La famiglia Klingenfeldt si riunisce al completo in una villa gigantesca per festeggiare il sessantesimo compleanno del capostipite, Helge. È presente anche Michael, il figlio minore, che non era stato invitato, insieme alla moglie e i figli. L'atmosfera è subito molto tesa, nonostante gli sforzi collettivi di mostrare familiarità e calore.
Durante la cena, Christian, il primogenito, viene invitato a proporre un brindisi; si alza e ringrazia, e propone di brindare al padre, e poi dovrei spoilerare il resto del film ma se lo faccio: mogliaideale mi ammazza per svariati motivi e voi che leggete non vi vedreste il film.
I presenti gelano, ma solo per pochi secondi: presto uno dopo l'altro si sforzano di far finta di niente, e di prendere le parole di Christian come uno scherzo di cattivo gusto; la cena prosegue tra sorrisi un po' tirati.
Poco dopo, Christian si alza nuovamente, prende la parola per scusarsi, ma invece di scusarsi continua a parlare del fulcro del film. Nel frattempo in cucina succedono le cose più belle, che wikipedia non spoilera non perché irrilevanti, ma perché boh proprio non saprei.
Ma di questo film ricorderò lo stile asciutto conseguenza del Dogma 95, le ottime interpretazioni di sconosciuti attori Danesi, tanto che ho desiderato fosse un telefilm e che quei personggi così ben costruiti continuassero a vivere. Invece no, è solo un film di una corrente che non ha avuto successo e seguito. Peccato.
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