eurofestival fosse stata pilotata dalla RAI. Se avesse vinto il duo veneto infatti, la TV pubblica italiana avrebbe dovuto per regolamento organizzare l'edizione del 1998, operazione ritenuta commercialmente svantaggiosa visto lo scarso interesse del pubblico italiano per questa kermesse[1]Da allora, l'Italia non ha più partecipato a questa competizione musicale.

Ben presto il duo viene etichettato come una meteora in Italia e bistrattato dai mass media che, tra le varie cose, si fecero leva sul presunto plagio di Fiumi di parole.

In realtà, grazie al buon piazzamento all'Eurofestival, iniziano una serie di concerti e tournée all'estero, tra cui Stati Uniti (Boston), Canada, Russia (Mosca), Cile (Festival di Viña del Mar).

Il disco del duo verrà nel frattempo inserito nelle programmazioni delle linee aeree della United Airlines.

I due nel 1999 si sposano e in seguito hanno una figlia, Angelica: per questo riducono al minimo le loro apparizioni televisive. Lo stesso anno, in occasione della beatificazione di Padre Pio, scrivono il brano Luce e pane, cantato solo durante i concerti e mai messo in commercio fino ad oggi. Nel 2000 pubblicano un singolo, I'll Fly, distribuito attraverso internet, che vede Alessandra solista.
Il ritorno [modifica]

Nel 2001/2002 Alessandra debutta come attrice nella commedia musicale "Emozioni" con la regia di Sergio Japino. Il marito nel frattempo decide di lasciare totalmente alla moglie le parti vocali dei brani e si dedica alla loro piccola etichetta indipendente, la "Tregatti Produzioni Musicali.it".
Madonna dei Maestri Cantori (artwork: Norman Zoia, 2000)

Nel 2004 esce il singolo 6 desiderio, promozionato con una innovativa formula: diventa la colonna sonora di una società di Taxi Samarcanda 5551 romana che inserisce nel call-center le loro voci e l'inciso del brano oltre ad una promozione di un mese su 70 automezzi. L'amico poeta Norman Zoia (anche autore del ritratto Madonna dei Maestri Cantori dedicato a Alessandra Drusian) scrive il comunicato "Un taxi chiamato desiderio" contribuendo a battezzare l'iniziativa "Taxi Music dei Jalisse".

Nella primavera del 2005 esce in Germania, Svizzera e Austria l'album Siedi e ascolta con la Siebenpunkt.com distribuzione "Edel", contenente due brani inediti e alcuni brani del precedente disco rivisitati totalmente, tra cui una versione in spagnolo di Fiumi di parole titolata Rios de palabras dedicata ai fans sudamericani e attualmente in promozione a Cuba e Paesi Ispanici. Il cd Siedi e ascolta viene promosso nel Nord Europa e alcuni estratti dell'album vengono inseriti nelle compilations degli stati Bulgaria, Cecoslovacchia, Polonia. In Svezia realizzano un importante 3º posto in una competizione internazionale al "Baltic Song Contest" a Karlshamn. Il magazine FÜR SIE tedesco distribuisce 600.000 copie con allegato il singolo dei Jalisse in compilation, con intervista ottenendo un enorme successo.

I loro spettacoli in giro per l'Italia (Localitour d'Italia) diventano anche occasione di promozione turistica-culturale per i luoghi in cui si svolgono coinvolgendo enti come per la Regione Lazio nel 2004 e 2005 e aprono collaborazioni con l'Associazione Nazionale dei Comuni Italiani "A.N.C.I.".

Il 1 febbraio 2006 consegnano alla Farnesina, alla presenza del ministro Gianfranco Fini, il loro nuovo brano Fede dell'amore canzone per la pace nel mondo nel rispetto delle religioni e del credo personale, dove vengono rappresentati Pietro e Halima come due amici divisibili, il cui testo è opera dello scrittore italiano di origine irachena Younis Tawfik, membro della Consulta islamica in Italia. Il messaggio è stato inviato alle ambasciate del mondo, al Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, alle massime autorità italiane e a papa Benedetto XVI. Il 28 marzo 2006 vengono ricevuti alla Comunità Ebraica di Roma dal Rabbino Capo Professor Riccardo Di Segni.

L'Arte è Vita è uno dei loro spettacoli, allestito insieme ad altri artisti della Provincia di Treviso " Provincia.treviso.it". Ha come scopo mostrare un modo alternativo di fare televisione, e lanciare messaggi positivi, ricordando i valori fondamentali dell'uomo e la famiglia come base della vita.

Il tour 2006 del gruppo (Localitour d'Italia 2006) è partito da Oderzo il 26 maggio. In autunno del 2008 il tour è stato interrotto per la seconda gravidanza della cantante che ha portato in casa Jalisse la piccola Aurora.

Dopo l'annuncio della prima partecipazione di San Marino all'Eurofestival, i Jalisse si sono subito detti pronti a tornarvi rappresentando il Titano, e successivamente hanno presentato a SMRTV la canzone Tra rose e cielo per la selezione interna.

I due partecipano alle selezioni del Festival di Sanremo 2007, ma la loro canzone Linguaggio universale, scritta ispirandosi ad un saggio del Premio Nobel Rita Levi-Montalcini, viene bocciata.

Esce a settembre l'album "Linguaggio Universale", contenente 12 poesie musicate dai Jalisse e narrate da Valeria Ducato, più il brano omonimo e Ali di Pace tremanti. Presentato all'Auditorium Parco della Musica a Roma, il cd è allegato al libro "Istruzione, chiave dello sviluppo" della Fondazione Rita Levi-Montalcini edito da BCD Editore.

A novembre 2009 il duo collabora con il sito greco Oikotimes.com analizzando le canzoni dello JESC (Junior Euro Song Contes) di tale anno. Sviluppano il progetto Crescere Insieme L'Arte Per... dove artisti emergenti e noti affiancano i bambini delle scuole dell'obbligo nella scrittura di canzoni e lo presentano alle scuole aquilane con la Provincia dell'Aquila, la SIAE, il MEI, l' AFI, lo IALS (Istituto Addestramento Lavoratori dello Spettacolo) e radio private.

Sempre nel 2009 interpretano loro stessi nel film Ex di Fausto Brizzi, eseguendo all'interno del film il brano Fiumi di parole. Il film EX è distribuito in 30 Paesi del mondo tra cui Australia, Asia,parte dell'Europa.

Nel 2010 lanciano il progetto Crescere Insieme A L'Aquila che coinvolge le scuole e gli artisti locali nella scrittura i canzoni e li porta in concerto l'8 giugno allo Stadio Tommaso Fattori de L'Aquila. Il progetto "Crescere Insieme" era stato ideato nel 2005 per evidenziare la creatività degli alunni all'interno delle scuole, facendo scrivere loro i testi e musicandoli con musicisti professionisti e aveva già coinvolto numerose scuole della provincia di Treviso.
Discografia
* Il cerchio magico del mondo (1997)
* Siedi e ascolta (2006)
* Linguaggio Universale (2009)

Singoli
* Vivo (1995)
* Liberami (1996)
* Fiumi di parole (1997)
* Luce e pane (1999)
* I'll fly (2000)
* 6 desiderio (2004)
* Tra rose e cielo (2007)
* Siamo ancora qui (2009)
* Non voglio lavorare (2009)
* No quiero trabajar (2009)

giovedì 25 novembre 2010

mercoledì 24 novembre 2010

Traduzione a fronte - Ministri – Vorrei vederti soffrire – Testo (Fuori 2010)

Ennesimo debutto in società
l’altra guancia è sempre più sottile
il profitto e la carità
la mia fede si misura in bile

Hai mai chiesto aiuto?
Te ne sei mai vergognato?
Dove vai, se capita a te dove vai?
Se piove così dove vai?
Vorrei vederti soffrire
E che non avessi nessuno di cui poterti fidare

Ultimi giorni in società
la portinaia è sempre più gentile
Che fine fa la carità?
Vuoi che l’ospedale sia un covo di spie?

Hai mai chiesto aiuto?
Te ne sei mai vergognato?
Dove vai, se capita a te dove vai?
Se piove così dove vai?
Vorrei vederti soffrire
che non avessi nessuno di cui poterti fidare

Possibile che faccia meno freddo in una chiesa
che nelle vostre locande scintillanti
col bagno per disabili e la tv appesa?
Fiere di un mondo in cui non esistono più i viadanti,
un mondo in cui ognuno dovrebbe restar fermo dove nasce
e se poi cresce imparare a star nel fango
come bisce,

a inventarsi l’acqua se finisce,
invece che andar lontano per avere le mani sporche, ruvide
e le suole lisce
E quando capita chi almeno un poco ti capisce
far durare quanto riesci una mano stretta forte,
ma io ho solo due mani e una è sempre fissa sulla fronte,

l’altra la do a tutti
senza più giustificarmi
ma spesso è troppo tardi
e mi guardi come guardi gli altri
e non so più cosa augurarmi
e con quali parole parlarti:
dimmi cosa pensi

---

Ah che palle pure stamattina riaffrontare la società
ogni volta sembra sempre la prima non imparo mai dai miei errori
a furia di porgere l’altra guancia la faccia intera è diventata più sottile
contiamo un po': il profitto e la carità, penso proprio che la mia religione mi fa arrabbiare... quanto? non se ne ha un'idea

Prova a pensare tu che ora mi dai consigli e mi neghi aiuto:
Hai mai chiesto aiuto?Te ne sei mai vergognato?
Dove vai, se capita a te dove vai? Quando proprio tutto va storto tanto che pure il tempo se la prende con te piovendoti addosso dove vai?
Vorrei vederti soffrire! Vorrei che tu non avessi nessuno di cui poterti fidare! Altrochè!

Penso che siano gli ultimi giorni che passo in questa società poi sbotto di brutto davvero. La portinaia è sempre più gentile, che avrà mai in testa? Mi ha visto bene?
Che fine fa la carità? Stai facendo di tutto perché l’ospedale diventi un covo di spie? Ti ripeto perché forse non hai capito (o forse è colpa dei ritornelli):
Dove vai, se capita a te dove vai? Quando proprio tutto va storto tanto che pure il tempo se la prende con te piovendoti addosso dove vai?
Vorrei vederti soffrire! Vorrei che tu non avessi nessuno di cui poterti fidare! Altrochè!

(mi godo la pianola che ticchetta tasti)

Mi chiedo ancora: possibile che faccia meno freddo in una chiesa
che nelle vostre locande scintillanti col bagno per disabili e la tv LCD appesa?
Locande fiere che nel mondo non esistano più i viadanti, che il mondo ti porta a restar fermo dove si nasce, e se poi cresci devi imparare a star nel fango
come le bisce, a far finta che ci sia ancora acqua se finisce, invece che andar lontano per avere le mani sporche, ruvide e le suole lisce
E quando capita chi almeno un poco ti capisce far durare più a lungo possibile la mano stretta forte. C'è un problema però perché io ho solo due mani e una è sempre fissa sulla fronte perché vomito in continuazione, e alterno i vomiti alle emicranee. A volte allo stupore. L’altra mano la do a tutti senza più giustificarmi (saranno sporche anche quelle degli altri?) ma spesso è troppo tardi, sbaglio ancora e non maturo, mentre tu finisci col guardarmi come se guardassi gli altri.

Non so più cosa augurarmi e cosa dirti, come affrontare i discorsi con te:
dimmi cosa pensi.

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commento finale: l'ho rovinata per sempre

martedì 23 novembre 2010

REPELLO BABBANUM

No, non mi è piaciuto. Worst Harry Potter Film Saga Ever.
La stilizzata fiaba nera del titolo è stata la cosa più emozionante, così come in Kill Bill (uno) il cartoon inserito impreziosiva il film. Era tutt'altra l'atmosfera che 10 natali fa ci risucchiò a Hogwarts. Non è piaciuto nemmeno ad Alessio:

Bambini e babbani si portino un videogame (o una Bibbia) per ingannare il tempo. Perché il guaio del non magnifico settimo film del maghetto non è che fa paura ai fanciulli, anzi gli attimi da brivido sono gli unici azzeccati: un serpentone che divora gli umani (spettatori compresi) e la stilizzata fiaba nera del titolo. Il guaio è la noia che azzanna più mortifera di Voldemort, mentre Harry&Friends vagano nella trama plumbea che prepara lo scontro finale. Le dense peripezie narrate dalla Rowling si smarriscono a caccia di un doppio incasso: nebbia in regia, ruggine in sceneggiatura. Tra missili Mangiamorte, frasi da western e ambientazioni da fantascienza vecchio stile, si procede per Grandi Illuminazioni scollegate dalla magica logica che ci risucchiò a Hogwarts (ma parlatene subito di spade e segreti, benedetti ragazzi!). Qualcuno ci lascia le penne e sembra che 25 cm di bacchetta possano bastare… Sfidano gli sbadigli: i cloni di Matrix Potter, un inseguimento in sidecar (vedi: “Gli Aristogatti”) e la festa kitsch con bislacca security medioevale. L’ottimo cast adulto fa poco, il mediocre cast giovane troppo: quando stanno a mollo un’ora in the wild – tenda, dubbi e gelosie – e la radio parla di una Bella scomparsa si materializza l’orrido incantesimo Twilight.

lunedì 22 novembre 2010

arrivato!

Box office, Harry Potter da record con quasi 7 milioni e mezzo.
Ieri ho visto il Backstage su coming soon. Molto bello.
Notizia fresca fresca: Harry Potter sbanca il botteghino. Il penultimo capitolo della saga, “Harry Potter e i doni della morte – prima parte” di David Yates.

domenica 21 novembre 2010

ogni domenica

mi capitava ogni domenica di portarmi a Roma o Milano il "mangiare da casa". tutto ciò che in trasferta non avrei potuto trovare o comprare. ma i miei non hanno mai calcolato che il pendolare calcola tutto in peso e spazio. e tutto ciò si traduce in stress da trasporto non sopportabile. per fortuna quei tempi son finiti ed ora mogliaideale bada a me ogni sera. a pranzo bado a me stesso, e questo non sempre è una cosa buona. anche se devo dire che con il tempo sto migliorando. cinque anni fa ero capace di mangiare nello stesso pasto: patate, pasta e pane. una bella botta di carboidrati. chissà se dimagrirò mai quei kili in più che ancora mi porto dietro da quei tempi.

sabato 20 novembre 2010

Nutella o Carrefur?

Ho mangiato la crema di nocciole Carrefour e mi sembra molto più buona della Nutella. Più morbida e saporita. Mogliaideale dice no. Mesme avrebbe citato il condizionamento da "prodotto biologico" (non che la crema in questione lo sia) che in economia ha un nome che ora non ricordo. L'ha citato ovviamente anche mogliaideale: "non è che ti fai influenzare da Altroconsumo"? Potrebbe aver giocato un ruolo decisivo anche il buonissimo pane d'Altamura su cui la crema è stata spalmata. Io ve la consiglio.

venerdì 19 novembre 2010

Lucido come un sogno

Stamattina ero contento perché i controlli nella realtà non si sono rivelati inutili. Vi spiego: ero nella camera degli orrori stanotte, un ambiente unico con 4-5 porte. Due di queste davano sul portone, altre 2 avevano le tende da salumiere, e da una si accedeva in una cucina che aveva due peperoni verdi conditi con sugo di pomodoro e foglia di basilico, appena sfornata e fumante. Ho acceso la luce una volta, ok. La seconda volta non si è accesa. Tanto è bastato per capire che ero in un sogno. Però ho dovuto usare un "calcio" per uscirne, perché stava prendendo una brutta piega. La prima volta non mi sono svegliato, sono entrato in un altro sogno. Ma poi sono tornato al lettone con mogliaideale, affannato, con il batticuore, ma tuttavia contento di aver preso il controllo di un sogno, anche se per poco e con scarso successo.

giovedì 18 novembre 2010

googlare

Quando c’era la Pangea tutti gli uomini si sentivano uniti. Poi la terra si è separata e gli uomini hanno cominciato a sentirsi divisi, anche se non lo sono. (Anna Laura, 5 anni)

un libro è il modo più veloce per viaggiare (mia, ho googlato e non ho trovato nulla... me ne assumo la paternità!)

googlare - 1a tr. avere

1. (informatica) effettuare una ricerca di notizie o informazioni sui motori di ricerca e in particolare su Google

Prova a googlare prima di chiedere spiegazioni sul forum.

Sillabazione

go | o | glà | re

Derivazione

derivato di Google

Traduzione
* esperanto: gugli
* inglese: to google
* olandese: googelen
* tedesco: googlen

A questo punto ci prendo gusto, e "wiko" un "lemma a caso".

impenitente

1. che non è disposto a pentirsi, che persiste nelle sue idee e propositi
2. incorreggibile, ostato, incallito

Sillabazione

im | pe | ni | tèn | te

Mi ricorda qualcuno. Mi ricorda "Come non detto" direbbe Fabri Fibra.

mercoledì 17 novembre 2010

Insomma, tutto ok

Mammamia come scorre il tempo, altro che promesse non mantenute! Sono passati 3 giorni senza post sul blog, ed il bello è che non me ne sono proprio accorto. Del blog, dello scorrere del tempo. Colpa e merito del lavoro, dei ritorni a casa da cucciola e moglia, della vita insomma. Ecco. Sembra che tutto vada sempre in maniera inaspettata, quando ti aspetti una settimana tutto relax ecco che te ne piomba addosso una di immensa fatica. Meno male che la salute, gli affetti, non mancano; è questa la cosa più importante per me. I miei forse verranno a trovarci, se mettono l'auto a posto perché perde acqua. Ci sono sempre tante cose da dirci, con Mesme, coi miei. Soprattutto vogliono sapere se cucciola fa progressi, in qualsiasi campo. Pappe, camminate, conversazioni. Insomma, tutto ok.

martedì 16 novembre 2010

FOJA - 'O sciore e 'o viento - 'Na storia nova - 2011

http://www.youtube.com/watch?v=VK-PKNkr9hY

FOJA - 'O sciore e 'o viento - 'Na storia nova - 2011
Materia Principale/Full Heads
Distribuzione: Audioglobe
regia: Alessandro Rak
2' 30'' min.
Animazione - Italia 2010/11

La gigantesca nave dagli occhi fiammanti l'ha rapita. Il grande mare divide ora gli amanti. Di lei non resta che un fiore nel vento. Ma una canzone attraversa l'oceano per tornare a riabbracciarla e non c'è più cosa nel cielo o per mare che non canti il loro amore. una storia semplice e universale, urlata a squarciagola, colorata di fiabesco.


'o sciore e 'o viento


astrigneme cchiù fforte
e dimme ca nun ce perdimmo maje
ma chesta notte no
niente bugie
'a chesta vocca mia
si nun sacce cchiù cuntà
coccose ca nun va'
è fforse perchè 'o mare
te aspetta
e 'ncuorpe a me è tempesta
'e vvote ce cercamme pe' ssempe
e ce perdimme dint' 'a nniente
a' ciorta gira comme o' viento
e nun ce lasse maje sta quiete
comme me ne jesse aret'

aspettame dint' 'e suonne doce
ca ce verimmo llà
vicino pe 'na notte 'e rena
luntano e chine 'e pena
je provo a nun pensà
ma tu staje sempe 'ccà
'nu sciore s' è purtato 'stu viento
e a me nun resta niente

'e vvote ce cercamme pe' ssempe
e ce perdimm dint' 'a nniente
a' ciorta gira comme o' viento
e nun ce lasse maje sta quieto
comme me ne jesse aret'

lunedì 15 novembre 2010

15 novembre

L'intenzione è questa. Devo coprire i buchi dei post, e ce ne sono molti. Da wiki, partendo dalla data incriminata, copincollo degli eventi storici successi in quei giorni. Poi li commento, un po' da utente spinoziano, un po' dico solo che ne penso.

# 1532 - Francisco Pizarro giunge a Cajamarca per incontrare Atahualpa; il giorno seguente lo imprigiona e gli inca si arrendono. Solo molti anni dopo toglierà a Totti il ruolo di rigorista.
# 1533 - Francisco Pizarro conquista Cusco e procede al massacro del popolo inca. Ogni anno, lo stesso giorno, qualcosa di importante doveva farlo. Brutta cosa la noia.
# 1852 - Viene scoperto Lutetia, un piccolo asteroide della Fascia principale, di circa 100 chilometri di diametro. Nel 2010 verrà sorvolato dalla sonda spaziale europea Rosetta. Più che una sonda un pezzo di pane.
# 1889 - Il Brasile si trasforma pacificamente in repubblica. Peccato, perché altrimenti saremmo stati la nazionale con più coppe del mondo di calcio.
# 1933 - Il ventunenne Giulio Einaudi, figlio del futuro presidente della repubblica Luigi, crea la Giulio Einaudi Editore. Una ottima casa editrice, con una buona distribuzione nei loro negozi specializzati sparsi in tutta italia.
# 1943 - Il capo delle SS, Heinrich Himmler, ordina che gli zingari vengano messi "allo stesso livello degli ebrei e posti nei campi di concentramento". (si veda: Porajmos). (ma anche la bossi-fini, e tutti quei tizi coi fazzoletti verdi).
# 1999 - In Francia, la legge n. 99-944 definisce una nuova forma di unione, distinta dall'istituto matrimoniale, il Patto civile di solidarietà, un contratto tra due persone maggiorenni dello stesso sesso o di sesso diverso, al fine di organizzare la loro vita in comune. Sempre all'avanguardia questi francesi rivoluzionari.

domenica 14 novembre 2010

Non mantenute

Le promesse non sono state mantenute. sembra che tutto sia andato diversamente. I miei non sono venuti a trovarci, in compenso li ho sentiti (cosa rara nei week end) per 37 minuti mentre ero in fila alla pizzeria d'asporto sotto casa. Sempre tante le cose da dirci. Specie se Mesme mi chiede di Bariello parlandomi di Riccardo Muti che sta da Fazio. Intanto il week end è in direttura d'arrivo, col fantacalcio non so come sta andando di preciso, jdownloader va ma potrebbe andare meglio se solo riuscissi a capire come risolvere coi Captcha e recaptcha; Non è stato certo un week end di pane d'altamura, melanzane, ed i pranzi dai suoceri sono stati dimezzati a causa delle croniche emicranee della povera mogliaideale. Ma sapete? Non è malaccio come week end!

sabato 13 novembre 2010

the washer - the jackal - 2010 novembre

E se quel giorno avessi dimenticato gli spiccioli?

the jackal è lieta di presentarvi
la sfida più importante che l'uomo abbia mai affrontato.

Tratto da una storia vera.

http://www.youtube.com/watch?v=BpJi0k2ElG8

La the jackal è lieta di presentarvi
l’eterna sfida dell’uomo medio contro il suo più acerrimo nemico: il lavavetri al semaforo.

Ruzzo Simone
Mariano Stavarra
regia/montaggio: Francesco Ebbasta
postproduzione: Alfredo Felaco