mercoledì 3 novembre 2010

Gli antisportivi

Decido di vedere su raidue Milan Real Madrid.
Sì, la vedo tra il morbillo e la pappa di cucciola, ed una mogliaideale giustamente allo stremo delle forze.
Se c'è una cosa che mi fa desistere dal praticare lo sport e dal guardarlo sono gli anti sportivi. Prendi Josè Mourinho.
La carriera di Mourinho è stata caratterizzata da episodi controversi; nel marzo 2005, durante la gara Chelsea-Barcellona accusò l'arbitro svedese Anders Frisk e l'allora allenatore del Barcellona Frank Rijkaard di aver violato le norme FIFA in quanto visti a parlare durante l'intervallo. Wiki continua dicendo che l'arbitro disse che Rijkaard aveva cercato di parlare con lui, ma insistette a mandarlo via. Dopo la gara e dopo le dichiarazioni di Mourinho, Frisk ricevette alcune minacce di morte da parte degli inglesi e in seguito decise di ritirarsi dall'attività.[31][32] Volker Roth, capo della commissione arbitri dell'UEFA definì Mourinho "un nemico del calcio" e al termine dell'indagine venne squalificato per 2 giornate e condannato al pagamento di una multa.

Il 2 giugno dello stesso anno venne multato di 200.000 sterline da parte della FA (pena ridotta a 75.000 sterline in appello) per aver avuto un incontro con Ashley Cole, all'epoca giocatore dell'Arsenal, nel gennaio 2005, violando le norme interne della Premier League.[34] Nello stesso anno definì l'allenatore dell'Arsenal Arsène Wenger voyeur, dicendo che il francese aveva una grossa ossessione per il Chelsea. Wenger, irritato, intraprese un'azione legale nei confronti di Mourinho ma successivamente il rapporto tra i due si riappacificò.[35]

Dopo la gara Chelsea-Everton del 17 dicembre 2006 definì il giocatore Andy Johnson "inaffidabile", per aver causato l'infortunio del portiere Hilário. L'Everton minacciò un'azione legale invitando Mourinho a scusarsi, cosa che poi ha fatto.

Inter

José MourinhoIl 5 marzo 2009, il procuratore federale Stefano Palazzi ha deferito Mourinho per le dichiarazioni rilasciate agli organi d'informazione dopo il contestato 3-3 della partita Inter-Roma (1º marzo 2009) in cui ha espresso «giudizi lesivi della reputazione della classe arbitrale e delle Istituzioni federali nel loro complesso». Oltre ad essere stato punito con una multa di 10 mila euro, la Procura della FIGC ha deferito per responsabilità oggettiva (artt. 4 comma 2 e 5 comma 2) anche la società Inter.

Il 21 settembre 2009, il giudice sportivo squalifica per un turno di campionato Mourinho, espulso al 58° della gara contro il Cagliari per aver protestato per la presunta mancata ammonizione ad Astori per un intervento falloso su Balotelli. Il portoghese «ha contestato platealmente una decisione arbitrale e indirizzato reiteramente pesanti insulti al direttore di gara». Al tecnico è stata anche inflitta un'ammenda di 15 mila euro.

Dopo la lite con un giornalista del Corriere dello Sport al termine di Atalanta-Inter del 13 dicembre 2009, la Federcalcio lo ha deferito alla commissione disciplinare per violazione dell'articolo 1 del codice di giustizia sportiva per «aver espresso, nei confronti del giornalista sportivo Andrea Ramazzotti, frasi ingiuriose» e averlo «afferrato per gli avambracci». Per responsabilità oggettiva è stata deferita anche l'Inter. Mourinho aveva ammesso gli insulti, negando però che si fosse arrivati al contatto fisico. La Commissione Disciplinare della Federcalcio lo ha multato di 13mila euro.

Dopo la partita Inter-Sampdoria terminata 0-0, il 22 febbraio 2010 il giudice sportivo Gianpaolo Tosel ha deciso di squalificarlo per tre giornate «per avere contestato ripetutamente l'operato arbitrale con atteggiamenti plateali, in particolare mimando le manette; per avere inoltre, nell'intervallo, rivolto all'arbitro ed agli assistenti espressioni ingiuriose e per avere, nel corso della gara, contestato ripetutamente la presenza dei collaboratori della Procura federale». Al portoghese è stata anche inflitta un'ammenda di 40mila euro.

Prendi Cristiano Ronaldo che irride gli avversari. Io sono cresciuto tra il divin codino di Baggio, Arrigo Sacchi, Baresi, Ferri, Bergomi, Tacconi, Maradona. Giocatori leali, ed il calcio era qualcosa di dorato e magico. Mi sento molto vicino a quanto dicono gli Statuto nell'album Controcalcio.
Scusate il CAPS LOCK:
NON FA PER NOI NON SOMIGLIA A NOI
QUESTO CALCIO DEGLI AFFARI DIRIGENTI ED IMPRESARI
QUESTO GRANDE BLUFF

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