mercoledì 23 febbraio 2011

Gabriele "Guidobaldo dei" Baldoni

Autore televisivo, cinematografico e teatrale. Per gli spettacoli teatrali, che interpreta spesso in prima persona, predilige tematiche reali e sociali che mettano in risalto la storia e le tradizioni popolari. Collabora spesso con scuole e istituzioni. L'ultimo lavoro, su incarico dell’Istituto “E. Renzi” di Bologna è stato un musical (“Fermati o terra! - Il musical di Galileo”), interpretato, ballato e cantato da 160 tra bambini e ragazzi dai 6 ai 18 anni.

Nel 2003 Partecipa alla fase finale dello Zecchino d’Oro come autore del testo della canzone “La guerra dei mutandoni”. Nel 2000 è Coautore del programma RAI “Un uomo solo al comando” condotto da Paolo Brosio e in onda ogni sera alle ore 20.15 dal 13 Maggio al 4 Giugno 2000 su RAI TRE nazionale.
Nel 1998 fonda, a Bologna e insieme a Claudia Rota, insegnante e coreografa, la scuola di Danza “il Laboratorio” ristrutturando i locali i modo da poter programmare, oltre ai normali corsi di danza classica, contemporanea, jazz, ecc., anche spettacoli di danza, musica, teatro e cabaret.

“Da sempre” scrive, per altri e per sè, testi per canzoni, spettacoli di cabaret o danza. Per anni è stato autore e cabarettista in numerosissime trasmissioni televisive in onda su svariate emittenti televisive collezionando più di mille ore di diretta. Alcuni suoi personaggi come Andrej Perboski, Maurice Defebre, Rocco Marocco, Heriberta Unavuelta, Mogol Battisti , l'Imitatore, rimangono piccoli cult tra gli appassionati del cabaret.

Veniamo alla canzone "che piace a Papà". Anche il mondo dei bambini deve essere abituato ad considerare la guerra una follia terrificante, quindi ben venga questa canzone. Il testo sembra fatto di parole apparentemente semplici e "giocose". I concetti però sono chiarissimi.

1-La guerra non è nè bella nè eroica: è sempre una tragedia.
2-Spesso è fatta per motivi stupidi che sevono gli interessi di pochi.
3-Chi la vuole non la combatte di persona, manda gli altri al macello.

Guidobaldo dei Baldoni,
il marchese di Belmonte,
è arrabbiato col visconte
Passepartout de Champignon.

I suoi panni ad asciugare
gli nascondono il tramonto.
"Non sopporto questo affronto"
il marchese manda a dir.

Ma il visconte gli risponde
"Stenderò quando mi pare,
se il tramonto vuoi guardare
sulla torre puoi andar!"

Nessun cede e allora è guerra,
son gli eserciti schierati,
ma ad un tratto fra i soldati
una voce salta su:

Eh no, eh no! La guerra proprio no!
Tutti alla fine perdono.
Tutti alla fine piangono.
Eh no, eh no, la guerra proprio no!
Bisogna che nel mondo si impari a dire no!

"Mentre noi ci busseremo
con i pugni e gli spintoni
lui non sposta i mutandoni,
l'altro non fa un passo in più.

Ed allora ogni soldato
giocherà a rubabandiera
così ognuno questa sera
dai suoi cari tornerà!"

Il marchese è quà stupito,
stupefatto è là il visconte:
nella piana di Belmonte
la battaglia non si fa!

Danno ordini arrabbiati
con tamburi e con fanfare,
ma son tutti lì a giocare:
la battaglia non si fa!

Eh no, eh no! La guerra proprio no!
Tutti alla fine perdono.
Tutti alla fine piangono.
Eh no, eh no, la guerra proprio no!
Bisogna che nel mondo si impari a dire no!

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