http://www.youtube.com/watch?v=edP6qqGBIwU
da http://www.mainfatti.it/Nichi-Vendola/Vendola-la-modernita-di-Marchionne-ha-una-puzza-ottocentesca_033696033.htm
[...]
Per questo motivo ci è sembrato utile "sbobinare" domanda di Fazio e risposta di Vendola per dare spazio all'argomentazione, troppo spesso "semplificata", e quindi travisata, sull'argomento (il video completo sul sito di "Che tempo che fa" http://is.gd/kshRz). Fabio Fazio: "E' molto probabile la vittoria del sì al referendum del 13 e 14 di gennaio a Mirafiori, lei vuole fare una previsione sul dopo? Che cosa pensa che succederà?" Nichi Vendola: "Ma, è molto probabile la vittoria del sì, nel senso che se a ciascuno di noi ponessero un quesito di quel tipo, insomma, preferisci, lavorare peggio in condizioni decisamente più negative o preferisci non lavorare più? E' difficile immaginare che quel referendum non abbia il sapore di un ricatto. E poi mi permetta, Marchionne viene rappresentato da tutto l'establishment nazionale ormai, da destra, dal centro, anche da sinistra, come l'icona della modernità. Abbiam visto quello che ha fatto negli Stati Uniti nel corso di questi anni, sarà moderno per un amministratore delegato per un manager guadagnare 450 volte più di un operaio. Io vorrei ricordare che Valletta negli anni '50 in Fiat, guadagnava venti volte più di un operaio, Marchionne 450, non lo dico perché bisogna introdurre un elemento, come posso dire, venale, ma santiddio questa modernità in che cosa consiste, se gli operai perdono la pausa di mensa, se gli operai perdono il diritto ad ammalarsi, se gli operai perdono il diritto a scioperare, e se la classe operaia viene considerata una specie di vizio, di malessere da governare e da rinchiudere dentro una fabbrica della cui vita noi non dobbiamo sapere niente. Quanti sono gli operai Fiat che vanno in prepensionamento perché hanno i muscoli spezzati, come si dice davanti ai cancelli delle fabbriche, quanto nel dibattito pubblico la questione della vita materiale, della vita amara, della vita agra, gli inglesi dicono i "workers poors". C'è una povertà che oggi riguarda chi lavora, non è più soltanto la povertà di chi non lavora. Ci sono fenomenologie inedite della povertà, quando vogliamo parlare di questo? Ma la modernità non significava più tempo, più benessere, per tutti? Anche per l'operaio di Pomigliano e di Mirafiori. Oppure questa modernità ha una puzza ottocentesca? A me non mi piace questa modernità che fa bene a Marchionne e fa male agli operai di Pomigliano".
Ancora:
da http://www.ilquotidianoitaliano.it/politica/2011/01/news/vendola-da-fazio-%E2%80%9Cle-primarie-non-si-cancellano%E2%80%9D-48912.html
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Inutile invece continuare a guardare all’Udc, meglio concentrarsi nella costruzione di «una coalizione riformatrice che voglia mettere al centro l’Italia».
Nella stessa intervista, durata circa un quarto d’ora, Vendola ha giudicato inoltre esplosiva la situazione del centrodestra, che ha creato «un quadro talmente avvelenato e destrutturato in Italia», che è fin troppo difficile riuscire ad immaginare di poter fare altrettanto.
«Per Berlusconi la libertà è l’infinita propensione a diventare acquirenti di merci, è una libertà commerciale e senza contesto storico. Per noi la libertà è stata libertà dalla paura, dalla miseria, dall’ignoranza, dalla superstizione. Abbiamo bisogno di riprenderci la parola libertà e di restituirle il corpo, la carne e il sangue che il berlusconismo le ha tolto».
[...]
«Però ci sono sentimenti profondi, come quelli dell’accoglienza e della condivisione, ci sono dei momenti in cui è importante dire che sotto questa terra che vediamo quotidianamente c’è un’Italia migliore, che si muove sotto la coltre dell’Italia peggiore che ci governa».
Quanto alla questione Fiat, Vendola ha detto [...]
«Se ponessero a noi – ha spiegato – il quesito se fosse preferibile lavorare peggio o non lavorare più è difficile immaginare che non si tratti di un referendum dal sapore di ricatto».
[...]
«Ma sarà moderno guadagnare 450 volte più di un operaio? Questa modernità in che consiste se gli operai perdono il loro diritto ad ammalarsi, a scioperare, a fare la pausa pranzo? C’è una povertà oggi che riguarda chi lavora. Ma a me non piace una modernità che fa bene a Marchionne e male agli operai di Mirafiori».
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