"Pronto?" disse Michele, svegliatosi dal sonno di soprassalto.
"Pronto, sono Mario, il marito di Carmela" disse Mario.
"Michele Martino, lei ha appena sognato mia moglie vero?".
"Chi è lei, perché mi chiama alle..." guardò l'orologio, erano le 4 e 48 minuti.
"...sono quasi le 5 del mattino! chi è lei?"
"Sono Mario le ho detto, il marito di Carmela" ripetè Mario, ed aggiunse "mi dica cosa ha sognato". "Eravate tutti a letto vero? Con MIA moglie, vero?".
Ne seguì una lunga pausa. Mario sembrava veramente avere una voce gelosa, come se quello che aveva appena raccontato fosse la realtà e non un sogno.
"Ti prego amore, riattacca, ho paura" disse Carmela a Mario che non aveva nessuna intenzione di riattaccare, anzi voleva incalzare con le domande.
Ma queste parole furono le ultime che ascoltò Michele.
Michele non continuò quella conversazione poco piacevole perché era morto.
"Amore... Carmela... mi sa che è morto" disse Mario.
"Oh, no... ancora" disse Carmela prima di scoppiare a piangere.
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