venerdì 19 novembre 2010

Lucido come un sogno

Stamattina ero contento perché i controlli nella realtà non si sono rivelati inutili. Vi spiego: ero nella camera degli orrori stanotte, un ambiente unico con 4-5 porte. Due di queste davano sul portone, altre 2 avevano le tende da salumiere, e da una si accedeva in una cucina che aveva due peperoni verdi conditi con sugo di pomodoro e foglia di basilico, appena sfornata e fumante. Ho acceso la luce una volta, ok. La seconda volta non si è accesa. Tanto è bastato per capire che ero in un sogno. Però ho dovuto usare un "calcio" per uscirne, perché stava prendendo una brutta piega. La prima volta non mi sono svegliato, sono entrato in un altro sogno. Ma poi sono tornato al lettone con mogliaideale, affannato, con il batticuore, ma tuttavia contento di aver preso il controllo di un sogno, anche se per poco e con scarso successo.

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