[...]in questi posti davanti al mare
con questi cieli sopra il mare
quando il vento riscalda a suo tempo
il mare.
Cavallo di battaglia di Rocco Tanica, ed ancor prima di Ivano Fossati.
Il mare per me è fonte di vita, ricarica le mie forze quando sono stanche, il solo vederlo, il solo annusarlo mi fa stare bene, mi fa stare meglio. Ultimamente non è stato facile raggiungerli, causa traffico, causa mancanza di tempo.
Conosco mari diversi, provo a classificarli e non sarà facile.
Castellammare: lungomare da passeggiate a piedi, gelati da leccare, mare (solo) da guardare.
Torre a Mare: tuffi spericolati, blu profondo, sassi e graffi.
Tremiti: Una gita in traghetto a prova di mucca.
Vieste: divertimento giovane, ore piccole.
Ostuni: un viaggio in treno, un mare insolito ma bello.
Ostia: meduse e mare caldo, pasta in spiaggia ed natanti mondiali.
Otranto: gran rispetto della natura, mare inimitabile, da vacanza in una città incantata.
(tutta la costa calabra): Tropea, Nicotera, Capo rizzuto e tanti altri che la mia memoria dimentica…
Scraio/Sorrento: il mare con lo sfondo di un’acquerello.
Pulsano: sabbia bianca, mare pulito e salato.
Amalfi: la vista da una terrazza bianca in fiore.
Trani: il mio mare, la mia infanzia, il mio futuro.
C’è una baia, un capitano, un materassino sgonfio ed il ritorno da fare a piedi.
Un bel bacio salato per un bagno mancato, una laguna blu d’avventura!
Una strada piena di rovi porta a mari vecchi ma ancora da riscoprire, che mi aspettano.
Lì l’ultima avventura, l’impresa contro l’umana paura. I ricci conficcati nel piede.
La fiducia nel sale, nello scoglio scosceso, nel sapore di sale, nel sole che scotta senza tregua.
Una maglietta per i primi giorni, e mai più di un ora per iniziare.
Ma il mare…
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