domenica 31 ottobre 2010

ora legale, messe e febbre

cucciola ha la febbre, e si vive tra tachipirine sciroppi e tantum verde.
stanotte si è dormito un'ora di più, ma non me ne accorgerò fino ad ora di pranzo quando sarò affamato un'ora prima.
mi ricordo ancora quella volta quando io e mogliaideale arrivammo a messa e trovammo una massa di nonnette che uscivano. Ne seguì, più o meno, il seguente dialogo:
Noi: ma a che ora è iniziata la messa oggi?
Vecchietta: alle 11 come sempre.
Noi: ma sono ora le 11.
V: signurì, vi siete ricordata di mettere l'ora avanti?
Noi:...
V: (risate generali)
figuracce.
tanto da pensare: ma a che servono queste ore legali?

Wiki dice che è la convenzione di avanzare di un'ora le lancette degli orologi durante il periodo estivo, in modo da aumentare la luce solare nel tardo pomeriggio a scapito del primo mattino. Tipicamente, lo spostamento in avanti avviene all'inizio della primavera, per essere annullato durante l'autunno.

Di contro, l'orario di base usato da ogni paese, quando l'orario coincide con quello del fuso orario di riferimento, prende il nome di «ora solare» o «ora civile convenzionale». In alcuni paesi l'ora solare di fatto è sospesa, valendo l'ora legale per tutto l'anno. C'è da osservare che la terminologia usata negli altri paesi è più diretta, riferendosi al periodo estivo, ovvero «orario estivo». Una denominazione più accurata, che imita quella americana, è quella di «orario di risparmio della luce diurna» («daylight saving time»), ove viene tralasciato il riferimento estivo.

Già nel 1784 l'inventore del parafulmine Benjamin Franklin pubblicò un'idea sul quotidiano francese Journal de Paris. Le riflessioni di Franklin si basavano sul principio di risparmiare energia ma non trovarono seguito. Oltre un secolo dopo, nel 1907, l'idea venne ripresa dal costruttore inglese William Willet, e questa volta trovò terreno fertile nel quadro delle esigenze economiche provocate dalla Prima guerra mondiale: nel 1916 la Camera dei Comuni di Londra diede il via libera al British Summer Time, che implicava lo spostamento delle lancette un'ora in avanti durante l'estate. Molti paesi imitarono la Gran Bretagna in quanto in tempo di guerra il risparmio energetico era una priorità.
In Italia l'ora legale è stata adottata per la prima volta nel 1916, tramite il decreto legislativo n. 631 del 25 maggio, e rimase in uso fino al 1920. Da allora fu abolita e ripristinata diverse volte tra il 1940 e il 1948 a causa della Seconda guerra mondiale. Durante l'occupazione jugoslava di Trieste, l'esercito titino la vietò per segnare anche cronograficamente il distacco della città giuliana dall'Italia. Venne infine adottata definitivamente con una legge del 1965, in periodo di crisi energetica.

L'ora legale stabilita da tale legge, applicata per la prima volta nel 1966, durava quattro mesi, dalla fine di maggio alla fine di settembre; tale durata venne estesa a sei mesi nel 1981, iniziando l'ultima domenica di marzo e terminando l'ultima di settembre. Un ulteriore prolungamento di un mese è stato introdotto nel 1996, insieme con il resto dell'Europa: l'inizio rimane fissato all'ultima domenica di marzo mentre la fine è spostata all'ultima domenica di ottobre.

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