Ma com'è possibile?
Nell'era di sky, digitale terrestre, televideo, internet e EPG, sono andato in edicola a comprare il settimanale "tv sorrisi e canzoni"!
Come mai?
Nostalgia della mia infanzia/adolescenza?
Non solo. Succede che la carta stampata è più consultabile di qualsiasi altro strumento digitale specialmente quando si è seduti sul cesso.
Ed in più non fa male agli occhi, senza l'aiuto di schermi anti radiazioni.
Wiki mi dice che il settimanale, fondato dalla famiglia Campi, è uscito per la prima volta nel 1952 con il nome di "Sorrisi e Canzoni d'Italia", quando ancora le trasmissioni televisive erano di là da venire. Successivamente la testata divenne "Sorrisi e Canzoni". Quando nacque, il giornale era il primo a parlare interamente di spettacolo: mancava infatti in Italia una rivista interamente dedicata alle canzoni e alla musica. Ed io aggiungo che è soprattutto per la musica, per il taglio popolare, che l'ho letto con interesse, perché questo mondo, questo linguaggio da quando ho litigato con la tv, un po' mi manca.
In auto, di ritorno dal'edicola, ho raccontato una storia a cucciola che parlava di zii edicolanti, della mia infanzia/adolescenza, e di tutto quello che il tv sorrisi e canzoni mi riportava alla mente. Magari un giorno lo scriverò anche qui.
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