Googlando Vincent Schiavelli viene fuori Polizzi Generosa. La città che diede i natali ai suoi nonni. Chi è Vincent Schiavelli è meglio chiederlo alla sua filmografia: era noto per le sue interpretazioni in "Qualcuno volò sul nido del cuculo", dove interpretava uno dei matti accanto a Jack Nicholson, il fantasma cattivello della metropolitana di "Ghost", "Fino all'inferno", "Gli indesiderabili", "Amadeus". Alajamo nel suo (stracitato nei miei post) "l'arte di annaccarsi" dice che ci vuol tanta fatica per far capire di chi stiamo parlando. Eppure la sua faccia è distinguibile da qualsiasi altra: sembra di profilo anche quando è frontale. E ancora: sembrava a cavallo anche quando camminava a piedi.
Suo nonno cuoco andò via dalla Sicilia, quando preparò un topo per la cena del suo padrone. Vincent (o Vincenzo come si fece chiamare al suo ritorno) vendicò il nonno tornando in patria, sperimentando il cantalupo nella caponata, e facendosi amare dalla gente di Polizzi Generosa. Facendosi amare da una attrice di teatro del posto con la quale si sposò. Ma su Google l'amore di Polizzi appare chiaro anche quando
escono risultati come una canzone dedicata da un suo compaesano.
La storia finisce male. Googlando si trova anche uno scarno messaggio. Si è spento a 57 anni nella sua abitazione di Polizzi Generosa (Palermo), Vincent Schiavelli, attore caratterista italo-americano. La camera ardente è stata allestita nell'aula consiliare del comune, un piccolo paese arroccato sulle Madonie, che Schiavelli aveva scelto come residenza principale.
martedì 30 novembre 2010
lunedì 29 novembre 2010
lunedì, i libri che vorrei
Alajmo Roberto - Nuovo repertorio dei pazzi della città di Palermo
Ogni città ha il suo campionario di persone stravaganti, di simpatici e innocui "matti". Ma nessuna può vantare le bizzarrie quasi proverbiali degli abitanti di Palermo. Ecco dunque un repertorio, quasi un'enciclopedia, di tutti i personaggi più strampalati, di tutte le situazioni paradossali, di tutti gli episodi più curiosi e insensati avvenuti nella città siciliana: dal nobiluomo, che trovava traumatico il suono della sveglia e si inviava ogni giorno un telegramma per farsi svegliare dal postino, al mitomane convinto di essere il vero e unico erede di Federico II, fino alla vecchina sorda e cieca che, morto il canarino, continuò per anni ad ascoltare il melodioso canto di un limone.
Pietro, Paolo e Maria Maddalena. Storia e leggenda dei primi seguaci di Gesù
Bart D. Ehrman
Che cosa ci dice il Nuovo Testamento dei tre più noti discepoli di Gesù Cristo? Quali sono le leggende su di loro nate e diffuse nel corso dei secoli? Pietro fu veramente crocifisso a testa in giù? Maria Maddalena era una prostituta? Paolo era davvero calvo e con le gambe arcuate? In questo saggio, Bart D. Ehrman, una delle massime autorità mondiali nel campo degli studi biblici, distingue nettamente tra fatti e credenze, presentando con chiarezza ed efficacia i complessi problemi storiografici che emergono dalla tradizione legata a questi tre personaggi. Scopriamo, così, che non esiste alcuna fonte attendibile che attesti che Maria Maddalena fosse una prostituta o che si sia unita in matrimonio con Gesù Cristo. Allo stesso modo, non esiste nessuna prova sicura sulla forma del martirio di Pietro né sull'aspetto fisico e sulle presunte capacità soprannaturali di Paolo che, secondo Ehrman, sono il frutto di leggende volte ad accrescere il valore della predicazione del santo.
Sanguineti Edoardo - Atlante del Novecento italiano. La cultura letteraria
Così, tanto per non dimenticarmi la mia wish list su ibs.com!!
Ogni città ha il suo campionario di persone stravaganti, di simpatici e innocui "matti". Ma nessuna può vantare le bizzarrie quasi proverbiali degli abitanti di Palermo. Ecco dunque un repertorio, quasi un'enciclopedia, di tutti i personaggi più strampalati, di tutte le situazioni paradossali, di tutti gli episodi più curiosi e insensati avvenuti nella città siciliana: dal nobiluomo, che trovava traumatico il suono della sveglia e si inviava ogni giorno un telegramma per farsi svegliare dal postino, al mitomane convinto di essere il vero e unico erede di Federico II, fino alla vecchina sorda e cieca che, morto il canarino, continuò per anni ad ascoltare il melodioso canto di un limone.
Pietro, Paolo e Maria Maddalena. Storia e leggenda dei primi seguaci di Gesù
Bart D. Ehrman
Che cosa ci dice il Nuovo Testamento dei tre più noti discepoli di Gesù Cristo? Quali sono le leggende su di loro nate e diffuse nel corso dei secoli? Pietro fu veramente crocifisso a testa in giù? Maria Maddalena era una prostituta? Paolo era davvero calvo e con le gambe arcuate? In questo saggio, Bart D. Ehrman, una delle massime autorità mondiali nel campo degli studi biblici, distingue nettamente tra fatti e credenze, presentando con chiarezza ed efficacia i complessi problemi storiografici che emergono dalla tradizione legata a questi tre personaggi. Scopriamo, così, che non esiste alcuna fonte attendibile che attesti che Maria Maddalena fosse una prostituta o che si sia unita in matrimonio con Gesù Cristo. Allo stesso modo, non esiste nessuna prova sicura sulla forma del martirio di Pietro né sull'aspetto fisico e sulle presunte capacità soprannaturali di Paolo che, secondo Ehrman, sono il frutto di leggende volte ad accrescere il valore della predicazione del santo.
Sanguineti Edoardo - Atlante del Novecento italiano. La cultura letteraria
Così, tanto per non dimenticarmi la mia wish list su ibs.com!!
domenica 28 novembre 2010
wow, domenica
Non mi ricordo di una sensazione domenicale così da quando ho finito le superiori. Ho lavorato sino a ieri, quindi ho saltato il sabato relax, quindi questo non può proprio essere una domenica malinconica. Fantagazzetta, mistercalciocup, segretario per mogliaideale, pulitore di occhiali cuccioli, e di nuovo a capire come funziona fileserve. Mi tuffo a capofitto in questa uggiosa domenica di fine novembre.
sabato 27 novembre 2010
Jalisse, ecco che fine hanno fatto
Stavo vedendo Ex di Brizzi. Il personaggio di Fabio de Luigi sta ascoltando un gruppo: i jalisse nella parte di se stessi. I Jalisse sono un duo musicale italiano composto dai coniugi Fabio Ricci (Roma, 5 settembre 1965) e Alessandra Drusian (Oderzo, 18 maggio 1969).
Sono stati gli ultimi rappresentanti italiani all'Eurofestival; oggi vivono a Fratta, frazione di Oderzo.
I due si incontrano per la prima volta nel 1990 in una casa discografica. Alessandra in quel periodo concorreva con numerose vittorie a concorsi musicali in Veneto e Friuli Venezia Giulia; Fabio era cantante e tastierista di un gruppo chiamato Vox Populi col quale aveva pubblicato un maxi-singolo dal titolo I'm So Bad e si presentava alle case discografiche come cantautore.
Dal 1990 al 1993 Alessandra, dopo essere stata lanciata da Pippo Baudo nel programma Gran Premio, compie una serie di apparizioni in trasmissioni televisive.
Nel 1992 si ritrova con Fabio: i due decidono di lavorare insieme e due anni dopo formano i Jalisse, prendendo il nome da un personaggio della serie televisiva I Robinson. Jalisse in "lingua araba" significa "commensale che sa intrattenere nel racconto di favole e musica: siedi, accomodati e ascolta".
Nel 1995 partecipano a Sanremo Giovani con il brano Vivo piazzandosi al terzo posto della seconda serata. l'anno successivo quindi partecipano di diritto al Festival di Sanremo, dove si classificano al sesto posto nella sezione "Nuove proposte" con il brano Liberami.
La vittoria al Festival di Sanremo e lo "scippo" all'Eurofestival [modifica]
Nel 1997 partecipano di nuovo, ancora una volta di diritto grazie al nuovo regolamento. Dalla selezione delle "Nuove Proposte '96" passano il turno diventando big. Il brano è Fiumi di parole, ed è una delle vittorie più discusse della storia del Festival, per gli strascichi polemici che ne sono seguiti, vincendo tra l'altro con una etichetta indipendente distribuita da Sony Columbia. Ha fatto inoltre discutere la somiglianza di Fiumi di parole con la canzone Listen to Your Heart dei Roxette, non è stato tuttavia preso alcun provvedimento in merito.
Durante la settimana sanremese del 1997 esce il loro disco di esordio, Il cerchio magico del mondo. Il risultato in termini di vendite (50.000 copie), non certo esaltante, fu dovuto anche al fatto che i due arrivano alla vittoria sanremese praticamente da sconosciuti e con un album di inediti.
Due mesi dopo partecipano all'Eurofestival a Dublino con la stessa canzone ottenendo il quarto posto. Nel 2009 Gigi Vesigna, nel suo libro Vox Populi, rivelò come la sconfitta dei Jalisse all'Eurofestival fosse stata pilotata dalla RAI. Se avesse vinto il duo veneto infatti, la TV pubblica italiana avrebbe dovuto per regolamento organizzare l'edizione del 1998, operazione ritenuta commercialmente svantaggiosa visto lo scarso interesse del pubblico italiano per questa kermesse[1]Da allora, l'Italia non ha più partecipato a questa competizione musicale.
Ben presto il duo viene etichettato come una meteora in Italia e bistrattato dai mass media che, tra le varie cose, si fecero leva sul presunto plagio di Fiumi di parole.
In realtà, grazie al buon piazzamento all'Eurofestival, iniziano una serie di concerti e tournée all'estero, tra cui Stati Uniti (Boston), Canada, Russia (Mosca), Cile (Festival di Viña del Mar).
Il disco del duo verrà nel frattempo inserito nelle programmazioni delle linee aeree della United Airlines.
I due nel 1999 si sposano e in seguito hanno una figlia, Angelica: per questo riducono al minimo le loro apparizioni televisive. Lo stesso anno, in occasione della beatificazione di Padre Pio, scrivono il brano Luce e pane, cantato solo durante i concerti e mai messo in commercio fino ad oggi. Nel 2000 pubblicano un singolo, I'll Fly, distribuito attraverso internet, che vede Alessandra solista.
Il ritorno [modifica]
Nel 2001/2002 Alessandra debutta come attrice nella commedia musicale "Emozioni" con la regia di Sergio Japino. Il marito nel frattempo decide di lasciare totalmente alla moglie le parti vocali dei brani e si dedica alla loro piccola etichetta indipendente, la "Tregatti Produzioni Musicali.it".
Madonna dei Maestri Cantori (artwork: Norman Zoia, 2000)
Nel 2004 esce il singolo 6 desiderio, promozionato con una innovativa formula: diventa la colonna sonora di una società di Taxi Samarcanda 5551 romana che inserisce nel call-center le loro voci e l'inciso del brano oltre ad una promozione di un mese su 70 automezzi. L'amico poeta Norman Zoia (anche autore del ritratto Madonna dei Maestri Cantori dedicato a Alessandra Drusian) scrive il comunicato "Un taxi chiamato desiderio" contribuendo a battezzare l'iniziativa "Taxi Music dei Jalisse".
Nella primavera del 2005 esce in Germania, Svizzera e Austria l'album Siedi e ascolta con la Siebenpunkt.com distribuzione "Edel", contenente due brani inediti e alcuni brani del precedente disco rivisitati totalmente, tra cui una versione in spagnolo di Fiumi di parole titolata Rios de palabras dedicata ai fans sudamericani e attualmente in promozione a Cuba e Paesi Ispanici. Il cd Siedi e ascolta viene promosso nel Nord Europa e alcuni estratti dell'album vengono inseriti nelle compilations degli stati Bulgaria, Cecoslovacchia, Polonia. In Svezia realizzano un importante 3º posto in una competizione internazionale al "Baltic Song Contest" a Karlshamn. Il magazine FÜR SIE tedesco distribuisce 600.000 copie con allegato il singolo dei Jalisse in compilation, con intervista ottenendo un enorme successo.
I loro spettacoli in giro per l'Italia (Localitour d'Italia) diventano anche occasione di promozione turistica-culturale per i luoghi in cui si svolgono coinvolgendo enti come per la Regione Lazio nel 2004 e 2005 e aprono collaborazioni con l'Associazione Nazionale dei Comuni Italiani "A.N.C.I.".
Il 1 febbraio 2006 consegnano alla Farnesina, alla presenza del ministro Gianfranco Fini, il loro nuovo brano Fede dell'amore canzone per la pace nel mondo nel rispetto delle religioni e del credo personale, dove vengono rappresentati Pietro e Halima come due amici divisibili, il cui testo è opera dello scrittore italiano di origine irachena Younis Tawfik, membro della Consulta islamica in Italia. Il messaggio è stato inviato alle ambasciate del mondo, al Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, alle massime autorità italiane e a papa Benedetto XVI. Il 28 marzo 2006 vengono ricevuti alla Comunità Ebraica di Roma dal Rabbino Capo Professor Riccardo Di Segni.
L'Arte è Vita è uno dei loro spettacoli, allestito insieme ad altri artisti della Provincia di Treviso " Provincia.treviso.it". Ha come scopo mostrare un modo alternativo di fare televisione, e lanciare messaggi positivi, ricordando i valori fondamentali dell'uomo e la famiglia come base della vita.
Il tour 2006 del gruppo (Localitour d'Italia 2006) è partito da Oderzo il 26 maggio. In autunno del 2008 il tour è stato interrotto per la seconda gravidanza della cantante che ha portato in casa Jalisse la piccola Aurora.
Dopo l'annuncio della prima partecipazione di San Marino all'Eurofestival, i Jalisse si sono subito detti pronti a tornarvi rappresentando il Titano, e successivamente hanno presentato a SMRTV la canzone Tra rose e cielo per la selezione interna.
I due partecipano alle selezioni del Festival di Sanremo 2007, ma la loro canzone Linguaggio universale, scritta ispirandosi ad un saggio del Premio Nobel Rita Levi-Montalcini, viene bocciata.
Esce a settembre l'album "Linguaggio Universale", contenente 12 poesie musicate dai Jalisse e narrate da Valeria Ducato, più il brano omonimo e Ali di Pace tremanti. Presentato all'Auditorium Parco della Musica a Roma, il cd è allegato al libro "Istruzione, chiave dello sviluppo" della Fondazione Rita Levi-Montalcini edito da BCD Editore.
A novembre 2009 il duo collabora con il sito greco Oikotimes.com analizzando le canzoni dello JESC (Junior Euro Song Contes) di tale anno. Sviluppano il progetto Crescere Insieme L'Arte Per... dove artisti emergenti e noti affiancano i bambini delle scuole dell'obbligo nella scrittura di canzoni e lo presentano alle scuole aquilane con la Provincia dell'Aquila, la SIAE, il MEI, l' AFI, lo IALS (Istituto Addestramento Lavoratori dello Spettacolo) e radio private.
Sempre nel 2009 interpretano loro stessi nel film Ex di Fausto Brizzi, eseguendo all'interno del film il brano Fiumi di parole. Il film EX è distribuito in 30 Paesi del mondo tra cui Australia, Asia,parte dell'Europa.
Nel 2010 lanciano il progetto Crescere Insieme A L'Aquila che coinvolge le scuole e gli artisti locali nella scrittura i canzoni e li porta in concerto l'8 giugno allo Stadio Tommaso Fattori de L'Aquila. Il progetto "Crescere Insieme" era stato ideato nel 2005 per evidenziare la creatività degli alunni all'interno delle scuole, facendo scrivere loro i testi e musicandoli con musicisti professionisti e aveva già coinvolto numerose scuole della provincia di Treviso.
Discografia
* Il cerchio magico del mondo (1997)
* Siedi e ascolta (2006)
* Linguaggio Universale (2009)
Singoli
* Vivo (1995)
* Liberami (1996)
* Fiumi di parole (1997)
* Luce e pane (1999)
* I'll fly (2000)
* 6 desiderio (2004)
* Tra rose e cielo (2007)
* Siamo ancora qui (2009)
* Non voglio lavorare (2009)
* No quiero trabajar (2009)
Sono stati gli ultimi rappresentanti italiani all'Eurofestival; oggi vivono a Fratta, frazione di Oderzo.
I due si incontrano per la prima volta nel 1990 in una casa discografica. Alessandra in quel periodo concorreva con numerose vittorie a concorsi musicali in Veneto e Friuli Venezia Giulia; Fabio era cantante e tastierista di un gruppo chiamato Vox Populi col quale aveva pubblicato un maxi-singolo dal titolo I'm So Bad e si presentava alle case discografiche come cantautore.
Dal 1990 al 1993 Alessandra, dopo essere stata lanciata da Pippo Baudo nel programma Gran Premio, compie una serie di apparizioni in trasmissioni televisive.
Nel 1992 si ritrova con Fabio: i due decidono di lavorare insieme e due anni dopo formano i Jalisse, prendendo il nome da un personaggio della serie televisiva I Robinson. Jalisse in "lingua araba" significa "commensale che sa intrattenere nel racconto di favole e musica: siedi, accomodati e ascolta".
Nel 1995 partecipano a Sanremo Giovani con il brano Vivo piazzandosi al terzo posto della seconda serata. l'anno successivo quindi partecipano di diritto al Festival di Sanremo, dove si classificano al sesto posto nella sezione "Nuove proposte" con il brano Liberami.
La vittoria al Festival di Sanremo e lo "scippo" all'Eurofestival [modifica]
Nel 1997 partecipano di nuovo, ancora una volta di diritto grazie al nuovo regolamento. Dalla selezione delle "Nuove Proposte '96" passano il turno diventando big. Il brano è Fiumi di parole, ed è una delle vittorie più discusse della storia del Festival, per gli strascichi polemici che ne sono seguiti, vincendo tra l'altro con una etichetta indipendente distribuita da Sony Columbia. Ha fatto inoltre discutere la somiglianza di Fiumi di parole con la canzone Listen to Your Heart dei Roxette, non è stato tuttavia preso alcun provvedimento in merito.
Durante la settimana sanremese del 1997 esce il loro disco di esordio, Il cerchio magico del mondo. Il risultato in termini di vendite (50.000 copie), non certo esaltante, fu dovuto anche al fatto che i due arrivano alla vittoria sanremese praticamente da sconosciuti e con un album di inediti.
Due mesi dopo partecipano all'Eurofestival a Dublino con la stessa canzone ottenendo il quarto posto. Nel 2009 Gigi Vesigna, nel suo libro Vox Populi, rivelò come la sconfitta dei Jalisse all'Eurofestival fosse stata pilotata dalla RAI. Se avesse vinto il duo veneto infatti, la TV pubblica italiana avrebbe dovuto per regolamento organizzare l'edizione del 1998, operazione ritenuta commercialmente svantaggiosa visto lo scarso interesse del pubblico italiano per questa kermesse[1]Da allora, l'Italia non ha più partecipato a questa competizione musicale.
Ben presto il duo viene etichettato come una meteora in Italia e bistrattato dai mass media che, tra le varie cose, si fecero leva sul presunto plagio di Fiumi di parole.
In realtà, grazie al buon piazzamento all'Eurofestival, iniziano una serie di concerti e tournée all'estero, tra cui Stati Uniti (Boston), Canada, Russia (Mosca), Cile (Festival di Viña del Mar).
Il disco del duo verrà nel frattempo inserito nelle programmazioni delle linee aeree della United Airlines.
I due nel 1999 si sposano e in seguito hanno una figlia, Angelica: per questo riducono al minimo le loro apparizioni televisive. Lo stesso anno, in occasione della beatificazione di Padre Pio, scrivono il brano Luce e pane, cantato solo durante i concerti e mai messo in commercio fino ad oggi. Nel 2000 pubblicano un singolo, I'll Fly, distribuito attraverso internet, che vede Alessandra solista.
Il ritorno [modifica]
Nel 2001/2002 Alessandra debutta come attrice nella commedia musicale "Emozioni" con la regia di Sergio Japino. Il marito nel frattempo decide di lasciare totalmente alla moglie le parti vocali dei brani e si dedica alla loro piccola etichetta indipendente, la "Tregatti Produzioni Musicali.it".
Madonna dei Maestri Cantori (artwork: Norman Zoia, 2000)
Nel 2004 esce il singolo 6 desiderio, promozionato con una innovativa formula: diventa la colonna sonora di una società di Taxi Samarcanda 5551 romana che inserisce nel call-center le loro voci e l'inciso del brano oltre ad una promozione di un mese su 70 automezzi. L'amico poeta Norman Zoia (anche autore del ritratto Madonna dei Maestri Cantori dedicato a Alessandra Drusian) scrive il comunicato "Un taxi chiamato desiderio" contribuendo a battezzare l'iniziativa "Taxi Music dei Jalisse".
Nella primavera del 2005 esce in Germania, Svizzera e Austria l'album Siedi e ascolta con la Siebenpunkt.com distribuzione "Edel", contenente due brani inediti e alcuni brani del precedente disco rivisitati totalmente, tra cui una versione in spagnolo di Fiumi di parole titolata Rios de palabras dedicata ai fans sudamericani e attualmente in promozione a Cuba e Paesi Ispanici. Il cd Siedi e ascolta viene promosso nel Nord Europa e alcuni estratti dell'album vengono inseriti nelle compilations degli stati Bulgaria, Cecoslovacchia, Polonia. In Svezia realizzano un importante 3º posto in una competizione internazionale al "Baltic Song Contest" a Karlshamn. Il magazine FÜR SIE tedesco distribuisce 600.000 copie con allegato il singolo dei Jalisse in compilation, con intervista ottenendo un enorme successo.
I loro spettacoli in giro per l'Italia (Localitour d'Italia) diventano anche occasione di promozione turistica-culturale per i luoghi in cui si svolgono coinvolgendo enti come per la Regione Lazio nel 2004 e 2005 e aprono collaborazioni con l'Associazione Nazionale dei Comuni Italiani "A.N.C.I.".
Il 1 febbraio 2006 consegnano alla Farnesina, alla presenza del ministro Gianfranco Fini, il loro nuovo brano Fede dell'amore canzone per la pace nel mondo nel rispetto delle religioni e del credo personale, dove vengono rappresentati Pietro e Halima come due amici divisibili, il cui testo è opera dello scrittore italiano di origine irachena Younis Tawfik, membro della Consulta islamica in Italia. Il messaggio è stato inviato alle ambasciate del mondo, al Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, alle massime autorità italiane e a papa Benedetto XVI. Il 28 marzo 2006 vengono ricevuti alla Comunità Ebraica di Roma dal Rabbino Capo Professor Riccardo Di Segni.
L'Arte è Vita è uno dei loro spettacoli, allestito insieme ad altri artisti della Provincia di Treviso " Provincia.treviso.it". Ha come scopo mostrare un modo alternativo di fare televisione, e lanciare messaggi positivi, ricordando i valori fondamentali dell'uomo e la famiglia come base della vita.
Il tour 2006 del gruppo (Localitour d'Italia 2006) è partito da Oderzo il 26 maggio. In autunno del 2008 il tour è stato interrotto per la seconda gravidanza della cantante che ha portato in casa Jalisse la piccola Aurora.
Dopo l'annuncio della prima partecipazione di San Marino all'Eurofestival, i Jalisse si sono subito detti pronti a tornarvi rappresentando il Titano, e successivamente hanno presentato a SMRTV la canzone Tra rose e cielo per la selezione interna.
I due partecipano alle selezioni del Festival di Sanremo 2007, ma la loro canzone Linguaggio universale, scritta ispirandosi ad un saggio del Premio Nobel Rita Levi-Montalcini, viene bocciata.
Esce a settembre l'album "Linguaggio Universale", contenente 12 poesie musicate dai Jalisse e narrate da Valeria Ducato, più il brano omonimo e Ali di Pace tremanti. Presentato all'Auditorium Parco della Musica a Roma, il cd è allegato al libro "Istruzione, chiave dello sviluppo" della Fondazione Rita Levi-Montalcini edito da BCD Editore.
A novembre 2009 il duo collabora con il sito greco Oikotimes.com analizzando le canzoni dello JESC (Junior Euro Song Contes) di tale anno. Sviluppano il progetto Crescere Insieme L'Arte Per... dove artisti emergenti e noti affiancano i bambini delle scuole dell'obbligo nella scrittura di canzoni e lo presentano alle scuole aquilane con la Provincia dell'Aquila, la SIAE, il MEI, l' AFI, lo IALS (Istituto Addestramento Lavoratori dello Spettacolo) e radio private.
Sempre nel 2009 interpretano loro stessi nel film Ex di Fausto Brizzi, eseguendo all'interno del film il brano Fiumi di parole. Il film EX è distribuito in 30 Paesi del mondo tra cui Australia, Asia,parte dell'Europa.
Nel 2010 lanciano il progetto Crescere Insieme A L'Aquila che coinvolge le scuole e gli artisti locali nella scrittura i canzoni e li porta in concerto l'8 giugno allo Stadio Tommaso Fattori de L'Aquila. Il progetto "Crescere Insieme" era stato ideato nel 2005 per evidenziare la creatività degli alunni all'interno delle scuole, facendo scrivere loro i testi e musicandoli con musicisti professionisti e aveva già coinvolto numerose scuole della provincia di Treviso.
Discografia
* Il cerchio magico del mondo (1997)
* Siedi e ascolta (2006)
* Linguaggio Universale (2009)
Singoli
* Vivo (1995)
* Liberami (1996)
* Fiumi di parole (1997)
* Luce e pane (1999)
* I'll fly (2000)
* 6 desiderio (2004)
* Tra rose e cielo (2007)
* Siamo ancora qui (2009)
* Non voglio lavorare (2009)
* No quiero trabajar (2009)
giovedì 25 novembre 2010
mercoledì 24 novembre 2010
Traduzione a fronte - Ministri – Vorrei vederti soffrire – Testo (Fuori 2010)
Ennesimo debutto in società
l’altra guancia è sempre più sottile
il profitto e la carità
la mia fede si misura in bile
Hai mai chiesto aiuto?
Te ne sei mai vergognato?
Dove vai, se capita a te dove vai?
Se piove così dove vai?
Vorrei vederti soffrire
E che non avessi nessuno di cui poterti fidare
Ultimi giorni in società
la portinaia è sempre più gentile
Che fine fa la carità?
Vuoi che l’ospedale sia un covo di spie?
Hai mai chiesto aiuto?
Te ne sei mai vergognato?
Dove vai, se capita a te dove vai?
Se piove così dove vai?
Vorrei vederti soffrire
che non avessi nessuno di cui poterti fidare
Possibile che faccia meno freddo in una chiesa
che nelle vostre locande scintillanti
col bagno per disabili e la tv appesa?
Fiere di un mondo in cui non esistono più i viadanti,
un mondo in cui ognuno dovrebbe restar fermo dove nasce
e se poi cresce imparare a star nel fango
come bisce,
a inventarsi l’acqua se finisce,
invece che andar lontano per avere le mani sporche, ruvide
e le suole lisce
E quando capita chi almeno un poco ti capisce
far durare quanto riesci una mano stretta forte,
ma io ho solo due mani e una è sempre fissa sulla fronte,
l’altra la do a tutti
senza più giustificarmi
ma spesso è troppo tardi
e mi guardi come guardi gli altri
e non so più cosa augurarmi
e con quali parole parlarti:
dimmi cosa pensi
---
Ah che palle pure stamattina riaffrontare la società
ogni volta sembra sempre la prima non imparo mai dai miei errori
a furia di porgere l’altra guancia la faccia intera è diventata più sottile
contiamo un po': il profitto e la carità, penso proprio che la mia religione mi fa arrabbiare... quanto? non se ne ha un'idea
Prova a pensare tu che ora mi dai consigli e mi neghi aiuto:
Hai mai chiesto aiuto?Te ne sei mai vergognato?
Dove vai, se capita a te dove vai? Quando proprio tutto va storto tanto che pure il tempo se la prende con te piovendoti addosso dove vai?
Vorrei vederti soffrire! Vorrei che tu non avessi nessuno di cui poterti fidare! Altrochè!
Penso che siano gli ultimi giorni che passo in questa società poi sbotto di brutto davvero. La portinaia è sempre più gentile, che avrà mai in testa? Mi ha visto bene?
Che fine fa la carità? Stai facendo di tutto perché l’ospedale diventi un covo di spie? Ti ripeto perché forse non hai capito (o forse è colpa dei ritornelli):
Dove vai, se capita a te dove vai? Quando proprio tutto va storto tanto che pure il tempo se la prende con te piovendoti addosso dove vai?
Vorrei vederti soffrire! Vorrei che tu non avessi nessuno di cui poterti fidare! Altrochè!
(mi godo la pianola che ticchetta tasti)
Mi chiedo ancora: possibile che faccia meno freddo in una chiesa
che nelle vostre locande scintillanti col bagno per disabili e la tv LCD appesa?
Locande fiere che nel mondo non esistano più i viadanti, che il mondo ti porta a restar fermo dove si nasce, e se poi cresci devi imparare a star nel fango
come le bisce, a far finta che ci sia ancora acqua se finisce, invece che andar lontano per avere le mani sporche, ruvide e le suole lisce
E quando capita chi almeno un poco ti capisce far durare più a lungo possibile la mano stretta forte. C'è un problema però perché io ho solo due mani e una è sempre fissa sulla fronte perché vomito in continuazione, e alterno i vomiti alle emicranee. A volte allo stupore. L’altra mano la do a tutti senza più giustificarmi (saranno sporche anche quelle degli altri?) ma spesso è troppo tardi, sbaglio ancora e non maturo, mentre tu finisci col guardarmi come se guardassi gli altri.
Non so più cosa augurarmi e cosa dirti, come affrontare i discorsi con te:
dimmi cosa pensi.
---
commento finale: l'ho rovinata per sempre
l’altra guancia è sempre più sottile
il profitto e la carità
la mia fede si misura in bile
Hai mai chiesto aiuto?
Te ne sei mai vergognato?
Dove vai, se capita a te dove vai?
Se piove così dove vai?
Vorrei vederti soffrire
E che non avessi nessuno di cui poterti fidare
Ultimi giorni in società
la portinaia è sempre più gentile
Che fine fa la carità?
Vuoi che l’ospedale sia un covo di spie?
Hai mai chiesto aiuto?
Te ne sei mai vergognato?
Dove vai, se capita a te dove vai?
Se piove così dove vai?
Vorrei vederti soffrire
che non avessi nessuno di cui poterti fidare
Possibile che faccia meno freddo in una chiesa
che nelle vostre locande scintillanti
col bagno per disabili e la tv appesa?
Fiere di un mondo in cui non esistono più i viadanti,
un mondo in cui ognuno dovrebbe restar fermo dove nasce
e se poi cresce imparare a star nel fango
come bisce,
a inventarsi l’acqua se finisce,
invece che andar lontano per avere le mani sporche, ruvide
e le suole lisce
E quando capita chi almeno un poco ti capisce
far durare quanto riesci una mano stretta forte,
ma io ho solo due mani e una è sempre fissa sulla fronte,
l’altra la do a tutti
senza più giustificarmi
ma spesso è troppo tardi
e mi guardi come guardi gli altri
e non so più cosa augurarmi
e con quali parole parlarti:
dimmi cosa pensi
---
Ah che palle pure stamattina riaffrontare la società
ogni volta sembra sempre la prima non imparo mai dai miei errori
a furia di porgere l’altra guancia la faccia intera è diventata più sottile
contiamo un po': il profitto e la carità, penso proprio che la mia religione mi fa arrabbiare... quanto? non se ne ha un'idea
Prova a pensare tu che ora mi dai consigli e mi neghi aiuto:
Hai mai chiesto aiuto?Te ne sei mai vergognato?
Dove vai, se capita a te dove vai? Quando proprio tutto va storto tanto che pure il tempo se la prende con te piovendoti addosso dove vai?
Vorrei vederti soffrire! Vorrei che tu non avessi nessuno di cui poterti fidare! Altrochè!
Penso che siano gli ultimi giorni che passo in questa società poi sbotto di brutto davvero. La portinaia è sempre più gentile, che avrà mai in testa? Mi ha visto bene?
Che fine fa la carità? Stai facendo di tutto perché l’ospedale diventi un covo di spie? Ti ripeto perché forse non hai capito (o forse è colpa dei ritornelli):
Dove vai, se capita a te dove vai? Quando proprio tutto va storto tanto che pure il tempo se la prende con te piovendoti addosso dove vai?
Vorrei vederti soffrire! Vorrei che tu non avessi nessuno di cui poterti fidare! Altrochè!
(mi godo la pianola che ticchetta tasti)
Mi chiedo ancora: possibile che faccia meno freddo in una chiesa
che nelle vostre locande scintillanti col bagno per disabili e la tv LCD appesa?
Locande fiere che nel mondo non esistano più i viadanti, che il mondo ti porta a restar fermo dove si nasce, e se poi cresci devi imparare a star nel fango
come le bisce, a far finta che ci sia ancora acqua se finisce, invece che andar lontano per avere le mani sporche, ruvide e le suole lisce
E quando capita chi almeno un poco ti capisce far durare più a lungo possibile la mano stretta forte. C'è un problema però perché io ho solo due mani e una è sempre fissa sulla fronte perché vomito in continuazione, e alterno i vomiti alle emicranee. A volte allo stupore. L’altra mano la do a tutti senza più giustificarmi (saranno sporche anche quelle degli altri?) ma spesso è troppo tardi, sbaglio ancora e non maturo, mentre tu finisci col guardarmi come se guardassi gli altri.
Non so più cosa augurarmi e cosa dirti, come affrontare i discorsi con te:
dimmi cosa pensi.
---
commento finale: l'ho rovinata per sempre
martedì 23 novembre 2010
REPELLO BABBANUM
No, non mi è piaciuto. Worst Harry Potter Film Saga Ever.
La stilizzata fiaba nera del titolo è stata la cosa più emozionante, così come in Kill Bill (uno) il cartoon inserito impreziosiva il film. Era tutt'altra l'atmosfera che 10 natali fa ci risucchiò a Hogwarts. Non è piaciuto nemmeno ad Alessio:
Bambini e babbani si portino un videogame (o una Bibbia) per ingannare il tempo. Perché il guaio del non magnifico settimo film del maghetto non è che fa paura ai fanciulli, anzi gli attimi da brivido sono gli unici azzeccati: un serpentone che divora gli umani (spettatori compresi) e la stilizzata fiaba nera del titolo. Il guaio è la noia che azzanna più mortifera di Voldemort, mentre Harry&Friends vagano nella trama plumbea che prepara lo scontro finale. Le dense peripezie narrate dalla Rowling si smarriscono a caccia di un doppio incasso: nebbia in regia, ruggine in sceneggiatura. Tra missili Mangiamorte, frasi da western e ambientazioni da fantascienza vecchio stile, si procede per Grandi Illuminazioni scollegate dalla magica logica che ci risucchiò a Hogwarts (ma parlatene subito di spade e segreti, benedetti ragazzi!). Qualcuno ci lascia le penne e sembra che 25 cm di bacchetta possano bastare… Sfidano gli sbadigli: i cloni di Matrix Potter, un inseguimento in sidecar (vedi: “Gli Aristogatti”) e la festa kitsch con bislacca security medioevale. L’ottimo cast adulto fa poco, il mediocre cast giovane troppo: quando stanno a mollo un’ora in the wild – tenda, dubbi e gelosie – e la radio parla di una Bella scomparsa si materializza l’orrido incantesimo Twilight.
La stilizzata fiaba nera del titolo è stata la cosa più emozionante, così come in Kill Bill (uno) il cartoon inserito impreziosiva il film. Era tutt'altra l'atmosfera che 10 natali fa ci risucchiò a Hogwarts. Non è piaciuto nemmeno ad Alessio:
Bambini e babbani si portino un videogame (o una Bibbia) per ingannare il tempo. Perché il guaio del non magnifico settimo film del maghetto non è che fa paura ai fanciulli, anzi gli attimi da brivido sono gli unici azzeccati: un serpentone che divora gli umani (spettatori compresi) e la stilizzata fiaba nera del titolo. Il guaio è la noia che azzanna più mortifera di Voldemort, mentre Harry&Friends vagano nella trama plumbea che prepara lo scontro finale. Le dense peripezie narrate dalla Rowling si smarriscono a caccia di un doppio incasso: nebbia in regia, ruggine in sceneggiatura. Tra missili Mangiamorte, frasi da western e ambientazioni da fantascienza vecchio stile, si procede per Grandi Illuminazioni scollegate dalla magica logica che ci risucchiò a Hogwarts (ma parlatene subito di spade e segreti, benedetti ragazzi!). Qualcuno ci lascia le penne e sembra che 25 cm di bacchetta possano bastare… Sfidano gli sbadigli: i cloni di Matrix Potter, un inseguimento in sidecar (vedi: “Gli Aristogatti”) e la festa kitsch con bislacca security medioevale. L’ottimo cast adulto fa poco, il mediocre cast giovane troppo: quando stanno a mollo un’ora in the wild – tenda, dubbi e gelosie – e la radio parla di una Bella scomparsa si materializza l’orrido incantesimo Twilight.
lunedì 22 novembre 2010
arrivato!
Box office, Harry Potter da record con quasi 7 milioni e mezzo.
Ieri ho visto il Backstage su coming soon. Molto bello.
Notizia fresca fresca: Harry Potter sbanca il botteghino. Il penultimo capitolo della saga, “Harry Potter e i doni della morte – prima parte” di David Yates.
Ieri ho visto il Backstage su coming soon. Molto bello.
Notizia fresca fresca: Harry Potter sbanca il botteghino. Il penultimo capitolo della saga, “Harry Potter e i doni della morte – prima parte” di David Yates.
domenica 21 novembre 2010
ogni domenica
mi capitava ogni domenica di portarmi a Roma o Milano il "mangiare da casa". tutto ciò che in trasferta non avrei potuto trovare o comprare. ma i miei non hanno mai calcolato che il pendolare calcola tutto in peso e spazio. e tutto ciò si traduce in stress da trasporto non sopportabile. per fortuna quei tempi son finiti ed ora mogliaideale bada a me ogni sera. a pranzo bado a me stesso, e questo non sempre è una cosa buona. anche se devo dire che con il tempo sto migliorando. cinque anni fa ero capace di mangiare nello stesso pasto: patate, pasta e pane. una bella botta di carboidrati. chissà se dimagrirò mai quei kili in più che ancora mi porto dietro da quei tempi.
sabato 20 novembre 2010
Nutella o Carrefur?
Ho mangiato la crema di nocciole Carrefour e mi sembra molto più buona della Nutella. Più morbida e saporita. Mogliaideale dice no. Mesme avrebbe citato il condizionamento da "prodotto biologico" (non che la crema in questione lo sia) che in economia ha un nome che ora non ricordo. L'ha citato ovviamente anche mogliaideale: "non è che ti fai influenzare da Altroconsumo"? Potrebbe aver giocato un ruolo decisivo anche il buonissimo pane d'Altamura su cui la crema è stata spalmata. Io ve la consiglio.
venerdì 19 novembre 2010
Lucido come un sogno
Stamattina ero contento perché i controlli nella realtà non si sono rivelati inutili. Vi spiego: ero nella camera degli orrori stanotte, un ambiente unico con 4-5 porte. Due di queste davano sul portone, altre 2 avevano le tende da salumiere, e da una si accedeva in una cucina che aveva due peperoni verdi conditi con sugo di pomodoro e foglia di basilico, appena sfornata e fumante. Ho acceso la luce una volta, ok. La seconda volta non si è accesa. Tanto è bastato per capire che ero in un sogno. Però ho dovuto usare un "calcio" per uscirne, perché stava prendendo una brutta piega. La prima volta non mi sono svegliato, sono entrato in un altro sogno. Ma poi sono tornato al lettone con mogliaideale, affannato, con il batticuore, ma tuttavia contento di aver preso il controllo di un sogno, anche se per poco e con scarso successo.
giovedì 18 novembre 2010
googlare
Quando c’era la Pangea tutti gli uomini si sentivano uniti. Poi la terra si è separata e gli uomini hanno cominciato a sentirsi divisi, anche se non lo sono. (Anna Laura, 5 anni)
un libro è il modo più veloce per viaggiare (mia, ho googlato e non ho trovato nulla... me ne assumo la paternità!)
googlare - 1a tr. avere
1. (informatica) effettuare una ricerca di notizie o informazioni sui motori di ricerca e in particolare su Google
Prova a googlare prima di chiedere spiegazioni sul forum.
Sillabazione
go | o | glà | re
Derivazione
derivato di Google
Traduzione
* esperanto: gugli
* inglese: to google
* olandese: googelen
* tedesco: googlen
A questo punto ci prendo gusto, e "wiko" un "lemma a caso".
impenitente
1. che non è disposto a pentirsi, che persiste nelle sue idee e propositi
2. incorreggibile, ostato, incallito
Sillabazione
im | pe | ni | tèn | te
Mi ricorda qualcuno. Mi ricorda "Come non detto" direbbe Fabri Fibra.
un libro è il modo più veloce per viaggiare (mia, ho googlato e non ho trovato nulla... me ne assumo la paternità!)
googlare - 1a tr. avere
1. (informatica) effettuare una ricerca di notizie o informazioni sui motori di ricerca e in particolare su Google
Prova a googlare prima di chiedere spiegazioni sul forum.
Sillabazione
go | o | glà | re
Derivazione
derivato di Google
Traduzione
* esperanto: gugli
* inglese: to google
* olandese: googelen
* tedesco: googlen
A questo punto ci prendo gusto, e "wiko" un "lemma a caso".
impenitente
1. che non è disposto a pentirsi, che persiste nelle sue idee e propositi
2. incorreggibile, ostato, incallito
Sillabazione
im | pe | ni | tèn | te
Mi ricorda qualcuno. Mi ricorda "Come non detto" direbbe Fabri Fibra.
mercoledì 17 novembre 2010
Insomma, tutto ok
Mammamia come scorre il tempo, altro che promesse non mantenute! Sono passati 3 giorni senza post sul blog, ed il bello è che non me ne sono proprio accorto. Del blog, dello scorrere del tempo. Colpa e merito del lavoro, dei ritorni a casa da cucciola e moglia, della vita insomma. Ecco. Sembra che tutto vada sempre in maniera inaspettata, quando ti aspetti una settimana tutto relax ecco che te ne piomba addosso una di immensa fatica. Meno male che la salute, gli affetti, non mancano; è questa la cosa più importante per me. I miei forse verranno a trovarci, se mettono l'auto a posto perché perde acqua. Ci sono sempre tante cose da dirci, con Mesme, coi miei. Soprattutto vogliono sapere se cucciola fa progressi, in qualsiasi campo. Pappe, camminate, conversazioni. Insomma, tutto ok.
martedì 16 novembre 2010
FOJA - 'O sciore e 'o viento - 'Na storia nova - 2011
http://www.youtube.com/watch?v=VK-PKNkr9hY
FOJA - 'O sciore e 'o viento - 'Na storia nova - 2011
Materia Principale/Full Heads
Distribuzione: Audioglobe
regia: Alessandro Rak
2' 30'' min.
Animazione - Italia 2010/11
La gigantesca nave dagli occhi fiammanti l'ha rapita. Il grande mare divide ora gli amanti. Di lei non resta che un fiore nel vento. Ma una canzone attraversa l'oceano per tornare a riabbracciarla e non c'è più cosa nel cielo o per mare che non canti il loro amore. una storia semplice e universale, urlata a squarciagola, colorata di fiabesco.
'o sciore e 'o viento
astrigneme cchiù fforte
e dimme ca nun ce perdimmo maje
ma chesta notte no
niente bugie
'a chesta vocca mia
si nun sacce cchiù cuntà
coccose ca nun va'
è fforse perchè 'o mare
te aspetta
e 'ncuorpe a me è tempesta
'e vvote ce cercamme pe' ssempe
e ce perdimme dint' 'a nniente
a' ciorta gira comme o' viento
e nun ce lasse maje sta quiete
comme me ne jesse aret'
aspettame dint' 'e suonne doce
ca ce verimmo llà
vicino pe 'na notte 'e rena
luntano e chine 'e pena
je provo a nun pensà
ma tu staje sempe 'ccà
'nu sciore s' è purtato 'stu viento
e a me nun resta niente
'e vvote ce cercamme pe' ssempe
e ce perdimm dint' 'a nniente
a' ciorta gira comme o' viento
e nun ce lasse maje sta quieto
comme me ne jesse aret'
FOJA - 'O sciore e 'o viento - 'Na storia nova - 2011
Materia Principale/Full Heads
Distribuzione: Audioglobe
regia: Alessandro Rak
2' 30'' min.
Animazione - Italia 2010/11
La gigantesca nave dagli occhi fiammanti l'ha rapita. Il grande mare divide ora gli amanti. Di lei non resta che un fiore nel vento. Ma una canzone attraversa l'oceano per tornare a riabbracciarla e non c'è più cosa nel cielo o per mare che non canti il loro amore. una storia semplice e universale, urlata a squarciagola, colorata di fiabesco.
'o sciore e 'o viento
astrigneme cchiù fforte
e dimme ca nun ce perdimmo maje
ma chesta notte no
niente bugie
'a chesta vocca mia
si nun sacce cchiù cuntà
coccose ca nun va'
è fforse perchè 'o mare
te aspetta
e 'ncuorpe a me è tempesta
'e vvote ce cercamme pe' ssempe
e ce perdimme dint' 'a nniente
a' ciorta gira comme o' viento
e nun ce lasse maje sta quiete
comme me ne jesse aret'
aspettame dint' 'e suonne doce
ca ce verimmo llà
vicino pe 'na notte 'e rena
luntano e chine 'e pena
je provo a nun pensà
ma tu staje sempe 'ccà
'nu sciore s' è purtato 'stu viento
e a me nun resta niente
'e vvote ce cercamme pe' ssempe
e ce perdimm dint' 'a nniente
a' ciorta gira comme o' viento
e nun ce lasse maje sta quieto
comme me ne jesse aret'
lunedì 15 novembre 2010
15 novembre
L'intenzione è questa. Devo coprire i buchi dei post, e ce ne sono molti. Da wiki, partendo dalla data incriminata, copincollo degli eventi storici successi in quei giorni. Poi li commento, un po' da utente spinoziano, un po' dico solo che ne penso.
# 1532 - Francisco Pizarro giunge a Cajamarca per incontrare Atahualpa; il giorno seguente lo imprigiona e gli inca si arrendono. Solo molti anni dopo toglierà a Totti il ruolo di rigorista.
# 1533 - Francisco Pizarro conquista Cusco e procede al massacro del popolo inca. Ogni anno, lo stesso giorno, qualcosa di importante doveva farlo. Brutta cosa la noia.
# 1852 - Viene scoperto Lutetia, un piccolo asteroide della Fascia principale, di circa 100 chilometri di diametro. Nel 2010 verrà sorvolato dalla sonda spaziale europea Rosetta. Più che una sonda un pezzo di pane.
# 1889 - Il Brasile si trasforma pacificamente in repubblica. Peccato, perché altrimenti saremmo stati la nazionale con più coppe del mondo di calcio.
# 1933 - Il ventunenne Giulio Einaudi, figlio del futuro presidente della repubblica Luigi, crea la Giulio Einaudi Editore. Una ottima casa editrice, con una buona distribuzione nei loro negozi specializzati sparsi in tutta italia.
# 1943 - Il capo delle SS, Heinrich Himmler, ordina che gli zingari vengano messi "allo stesso livello degli ebrei e posti nei campi di concentramento". (si veda: Porajmos). (ma anche la bossi-fini, e tutti quei tizi coi fazzoletti verdi).
# 1999 - In Francia, la legge n. 99-944 definisce una nuova forma di unione, distinta dall'istituto matrimoniale, il Patto civile di solidarietà, un contratto tra due persone maggiorenni dello stesso sesso o di sesso diverso, al fine di organizzare la loro vita in comune. Sempre all'avanguardia questi francesi rivoluzionari.
# 1532 - Francisco Pizarro giunge a Cajamarca per incontrare Atahualpa; il giorno seguente lo imprigiona e gli inca si arrendono. Solo molti anni dopo toglierà a Totti il ruolo di rigorista.
# 1533 - Francisco Pizarro conquista Cusco e procede al massacro del popolo inca. Ogni anno, lo stesso giorno, qualcosa di importante doveva farlo. Brutta cosa la noia.
# 1852 - Viene scoperto Lutetia, un piccolo asteroide della Fascia principale, di circa 100 chilometri di diametro. Nel 2010 verrà sorvolato dalla sonda spaziale europea Rosetta. Più che una sonda un pezzo di pane.
# 1889 - Il Brasile si trasforma pacificamente in repubblica. Peccato, perché altrimenti saremmo stati la nazionale con più coppe del mondo di calcio.
# 1933 - Il ventunenne Giulio Einaudi, figlio del futuro presidente della repubblica Luigi, crea la Giulio Einaudi Editore. Una ottima casa editrice, con una buona distribuzione nei loro negozi specializzati sparsi in tutta italia.
# 1943 - Il capo delle SS, Heinrich Himmler, ordina che gli zingari vengano messi "allo stesso livello degli ebrei e posti nei campi di concentramento". (si veda: Porajmos). (ma anche la bossi-fini, e tutti quei tizi coi fazzoletti verdi).
# 1999 - In Francia, la legge n. 99-944 definisce una nuova forma di unione, distinta dall'istituto matrimoniale, il Patto civile di solidarietà, un contratto tra due persone maggiorenni dello stesso sesso o di sesso diverso, al fine di organizzare la loro vita in comune. Sempre all'avanguardia questi francesi rivoluzionari.
domenica 14 novembre 2010
Non mantenute
Le promesse non sono state mantenute. sembra che tutto sia andato diversamente. I miei non sono venuti a trovarci, in compenso li ho sentiti (cosa rara nei week end) per 37 minuti mentre ero in fila alla pizzeria d'asporto sotto casa. Sempre tante le cose da dirci. Specie se Mesme mi chiede di Bariello parlandomi di Riccardo Muti che sta da Fazio. Intanto il week end è in direttura d'arrivo, col fantacalcio non so come sta andando di preciso, jdownloader va ma potrebbe andare meglio se solo riuscissi a capire come risolvere coi Captcha e recaptcha; Non è stato certo un week end di pane d'altamura, melanzane, ed i pranzi dai suoceri sono stati dimezzati a causa delle croniche emicranee della povera mogliaideale. Ma sapete? Non è malaccio come week end!
sabato 13 novembre 2010
the washer - the jackal - 2010 novembre
E se quel giorno avessi dimenticato gli spiccioli?
the jackal è lieta di presentarvi
la sfida più importante che l'uomo abbia mai affrontato.
Tratto da una storia vera.
http://www.youtube.com/watch?v=BpJi0k2ElG8
La the jackal è lieta di presentarvi
l’eterna sfida dell’uomo medio contro il suo più acerrimo nemico: il lavavetri al semaforo.
Ruzzo Simone
Mariano Stavarra
regia/montaggio: Francesco Ebbasta
postproduzione: Alfredo Felaco
the jackal è lieta di presentarvi
la sfida più importante che l'uomo abbia mai affrontato.
Tratto da una storia vera.
http://www.youtube.com/watch?v=BpJi0k2ElG8
La the jackal è lieta di presentarvi
l’eterna sfida dell’uomo medio contro il suo più acerrimo nemico: il lavavetri al semaforo.
Ruzzo Simone
Mariano Stavarra
regia/montaggio: Francesco Ebbasta
postproduzione: Alfredo Felaco
venerdì 12 novembre 2010
Le promesse
Forse i miei domani verranno a trovarci. Sempre difficili organizzarsi per loro. Intanto avvio il week end con jdownloader, torrent, emule, i p2p stanno lentamente morendo. Dove si andrà a finire? Sarà un we di pane d'altamura, melanzane, pranzi dai suoceri e calde serate in famiglia mentre fuori fa freddo. Captcha e recaptcha, è questo il dilemma?
giovedì 11 novembre 2010
niente di nuovo
niente di nuovo come ripeto spesso nelle telefonate a mia mamma. cucciola cresce, moglie ideala. sonno stanco stress lavoro, ma per fortuna domani è venerdì. mi aspetta un'altra bella settimana piena piena, nel frattempo natale si avvicina a galopponi. sono in vena di neologismi, vedo.
mercoledì 10 novembre 2010
come fai a fare la nanna con la luce accesa?
come fai a fare la nanna con la luce accesa?
mentre scrivo questo post la cucciola si arrampica al lettino, strilla, e poi finge di addormentarsi allora ripeto (per farla ridere)
come fai a fare la nanna con la luce accesa?
googlo la frase per vedere se è originale. lo è. il primo risultato porta a... "Si passa in camera da letto e con la luce accesa leggiamo una storia ... un momento che “annunci” la nanna in modo piacevole, ..." e penso che un giorno non molto lontano quando sarò bispapà, dovrò finalmente inventarmi delle storie fantasiose per mettere a nanna cucciola.
chissà se www.naturalmentedonna.com ha ragione, e diverrò un novello tolkien, pennac o jk rowling...
mentre scrivo questo post la cucciola si arrampica al lettino, strilla, e poi finge di addormentarsi allora ripeto (per farla ridere)
come fai a fare la nanna con la luce accesa?
googlo la frase per vedere se è originale. lo è. il primo risultato porta a... "Si passa in camera da letto e con la luce accesa leggiamo una storia ... un momento che “annunci” la nanna in modo piacevole, ..." e penso che un giorno non molto lontano quando sarò bispapà, dovrò finalmente inventarmi delle storie fantasiose per mettere a nanna cucciola.
chissà se www.naturalmentedonna.com ha ragione, e diverrò un novello tolkien, pennac o jk rowling...
martedì 9 novembre 2010
Saviano e Benigni
Ieri non ero davanti la tv, e mi sono perso una grande lezione civile nello spettacolo televisivo "Vieni via con me". Roberto Saviano e Roberto Benigni offrono un grande esempio di televisione che è, al contempo, impegno civile, democratico, servizio pubblico, senza essere mai noiosa o stucchevole. Con punte di alta intensità, come quando Saviano parla della "macchina del fango" o quando il premio Oscar conclude il suo monologo comico e affonda le unghie nella carne putrida della camorra casalese. Benigni si rivolge direttamente al camorrista Francesco "Sandokan" Schiavone e gli chiede di mettere fine alla "fatwa" contro l'autore di Gomorra. "Se lo devi uccidere - dice Benigni serio e teso - fallo con un libro, scrivi un libro anche tu. Ma possibile che uno che ha scritto un libro sia condannato a morte? Sandokan Schiavone, ma scrivi un libro pure te! Lui non ha la pistola, ha la biro''.
Il comico toscano richiama la sua passione per Dante e ricorda che, come Alighieri, anche Saviano "vive in esilio". "Allora, Sandokan, falla finita, e ringrazia Roberto che ti ha reso immortale, ha reso il tuo Male immortale, come aveva fatto Dante".
LA MACCHINA DEL FANGO - Ma è tutto il programma condotto da Fabio Fazio che emoziona, che tocca corde emotive. Si può essere d'accordo o meno con l'intonazione politica dello spettacolo, ma ci si sente parte di un "evento" mediatico. Avviene quando Saviano ricorda che "la democrazia è in pericolo: se ti poni contro certi poteri quello che ti arriva è un attacco della macchina del fango". "Quando accendi il computer per scrivere qualcosa - prosegue lo scrittore - e pensi "domani mi attaccheranno" e ti costringeranno a difenderti, prima di criticare ci pensi un po'. Inizia così a incrinarsi la libertà di stampa, di espressione. Il meccanismo della macchina del fango è questo: lo facciamo tutti, abbiamo tutti le unghie sporche, l'istinto è quello di dire "tutti uguali tutti identici". Di fronte alla macchina del fango bisogna rispondere: noi siamo diversi, creare differenze".
L'UNITA' E LA LEGA - Infine un monologo finale sull'unità d'Italia. ''Il tricolore - dice lo scrittore avvolto in una bandiera italiana - rappresenta il sogno di poter costruire un paese che emancipasse gli italiani dalle ingiustizie, che li emancipasse dal dolore. La Costituzione è unica: unica lingua e unico sangue come nel sogno di federalismo solidale di Carlo Cattaneo. La Lega sostiene che un'Italia non unita possa essere più forte, ma non è cosi'. Dividere l'Italia è un'idiozia. Se il Paese si spezza diventa debole, diventa periferia di altri paesi e di altre economie. Rompere l'unità, oggi, significa perdere l'idea che siamo un popolo che può decidere per sè".
Il comico toscano richiama la sua passione per Dante e ricorda che, come Alighieri, anche Saviano "vive in esilio". "Allora, Sandokan, falla finita, e ringrazia Roberto che ti ha reso immortale, ha reso il tuo Male immortale, come aveva fatto Dante".
LA MACCHINA DEL FANGO - Ma è tutto il programma condotto da Fabio Fazio che emoziona, che tocca corde emotive. Si può essere d'accordo o meno con l'intonazione politica dello spettacolo, ma ci si sente parte di un "evento" mediatico. Avviene quando Saviano ricorda che "la democrazia è in pericolo: se ti poni contro certi poteri quello che ti arriva è un attacco della macchina del fango". "Quando accendi il computer per scrivere qualcosa - prosegue lo scrittore - e pensi "domani mi attaccheranno" e ti costringeranno a difenderti, prima di criticare ci pensi un po'. Inizia così a incrinarsi la libertà di stampa, di espressione. Il meccanismo della macchina del fango è questo: lo facciamo tutti, abbiamo tutti le unghie sporche, l'istinto è quello di dire "tutti uguali tutti identici". Di fronte alla macchina del fango bisogna rispondere: noi siamo diversi, creare differenze".
L'UNITA' E LA LEGA - Infine un monologo finale sull'unità d'Italia. ''Il tricolore - dice lo scrittore avvolto in una bandiera italiana - rappresenta il sogno di poter costruire un paese che emancipasse gli italiani dalle ingiustizie, che li emancipasse dal dolore. La Costituzione è unica: unica lingua e unico sangue come nel sogno di federalismo solidale di Carlo Cattaneo. La Lega sostiene che un'Italia non unita possa essere più forte, ma non è cosi'. Dividere l'Italia è un'idiozia. Se il Paese si spezza diventa debole, diventa periferia di altri paesi e di altre economie. Rompere l'unità, oggi, significa perdere l'idea che siamo un popolo che può decidere per sè".
lunedì 8 novembre 2010
Capitolo 4 - Peppino
La sveglia non ha suonato. Oppure ha sognato e Peppino l'ha ignorata, preso com'era dal volo.
Ore 8.
Peppino capisce di essere in ritardo per il lavoro, ma l'esperienza che ha appena fatto l'ha sconvolto. Il suo sogno si chiudeva con quella donna, Carmela, che le diceva "cerca su wikipedia il significato di sogno lucido".
L'onironautica, o sogno lucido (dall'inglese lucid dream), è un'esperienza durante la quale si può prendere coscienza del fatto di stare sognando. Il sognatore in questione, detto onironauta, può quindi, con la pratica, esplorare e modificare a piacere il proprio sogno.
Stephen LaBerge, scienziato all'università di Stanford e fondatore del Lucidity Institute, un centro di ricerca sul fenomeno dei sogni lucidi, descrive l'esperienza come "il sognare sapendo di stare sognando".
"Interessante" pensò Peppino, che però non sembrava aver rallentato i suoi battiti cardiaci. Sognare di volare gli era capitato molte volte, come tutti noi. Ma quel sogno era diverso. In quel sogno Peppino poteva andare dove voleva, volare e andare di tetto in tetto, vedere la città per quel che era.
Ancora wikipedia.
Ecco alcuni esempi di test di realtà:
* Saltare - Nel mondo dei sogni spesso la forza di gravità non agisce come nella realtà: saltare corrisponde il più delle volte a prendere il volo o rimanere sospesi a mezz'aria.
* Leggere - Un test efficace consiste nel leggere una scritta qualsiasi, distogliere lo sguardo e poi provare a rileggerla. Nei sogni spesso le parole cambiano, non restano le stesse.
* Guardare l'orologio - Nei sogni l'ora su un orologio digitale non rimane la stessa se la si legge più volte di seguito. Stranamente questo fenomeno non si ha con gli orologi analogici (a lancette). Una spiegazione potrebbe essere che per leggere dei numerali lo sforzo mentale è maggiore (si devono mettere in serie dei simboli, come per la lettura), mentre per interpretare la posizione delle lancette è sufficiente riconoscere una forma geometrica, attività maggiormente legata alla vista.
* Respirare - Se si riesce a respirare chiaramente con il naso pur essendoselo tappato o se si respira sott'acqua si sta sognando.
* Guardarsi allo specchio - Spesso nei sogni la propria immagine riflessa allo specchio è deformata o sostituita con qualcosa d'altro o, anche, può non apparire. Talvolta lo specchio è molto sporco e non specchia affatto.
* Spegnere la luce - Se in un sogno si prova a spegnere la luce, anche forzatamente (distruggendo la fonte), la luce non si spegne.
* Aprire la vista su nuovi spazi - Accendere la luce in una stanza buia, aprire una porta, usare un cannocchiale, sbirciare oltre un muro e via dicendo, può avere il sorprendente effetto di mostrare uno spazio indistinto senza contorni o contenuti discernibili (molto simile alla nebbia o al fumo).
Ed ancora:
Induzione tramite stimoli esterni [modifica]
Alcuni ricercatori hanno sperimentato stimoli acustici su soggetti quando essi entravano nella fase REM, come l'ascolto di un nastro con frasi tipo "Questo è un sogno".
Sono inoltre in commercio dei dispositivi, come ad esempio il Novadreamer, che si presentano come mascherine da indossare a mo' di occhiali quando si va a dormire. I sensori dell'apparecchio si accorgono quando il soggetto entra in fase REM e provvedono ad inviargli degli stimoli tramite led luminosi (talvolta si può anche programmarli con suoni e/o registrazioni). A questo punto, se il dormiente sarà in grado di avvertirli ed interpretarli correttamente, potrà ottenere la lucidità nel sogno, anche perché richiede da parte dell'aspirante onironauta la capacità di porsi spontaneamente la verifica della percezione con i suddetti test di realtà (in questo caso deve "predisporsi" a riconoscere già durante il giorno delle luci lampeggianti). Comunque sia, il loro utilizzo viene proposto per facilitare l'accesso a tale stato di coscienza.
Ore 8:10. Peppino decise che avrebbe continuato a leggerlo da lavoro. Suonò il telefono. Peppino pensò "uff, questa è mamma... la chiamo dal cellulare". Chiuse il portatile che aveva sul comodino, e lentamente scivolò sulla sedia a rotelle accanto al letto.
Volare, che bella ripetibile sensazione!
Ore 8.
Peppino capisce di essere in ritardo per il lavoro, ma l'esperienza che ha appena fatto l'ha sconvolto. Il suo sogno si chiudeva con quella donna, Carmela, che le diceva "cerca su wikipedia il significato di sogno lucido".
L'onironautica, o sogno lucido (dall'inglese lucid dream), è un'esperienza durante la quale si può prendere coscienza del fatto di stare sognando. Il sognatore in questione, detto onironauta, può quindi, con la pratica, esplorare e modificare a piacere il proprio sogno.
Stephen LaBerge, scienziato all'università di Stanford e fondatore del Lucidity Institute, un centro di ricerca sul fenomeno dei sogni lucidi, descrive l'esperienza come "il sognare sapendo di stare sognando".
"Interessante" pensò Peppino, che però non sembrava aver rallentato i suoi battiti cardiaci. Sognare di volare gli era capitato molte volte, come tutti noi. Ma quel sogno era diverso. In quel sogno Peppino poteva andare dove voleva, volare e andare di tetto in tetto, vedere la città per quel che era.
Ancora wikipedia.
Ecco alcuni esempi di test di realtà:
* Saltare - Nel mondo dei sogni spesso la forza di gravità non agisce come nella realtà: saltare corrisponde il più delle volte a prendere il volo o rimanere sospesi a mezz'aria.
* Leggere - Un test efficace consiste nel leggere una scritta qualsiasi, distogliere lo sguardo e poi provare a rileggerla. Nei sogni spesso le parole cambiano, non restano le stesse.
* Guardare l'orologio - Nei sogni l'ora su un orologio digitale non rimane la stessa se la si legge più volte di seguito. Stranamente questo fenomeno non si ha con gli orologi analogici (a lancette). Una spiegazione potrebbe essere che per leggere dei numerali lo sforzo mentale è maggiore (si devono mettere in serie dei simboli, come per la lettura), mentre per interpretare la posizione delle lancette è sufficiente riconoscere una forma geometrica, attività maggiormente legata alla vista.
* Respirare - Se si riesce a respirare chiaramente con il naso pur essendoselo tappato o se si respira sott'acqua si sta sognando.
* Guardarsi allo specchio - Spesso nei sogni la propria immagine riflessa allo specchio è deformata o sostituita con qualcosa d'altro o, anche, può non apparire. Talvolta lo specchio è molto sporco e non specchia affatto.
* Spegnere la luce - Se in un sogno si prova a spegnere la luce, anche forzatamente (distruggendo la fonte), la luce non si spegne.
* Aprire la vista su nuovi spazi - Accendere la luce in una stanza buia, aprire una porta, usare un cannocchiale, sbirciare oltre un muro e via dicendo, può avere il sorprendente effetto di mostrare uno spazio indistinto senza contorni o contenuti discernibili (molto simile alla nebbia o al fumo).
Ed ancora:
Induzione tramite stimoli esterni [modifica]
Alcuni ricercatori hanno sperimentato stimoli acustici su soggetti quando essi entravano nella fase REM, come l'ascolto di un nastro con frasi tipo "Questo è un sogno".
Sono inoltre in commercio dei dispositivi, come ad esempio il Novadreamer, che si presentano come mascherine da indossare a mo' di occhiali quando si va a dormire. I sensori dell'apparecchio si accorgono quando il soggetto entra in fase REM e provvedono ad inviargli degli stimoli tramite led luminosi (talvolta si può anche programmarli con suoni e/o registrazioni). A questo punto, se il dormiente sarà in grado di avvertirli ed interpretarli correttamente, potrà ottenere la lucidità nel sogno, anche perché richiede da parte dell'aspirante onironauta la capacità di porsi spontaneamente la verifica della percezione con i suddetti test di realtà (in questo caso deve "predisporsi" a riconoscere già durante il giorno delle luci lampeggianti). Comunque sia, il loro utilizzo viene proposto per facilitare l'accesso a tale stato di coscienza.
Ore 8:10. Peppino decise che avrebbe continuato a leggerlo da lavoro. Suonò il telefono. Peppino pensò "uff, questa è mamma... la chiamo dal cellulare". Chiuse il portatile che aveva sul comodino, e lentamente scivolò sulla sedia a rotelle accanto al letto.
Volare, che bella ripetibile sensazione!
domenica 7 novembre 2010
capitolo 3 - Mario e Carmela
"Pronto?" disse Michele, svegliatosi dal sonno di soprassalto.
"Pronto, sono Mario, il marito di Carmela" disse Mario.
"Michele Martino, lei ha appena sognato mia moglie vero?".
"Chi è lei, perché mi chiama alle..." guardò l'orologio, erano le 4 e 48 minuti.
"...sono quasi le 5 del mattino! chi è lei?"
"Sono Mario le ho detto, il marito di Carmela" ripetè Mario, ed aggiunse "mi dica cosa ha sognato". "Eravate tutti a letto vero? Con MIA moglie, vero?".
Ne seguì una lunga pausa. Mario sembrava veramente avere una voce gelosa, come se quello che aveva appena raccontato fosse la realtà e non un sogno.
"Ti prego amore, riattacca, ho paura" disse Carmela a Mario che non aveva nessuna intenzione di riattaccare, anzi voleva incalzare con le domande.
Ma queste parole furono le ultime che ascoltò Michele.
Michele non continuò quella conversazione poco piacevole perché era morto.
"Amore... Carmela... mi sa che è morto" disse Mario.
"Oh, no... ancora" disse Carmela prima di scoppiare a piangere.
"Pronto, sono Mario, il marito di Carmela" disse Mario.
"Michele Martino, lei ha appena sognato mia moglie vero?".
"Chi è lei, perché mi chiama alle..." guardò l'orologio, erano le 4 e 48 minuti.
"...sono quasi le 5 del mattino! chi è lei?"
"Sono Mario le ho detto, il marito di Carmela" ripetè Mario, ed aggiunse "mi dica cosa ha sognato". "Eravate tutti a letto vero? Con MIA moglie, vero?".
Ne seguì una lunga pausa. Mario sembrava veramente avere una voce gelosa, come se quello che aveva appena raccontato fosse la realtà e non un sogno.
"Ti prego amore, riattacca, ho paura" disse Carmela a Mario che non aveva nessuna intenzione di riattaccare, anzi voleva incalzare con le domande.
Ma queste parole furono le ultime che ascoltò Michele.
Michele non continuò quella conversazione poco piacevole perché era morto.
"Amore... Carmela... mi sa che è morto" disse Mario.
"Oh, no... ancora" disse Carmela prima di scoppiare a piangere.
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libro esperimento blog capitolo tre liblog
sabato 6 novembre 2010
Nippolo
Oggi voglio postare un argomento serio, un tema di scottante attualità. Un problema che riguarda tutti, e che ci colpisce dalla più tenera età. Ma andiamo per ordine. Definiamo il problema, definiamo il NIPPOLO!
Il nippolo, fin dagli inizi dei tempi, è conosciuto come un ammasso di materiali cotonosi e lanosi collegati con una matrice di peli, e collocato in genere nell’ombelico; il nippolo può assumere diverse forme e grandezze, in base alla capienza dell’ombelico e al periodo di deposito: ricordiamo che un po’ di cura e un po’ d’amore per se stessi e per l'igiene non guastano mai.
Si può personalizzare il nippolo donandogli un po’ di colore e fantasia utilizzando maglioni colorati; il nippolo infine va coperto e conservato caldo, lontano dagli agenti atmosferici; il deposito va da un minimo di una settimana a un massimo consigliato di due mesi, dopo il quale si rischia il distacco naturale del nippolo.
Per accelerare il processo si consiglia di stare tutti i giorni a casa, sempre con il pigiama invernale addosso, e ricordarsi di non fare la doccia.
Nippoliamoci!
Il nippolo, fin dagli inizi dei tempi, è conosciuto come un ammasso di materiali cotonosi e lanosi collegati con una matrice di peli, e collocato in genere nell’ombelico; il nippolo può assumere diverse forme e grandezze, in base alla capienza dell’ombelico e al periodo di deposito: ricordiamo che un po’ di cura e un po’ d’amore per se stessi e per l'igiene non guastano mai.
Si può personalizzare il nippolo donandogli un po’ di colore e fantasia utilizzando maglioni colorati; il nippolo infine va coperto e conservato caldo, lontano dagli agenti atmosferici; il deposito va da un minimo di una settimana a un massimo consigliato di due mesi, dopo il quale si rischia il distacco naturale del nippolo.
Per accelerare il processo si consiglia di stare tutti i giorni a casa, sempre con il pigiama invernale addosso, e ricordarsi di non fare la doccia.
Nippoliamoci!
venerdì 5 novembre 2010
Alta fedeltà
Mi capitano mesi di grazia, dove riesco ad inanellare una buona lettura coinvolgente dopo l'altra. Ti capita di fare il pendolare e capire di essere stati teletrasportati nel tempo e nello spazio quando capisci dalla folla che si dirige verso l'uscita che sei arrivato al capolinea, che è passata un'ora di viaggio che non hai accusato proprio per niente. Che bello quando succede. Non sai dove, quando e con chi sei.
Alta Fedeltà (titolo originale High Fidelity) è un romanzo pubblicato nel 1995 dallo scrittore inglese Nick Hornby.
Londra, anni novanta. Rob Fleming, trentacinquenne, conduce una vita non tutta rose e fiori: dirige un fatiscente negozio di dischi, il Championship Vinyl, è appena stato piantato dalla sua fidanzata, Laura, ed è sentimentalmente frustrato e insoddisfatto della propria vita.
Partendo da una classifica delle "cinque più memorabili fregature di tutti i tempi" (che sono ovviamente donne), Rob ci rende partecipi della sua vita, dei suoi sentimenti, delle sue frustrazioni. Filo conduttore del racconto è la relazione con Laura, i continui tentativi di tornare a stare con lei, a cui fanno da cornice numerosi personaggi "secondari" (se così possiamo chiamarli): Dick e Barry, gli aiutanti di Rob al negozio, Marie, la cantante, Liz, l'amica di Laura, e molti altri.
In questo universo instabile, unica certezza di Rob è la musica, il filo conduttore di una vita dalla quale ha sempre cercato di non farsi coinvolgere troppo, preferendo, piuttosto, rifugiarsi e ritrovarsi nelle canzoni. E così il libro si trasforma in una scorrevole chiacchierata con i lettori: le donne, l'amore, l'amicizia e la paura di crescere sono affrontati con humour e sincerità. La scrittura segue il corso dei pensieri del protagonista, perde il filo del discorso principale per inoltrarsi in un'associazione di idee, in una riflessione, e poi torna al punto di partenza.
Rob Fleming rappresenta in pieno una tipologia di trentenni degli anni novanta, che vuole rimanere adolescente per tutta la vita, per non perdere il gusto della prima volta di ogni cosa e vivere senza vincoli, senza responsabilità, "senza chiudersi porte". Hornby descrive, insomma, attraverso una vicenda ordinaria, tutte le contraddizioni e le nevrosi della postmodernità, e la banalità della vita adulta nella società occidentale di fine millennio, tratteggiando con ironia e sincerità i sentimenti dell'uomo moderno.
Sono numerosissime le citazioni di canzoni e di gruppi musicali, di ogni genere, dai Nirvana a Solomon Burke.
Alta fedeltà è stato portato anche sul grande schermo da Stephen Frears, anche se le vicende sono ambientate a Chicago e non a Londra.
Una delle peculiarità del libro sono le "top five", classifiche di ogni genere che Rob, Dick e Barry si divertono a fare sugli argomenti più vari anche se quasi sempre ad argomento musicale.
Separazioni più importanti (in ordine cronologico)
1.Alison Ashworth.
2.Penny Hardwick.
3.Jackie Allen.
4.Charlie Nicholson.
5.Sarah Kendrew.
Dischi preferiti (singles)
1.Let's Get It On di Marvin Gaye.
2.This Is the House That Jack Built di Aretha Franklin.
3.Back in the USA di Chuck Berry.
4.(White Man) In Hammersmith Palais dei The Clash.
5.Tired of Being Alone di Al Green.
Libri preferiti di tutti i tempi
1.Il grande sonno, de Raymond Chandler.
2.Il delitto della terza luna, de Thomas Harris.
3.Dolce musica soul, de Peter Guralnick.
4.Guida galattica per gli autostoppisti, de Douglas Adams.
5.Per terminare ci sarebbe, che ne so, ci sarebbe da aggiungere qualcosa di William Gibson o anche di Kurt Vonnegut.
Film in versione originale sottotitolata
1.Betty Blue.
2.Subway.
3.Légami!
4.Il mio uomo è un selvaggio.
5.Diva.
Migliori film americani, (che poi equivale a dire che sono i cinque miglior film di tutti i tempi)
1.Il padrino.
2.Il padrino - Parte II.
3.Taxi Driver.
4.Quei bravi ragazzi.
5.Le iene.
Film preferiti dai miei genitori
1.Genevieve.
2.Via col vento.
3.Come eravamo.
4.Funny Girl.
5.Sette spose per sette fratelli.
Episodi preferiti di Cin cin
1.Quello dove Cliff trova una patata che somiglia a Richard Nixon.
2.Quello dove c'è John Cleese che dà consigli di terapia di coppia a Sam e Diane.
3.Quello dove tutti credono che il capo di stato maggiore delle forze armate USA, interpretato da un tipo che è ammiraglio nella vita reale, abbia rubato gli orecchini a Rebecca.
4.Un altro dove Sam trova lavoro come commentatore sportivo in TV.
5.Quello dove Woody cantava una canzone ridicola su Kelly.
Migliori lati A di 45 giri di tutti i tempi
1.Janie Jones, dei Clash.
2.Thunder Road, di Bruce Springsteen.
3.Smells Like Teen Spirit, dei Nirvana.
4.Let's Get It On, di Marvin Gaye.
5.Return of the Grievous Angel, di Gram Parsons.
Primi cinque gruppi o musicisti che bisognerebbe fucilare il giorno in cui arrivasse la rivoluzione musicale
1.Simple Minds.
2.Michael Bolton.
3.U2.
4.Bryan Adams.
5.Genesis.
Donne che non vivono dove vivo io, da quello che so, ma che sarebbero benvenute qualora volessero traslocare
1.Holly Hunter di Dentro la notizia.
2.Meg Ryan in Insonnia d'amore.
3.un medico che vidi una volta alla tele e che aveva i capelli lunghissimi e molto ricci, e che mise in ginocchio un parlamentare conservatore sul tema degli embrioni e dei bebè in provetta.
4.Katherine Hepburn in Scandalo a Filadelfia.
5.Valerie Harper, Rhoda, la serie televisiva.
Canzoni che riempivano la pista al Groucho(il locale dove Rob faceva il disk-jokey anni prima)
1.It's a good feeling, di Smokey Robinson and the Miracles.
2.No blow no show, di Bobby Bland.
3.Mr. Big Stuff, di Jean Knight.
4.The Love you have, dei Jackson Five.
5.The Ghetto, di Donny Hathaway.
Canzoni di Elvis Costello preferite
1.Alison.
2.Little triggers.
3.Man out of time.
4.King Horse.
5.una versione stile Merseybeat di Every day I write the Book, in una cassetta pirata che neanche ricordo dove sia ora.
Lavori da sogno
1.Giornalista del New Musical Express tra il 1976 e il 1979.
2.Produttore dell'Atlantic Records tra il 1964 e il 1971.
3.Musicista di qualunque classe (eccezione fatta per la musica classica e il rap).
4.Regista cinematografico, preferibilmente né tedesco né di cinema muto.
5.Architetto.
Musica che voglio sia messa al mio funerale
1.One Love, di Bob Marley.
2.Many Rivers To Cross, di Jimmy Cliff.
3.Angel, di Aretha Franklin.
4."Infine, ho sempre avuto la fantasia che una donna bella e piangente insistesse per sentire You're The Best Thing That Ever Happened To Me, di Gladys Knight."
Attività più accattivanti da bambino
1.i LEGO.
2.Il libro della giungla.
3.The Hardy Boys.
4.Organizzazione U.N.C.L.E..
5.i cartoni animati del sabato mattina.
Alta Fedeltà (titolo originale High Fidelity) è un romanzo pubblicato nel 1995 dallo scrittore inglese Nick Hornby.
Londra, anni novanta. Rob Fleming, trentacinquenne, conduce una vita non tutta rose e fiori: dirige un fatiscente negozio di dischi, il Championship Vinyl, è appena stato piantato dalla sua fidanzata, Laura, ed è sentimentalmente frustrato e insoddisfatto della propria vita.
Partendo da una classifica delle "cinque più memorabili fregature di tutti i tempi" (che sono ovviamente donne), Rob ci rende partecipi della sua vita, dei suoi sentimenti, delle sue frustrazioni. Filo conduttore del racconto è la relazione con Laura, i continui tentativi di tornare a stare con lei, a cui fanno da cornice numerosi personaggi "secondari" (se così possiamo chiamarli): Dick e Barry, gli aiutanti di Rob al negozio, Marie, la cantante, Liz, l'amica di Laura, e molti altri.
In questo universo instabile, unica certezza di Rob è la musica, il filo conduttore di una vita dalla quale ha sempre cercato di non farsi coinvolgere troppo, preferendo, piuttosto, rifugiarsi e ritrovarsi nelle canzoni. E così il libro si trasforma in una scorrevole chiacchierata con i lettori: le donne, l'amore, l'amicizia e la paura di crescere sono affrontati con humour e sincerità. La scrittura segue il corso dei pensieri del protagonista, perde il filo del discorso principale per inoltrarsi in un'associazione di idee, in una riflessione, e poi torna al punto di partenza.
Rob Fleming rappresenta in pieno una tipologia di trentenni degli anni novanta, che vuole rimanere adolescente per tutta la vita, per non perdere il gusto della prima volta di ogni cosa e vivere senza vincoli, senza responsabilità, "senza chiudersi porte". Hornby descrive, insomma, attraverso una vicenda ordinaria, tutte le contraddizioni e le nevrosi della postmodernità, e la banalità della vita adulta nella società occidentale di fine millennio, tratteggiando con ironia e sincerità i sentimenti dell'uomo moderno.
Sono numerosissime le citazioni di canzoni e di gruppi musicali, di ogni genere, dai Nirvana a Solomon Burke.
Alta fedeltà è stato portato anche sul grande schermo da Stephen Frears, anche se le vicende sono ambientate a Chicago e non a Londra.
Una delle peculiarità del libro sono le "top five", classifiche di ogni genere che Rob, Dick e Barry si divertono a fare sugli argomenti più vari anche se quasi sempre ad argomento musicale.
Separazioni più importanti (in ordine cronologico)
1.Alison Ashworth.
2.Penny Hardwick.
3.Jackie Allen.
4.Charlie Nicholson.
5.Sarah Kendrew.
Dischi preferiti (singles)
1.Let's Get It On di Marvin Gaye.
2.This Is the House That Jack Built di Aretha Franklin.
3.Back in the USA di Chuck Berry.
4.(White Man) In Hammersmith Palais dei The Clash.
5.Tired of Being Alone di Al Green.
Libri preferiti di tutti i tempi
1.Il grande sonno, de Raymond Chandler.
2.Il delitto della terza luna, de Thomas Harris.
3.Dolce musica soul, de Peter Guralnick.
4.Guida galattica per gli autostoppisti, de Douglas Adams.
5.Per terminare ci sarebbe, che ne so, ci sarebbe da aggiungere qualcosa di William Gibson o anche di Kurt Vonnegut.
Film in versione originale sottotitolata
1.Betty Blue.
2.Subway.
3.Légami!
4.Il mio uomo è un selvaggio.
5.Diva.
Migliori film americani, (che poi equivale a dire che sono i cinque miglior film di tutti i tempi)
1.Il padrino.
2.Il padrino - Parte II.
3.Taxi Driver.
4.Quei bravi ragazzi.
5.Le iene.
Film preferiti dai miei genitori
1.Genevieve.
2.Via col vento.
3.Come eravamo.
4.Funny Girl.
5.Sette spose per sette fratelli.
Episodi preferiti di Cin cin
1.Quello dove Cliff trova una patata che somiglia a Richard Nixon.
2.Quello dove c'è John Cleese che dà consigli di terapia di coppia a Sam e Diane.
3.Quello dove tutti credono che il capo di stato maggiore delle forze armate USA, interpretato da un tipo che è ammiraglio nella vita reale, abbia rubato gli orecchini a Rebecca.
4.Un altro dove Sam trova lavoro come commentatore sportivo in TV.
5.Quello dove Woody cantava una canzone ridicola su Kelly.
Migliori lati A di 45 giri di tutti i tempi
1.Janie Jones, dei Clash.
2.Thunder Road, di Bruce Springsteen.
3.Smells Like Teen Spirit, dei Nirvana.
4.Let's Get It On, di Marvin Gaye.
5.Return of the Grievous Angel, di Gram Parsons.
Primi cinque gruppi o musicisti che bisognerebbe fucilare il giorno in cui arrivasse la rivoluzione musicale
1.Simple Minds.
2.Michael Bolton.
3.U2.
4.Bryan Adams.
5.Genesis.
Donne che non vivono dove vivo io, da quello che so, ma che sarebbero benvenute qualora volessero traslocare
1.Holly Hunter di Dentro la notizia.
2.Meg Ryan in Insonnia d'amore.
3.un medico che vidi una volta alla tele e che aveva i capelli lunghissimi e molto ricci, e che mise in ginocchio un parlamentare conservatore sul tema degli embrioni e dei bebè in provetta.
4.Katherine Hepburn in Scandalo a Filadelfia.
5.Valerie Harper, Rhoda, la serie televisiva.
Canzoni che riempivano la pista al Groucho(il locale dove Rob faceva il disk-jokey anni prima)
1.It's a good feeling, di Smokey Robinson and the Miracles.
2.No blow no show, di Bobby Bland.
3.Mr. Big Stuff, di Jean Knight.
4.The Love you have, dei Jackson Five.
5.The Ghetto, di Donny Hathaway.
Canzoni di Elvis Costello preferite
1.Alison.
2.Little triggers.
3.Man out of time.
4.King Horse.
5.una versione stile Merseybeat di Every day I write the Book, in una cassetta pirata che neanche ricordo dove sia ora.
Lavori da sogno
1.Giornalista del New Musical Express tra il 1976 e il 1979.
2.Produttore dell'Atlantic Records tra il 1964 e il 1971.
3.Musicista di qualunque classe (eccezione fatta per la musica classica e il rap).
4.Regista cinematografico, preferibilmente né tedesco né di cinema muto.
5.Architetto.
Musica che voglio sia messa al mio funerale
1.One Love, di Bob Marley.
2.Many Rivers To Cross, di Jimmy Cliff.
3.Angel, di Aretha Franklin.
4."Infine, ho sempre avuto la fantasia che una donna bella e piangente insistesse per sentire You're The Best Thing That Ever Happened To Me, di Gladys Knight."
Attività più accattivanti da bambino
1.i LEGO.
2.Il libro della giungla.
3.The Hardy Boys.
4.Organizzazione U.N.C.L.E..
5.i cartoni animati del sabato mattina.
giovedì 4 novembre 2010
L'ultimo film fatto d'aria
L'ultimo dominatore dell'aria l'abbiamo cominciato a vedere ieri sera.
Un classico film da stiraggio: da vedere mentre mogliaideale stira.
M. Night Shyamalan è un regista che ha toccato l'apice del successo con "il sesto senso" un cult movie girato quando era ancora un ragazzino. Poi una lenta discesa qualitativa fino ad arrivare a questo film per ragazzi recitato malino.
Il film, stroncato in patria sia dalla critica che dal pubblico, ha ricevuto in Italia recensioni e giudizi di critica migliori, pur non esentandosi del tutto dal riceverne anche di negativi;
Maurizio Acerbi, Il Giornale:
« Lanciamo un appello: evitate che M. Night Shyamalan ci strazi ancora con altri due capitoli di questa annunciata trilogia. Se proprio, affidateli a qualcun altro; perché ci è bastato oltre misura questo primo noiosissimo e sconnesso adattamento della bella serie a cartoon Avatar – La leggenda di Aang, trasmessa su Nickelodeon, per confermare come il regista indiano abbia smarrito da tempo il suo «sesto senso». Certo, non lo aiutano quel 3D riconvertito e l’inesperto (ma incolpevole) protagonista. »
Roberto Nespoti, La Repubblica:
« Trasformando una serie animata in un blockbuster a effetti speciali (e accettando la dittatura del 3D), Shyamalan ha compromesso la fama di regista di culto che si era conquistata a partire dal Il sesto senso: stampa americana e fan della serie lo hanno linciato. Non del tutto a torto. La storia del riluttante eroe-bambino fatica a conciliare le ossessioni del regista con un universo di cartapesta, la spiritualità con i pupazzoni di animali volanti da heroic-fantasy. »
Boris Sollazzo, Liberazione:
« L’ultimo dominatore dell’aria non ha la minima capacità di intrattenimento, ha solo accenni delle grandi capacità di regia del suo autore, che a volte sembra persino distratto e sciatto, non sa dove andare né cosa guardare per almeno tre quarti del film. La ricerca dell’Avatar, i quattro mondi, un’unica slabbrata battaglia campale si rincorrono con compassata indifferenza di chi guarda e tende a dimenticare chi o cosa sia importante nell’economia della storia. A questo va aggiunto un 3D pleonastico e spesso fuori luogo, frutto di una riconversione volta a seguire la moda imperante dell’ultimo anno. Al regista indo-statunitense, se queste sono le premesse, auguriamo che non ci siano altri capitoli e che possa ritrovarsi con una storia delle sue. Sempre che ne abbia ancora, e che il suo non sia un declino irreversibile. »
Maurizio Ciotta, Il Manifesto:
« Shyamalan è passato dai suoi film paranormali, tutti giocati su un progressivo slittamento del reale nell’impossibile, al kolossal su misura del Signori degli anelli. Ma la storia del bambino Aang, l’ultimo superstite della stirpe dei Nomadi dell’aria, Avatar, pura essenza del cosmo, capace di dominare i quattro elementi, è una favola déjà vu, e più che evocare il fumettistico Unbreakable ricorre all’armamentario mistico-integralista di Narnia... Nessun detour emozionale spezza la monotonia delle immagini, sfigurate da un 3D posticcio (la Paramount ha riconvertito il film in post-produzione)... L’ultimo dominatore dell’aria è un disastro produttivo, un innesto non riuscito tra il visionario cacciatore di spettri e i piani milionari degli executives. »
Francesco Alò, Il Messaggero:
« L’ultimo dominatore dell’aria in 3D è l’ultimo fallimento (specie in Usa) di Shyamalan, il ragazzo prodigio che un tempo aveva un Sesto senso per il successo e sembrava indistruttibile (Unbreakable). Non ne imbrocca più una da almeno tre film... Film sano. Unico crimine: il finto 3D. Quasi quasi si vede meglio senza occhiali. Gravissimo. Se si continua così, il pubblico insorgerà. »
Alberto Crespi, L'Unità:
« M. Night Shyamalan ha un grande talento per storie apparentemente «reali» nelle quali si insinua il fantastico. Successi come Il sesto senso, Signs e The Village sono lì a dimostrarlo. Andare brutalmente sul fantasy, e raccontare storielle sui Quattro Regni dell’Acqua, dell’Aria, della Terra e del Fuoco... non gli giova. Sparisce l’inquietudine (e Shyamalan è capace di distillarne a tonnellate) e tutto diventa un clamoroso videogame in 3D. »
Un classico film da stiraggio: da vedere mentre mogliaideale stira.
M. Night Shyamalan è un regista che ha toccato l'apice del successo con "il sesto senso" un cult movie girato quando era ancora un ragazzino. Poi una lenta discesa qualitativa fino ad arrivare a questo film per ragazzi recitato malino.
Il film, stroncato in patria sia dalla critica che dal pubblico, ha ricevuto in Italia recensioni e giudizi di critica migliori, pur non esentandosi del tutto dal riceverne anche di negativi;
Maurizio Acerbi, Il Giornale:
« Lanciamo un appello: evitate che M. Night Shyamalan ci strazi ancora con altri due capitoli di questa annunciata trilogia. Se proprio, affidateli a qualcun altro; perché ci è bastato oltre misura questo primo noiosissimo e sconnesso adattamento della bella serie a cartoon Avatar – La leggenda di Aang, trasmessa su Nickelodeon, per confermare come il regista indiano abbia smarrito da tempo il suo «sesto senso». Certo, non lo aiutano quel 3D riconvertito e l’inesperto (ma incolpevole) protagonista. »
Roberto Nespoti, La Repubblica:
« Trasformando una serie animata in un blockbuster a effetti speciali (e accettando la dittatura del 3D), Shyamalan ha compromesso la fama di regista di culto che si era conquistata a partire dal Il sesto senso: stampa americana e fan della serie lo hanno linciato. Non del tutto a torto. La storia del riluttante eroe-bambino fatica a conciliare le ossessioni del regista con un universo di cartapesta, la spiritualità con i pupazzoni di animali volanti da heroic-fantasy. »
Boris Sollazzo, Liberazione:
« L’ultimo dominatore dell’aria non ha la minima capacità di intrattenimento, ha solo accenni delle grandi capacità di regia del suo autore, che a volte sembra persino distratto e sciatto, non sa dove andare né cosa guardare per almeno tre quarti del film. La ricerca dell’Avatar, i quattro mondi, un’unica slabbrata battaglia campale si rincorrono con compassata indifferenza di chi guarda e tende a dimenticare chi o cosa sia importante nell’economia della storia. A questo va aggiunto un 3D pleonastico e spesso fuori luogo, frutto di una riconversione volta a seguire la moda imperante dell’ultimo anno. Al regista indo-statunitense, se queste sono le premesse, auguriamo che non ci siano altri capitoli e che possa ritrovarsi con una storia delle sue. Sempre che ne abbia ancora, e che il suo non sia un declino irreversibile. »
Maurizio Ciotta, Il Manifesto:
« Shyamalan è passato dai suoi film paranormali, tutti giocati su un progressivo slittamento del reale nell’impossibile, al kolossal su misura del Signori degli anelli. Ma la storia del bambino Aang, l’ultimo superstite della stirpe dei Nomadi dell’aria, Avatar, pura essenza del cosmo, capace di dominare i quattro elementi, è una favola déjà vu, e più che evocare il fumettistico Unbreakable ricorre all’armamentario mistico-integralista di Narnia... Nessun detour emozionale spezza la monotonia delle immagini, sfigurate da un 3D posticcio (la Paramount ha riconvertito il film in post-produzione)... L’ultimo dominatore dell’aria è un disastro produttivo, un innesto non riuscito tra il visionario cacciatore di spettri e i piani milionari degli executives. »
Francesco Alò, Il Messaggero:
« L’ultimo dominatore dell’aria in 3D è l’ultimo fallimento (specie in Usa) di Shyamalan, il ragazzo prodigio che un tempo aveva un Sesto senso per il successo e sembrava indistruttibile (Unbreakable). Non ne imbrocca più una da almeno tre film... Film sano. Unico crimine: il finto 3D. Quasi quasi si vede meglio senza occhiali. Gravissimo. Se si continua così, il pubblico insorgerà. »
Alberto Crespi, L'Unità:
« M. Night Shyamalan ha un grande talento per storie apparentemente «reali» nelle quali si insinua il fantastico. Successi come Il sesto senso, Signs e The Village sono lì a dimostrarlo. Andare brutalmente sul fantasy, e raccontare storielle sui Quattro Regni dell’Acqua, dell’Aria, della Terra e del Fuoco... non gli giova. Sparisce l’inquietudine (e Shyamalan è capace di distillarne a tonnellate) e tutto diventa un clamoroso videogame in 3D. »
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Shyamalan ultimo dominatore last airbender
mercoledì 3 novembre 2010
Gli antisportivi
Decido di vedere su raidue Milan Real Madrid.
Sì, la vedo tra il morbillo e la pappa di cucciola, ed una mogliaideale giustamente allo stremo delle forze.
Se c'è una cosa che mi fa desistere dal praticare lo sport e dal guardarlo sono gli anti sportivi. Prendi Josè Mourinho.
La carriera di Mourinho è stata caratterizzata da episodi controversi; nel marzo 2005, durante la gara Chelsea-Barcellona accusò l'arbitro svedese Anders Frisk e l'allora allenatore del Barcellona Frank Rijkaard di aver violato le norme FIFA in quanto visti a parlare durante l'intervallo. Wiki continua dicendo che l'arbitro disse che Rijkaard aveva cercato di parlare con lui, ma insistette a mandarlo via. Dopo la gara e dopo le dichiarazioni di Mourinho, Frisk ricevette alcune minacce di morte da parte degli inglesi e in seguito decise di ritirarsi dall'attività.[31][32] Volker Roth, capo della commissione arbitri dell'UEFA definì Mourinho "un nemico del calcio" e al termine dell'indagine venne squalificato per 2 giornate e condannato al pagamento di una multa.
Il 2 giugno dello stesso anno venne multato di 200.000 sterline da parte della FA (pena ridotta a 75.000 sterline in appello) per aver avuto un incontro con Ashley Cole, all'epoca giocatore dell'Arsenal, nel gennaio 2005, violando le norme interne della Premier League.[34] Nello stesso anno definì l'allenatore dell'Arsenal Arsène Wenger voyeur, dicendo che il francese aveva una grossa ossessione per il Chelsea. Wenger, irritato, intraprese un'azione legale nei confronti di Mourinho ma successivamente il rapporto tra i due si riappacificò.[35]
Dopo la gara Chelsea-Everton del 17 dicembre 2006 definì il giocatore Andy Johnson "inaffidabile", per aver causato l'infortunio del portiere Hilário. L'Everton minacciò un'azione legale invitando Mourinho a scusarsi, cosa che poi ha fatto.
Inter
José MourinhoIl 5 marzo 2009, il procuratore federale Stefano Palazzi ha deferito Mourinho per le dichiarazioni rilasciate agli organi d'informazione dopo il contestato 3-3 della partita Inter-Roma (1º marzo 2009) in cui ha espresso «giudizi lesivi della reputazione della classe arbitrale e delle Istituzioni federali nel loro complesso». Oltre ad essere stato punito con una multa di 10 mila euro, la Procura della FIGC ha deferito per responsabilità oggettiva (artt. 4 comma 2 e 5 comma 2) anche la società Inter.
Il 21 settembre 2009, il giudice sportivo squalifica per un turno di campionato Mourinho, espulso al 58° della gara contro il Cagliari per aver protestato per la presunta mancata ammonizione ad Astori per un intervento falloso su Balotelli. Il portoghese «ha contestato platealmente una decisione arbitrale e indirizzato reiteramente pesanti insulti al direttore di gara». Al tecnico è stata anche inflitta un'ammenda di 15 mila euro.
Dopo la lite con un giornalista del Corriere dello Sport al termine di Atalanta-Inter del 13 dicembre 2009, la Federcalcio lo ha deferito alla commissione disciplinare per violazione dell'articolo 1 del codice di giustizia sportiva per «aver espresso, nei confronti del giornalista sportivo Andrea Ramazzotti, frasi ingiuriose» e averlo «afferrato per gli avambracci». Per responsabilità oggettiva è stata deferita anche l'Inter. Mourinho aveva ammesso gli insulti, negando però che si fosse arrivati al contatto fisico. La Commissione Disciplinare della Federcalcio lo ha multato di 13mila euro.
Dopo la partita Inter-Sampdoria terminata 0-0, il 22 febbraio 2010 il giudice sportivo Gianpaolo Tosel ha deciso di squalificarlo per tre giornate «per avere contestato ripetutamente l'operato arbitrale con atteggiamenti plateali, in particolare mimando le manette; per avere inoltre, nell'intervallo, rivolto all'arbitro ed agli assistenti espressioni ingiuriose e per avere, nel corso della gara, contestato ripetutamente la presenza dei collaboratori della Procura federale». Al portoghese è stata anche inflitta un'ammenda di 40mila euro.
Prendi Cristiano Ronaldo che irride gli avversari. Io sono cresciuto tra il divin codino di Baggio, Arrigo Sacchi, Baresi, Ferri, Bergomi, Tacconi, Maradona. Giocatori leali, ed il calcio era qualcosa di dorato e magico. Mi sento molto vicino a quanto dicono gli Statuto nell'album Controcalcio.
Scusate il CAPS LOCK:
NON FA PER NOI NON SOMIGLIA A NOI
QUESTO CALCIO DEGLI AFFARI DIRIGENTI ED IMPRESARI
QUESTO GRANDE BLUFF
Sì, la vedo tra il morbillo e la pappa di cucciola, ed una mogliaideale giustamente allo stremo delle forze.
Se c'è una cosa che mi fa desistere dal praticare lo sport e dal guardarlo sono gli anti sportivi. Prendi Josè Mourinho.
La carriera di Mourinho è stata caratterizzata da episodi controversi; nel marzo 2005, durante la gara Chelsea-Barcellona accusò l'arbitro svedese Anders Frisk e l'allora allenatore del Barcellona Frank Rijkaard di aver violato le norme FIFA in quanto visti a parlare durante l'intervallo. Wiki continua dicendo che l'arbitro disse che Rijkaard aveva cercato di parlare con lui, ma insistette a mandarlo via. Dopo la gara e dopo le dichiarazioni di Mourinho, Frisk ricevette alcune minacce di morte da parte degli inglesi e in seguito decise di ritirarsi dall'attività.[31][32] Volker Roth, capo della commissione arbitri dell'UEFA definì Mourinho "un nemico del calcio" e al termine dell'indagine venne squalificato per 2 giornate e condannato al pagamento di una multa.
Il 2 giugno dello stesso anno venne multato di 200.000 sterline da parte della FA (pena ridotta a 75.000 sterline in appello) per aver avuto un incontro con Ashley Cole, all'epoca giocatore dell'Arsenal, nel gennaio 2005, violando le norme interne della Premier League.[34] Nello stesso anno definì l'allenatore dell'Arsenal Arsène Wenger voyeur, dicendo che il francese aveva una grossa ossessione per il Chelsea. Wenger, irritato, intraprese un'azione legale nei confronti di Mourinho ma successivamente il rapporto tra i due si riappacificò.[35]
Dopo la gara Chelsea-Everton del 17 dicembre 2006 definì il giocatore Andy Johnson "inaffidabile", per aver causato l'infortunio del portiere Hilário. L'Everton minacciò un'azione legale invitando Mourinho a scusarsi, cosa che poi ha fatto.
Inter
José MourinhoIl 5 marzo 2009, il procuratore federale Stefano Palazzi ha deferito Mourinho per le dichiarazioni rilasciate agli organi d'informazione dopo il contestato 3-3 della partita Inter-Roma (1º marzo 2009) in cui ha espresso «giudizi lesivi della reputazione della classe arbitrale e delle Istituzioni federali nel loro complesso». Oltre ad essere stato punito con una multa di 10 mila euro, la Procura della FIGC ha deferito per responsabilità oggettiva (artt. 4 comma 2 e 5 comma 2) anche la società Inter.
Il 21 settembre 2009, il giudice sportivo squalifica per un turno di campionato Mourinho, espulso al 58° della gara contro il Cagliari per aver protestato per la presunta mancata ammonizione ad Astori per un intervento falloso su Balotelli. Il portoghese «ha contestato platealmente una decisione arbitrale e indirizzato reiteramente pesanti insulti al direttore di gara». Al tecnico è stata anche inflitta un'ammenda di 15 mila euro.
Dopo la lite con un giornalista del Corriere dello Sport al termine di Atalanta-Inter del 13 dicembre 2009, la Federcalcio lo ha deferito alla commissione disciplinare per violazione dell'articolo 1 del codice di giustizia sportiva per «aver espresso, nei confronti del giornalista sportivo Andrea Ramazzotti, frasi ingiuriose» e averlo «afferrato per gli avambracci». Per responsabilità oggettiva è stata deferita anche l'Inter. Mourinho aveva ammesso gli insulti, negando però che si fosse arrivati al contatto fisico. La Commissione Disciplinare della Federcalcio lo ha multato di 13mila euro.
Dopo la partita Inter-Sampdoria terminata 0-0, il 22 febbraio 2010 il giudice sportivo Gianpaolo Tosel ha deciso di squalificarlo per tre giornate «per avere contestato ripetutamente l'operato arbitrale con atteggiamenti plateali, in particolare mimando le manette; per avere inoltre, nell'intervallo, rivolto all'arbitro ed agli assistenti espressioni ingiuriose e per avere, nel corso della gara, contestato ripetutamente la presenza dei collaboratori della Procura federale». Al portoghese è stata anche inflitta un'ammenda di 40mila euro.
Prendi Cristiano Ronaldo che irride gli avversari. Io sono cresciuto tra il divin codino di Baggio, Arrigo Sacchi, Baresi, Ferri, Bergomi, Tacconi, Maradona. Giocatori leali, ed il calcio era qualcosa di dorato e magico. Mi sento molto vicino a quanto dicono gli Statuto nell'album Controcalcio.
Scusate il CAPS LOCK:
NON FA PER NOI NON SOMIGLIA A NOI
QUESTO CALCIO DEGLI AFFARI DIRIGENTI ED IMPRESARI
QUESTO GRANDE BLUFF
martedì 2 novembre 2010
morbillo ed innesti
Mogliaideale non si fa capace di come si possa nel 2010 fare ad ammalarsi di morbillo pur avendo fatto il vaccino. Cucciola infatti è piena di puntini ed ora è prigioniera con moglia quattro mura, mentre io evado e vado al lavoro. Il difficile è riuscire a mantenerla tranquilla perché, logicamente, non solo non si sente bene, ma si scoccia anche, abituata com'è a vedere gente e uscire a fare la passeggiatina! Nel frattempo di Incepiton non c'ho capito granché, o almeno il finale. O almeno, come promesso da Nolan, lo spettatore può crearsene uno suo. Wiki dice che una volta a casa, Cobb fa girare la sua trottola come d'abitudine, per controllare di non essere all'interno di un sogno, ma viene distratto dai suoi due figli, che può finalmente riabbracciare, e vi corre incontro prima che si riesca a scoprire se questa cadrà o meno.
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