Mike Bongiorno, Enrico Cuccia, ma non solo. Sono molte le salme di personaggi più o meno celebri trafugate nella storia. E nella maggiorparte dei casi, il cadavere è stato sottratto a scopo estorsivo. E' il caso di Charlie Chaplin, per cui nel 1978 vennero chiesti 600mila dollari, e dell'ex presidente argentino Juan Domingo Peron, di cui furono rubate le mani. In questo caso, era il 1987, la richiesta fu di 8 milioni di dollari.
Il 23 febbraio del 1977 ignoti trafugano dal cimitero di Bari la cassa con la salma di Salvatore Matarrese, padre del deputato della Dc, Antonio. Prima di fuggire i ladri lasciano un messaggio firmato Nap, chiedendo il pagamento di un miliardo di lire per riavere il defunto. La bara viene però ritrovata il 26 febbraio, nascosta in un loculo vuoto dello stesso cimitero.
Il 31 ottobre del 1987 è trafugata dalla tomba di famiglia a Ravenna la salma di Serafino Ferruzzi, fondatore dell'azienda omonima e suocero di Raul Gardini. I malviventi chiedono un riscatto di 10 miliardi, ma la famiglia si rifiuta di aprire trattative con i ladri.
Il 3 novembre del 1992, dal cimitero di Cesenatico viene trafugata la salma del figlio dell'ex calciatore Salvatore Bagni, Raffaele, morto un mese prima all'età di 3 anni in un incidente stradale. I ladri chiedono 300 milioni di riscatto. Il 17 marzo 2001 la salma di Enrico Cuccia viene trafugata dal cimitero di Meina, sul lago Maggiore (a pochissima distanza dal cimitero di Dagnente dove era seppellito Bongiorno), dove il presidente onorario di Mediobanca era stato sepolto il 24 giugno del 2000.
Il 31 marzo la bara di Cuccia viene ritrovata in un fienile di un paese della Val di Susa. Ad incastrare la banda di dilettanti che aveva messo in atto il trafugamento sono le telefonate fatte a Mediobanca in cerca di riscatto.
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