Noam Shpancer, La paziente delle quattro, traduzione di Guido Calza, Ponte alle Grazie.
Primi capitoli del libro
http://www.10righedailibri.it/sites/all/modules/pubdlcnt/pubdlcnt.php?file=http://www.10righedailibri.it/sites/default/files/primapagine_pdf/NOAM SHPANCERLapazientedellequattro.pdf&nid=138
Protagonista di questo romanzo è uno psicologo, che si divide tra gli appuntamenti con pazienti affetti da disturbi d’ansia, le lezioni all’università e una complicata situazione sentimentale. Di colpo, la routine della sua vita è scossa da una nuova paziente, una spogliarellista che non riesce più a esibirsi in pubblico, e che gli chiede di essere ricevuta alle quattro di pomeriggio. Poco a poco, mentre la terapia procede e la giovane rivela i propri segreti e le sofferenze, per la prima volta lo psicologo vede incrinarsi il guscio del proprio distacco e si sente suo malgrado sempre più coinvolto. E così, in un pericoloso assottigliamento dei confini tra vita personale e professionale, il protagonista si ritrova a doversi confrontare con la propria fragilità e i nodi irrisolti della sua esistenza. Al suo esordio narrativo, lo psicologo Noam Shpancer mostra il dietro le quinte di uno dei luoghi sacri dei nostri tempi, il teatro della psicoterapia, rompendo per certi versi un tabù e conducendo il lettore nel vivo delle sedute ‘segrete’ con i pazienti. Ma soprattutto, attraverso i personaggi e le vicende narrate, intraprende un affascinante scandaglio della condizione umana, con il suo fardello di sentimenti, paure, insicurezze, condizionamenti e decisioni che, nel bene e nel male, segnano l’esistenza di ciascun individuo.
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