Come ogni 2 giugno dovrò fare i conti con chi facendomi gli auguri di buon onomastico aggiungerà:
Ma non festeggi il 6 dicembre?
Non sei San Nicola di Bari, ma come proprio tu che sei Pugliese?
La prima parte delle domande (o la seconda dipende da come si ama spezzettare l'anno) le ricevo il 6 dicembre:
Auguri!
Ma come non festeggi oggi?
Non vuoi offrire dai, smettila di scherzare!
In entrambi i casi spunta poi questo link:
http://it.wikipedia.org/wiki/Nicola_Pellegrino
il fatto che il mio santo sia deceduto a Trani il 2 giugno convince definitivamente gli avventori auguranti.
Zero Commenti
la vita virtuale del nickname santaklaus, e la vita reale del suo alter ego
sabato 1 giugno 2013
Cercasi post per la fine del mondo
Aggiorno il blog dopo sei mesi, quindi la prima volta quest'anno.
Mi sono svegliato alle 5, come spesso accade negli ultimi due mesi.
Alle 6 ho deciso di alzarmi dal letto.
Avevo fame ed ho mangiato una banana e prugne sunsweet a mo' di patatine.
(la scrittura di questo post verrà più volte interrotta causa vita domestica)
Ho guardato ed "utilizzato" il sito tntvillage, ho spostato sul desktop i film da vedermi questo week end ed ho notato "Cercasi amore per la fine del mondo".
Ho cominciato a vederlo, mi è subito piaciuto tanto.
Trama dagli input semplici, direi banali e sovrautilizzati (chissà perché a tratti mi ricorda la notte degli zombie dementi, ammesso che si chiamasse proprio così), però sviluppati magistralmente, attori molto in forma, ritmo del racconto ottimo, miscuglio di generi (oserei dire horror+comicità demenziale) originale.
Però alle 6,30 mi ero programmato di correre, ma è già da due mesi che non pratico running.
Ho pensato "Mi sono svegliato alle 5, come spesso accade negli ultimi due mesi.".
Cavolo, le due cose potrebbero essere collegate.
Allora mi sono infilato una felpa, scarpe da running, bacio a moglia con un "vado a cammirare svelto, tu dormi". Risposta: "torna qui quando finisci".
Obiettivo: esplorare strade mai battute della città in cui vivo.
Non mi ero perso nulla.
Però i Bar avevano un aria appetitosa, con tutti quei profumi di cornetti appena sfornati.
A volte immagino che i baristi si mettano coi ventilatori per attirare i clienti.
Dopo la mia camminata svelta sono salito a casa, moglie continuava a dormire, ho preso 5 euri e sono sceso a fare colazione al Bar: cornetto ai cereali con miele+ caffé macchiato.
Ottimo il cornetto, consiglio a tutti l'abbinamento cereali e miele.
Edicola, gazzetta dello sport e sportweek. Panchina di piazza duomo, 20 mins di lettura.
Scopro che l'italia ha battuto 4 a 0 san marino, che Balotelli giustamente s'incazza per l'ultima storia (spaccio di droga) raccontata su di lui, che ci sono playoff ovunque, che un tizio del CIO vuole organizzare i mondiali United, copiando dalle olimpiadi. Bella idea ma mi era venuta a me in mente già anni fa. Copioni.
Tornato su la primogenita dormiva nel lettone. Ho recuperato moglia, le ho fatto fare colazione mentre abbiamo ricominciato a vedere "Cercasi amore per la fine del mondo".
Ora mancano 20 mins alla fine del film, confermo che è il migliore degli ultimi miei 6 film visti.
Ora moglia sbrina il frigo e le mie due tenere pesti vandalizzano casa quindi sospendo la scrittura.
La riprendo ora a termine del film.
Che dire se non quello che ho detto già a Moglia: il finale è giusto ma fa virare in un sol colpo il genere del film, catalogabile tra il demenziale, il grottesco e l'horror, in commedia sentimentale drammatica.
Un esplosione di miscugli di generi.
Alla fine sì, sono soddisfatto. Non me lo rivedrei però subito, sono film che pur belli ti mettono una tristezza infinita, ed ora (e spesso) non è ho bisogno.
La mia dose di tristezza malinconica depressa me la fornisce già la mia bella musica indie sfiga.
Di cui invece sento uno spassionato bisogno perché, specie quella italiana, porta in se testi, parole, linguaggio che da nessun altra parte posso trovare. O meglio: non so come altro provare.
Mi sono svegliato alle 5, come spesso accade negli ultimi due mesi.
Alle 6 ho deciso di alzarmi dal letto.
Avevo fame ed ho mangiato una banana e prugne sunsweet a mo' di patatine.
(la scrittura di questo post verrà più volte interrotta causa vita domestica)
Ho guardato ed "utilizzato" il sito tntvillage, ho spostato sul desktop i film da vedermi questo week end ed ho notato "Cercasi amore per la fine del mondo".
Ho cominciato a vederlo, mi è subito piaciuto tanto.
Trama dagli input semplici, direi banali e sovrautilizzati (chissà perché a tratti mi ricorda la notte degli zombie dementi, ammesso che si chiamasse proprio così), però sviluppati magistralmente, attori molto in forma, ritmo del racconto ottimo, miscuglio di generi (oserei dire horror+comicità demenziale) originale.
Però alle 6,30 mi ero programmato di correre, ma è già da due mesi che non pratico running.
Ho pensato "Mi sono svegliato alle 5, come spesso accade negli ultimi due mesi.".
Cavolo, le due cose potrebbero essere collegate.
Allora mi sono infilato una felpa, scarpe da running, bacio a moglia con un "vado a cammirare svelto, tu dormi". Risposta: "torna qui quando finisci".
Obiettivo: esplorare strade mai battute della città in cui vivo.
Non mi ero perso nulla.
Però i Bar avevano un aria appetitosa, con tutti quei profumi di cornetti appena sfornati.
A volte immagino che i baristi si mettano coi ventilatori per attirare i clienti.
Dopo la mia camminata svelta sono salito a casa, moglie continuava a dormire, ho preso 5 euri e sono sceso a fare colazione al Bar: cornetto ai cereali con miele+ caffé macchiato.
Ottimo il cornetto, consiglio a tutti l'abbinamento cereali e miele.
Edicola, gazzetta dello sport e sportweek. Panchina di piazza duomo, 20 mins di lettura.
Scopro che l'italia ha battuto 4 a 0 san marino, che Balotelli giustamente s'incazza per l'ultima storia (spaccio di droga) raccontata su di lui, che ci sono playoff ovunque, che un tizio del CIO vuole organizzare i mondiali United, copiando dalle olimpiadi. Bella idea ma mi era venuta a me in mente già anni fa. Copioni.
Tornato su la primogenita dormiva nel lettone. Ho recuperato moglia, le ho fatto fare colazione mentre abbiamo ricominciato a vedere "Cercasi amore per la fine del mondo".
Ora mancano 20 mins alla fine del film, confermo che è il migliore degli ultimi miei 6 film visti.
Ora moglia sbrina il frigo e le mie due tenere pesti vandalizzano casa quindi sospendo la scrittura.
La riprendo ora a termine del film.
Che dire se non quello che ho detto già a Moglia: il finale è giusto ma fa virare in un sol colpo il genere del film, catalogabile tra il demenziale, il grottesco e l'horror, in commedia sentimentale drammatica.
Un esplosione di miscugli di generi.
Alla fine sì, sono soddisfatto. Non me lo rivedrei però subito, sono film che pur belli ti mettono una tristezza infinita, ed ora (e spesso) non è ho bisogno.
La mia dose di tristezza malinconica depressa me la fornisce già la mia bella musica indie sfiga.
Di cui invece sento uno spassionato bisogno perché, specie quella italiana, porta in se testi, parole, linguaggio che da nessun altra parte posso trovare. O meglio: non so come altro provare.
venerdì 15 marzo 2013
Macchina del tempo
Ideare una macchina del tempo per i blog è cosa facile.
I miei riferimenti cinematografici sui viaggi nel tempo sono: la saga di ritorno al futuro, la prima stagione di Heroes, il secondo film della saga di Harry Potter.
Con queste timide premesse di background ci si immagina di non partorire ottime idee. Però io voglio provarci ugualmente. Voglio aggiornare a ritroso le mie pagine biance del blog.
Lo faccio già con la mia agenda cartacea personale, il mio diario.
Ad esempio leggo scopro e ricordo che il 15 marzo 2013 ho assaggiato dopo 3 mesi di digiuno la cioccolata.
Una Signora cioccolata di Modica.
A metà marzo ero nel bel mezzo della dieta che mi avrebbe fatto perdere 20-25 Kg (a seconda della bilancia di riferimento) in 7-8 mesi.
E' un bell'anno per sperimentare la macchina del tempo perché sono molto soddisfatto di me, dei miei progressi, di come ho cercato di raddrizzare la mia esistenza in quest'ultimo anno trascorso.
Il 15 marzo è anche il compleanno di mia mamma, ricordo di averle telefonato per gli auguri ma non molto altro purtroppo.
I miei riferimenti cinematografici sui viaggi nel tempo sono: la saga di ritorno al futuro, la prima stagione di Heroes, il secondo film della saga di Harry Potter.
Con queste timide premesse di background ci si immagina di non partorire ottime idee. Però io voglio provarci ugualmente. Voglio aggiornare a ritroso le mie pagine biance del blog.
Lo faccio già con la mia agenda cartacea personale, il mio diario.
Ad esempio leggo scopro e ricordo che il 15 marzo 2013 ho assaggiato dopo 3 mesi di digiuno la cioccolata.
Una Signora cioccolata di Modica.
A metà marzo ero nel bel mezzo della dieta che mi avrebbe fatto perdere 20-25 Kg (a seconda della bilancia di riferimento) in 7-8 mesi.
E' un bell'anno per sperimentare la macchina del tempo perché sono molto soddisfatto di me, dei miei progressi, di come ho cercato di raddrizzare la mia esistenza in quest'ultimo anno trascorso.
Il 15 marzo è anche il compleanno di mia mamma, ricordo di averle telefonato per gli auguri ma non molto altro purtroppo.
mercoledì 19 dicembre 2012
Post utile ed in aggiornamento costante
Questo post finiva con: "Mi sento sperduto, e come ogni avventura al principio sembra di guardare l’abisso dall’alto.
Ma rido perché sono contento di riprovarci. Ancora."
Ora invece inizia proprio così, come un augurio. Per questo e per l'altro blog di cui parlerò più giù.
Questo post si chiamava: i miei appunti son di tutti
Sto andando in sottrazione, soprattutto per aggiornare
http://ilmiocontributo.blogspot.it/
A seguire gli appunti che ho preso per sviluppare i due blog.
Mi annoto i film che un giorno o l'altro vorrei vedere.
Tipo:
Il cacciatore
star system - da cercare nelle pile
mostri oggi
giulia non esce la sera
bubble di soderberg
L'amore in gioco
(Fever Pitch)
20th Century Fox Home Entertainment, 2006 Widescreen
Regia di Bobby Farrelly; Peter Farrelly
Principali interpreti: Drew Barrymore; Jimmy Fallon; Jason Spevack ...
€ 11,61 (Prezzo di listino € 12,90 Risparmio € 1,29 )
Ho anche delle mail mandate a me stesso con lo stesso tema.
Dovrò ricordarmi di annotarmele qui, su questo post.
Altro file, nome "zibaldone blog".
non voglio inserire nessun nome/cognome reale nel blog. se non me lo forniscono me l'invento io.
una serata con moglia:navigata a cazzeggio, avatar il cartone, inuit, m.night sh., i guardiani della notte (gufi)
obiettivi del blog: materiale per il lulu libro. scrivere, scrivere, scrivere. scrivere invoglia a scrivere.
idee da blog: coinvolgere moglia e mauro. poi ketty e qualche amico-collega. con interviste da 5 domande al non-blogger sui blog[*].
sk blog awards: nickname dell'anno, blog dell'anno, blog collaborativo, passione dell'anno
torneo nickname per cucciola: non voglio chiamare cucciola nel blog, torneo per decidere un nickname. mie proposte: hit-babygirl
testare il livello di censura dei blog provider.
[*]interviste via mail: 5 domande ai blogger/no blogger. facebook o blog? di cosa vorresti parlasse il blog di santaklaus? Non sono impazzito, il mio è solo un test su quanto mi seguite.
libri mai nati: romanzo, libro sulla musica, libro di poesia. romanzo->postare il capitolo meglio scritto, preceduto da un riassunto di tutto ciò che sta prima, e seguito da tutto ciò che vorrei mettere dopo.
idee alla rinfusa: caffè alla nocciola+birre mesme+prima o poi la poesia arriva+outing wrestling
Alibia
(Salerno 200x)
Appartengono all'ondata indy-rock salernitana, una città sonnechiosa e paciosa, adagiata sul mare che in realtà è un grande porto. Loro, voce femminile e maschile, si fanno coraggio perché già i Baustelle hanno indicato la strada. Però da indipendenti i Baustelle non dimostravano questa maturità artistica.
Fondamenti di immoralità (Manuale apocrifo delle giovani marmotte, 2010)
"Ne-e-e-ssuno sa, mangio al cinema in un parcheggio per sognare" di minima moralità nella stagione illuminata nessuno sa nascosti nudi per sperimentare fondamenti di immoralità"
L'estate che non c'è (Manuale apocrifo delle giovani marmotte, 2010)
"Bacia l'estate che non c'è il fascino di ciò che muore nichilismo plastica solo superficie". Baustellismi, e sul ritornello c'è troppa sporcizia elettronica, così tanta da renderla unica e poco commerciabile. Può sembrare "estate" dei negramaro, ma i salentini sono più puliti musicalmente. E' fantastico quando all'apice del ritornello grida raschiante "nichilismo", una parola che lì, a quel punto, non ha senso che ci sia.
La geometria del tempo (Manuale apocrifo delle giovani marmotte, 2010)
"Lieve di nero esplode l'inverno ingoierà anche noi, come puntare in alto poi, ammettere di aver perduto" ed ancora e meglio "Liee di un bianco cade la neve ed io non tremo più, lieve un giorno un secolo ma dove sono i miei vent'anni". Parla di un natale, la mancanza di un rapporto che c'era, e lei che dice a lui "dimentica che non è niente". Dolce e tristissima. La musica è un piacere per le orecchie, neanche un suono fuori posto nel tempo.
Il gioco della rivoluzione (Manuale apocrifo delle giovani marmotte, 2010)
Un rockettone, anche poco indy, al momento giusto del disco. Qualche parole francese, ben inserita, ed un ritornello trascinante che parla di superenalotto, centri commerciali, e modernità da rivoluzionare.
Mondocellofan (Mondocellofan? 200x)
xxxxxxxyyyyyyyy, xx.
++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++
Ancora nessun commento di benvenuto: forse un blogger(.com) ha più difficoltà ad interagire con gli altri blogger. A differenza, ad esempio, di tiscaliblog, non esiste (o non l'ho trovata io) una home page di blogger.com che permetta di interagire con blogger con gusti simili. Per trovare blog simili al mio devo utilizzare google. E ci può anche stare visto che questo spazio è powered by google. E’ un mondo strano quello dei blogger, e devo dire che lo trovo cambiato a distanza di 5 anni. Non esiste più lo sprovveduto ed il web-blog è un torrente di parole dal quale è difficile districarsi. E' difficile persino riconoscere delle "sotto reti" di blog che condividono lo stesso interesse. Devo provare a crearla io? Il web mi sta sfidando? Come dite? Sento voci che altri non sentono?
Del mio primo blog mi mancano gli spunti lasciati nei commenti di nickname sconosciuti. Nel 2005 scrivevo da Roma. Roma, una delle mie città. In futuro dedicherò un post per tutte le mie città. Roma è una città che amorevolmente mi adottò. Da parte mia le dico che è quasi certamente la più bella città sdel mondo da visitare. Sicuramente d’Italia, e quasi sicuramente d’europa. Non vi nego che spesso passo periodi particolarmente nazionalisti.
A proposito di spunti. Un utente tiscali mi ispirò questa riflessione: certe idee nascono buone e muoiono cattive. Le mie idee di tenere diari cartacei sono sempre andate a farsi benedire. Sui diari è difficile tenerci attaccate le fotografie, invece sui blog no. Prima poi dovrò imparare a mettercene qualcuna anche qui.$ E poi, se si può ma credo di sì, andare a ritroso nel tempo del blog (nel blog il viaggio spazio temporale non è pura utopia! è magica realtà!). Vorrei poi passeggiare sulla fitta rete dei blog blogger.com. Ma anche su blog di altri blog provider. Mica è vietato scriverlo in un post?
Poi c'è anche un file che si chiama torneo delle città.
Di questo pure prima o poi dovrò parlarne.
Si tratta di sogni ad occhi aperti. A volte, come mi è successo oggi pomeriggio, si tratta di sogni che continuano con elucubrazioni da sveglio. Mi do un promemoria per il futuro, dovessi veramente dedicarci una serie di post. Il campionato di calcio di Malta.
Ma rido perché sono contento di riprovarci. Ancora."
Ora invece inizia proprio così, come un augurio. Per questo e per l'altro blog di cui parlerò più giù.
Questo post si chiamava: i miei appunti son di tutti
Sto andando in sottrazione, soprattutto per aggiornare
http://ilmiocontributo.blogspot.it/
A seguire gli appunti che ho preso per sviluppare i due blog.
Mi annoto i film che un giorno o l'altro vorrei vedere.
Tipo:
Il cacciatore
star system - da cercare nelle pile
mostri oggi
giulia non esce la sera
bubble di soderberg
L'amore in gioco
(Fever Pitch)
20th Century Fox Home Entertainment, 2006 Widescreen
Regia di Bobby Farrelly; Peter Farrelly
Principali interpreti: Drew Barrymore; Jimmy Fallon; Jason Spevack ...
€ 11,61 (Prezzo di listino € 12,90 Risparmio € 1,29 )
Ho anche delle mail mandate a me stesso con lo stesso tema.
Dovrò ricordarmi di annotarmele qui, su questo post.
Altro file, nome "zibaldone blog".
non voglio inserire nessun nome/cognome reale nel blog. se non me lo forniscono me l'invento io.
una serata con moglia:navigata a cazzeggio, avatar il cartone, inuit, m.night sh., i guardiani della notte (gufi)
obiettivi del blog: materiale per il lulu libro. scrivere, scrivere, scrivere. scrivere invoglia a scrivere.
idee da blog: coinvolgere moglia e mauro. poi ketty e qualche amico-collega. con interviste da 5 domande al non-blogger sui blog[*].
sk blog awards: nickname dell'anno, blog dell'anno, blog collaborativo, passione dell'anno
torneo nickname per cucciola: non voglio chiamare cucciola nel blog, torneo per decidere un nickname. mie proposte: hit-babygirl
testare il livello di censura dei blog provider.
[*]interviste via mail: 5 domande ai blogger/no blogger. facebook o blog? di cosa vorresti parlasse il blog di santaklaus? Non sono impazzito, il mio è solo un test su quanto mi seguite.
libri mai nati: romanzo, libro sulla musica, libro di poesia. romanzo->postare il capitolo meglio scritto, preceduto da un riassunto di tutto ciò che sta prima, e seguito da tutto ciò che vorrei mettere dopo.
idee alla rinfusa: caffè alla nocciola+birre mesme+prima o poi la poesia arriva+outing wrestling
Alibia
(Salerno 200x)
Appartengono all'ondata indy-rock salernitana, una città sonnechiosa e paciosa, adagiata sul mare che in realtà è un grande porto. Loro, voce femminile e maschile, si fanno coraggio perché già i Baustelle hanno indicato la strada. Però da indipendenti i Baustelle non dimostravano questa maturità artistica.
Fondamenti di immoralità (Manuale apocrifo delle giovani marmotte, 2010)
"Ne-e-e-ssuno sa, mangio al cinema in un parcheggio per sognare" di minima moralità nella stagione illuminata nessuno sa nascosti nudi per sperimentare fondamenti di immoralità"
L'estate che non c'è (Manuale apocrifo delle giovani marmotte, 2010)
"Bacia l'estate che non c'è il fascino di ciò che muore nichilismo plastica solo superficie". Baustellismi, e sul ritornello c'è troppa sporcizia elettronica, così tanta da renderla unica e poco commerciabile. Può sembrare "estate" dei negramaro, ma i salentini sono più puliti musicalmente. E' fantastico quando all'apice del ritornello grida raschiante "nichilismo", una parola che lì, a quel punto, non ha senso che ci sia.
La geometria del tempo (Manuale apocrifo delle giovani marmotte, 2010)
"Lieve di nero esplode l'inverno ingoierà anche noi, come puntare in alto poi, ammettere di aver perduto" ed ancora e meglio "Liee di un bianco cade la neve ed io non tremo più, lieve un giorno un secolo ma dove sono i miei vent'anni". Parla di un natale, la mancanza di un rapporto che c'era, e lei che dice a lui "dimentica che non è niente". Dolce e tristissima. La musica è un piacere per le orecchie, neanche un suono fuori posto nel tempo.
Il gioco della rivoluzione (Manuale apocrifo delle giovani marmotte, 2010)
Un rockettone, anche poco indy, al momento giusto del disco. Qualche parole francese, ben inserita, ed un ritornello trascinante che parla di superenalotto, centri commerciali, e modernità da rivoluzionare.
Mondocellofan (Mondocellofan? 200x)
xxxxxxxyyyyyyyy, xx.
++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++
Ancora nessun commento di benvenuto: forse un blogger(.com) ha più difficoltà ad interagire con gli altri blogger. A differenza, ad esempio, di tiscaliblog, non esiste (o non l'ho trovata io) una home page di blogger.com che permetta di interagire con blogger con gusti simili. Per trovare blog simili al mio devo utilizzare google. E ci può anche stare visto che questo spazio è powered by google. E’ un mondo strano quello dei blogger, e devo dire che lo trovo cambiato a distanza di 5 anni. Non esiste più lo sprovveduto ed il web-blog è un torrente di parole dal quale è difficile districarsi. E' difficile persino riconoscere delle "sotto reti" di blog che condividono lo stesso interesse. Devo provare a crearla io? Il web mi sta sfidando? Come dite? Sento voci che altri non sentono?
Del mio primo blog mi mancano gli spunti lasciati nei commenti di nickname sconosciuti. Nel 2005 scrivevo da Roma. Roma, una delle mie città. In futuro dedicherò un post per tutte le mie città. Roma è una città che amorevolmente mi adottò. Da parte mia le dico che è quasi certamente la più bella città sdel mondo da visitare. Sicuramente d’Italia, e quasi sicuramente d’europa. Non vi nego che spesso passo periodi particolarmente nazionalisti.
A proposito di spunti. Un utente tiscali mi ispirò questa riflessione: certe idee nascono buone e muoiono cattive. Le mie idee di tenere diari cartacei sono sempre andate a farsi benedire. Sui diari è difficile tenerci attaccate le fotografie, invece sui blog no. Prima poi dovrò imparare a mettercene qualcuna anche qui.$ E poi, se si può ma credo di sì, andare a ritroso nel tempo del blog (nel blog il viaggio spazio temporale non è pura utopia! è magica realtà!). Vorrei poi passeggiare sulla fitta rete dei blog blogger.com. Ma anche su blog di altri blog provider. Mica è vietato scriverlo in un post?
Poi c'è anche un file che si chiama torneo delle città.
Di questo pure prima o poi dovrò parlarne.
Si tratta di sogni ad occhi aperti. A volte, come mi è successo oggi pomeriggio, si tratta di sogni che continuano con elucubrazioni da sveglio. Mi do un promemoria per il futuro, dovessi veramente dedicarci una serie di post. Il campionato di calcio di Malta.
lunedì 10 dicembre 2012
un mese
è passato un mese dall'ultimo post. La vita scorre tranquilla, tra un'esperienza e l'altra, un viaggio a Parma ed un week end in famiglia. Natale si avvicina, le feste, le grandi mangiate, i fuochi artificiali, il caminetto acceso, la famiglia allargata. il mio compleanno.
sabato 10 novembre 2012
Dragon naturally speaking
Oggi 11 novembre 2012 ho installato il programma "Dragon qualcosa". Mogliaideale sta cercando di dormire e mi guarda come se fossi un pazzo disperato. Mogliaideale mi dice che non è che mi guarda come un pazzo disperato ma: "come vuoi che dorma se tu parli!!" E la cosa bella è che quando parla mogliaideale il programma non scrive niente perché riconosce la mia voce!! Io ho appena detto a moglia che sono nel futuro mentre lei ha appena detto che "ha la clava". Poi le dico, appena smetto di scrivere lo metto sul blog e la guardo preoccupato. Domando: "sto scrivendo cavolate?". Mi fa no con la testa. In realta un po' sì, perché leggo "L'attivo secco si scoprì succede a". Ma cos'è l'attivo secco? Vabbè un po' va migliorato, per esempio mette sempre quest'elle con l'apostrofo (che lui traduce come opposto), si prende licenza poetica e sente:
di ciò che le cose consente
silenzi di quelle con un me
Parlo ancora e dico "non è precisissimo vedo". Domando: "devo leggere? Perché? Rimarrò deluso? "Non è tanto utilizzabile? Fai certe facce!!"
Moglia allora comincia a parlare, dice solo ho sonno, ma il programma interpreta come:
"Io ho a O. La sua la sua ma su solo o se ci pensiamo a un primo turbine si è sempre io a o la sua lassù non sono solo"
"O se ci pensiamo un primo turbine?" esclamiamo leggendo divertiti il testo. "è divertente questo gioco!" dico io. "Amore va bene, chiudiamo qui!". Se no mi ammazza davvero.
Beh, non ha poi sbagliato molto. Ci ho passato un po' a correggere ma con la tastiera non avrei scritto quello che ho scritto. Poi non avrei scritto questo perché non avrei avuto questo programma e gli universi paralleli e i trip mentali. Forse dovrei dormirci un po' su.
http://forum.tntvillage.scambioetico.org/index.php?showtopic=274710&st=0
di ciò che le cose consente
silenzi di quelle con un me
Parlo ancora e dico "non è precisissimo vedo". Domando: "devo leggere? Perché? Rimarrò deluso? "Non è tanto utilizzabile? Fai certe facce!!"
Moglia allora comincia a parlare, dice solo ho sonno, ma il programma interpreta come:
"Io ho a O. La sua la sua ma su solo o se ci pensiamo a un primo turbine si è sempre io a o la sua lassù non sono solo"
"O se ci pensiamo un primo turbine?" esclamiamo leggendo divertiti il testo. "è divertente questo gioco!" dico io. "Amore va bene, chiudiamo qui!". Se no mi ammazza davvero.
Beh, non ha poi sbagliato molto. Ci ho passato un po' a correggere ma con la tastiera non avrei scritto quello che ho scritto. Poi non avrei scritto questo perché non avrei avuto questo programma e gli universi paralleli e i trip mentali. Forse dovrei dormirci un po' su.
http://forum.tntvillage.scambioetico.org/index.php?showtopic=274710&st=0
martedì 6 novembre 2012
De pedis
In questo post c'era il testo del primo singolo estratto dall'album "i Moralisti" degli "Amor fou", De Pedis, ispirato al boss della banda della Magliana Enrico De Pedis, in giugno è al centro di una polemica giornalistica.
http://roma.repubblica.it/cronaca/2010/06/11/news/amor_fou_de_pedis-4767870/
Non sapevo che il disco era stato proposto a due etichette indipendenti, che però lo rifiutarono. Successivamente la rivista Blow Up, precedentemente all'uscita dell'album, recensì in maniera entusiasta il lavoro, nominandolo disco del mese.Così il gruppo fu contattato dalla Emi.
Musicalmente il disco abbandona l'influenza dell'elettronica usata nel precedente La stagione del cannibale (2007), complice anche il cambio di formazione (rimasti Raina e Rescigno a cui si aggiungono Paolo Perego e Giuliano Dottori) rimane un disco completamente analogico che riesce probabilmente meglio nell'intento di raccontare storie. Il disco cita personaggi reali, vissuti tra gli anni '50 e gli anni '80, che sono esempi di "moralità", permettendo all'ascoltatore una riflessione anche sul nostro tempo: tra gli altri il bandito Enrico De Pedis (De Pedis), una ragazza omosessuale tormentata (Anita), una madre piena di sensi di colpa (Le promesse), un prete attratto da un ragazzo (Un ragazzo come tanti), un anziano emarginato (Il mondo non esiste) e Brunetta (a.t.t.e.n.u.r.B.)
Il disco è tra i cinque finalisti del Premio Tenco come "Album dell'Anno 2010"[3]. Gli Amor Fou si classificheranno al terzo posto, dietro Carmen Consoli con Elettra e i Têtes de Bois con Goodbike[4].
Dall'album verranno estratti i singoli De Pedis (brano su Enrico De Pedis, boss della Banda della Magliana), Le Promesse e Dolmen.
http://roma.repubblica.it/cronaca/2010/06/11/news/amor_fou_de_pedis-4767870/
Non sapevo che il disco era stato proposto a due etichette indipendenti, che però lo rifiutarono. Successivamente la rivista Blow Up, precedentemente all'uscita dell'album, recensì in maniera entusiasta il lavoro, nominandolo disco del mese.Così il gruppo fu contattato dalla Emi.
Musicalmente il disco abbandona l'influenza dell'elettronica usata nel precedente La stagione del cannibale (2007), complice anche il cambio di formazione (rimasti Raina e Rescigno a cui si aggiungono Paolo Perego e Giuliano Dottori) rimane un disco completamente analogico che riesce probabilmente meglio nell'intento di raccontare storie. Il disco cita personaggi reali, vissuti tra gli anni '50 e gli anni '80, che sono esempi di "moralità", permettendo all'ascoltatore una riflessione anche sul nostro tempo: tra gli altri il bandito Enrico De Pedis (De Pedis), una ragazza omosessuale tormentata (Anita), una madre piena di sensi di colpa (Le promesse), un prete attratto da un ragazzo (Un ragazzo come tanti), un anziano emarginato (Il mondo non esiste) e Brunetta (a.t.t.e.n.u.r.B.)
Il disco è tra i cinque finalisti del Premio Tenco come "Album dell'Anno 2010"[3]. Gli Amor Fou si classificheranno al terzo posto, dietro Carmen Consoli con Elettra e i Têtes de Bois con Goodbike[4].
Dall'album verranno estratti i singoli De Pedis (brano su Enrico De Pedis, boss della Banda della Magliana), Le Promesse e Dolmen.
Tiziano Ferro - playlist + significato e fuori è buio
In un vecchio post scrivevo che io ed un mio amico spesso inveiamo dicendo "ma che ne capite voi che ascoltate Tiziano Ferro ed i ragazzi di amici". Risposte snob.
Poco credibili. Visto che sono sicuro che Tiziano Ferro sia presente almeno con una canzone nella sua playlist, ed io stasera ritirandomi a casa cantavo con gli mp3 alle orecchie "perdirti cIAAAAAAAOOOO ciaoooooo".
Playlist ideale:
Per dirti ciao!
Ti scatterò una foto
e fuori è buio
testo enigmatico quest'ultimo
http://forum.alfemminile.com/forum/beaute3/__f181166_beaute3-Ot-ragazze-mi-aiutate-a-capire-il-significato-di-questa-canzone-roll.html
riporto:
Io l'ho sempre interpretata così, questa canzone: lei ha lasciato lui, lui vive ancora nel ricordo di lei e si augura che sia felice (ogni tuo sorriso è oro). Fuori è buio perchè il "fuori" gli fa paura... senza di lei, ha paura di quel che puo' succedergli, ha paura di fare scelte e anche di star bene senza di lei... è cio' che si prova alla fine di una storia importante.
La gabbia d'oro non la vedo riferita alla sua storia con lei, ma a lui inteso come singolo... e alla fine, quando dice che lei c'è, credo si riferisca ad una presenza nell'anima, più che ad una presenza effettiva, fisica...
Mah...
Poco credibili. Visto che sono sicuro che Tiziano Ferro sia presente almeno con una canzone nella sua playlist, ed io stasera ritirandomi a casa cantavo con gli mp3 alle orecchie "perdirti cIAAAAAAAOOOO ciaoooooo".
Playlist ideale:
Per dirti ciao!
Ti scatterò una foto
e fuori è buio
testo enigmatico quest'ultimo
http://forum.alfemminile.com/forum/beaute3/__f181166_beaute3-Ot-ragazze-mi-aiutate-a-capire-il-significato-di-questa-canzone-roll.html
riporto:
Io l'ho sempre interpretata così, questa canzone: lei ha lasciato lui, lui vive ancora nel ricordo di lei e si augura che sia felice (ogni tuo sorriso è oro). Fuori è buio perchè il "fuori" gli fa paura... senza di lei, ha paura di quel che puo' succedergli, ha paura di fare scelte e anche di star bene senza di lei... è cio' che si prova alla fine di una storia importante.
La gabbia d'oro non la vedo riferita alla sua storia con lei, ma a lui inteso come singolo... e alla fine, quando dice che lei c'è, credo si riferisca ad una presenza nell'anima, più che ad una presenza effettiva, fisica...
Mah...
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per dirti ciao,
playlist,
significato e fuori è buio,
Tiziano Ferro
lunedì 5 novembre 2012
Enrico De Pedis, Orlandi e Sant'Apollinare
In questo post c'era la polemica tra Alemanno e gli Amor fou, che ho provveduto a spostare nell'altro blog in quanto più pertinente come argomentazione.
Questo post però va aggiornato in quanto sono successe altre cose negli ultimi due anni per la vicenda De Pedis.
Bisogna partire però dal 2007 quando un pentito della Banda della Magliana, Antonio Mancini (detto Accattone), rilasciò dichiarazioni relative al coinvolgimento di De Pedis e di alcuni esponenti vaticani nella vicenda di Emanuela Orlandi, rivelando ai magistrati della Procura di Roma che in carcere, all'epoca della scomparsa della quindicenne «Si diceva che la ragazza era robba nostra (della banda, ndr), l'aveva presa uno dei nostri».
Le dichiarazioni di Mancini sembrano confermate anche da Maurizio Abbatino, collaboratore di giustizia e grande accusatore della Banda che, nel dicembre del 2009, rivelò al procuratore aggiunto titolare dell'inchiesta sulla Magliana alcune confidenze raccolte fra i membri della stessa sul coinvolgimento di De Pedis e dei suoi uomini nel sequestro e nell'uccisione di Emanuela nell'ambito di rapporti intrattenuti da lui con alcuni esponenti del Vaticano.
Altro indizio che collegherebbe De Pedis alla scomparsa venne individuato da alcuni nell'insolita sepoltura di Renatino nella basilica di Sant'Apollinare a Roma, di proprietà dell'Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica e gestita pastoralmente dal Vicariato di Roma, posizionata proprio accanto alla scuola di musica frequentata dalla stessa ragazza. Il presunto collegamento tra la scomparsa della Orlandi e la sepoltura di De Pedis nella basilica di Sant'Apollinare è stato però smentito dagli esiti dell'ispezione effettuata nella tomba di De Pedis. Il 14 maggio 2012, infatti, su disposizione dell'Autorità giudiziaria, si è proceduto all'apertura del sarcofago di marmo contenente la bara di De Pedis e gli accertamenti effettuati hanno permesso di identificare il corpo in essa contenuto con quello di Enrico De Pedis, escludendo la fondatezza di altre ipotesi affacciatesi nel corso del tempo. Anche i vestiti che abbigliavano la salma erano i medesimi della sepoltura, descritti nei verbali dell’epoca. L'ispezione nella tomba di De Pedis ha permesso anche di ritrovare all'interno della cripta, ma in un'altra stanza, circa 200 urne funerarie contenenti resti ossei risalenti a due - tre secoli fà.
Questo post però va aggiornato in quanto sono successe altre cose negli ultimi due anni per la vicenda De Pedis.
Bisogna partire però dal 2007 quando un pentito della Banda della Magliana, Antonio Mancini (detto Accattone), rilasciò dichiarazioni relative al coinvolgimento di De Pedis e di alcuni esponenti vaticani nella vicenda di Emanuela Orlandi, rivelando ai magistrati della Procura di Roma che in carcere, all'epoca della scomparsa della quindicenne «Si diceva che la ragazza era robba nostra (della banda, ndr), l'aveva presa uno dei nostri».
Le dichiarazioni di Mancini sembrano confermate anche da Maurizio Abbatino, collaboratore di giustizia e grande accusatore della Banda che, nel dicembre del 2009, rivelò al procuratore aggiunto titolare dell'inchiesta sulla Magliana alcune confidenze raccolte fra i membri della stessa sul coinvolgimento di De Pedis e dei suoi uomini nel sequestro e nell'uccisione di Emanuela nell'ambito di rapporti intrattenuti da lui con alcuni esponenti del Vaticano.
Altro indizio che collegherebbe De Pedis alla scomparsa venne individuato da alcuni nell'insolita sepoltura di Renatino nella basilica di Sant'Apollinare a Roma, di proprietà dell'Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica e gestita pastoralmente dal Vicariato di Roma, posizionata proprio accanto alla scuola di musica frequentata dalla stessa ragazza. Il presunto collegamento tra la scomparsa della Orlandi e la sepoltura di De Pedis nella basilica di Sant'Apollinare è stato però smentito dagli esiti dell'ispezione effettuata nella tomba di De Pedis. Il 14 maggio 2012, infatti, su disposizione dell'Autorità giudiziaria, si è proceduto all'apertura del sarcofago di marmo contenente la bara di De Pedis e gli accertamenti effettuati hanno permesso di identificare il corpo in essa contenuto con quello di Enrico De Pedis, escludendo la fondatezza di altre ipotesi affacciatesi nel corso del tempo. Anche i vestiti che abbigliavano la salma erano i medesimi della sepoltura, descritti nei verbali dell’epoca. L'ispezione nella tomba di De Pedis ha permesso anche di ritrovare all'interno della cripta, ma in un'altra stanza, circa 200 urne funerarie contenenti resti ossei risalenti a due - tre secoli fà.
domenica 4 novembre 2012
i miei sabato sera
riciclo un post che si chiamava prototipo 0.1, abbastanza inutile a dire la verità
come passa i sabato sera un papà di due figlie piccoline?
Vedo il tgr attendendo un giorno in pretura, sono le 23,40 e sono solo aspettando mogliaideale, che mette a dormire le pupe.
Alla mia dx il pc più capriccioso si carica, forse domani lo userò.
Insieme al pc giace il mio quaderno da viaggio (ottimo regalo moglia!) dove ho annotato un torneo immaginario e la classifica dei cantanti indipendenti che ho sul lettore mp3, chart che mi serve per l'altro blog.
(pausa, l'altro pc scapriccia forte)
La tv parla di Cavani, l'Inter ha battuto la Juve (che in campionato era imbattuta da 49 giornate), il Milan ha dilagato contro il malcapitato Chievo.
La tv mi sfracassa i maroni con le votazioni USA: obama o quell'altro (romney?) ?
Come se per noi italiani cambiasse davvero qualcosa...
Attendo moglia anche perché voglio giocare a fuga di monkey island, gioco del 2001, gioco dove non sono mai riuscito ad andare avanti oltre la prima schermata.
Vabbè, prima qui c'era questo:
Diario di bordo [prototipo 0.1]
TODO LIST
raccogliere tutto il testo del blog in un .txt
correggerlo
convertirlo in doc
impaginarlo
convertirlo in pdf
(in un momento di follia e lucidità, ho pensato che questo blog andrà chiuso appena il libro arriverà a casa...)
invece no, non l'ho chiuso, è ancora qui e sono contento di questo.
Nel momento in cui schiaccerò Aggiorna, leggerà dell'aggiornamento sul suo Galaxy.
Roba che 1 anno fa se me l'avessero raccontato c'avrei creduto ma dopo un po'.
come passa i sabato sera un papà di due figlie piccoline?
Vedo il tgr attendendo un giorno in pretura, sono le 23,40 e sono solo aspettando mogliaideale, che mette a dormire le pupe.
Alla mia dx il pc più capriccioso si carica, forse domani lo userò.
Insieme al pc giace il mio quaderno da viaggio (ottimo regalo moglia!) dove ho annotato un torneo immaginario e la classifica dei cantanti indipendenti che ho sul lettore mp3, chart che mi serve per l'altro blog.
(pausa, l'altro pc scapriccia forte)
La tv parla di Cavani, l'Inter ha battuto la Juve (che in campionato era imbattuta da 49 giornate), il Milan ha dilagato contro il malcapitato Chievo.
La tv mi sfracassa i maroni con le votazioni USA: obama o quell'altro (romney?) ?
Come se per noi italiani cambiasse davvero qualcosa...
Attendo moglia anche perché voglio giocare a fuga di monkey island, gioco del 2001, gioco dove non sono mai riuscito ad andare avanti oltre la prima schermata.
Vabbè, prima qui c'era questo:
Diario di bordo [prototipo 0.1]
TODO LIST
raccogliere tutto il testo del blog in un .txt
correggerlo
convertirlo in doc
impaginarlo
convertirlo in pdf
(in un momento di follia e lucidità, ho pensato che questo blog andrà chiuso appena il libro arriverà a casa...)
invece no, non l'ho chiuso, è ancora qui e sono contento di questo.
Nel momento in cui schiaccerò Aggiorna, leggerà dell'aggiornamento sul suo Galaxy.
Roba che 1 anno fa se me l'avessero raccontato c'avrei creduto ma dopo un po'.
sabato 3 novembre 2012
Il mio contributo alla scena indipendente
Il 30 novembre 2011 scrissi il post: "La musica che piace a me".
Avevo creato il blog "La musica che piace a noi". Decisi di trasformare 0commenti, cioé questo blog, in una sorta di Backstage del blog di Musica. L'idea era quella di postare un post del mattino, che si sa "ha l'oro in bocca".
Sì perché mentre scrivo il latte si riscalda sul fornello, moglia dorme, mesme è a L'Aquila che marcia. Sempre il 30 novembre 2011 scrivevo che Mesme mi aveva chiamato: marcia tanto, li puniscono per un nonnulla, ha i calli tra gli anfibi ed i piedi, il primo è scondito, il secondo è più buono, fa freddo ma non tanto, gli amici sono simpatici. Il centro commerciale di L'aquila si chiama l'aquilone.
Ora a distanza di un anno Mesme non marcia più, studia e fa esami, gli amici sono quasi fratelli, l'aquilone si chiama sempre così e tra l'altro lo conosco anche io, moglia e figlie (c'è l'ipercoop dentro, io amo i negozi a marchio Coop). Conosco anche Spapizar, Aminternum o come cavolo si chiama, ma questa è storia da raccogliere in un altro post.
Nel frattempo ho cambiato il nome del blog musicale in http://ilmiocontributo.blogspot.it/ .
L'ho fatto perché quel blog non contiene solo la musica che mi piace, ma il motivo per tenerlo aperto è quello di dare un mio contributo, attraverso quello che so fare meglio (e figuriamoci il resto...) cioé scrivere, al web panorama musicale (non so ancora se soprattutto o unicamente) indipendente.
Per quanto riguarda questo blog, rileggendolo, ho scoperto che non può rimanere solo un backstage. Ha un taglio diverso, leggere i post di due anni fa mi diverte, mi aiuta a rapportarmi al me stesso che sono stato ed a quello che sono col confronto. Poi ci sono mille altri interessi oltre alla musica che non posso far a meno di tenere fuori dal blog.
venerdì 2 novembre 2012
Green Day, Dos, Billie Joe Armstrong
I week end con moglia e figlie inizia da una bella playlist su youtube, mentre si fanno i piatti e giusto quei servizi che ti permettano di uscire di casa senza farla sembrare un campo di guerra. Nella suddetta playlist non mancano mai almeno 5 brani dei Green Day. Anche il loro ultimo album Uno! è entrato di prepotenza nella scaletta. Però quello che leggiamo su web riguardo a Billie Joe Armstrong un po' ci preoccupa e dispiace. Riporto:
I Green Day hanno annunciato sul loro sito ufficiale che il loro tour americano, in partenza il 26 settembre a Seattle, dovrà essere cancellato a causa delle condizioni di salute del cantante Billie Joe Armstrong, attualmente ricoverato in una clinica rehab.
Mike Dirnt ha voluto commentare così la decisione, presa per cause di forza maggiore:
"Naturalmente la tempistica non è ideale, ma la salute di Billie Joe è la nostra preoccupazione principale. Siamo felici di poter dire che sta bene, e vogliamo ringraziare tutti per il supporto e gli auguri che stiamo ricevendo. Fremiamo per rivedervi presto!"
Per ovviare a questo problema, quasi una sorta di risarcimento, il gruppo ha deciso di rilasciare in anticipo il terzo album della loro trilogia numerica, ¡Tré!, che sarà quindi disponibile nei negozi l'11 dicembre invece che il 15 gennaio.
Noi immaginavamo Billie Joe Armstrong come un perfetto papà e capofamiglia, con idee politiche apprezzabili, ma evidentemente ognuno ha le proprie debolezze. Speriamo torni in forma, al più presto, per lui e per la sua famiglia soprattutto.
I Green Day hanno annunciato sul loro sito ufficiale che il loro tour americano, in partenza il 26 settembre a Seattle, dovrà essere cancellato a causa delle condizioni di salute del cantante Billie Joe Armstrong, attualmente ricoverato in una clinica rehab.
Si ripete quindi quanto successo anche in Italia quando a Bologna il concerto del gruppo punk dovette essere annullato per un malore improvviso di Billie Joe, portato d'urgenza in ospedale e impossibilitato a esibirsi col resto della band.
In questo caso ci sarà almeno la possibilità di salvare le date previste per gennaio e febbraio dell'anno prossimo, che verranno spostate più in là nel tempo (la data ovviamente è ancora tutta da definire, ma i biglietti resteranno validi).Mike Dirnt ha voluto commentare così la decisione, presa per cause di forza maggiore:
"Naturalmente la tempistica non è ideale, ma la salute di Billie Joe è la nostra preoccupazione principale. Siamo felici di poter dire che sta bene, e vogliamo ringraziare tutti per il supporto e gli auguri che stiamo ricevendo. Fremiamo per rivedervi presto!"
Per ovviare a questo problema, quasi una sorta di risarcimento, il gruppo ha deciso di rilasciare in anticipo il terzo album della loro trilogia numerica, ¡Tré!, che sarà quindi disponibile nei negozi l'11 dicembre invece che il 15 gennaio.
Noi immaginavamo Billie Joe Armstrong come un perfetto papà e capofamiglia, con idee politiche apprezzabili, ma evidentemente ognuno ha le proprie debolezze. Speriamo torni in forma, al più presto, per lui e per la sua famiglia soprattutto.
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giovedì 1 novembre 2012
Legge di stabilità
Dalla Galaxy S, si è abbattuto come un Uragano Sandy la modifica alla Legge di stabilità. Chissà Clinton come avrebbe impostato tale legge, se ci avrebbe fatto pagare l'Imu, se avrebbe fatto un discorso degno di episode one di Star Wars. Meglio Hollande? Mentre Skyfall gira nelle nostre sale, il PSG ha soldi da buttare per Ronaldo, AMD scommette sul computing eterogeneo, io scommetto che crollo svenuto tra le braccia di Orfeo.
Concerti, Salerno & Panini
Nel 2010 a novembre, quindi esattamente due anni fa, su questo blog scrivevo un bel post, dal titolo Tommaso Cerasuolo - Perturbazione (voce). Lo riporto nella sede più adatta - > http://ilmiocontributo.blogspot.it/2012/11/dogma-regola-9-scrivere-belle-canzoni.html
Ci lascio questo ricordo:
Un concerto a Salerno con moglia (che ancora li quasignora) non visto perché non siamo proprio popolo da concerti. Quando sapemmo che le 20 era un orario fittizio per dire le 24 ripiegammo per il lungomare ed i nostri panini portati da casa. Altro che concertari!
Tutto questo mi fa venire in mente che
Ci lascio questo ricordo:
Un concerto a Salerno con moglia (che ancora li quasignora) non visto perché non siamo proprio popolo da concerti. Quando sapemmo che le 20 era un orario fittizio per dire le 24 ripiegammo per il lungomare ed i nostri panini portati da casa. Altro che concertari!
Tutto questo mi fa venire in mente che
- voglio assistere ad un live, sono anni che non lo faccio
- voglio vedere Salerno a Natale, 'ché l'anno scorso "non me ne sono visto bene"
- voglio fare un viaggio con la mia famiglia con panini a seguito (che moglia mangerà prima del previsto)
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mercoledì 31 ottobre 2012
“Guida galattica per autostoppisti” contro Futurama
Un paio di anni fa trovai su wiki un confronto tra la Guida galattica e Futurama. Pur trovandola una forzatura non potevo negare che alcune cose corrispondessero al vero. La dimostrazione è che a distanza di anni ho cercato quella descrizione, ma era stata tolta perché senza fonte.
Più o meno c'era scritto questo:
La Guida in cartoni
Guardando Futurama risulta abbastanza facile pensare alla Guida galattica per gli autostoppisti di Douglas Adams, particolarmente per quanto riguarda i personaggi:
Fry/Arthur Dent: entrambi vengono da un tempo/luogo arretrato e ormai distrutto, e sono infatuati di Leela/Trillian.
Leela/Trillian: per un certo periodo sono convinte di essere le uniche superstiti della loro razza e sono fonte d'attrazione per i timidi Fry/Arthur e per gli "spacconi" Zapp Brannigan/Zaphod.
Bender/Ford Prefect: tipi molto "alla mano", la cui intera esistenza è ai limiti della legalità, accomunati da una grande passione per gli alcoolici.
Farnsworth/Slartibartfast: uno ha costruito una nave in grado di spostare l'universo restando ferma, l'altro produce pianeti. Entrambi hanno il ruolo di spiegare a Fry/Arthur quello che si sono persi.
Zapp Brannigan/Zaphod Beeblebrox: oltre al nome (l'uno il diminuitivo dell'altro), condividono un'attrazione non corrisposta per Leela/Trillian, oltre a essere tutti e due comandanti di una nave ed avere un incarico di rilievo pur essendo degli inetti dalle scarse capacità; inoltre i due caratteri sono molto simili, presuntuosi e pieni di sé.
Omicroniani/Vogon: più volte cercano di invadere/distruggere la terra.
Kif/Marvin: al servizio di Zapp/Zaphod Beeblebrox, sono entrambi molto tristi, ed entrambi, sebbene in modo diverso, trovano amore (Kif per Amy) o comunque stima (Marvin per Trillian) in una delle donne della storia.
È possibile inoltre trovare altre analogie e citazioni, come le assurde navi Planet Express/Cuore d'Oro o il nome del pianeta dove viene recuperato Mordicchio Vergon 6 quasi identico al nome della razza dei Vogon; è facile anche paragonare l'eccessiva vocazione alla burocrazia dei Vogon a quella di Hermes Conrad e dei colleghi.
martedì 30 ottobre 2012
Le primarie di Matteo Renzi
Matteo Renzi. Già un anno fa di questi tempi ci pensavo a questo strano politico. Perché l'avevo visto a che tempo che fa. Ecco un ricordo di quella puntata:
Matteo Renzi non ha alcuna intenzione di diventare il segretario del Partito democratico. ''Non ci penso neppure, vorrei tranquillizzare'', ha detto alla trasmissione 'Che tempo che fa'. ''Bisogna essere capaci di dividersi sulla base delle idee. Non bisogna litigare meno ma litigare meglio''.
''In questo momento - ha sottolineato - il problema non lo risolve il presidente del Consiglio. Un bravo presidente del Consiglio è uno che sceglie i collaboratori più bravi di lui, non uno che dice che ha vinto le Coppe campioni e che porta l'Italia in Champions League''. ''Anche i politici - ha spiegato - devono dire che si divertono. Hanno sempre la faccia triste, arrabbiata, corrucciata''. E quando Fabio Fazio ha osservato che Berlusconi sorride, il sindaco ha risposto che ''però è un sorriso di plastica. Passare da un sorriso di plastica a un sorriso vero è una cosa diversa''.
«Sarebbe facile per me dire a Bersani che ha l'età di mio padre, sarebbe facile dire che Nicki Vendola e la sua sinistra radicale mandavano a casa Prodi e io mi disperavo perchè mandavano a casa una speranza e aprivano la strada all'inciucio che portò D'Alema al governo - dice Renzi - No, noi oggi dobbiamo essere capaci di produrre argomenti e una speranza. Non so se alla fine ci candideremo ma certo avremo fatto un piacere all'Italia restituendo dignità alla politica».
«LA MIA PAURA E' CHE IL CENTROSINISTRA NON SAPPIA REAGIRE»
«Vorrei dire grazie a chi ha reso possibile questa cosa, questo evento alla Leopolda. Non siamo personaggi in cerca di autore, non siamo morsi dalla tarantola, noi abbiamo la consapevolezza che quello che stiamo facendo è una cosa che ci fa piacere. Noi siamo contenti di vivere la nostra esistenza quotidiana, non pacatamente, che sennò ci dite che siamo veltroniani. Abbiamo provato a far scorrere dei colori perchè quello che ci fa più paura è il colore della paura e della rassegnazione. Il colore della paura è quello di coloro che pensano che il nostro futuro sia peggiore di quello toccato alle generazioni precedenti. Io credo che il compito dei cittadini, il nostro compito è guardare in faccia la realtà e avere il coraggio di dire che noi reclamiamo il futuro con un principio base: il futuro non sia qualcosa su cui scaricare i nostri problemi. I nostri politici, i nostri predecessori sono andati al ristorante e ci hanno lasciato il conto da pagare». E poi si concentra sul Pd: «La mia paura è che a fronte del fallimento del governo il centrosinistra non sappia reagire, risponda con degli slogan. Quello che non perdono a Berlusconi e a quella classe dirigente è l'idea di aver portato il nostro Paese nell'immaginario collettivo come sede della volgarità. Dobbiamo ripartire da capo. Vogliamo ripartire dai bambini, sono loro i soggetti della politica. Se sei uno statista non pensi alle elezioni, pensi a quei bambini, al loro futuro. E quei bambini non devono avere l'idea di un Paese di cui vergognarci. Alla Leopolda siamo venuti per ascoltare, per permettere agli altri di parlare, di proporre. Noi vogliamo essere un centrosinistra che ha come parola d'ordine la giustizia sociale».
«LE PRIMARIE SIGNIFICANO IL RIBALTAMENTO»
«Qui abbiamo discusso di Europa e di imprese. Il centrosinistra non può dividere i lavoratori dagli imprenditori. Guardate - ha aggiunto - che se uno oggi ha i soldi non apre una fabbrica ma lavora e investe nella finanza ed è anche tassato meno. Bisogna tornare a dare valore a chi fa impresa. Noi prendiamo un impegno generazionale: non so se faremo estinguere i dinosauri. Ma dobbiamo estinguere i debiti, smetteremo di vivere di irresponsabilità. C'è un problema di rapporto con le vecchie liturgie di partito. E lo dico con il massimo rispetto verso Pierluigi Bersani: il modello per cui ci sono i dirigenti che danno la linea agli eletti, che poi sono chiamati ad andare dagli elettori a fare volantinaggio per spiegare, andava bene nel '900».
Le primarie - ha aggiunto - non sono solo un modo per selezionare in modo diverso la classe dirigente, sono un ribaltamento. Gli elettori scelgono e non con il casting». All'idea - ha continuato - che io debba prendere la linea economica di questo Paese da un signore che non prende nemmeno i voti nel suo condominio, io non ci sto. Un partito degno di questo nome, democratico, non fa burocrazia interna, ma si apre. Si apre andando a incontrare le persone. Se il Pd vuole vincere le elezioni deve provare a scrivere una storia nuova. E la storia nuova la scrivono i pioneri, non i reduci. Valorizziamo i militanti, i circoli, andiamo noi fuori, non portiamoli nelle nostre stanze».
lunedì 29 ottobre 2012
Lazlo Valerio e Giorgio
Canali. Però non può bastare.
Giorgio Canali. Nell'altro blog ho scritto un post che fa così:
Il nome di battaglia "Colonnello Valerio" è stato citato nella canzone "Lettera del compagno Lazlo al Colonnello Valerio" di Giorgio Canali & Rossofuoco, resa disponibile gratuitamente su internet. Il testo è incentrato sulla situazione creatasi dopo la conclusione della Resistenza: viene descritta un'Italia non ancora libera nella quale i fascisti sono rimasti impuniti. Scritta in occasione dell'uscita della compilation Materiali Resistenti, prodotta per la festa del 25 aprile 2010, veniva esclusa da quest'ultima in quanto contenente due bestemmie. Tale motivazione ufficiale appariva ad alcuni poco convincente, in quanto le due espressioni in oggetto erano espressione artistica coerente col violento sentimento di rabbia descritto, non a caso anche lo stesso Canali ironizzava sul punto, affermando sarcasticamente che la canzone sarebbe stata esclusa "perché a nessuno piace come suona 'sta cazzo di armonica", come affermato nell'esibizione live di Frigento del 14 agosto 2010.
Questa estrapolazione da wiki riassume un po' lo spirito di Giorgio Canali, della sua musica, delle parole che usa. Di Canali ho questi particolari da raccontare e ricordare:
il Fatevi Fottere nel pezzo degli Zen
quello che pensa sulla vecchiaia e su Lindo Ferretti: “Ferretti era tanto figo da giovane quanto è rincoglionito da vecchio, io ero tanto rincoglionito da giovane quanto sono figo da vecchio”
la cover di crotalocamminante su youtube di Controvento
quanto "Falso Bolero" uscì random su LastFm ed io conobbi questo grande vecchio rocker.
Walter Audisio, nome di battaglia Colonnello Valerio o Giovanbattista Magnoli (Alessandria, 28 giugno 1909 – Roma, 11 ottobre 1973), è stato un partigiano e politico italiano, il 28 aprile 1945 eseguì la sentenza di morte di Benito Mussolini e, durante la notte successiva, provvide al trasporto del suo cadavere e di quello di altri 17 giustiziati, in Piazzale Loreto, a Milano.
Giorgio Canali. Nell'altro blog ho scritto un post che fa così:
Il nome di battaglia "Colonnello Valerio" è stato citato nella canzone "Lettera del compagno Lazlo al Colonnello Valerio" di Giorgio Canali & Rossofuoco, resa disponibile gratuitamente su internet. Il testo è incentrato sulla situazione creatasi dopo la conclusione della Resistenza: viene descritta un'Italia non ancora libera nella quale i fascisti sono rimasti impuniti. Scritta in occasione dell'uscita della compilation Materiali Resistenti, prodotta per la festa del 25 aprile 2010, veniva esclusa da quest'ultima in quanto contenente due bestemmie. Tale motivazione ufficiale appariva ad alcuni poco convincente, in quanto le due espressioni in oggetto erano espressione artistica coerente col violento sentimento di rabbia descritto, non a caso anche lo stesso Canali ironizzava sul punto, affermando sarcasticamente che la canzone sarebbe stata esclusa "perché a nessuno piace come suona 'sta cazzo di armonica", come affermato nell'esibizione live di Frigento del 14 agosto 2010.
Questa estrapolazione da wiki riassume un po' lo spirito di Giorgio Canali, della sua musica, delle parole che usa. Di Canali ho questi particolari da raccontare e ricordare:
il Fatevi Fottere nel pezzo degli Zen
quello che pensa sulla vecchiaia e su Lindo Ferretti: “Ferretti era tanto figo da giovane quanto è rincoglionito da vecchio, io ero tanto rincoglionito da giovane quanto sono figo da vecchio”
la cover di crotalocamminante su youtube di Controvento
quanto "Falso Bolero" uscì random su LastFm ed io conobbi questo grande vecchio rocker.
Walter Audisio, nome di battaglia Colonnello Valerio o Giovanbattista Magnoli (Alessandria, 28 giugno 1909 – Roma, 11 ottobre 1973), è stato un partigiano e politico italiano, il 28 aprile 1945 eseguì la sentenza di morte di Benito Mussolini e, durante la notte successiva, provvide al trasporto del suo cadavere e di quello di altri 17 giustiziati, in Piazzale Loreto, a Milano.
domenica 28 ottobre 2012
Fanta Fazio a Sanremo 2013
E' iniziato il festival di Fabio Volo. Così iniziava il post "Fanta Sanremo 2012 - prima serata" che ho spostato sul blog http://ilmiocontributo.blogspot.it/ sperando che abbia più fortuna, e più senso (anche se forse questo post un senso non ce l'ha).
Immaginavo un festival con 3 direttori artistici, 5 categorie, e rivoluzioni. Il Festival di Sanremo è poi arrivato e passato indenne. Anzi ha vinto Emma Marrone. Io invece immaginavo un cast con i Verdena , Nonvogliocheclara, Perturbazione, Marta sui Tubi, le Luci della centrale elettrica: gruppi assoldati dal leader degli Afterhours Manuel Agnelli.
La piccola rivoluzione avverrà invece nel 2013, Maya permettendo, infatti Fazio ha annunciato che saranno le canzoni ad essere in gara e non i cantanti. Ogni cantante porterà due canzoni. Si sa questo è che si sta cercando di coinvolgere la scena rap italiana a partecipare a Sanremo. Giusto così in fondo, se guardiamo le chart (se ancora ha un senso guardarle) questo 2012 è stato l'anno d'oro del rap italiano.
Immaginavo un festival con 3 direttori artistici, 5 categorie, e rivoluzioni. Il Festival di Sanremo è poi arrivato e passato indenne. Anzi ha vinto Emma Marrone. Io invece immaginavo un cast con i Verdena , Nonvogliocheclara, Perturbazione, Marta sui Tubi, le Luci della centrale elettrica: gruppi assoldati dal leader degli Afterhours Manuel Agnelli.
La piccola rivoluzione avverrà invece nel 2013, Maya permettendo, infatti Fazio ha annunciato che saranno le canzoni ad essere in gara e non i cantanti. Ogni cantante porterà due canzoni. Si sa questo è che si sta cercando di coinvolgere la scena rap italiana a partecipare a Sanremo. Giusto così in fondo, se guardiamo le chart (se ancora ha un senso guardarle) questo 2012 è stato l'anno d'oro del rap italiano.
venerdì 26 ottobre 2012
Blog aggiornato
Ho aggiornato il post zibaldone. Ho tolto gli appunti sugli afterhours che ho shiftato nell'altro blog http://ilmiocontributo.blogspot.it/.
Ho tolto Fratelli per la pelle (Stuck On You) come film da vedere (perché l'ho visto). Film dei fratelli Bobby Farrelly; Peter Farrelly.
Matt Damon e Greg Kinnear sono notevoli. Eva Mendes, pensate un po', non me la ricordo nel film.
Spero di sottrarre ancora qualcosa a quel zibaldone e riaggiornarlo.
Ho tolto Fratelli per la pelle (Stuck On You) come film da vedere (perché l'ho visto). Film dei fratelli Bobby Farrelly; Peter Farrelly.
Matt Damon e Greg Kinnear sono notevoli. Eva Mendes, pensate un po', non me la ricordo nel film.
Spero di sottrarre ancora qualcosa a quel zibaldone e riaggiornarlo.
martedì 29 novembre 2011
Paolo Benvegnù - Nel Silenzio - Testo
Voglio respirare lentamente il tuo profumo e non so se risvegliarti
Ho dormito poco per sognarti all'improvviso e non ho sognato niente
Esco per lasciarti libera di sopravvivere per dimenticarti e ritrovarti inconsapevole.
Non vedi che mi arrendo
Non capisci che lasciandoti andare
Potrai desiderare
Riconquistarti e perderti
Perchè non vedi che ti attendo
Ti proteggerò restando lontano
Nel silenzio
Nel silenzio i tuoi vestiti ballano
Poi sorpresi dalla luce cadono
Con una grazia irreale
irreale
Ma io devo ritornare a camminare verso ciò che non so
Anche se ieri ti ho sentito respirare in ogni cosa che ho
desiderato
Esco dal tuo corpo con un gesto impercettibile per dimenticare che l'attesa sia incantevole
Non vedi che mi arrendo
Non capisci che lasciandoti andare
Potrai desiderare
Riconquistarti e perderti
Perchè non vedi che ti attendo
Ti proteggerò restando lontano
Nel silenzio
Nel silenzio
Voglio respirare lentamente il tuo profumo e non so se risvegliarti
Ho dormito poco per sognarti all'improvviso e non ho sognato niente
Esco per lasciarti libera di sopravvivere per dimenticarti e ritrovarti inconsapevole.
Non vedi che mi arrendo
Non capisci che lasciandoti andare
Potrai desiderare
Riconquistarti e perderti
Perchè non vedi che ti attendo
Ti proteggerò restando lontano
Nel silenzio
Nel silenzio i tuoi vestiti ballano
Poi sorpresi dalla luce cadono
Con una grazia irreale
irreale
Ma io devo ritornare a camminare verso ciò che non so
Anche se ieri ti ho sentito respirare in ogni cosa che ho
desiderato
Esco dal tuo corpo con un gesto impercettibile per dimenticare che l'attesa sia incantevole
Non vedi che mi arrendo
Non capisci che lasciandoti andare
Potrai desiderare
Riconquistarti e perderti
Perchè non vedi che ti attendo
Ti proteggerò restando lontano
Nel silenzio
Nel silenzio
Ho dormito poco per sognarti all'improvviso e non ho sognato niente
Esco per lasciarti libera di sopravvivere per dimenticarti e ritrovarti inconsapevole.
Non vedi che mi arrendo
Non capisci che lasciandoti andare
Potrai desiderare
Riconquistarti e perderti
Perchè non vedi che ti attendo
Ti proteggerò restando lontano
Nel silenzio
Nel silenzio i tuoi vestiti ballano
Poi sorpresi dalla luce cadono
Con una grazia irreale
irreale
Ma io devo ritornare a camminare verso ciò che non so
Anche se ieri ti ho sentito respirare in ogni cosa che ho
desiderato
Esco dal tuo corpo con un gesto impercettibile per dimenticare che l'attesa sia incantevole
Non vedi che mi arrendo
Non capisci che lasciandoti andare
Potrai desiderare
Riconquistarti e perderti
Perchè non vedi che ti attendo
Ti proteggerò restando lontano
Nel silenzio
Nel silenzio
Voglio respirare lentamente il tuo profumo e non so se risvegliarti
Ho dormito poco per sognarti all'improvviso e non ho sognato niente
Esco per lasciarti libera di sopravvivere per dimenticarti e ritrovarti inconsapevole.
Non vedi che mi arrendo
Non capisci che lasciandoti andare
Potrai desiderare
Riconquistarti e perderti
Perchè non vedi che ti attendo
Ti proteggerò restando lontano
Nel silenzio
Nel silenzio i tuoi vestiti ballano
Poi sorpresi dalla luce cadono
Con una grazia irreale
irreale
Ma io devo ritornare a camminare verso ciò che non so
Anche se ieri ti ho sentito respirare in ogni cosa che ho
desiderato
Esco dal tuo corpo con un gesto impercettibile per dimenticare che l'attesa sia incantevole
Non vedi che mi arrendo
Non capisci che lasciandoti andare
Potrai desiderare
Riconquistarti e perderti
Perchè non vedi che ti attendo
Ti proteggerò restando lontano
Nel silenzio
Nel silenzio
domenica 30 ottobre 2011
Litizzetto - Lettera di Berlusconi indirizzata alla Merkel e a Sarkozy
«Cari i miei due minchioni, cara sederona e caro pinocchietto, esordisco dicendo che sono molto contento di essere qui a Bruxelles, famosa per i suoi cavolini, gli stessi che non vi fate voi due. Abbiamo accolto le vostre raccomandazioni con le quali io giornalmente mi detergo il sedere e ne provo sollievo. In quanto alle misure per la crescita, pensiamo che la Francia e la Germania potrebbero darci un grosso aiuto se si facessero una bella padellata di cazzi propri.
Voi francesi ad esempio, prima di plissettare la minchia a noi, sarebbe meglio che finiste la Torre Eiffel, che sono due secoli che ci stanno solo queste quattro lamiere arrugginite.
Caro Nicolas, so che ti sembra che non cresciamo abbastanza ma, amore mio, neppure tu sei cresciuto poi così tanto. Ti puzzano le scarpe di shampoo, lo sai, vero?
Ricordo poi alla signora Merkel, che giustamente ci sprona ad essere chiari nei nostri intenti, che la Germania prima l’avete unita, poi l’avete divisa, e poi di nuovo unita. Quindi non ci rompessero tanto i maroni a noi.
In sintesi, non ho alcuna intenzione di fare le riforme. Tanto a me che me ne frega, io vado ad Antigua a fare il Bunga Bunga con un paio di amiche di Lavitola.»
Post scriptum per Sarkozy: «A proposito, Sarkò, sai mica se il figlio di Carlà è mio o di Putin?»
Firmato: Il figo padano dal lungo banano
Voi francesi ad esempio, prima di plissettare la minchia a noi, sarebbe meglio che finiste la Torre Eiffel, che sono due secoli che ci stanno solo queste quattro lamiere arrugginite.
Caro Nicolas, so che ti sembra che non cresciamo abbastanza ma, amore mio, neppure tu sei cresciuto poi così tanto. Ti puzzano le scarpe di shampoo, lo sai, vero?
Ricordo poi alla signora Merkel, che giustamente ci sprona ad essere chiari nei nostri intenti, che la Germania prima l’avete unita, poi l’avete divisa, e poi di nuovo unita. Quindi non ci rompessero tanto i maroni a noi.
In sintesi, non ho alcuna intenzione di fare le riforme. Tanto a me che me ne frega, io vado ad Antigua a fare il Bunga Bunga con un paio di amiche di Lavitola.»
Post scriptum per Sarkozy: «A proposito, Sarkò, sai mica se il figlio di Carlà è mio o di Putin?»
Firmato: Il figo padano dal lungo banano
sabato 29 ottobre 2011
Fantacalcio Coppa Italia 2011/2012 - Fantacoppa Italia
Regole Essenziali
1) Per iscrivere la propria squadra al Fantacoppa Italia 2011/2012 basta rispondere a questo post indicando:
Nome squadra
11 Titolari (1 Portiere - Difensori minimo 3 massimo 5 - Centrocampisti minimo 3 massimo 5 - Attaccanti minimo 1 massimo 3)
7 Riserve (1 Portiere - 2 Difensori - 2 Centrocampisti - 2 Attaccanti)
Si comincia dal quarto turno.
http://it.wikipedia.org/wiki/Coppa_Italia_2011-2012#Quarto_turno
Il quarto turno si disputerà tra mercoledì 23, giovedì 24, martedì 29 e mercoledì 30 novembre 2011.
Termine iscrizioni mercoledì 23, 1 minuto prima del calcio di inizio della prima partita in programma.
2) Non esistono Fantamilioni, le rose vengono modificate prima di ogni turno secondo la regola 4.
3) I punteggi vengono calcolati in questa maniera
Giocatore schierato/subentrato che vince fuori casa: voto base 7
Giocatore schierato/subentrato che vince in casa : voto base 6
Giocatore schierato/subentrato che perde in casa : voto base 5
Giocatore schierato/subentrato che perde fuori casa: voto base 4
Bonus: Gol +3, Rigore parato +3.
Malus: Espulsione -1, Autorete -3.
4)
a) A fine giornata, la fantasquadra prima classificata mantiene la propria rosa per il prossimo turno, fatta eccezione dei giocatori eliminati, che può sostituire liberamente.
b) La fantasquadra seconda classificata mantiene la propria rosa per il prossimo turno, fatta eccezione dei giocatori eliminati e di quelli in rosa alla fantasquadra prima classificata (ovviamente si considera la rosa al netto delle sostituzioni al punto 4a) , che può sostituire liberamente.
Così via fino all'ultima fantasquadra in classifica.
Le sostituzioni vanno effettuate rispondendo al post di giornata.
5) Premio: link al blog/sito web/pagina facebook del vincitore, nel post conclusivo di questo blog relativo a questo fantatorneo. E' poco, ma i soldi sono finiti (cit.).
1) Per iscrivere la propria squadra al Fantacoppa Italia 2011/2012 basta rispondere a questo post indicando:
Nome squadra
11 Titolari (1 Portiere - Difensori minimo 3 massimo 5 - Centrocampisti minimo 3 massimo 5 - Attaccanti minimo 1 massimo 3)
7 Riserve (1 Portiere - 2 Difensori - 2 Centrocampisti - 2 Attaccanti)
Si comincia dal quarto turno.
http://it.wikipedia.org/wiki/Coppa_Italia_2011-2012#Quarto_turno
Il quarto turno si disputerà tra mercoledì 23, giovedì 24, martedì 29 e mercoledì 30 novembre 2011.
Termine iscrizioni mercoledì 23, 1 minuto prima del calcio di inizio della prima partita in programma.
2) Non esistono Fantamilioni, le rose vengono modificate prima di ogni turno secondo la regola 4.
3) I punteggi vengono calcolati in questa maniera
Giocatore schierato/subentrato che vince fuori casa: voto base 7
Giocatore schierato/subentrato che vince in casa : voto base 6
Giocatore schierato/subentrato che perde in casa : voto base 5
Giocatore schierato/subentrato che perde fuori casa: voto base 4
Bonus: Gol +3, Rigore parato +3.
Malus: Espulsione -1, Autorete -3.
4)
a) A fine giornata, la fantasquadra prima classificata mantiene la propria rosa per il prossimo turno, fatta eccezione dei giocatori eliminati, che può sostituire liberamente.
b) La fantasquadra seconda classificata mantiene la propria rosa per il prossimo turno, fatta eccezione dei giocatori eliminati e di quelli in rosa alla fantasquadra prima classificata (ovviamente si considera la rosa al netto delle sostituzioni al punto 4a) , che può sostituire liberamente.
Così via fino all'ultima fantasquadra in classifica.
Le sostituzioni vanno effettuate rispondendo al post di giornata.
5) Premio: link al blog/sito web/pagina facebook del vincitore, nel post conclusivo di questo blog relativo a questo fantatorneo. E' poco, ma i soldi sono finiti (cit.).
venerdì 16 settembre 2011
sabato 10 settembre 2011
TQ - corrente poetico letteraria contemporanea
di Carlotta De Leo
30 aprile 2011(ultima modifica: 02 maggio 2011)
STOP ALL'establishment della cultura e della politica. venerdì il primo incontro A ROMA
Generazione Tq, sfida ai "cattivi maestri"
L'esperimento culturale di un gruppo di scrittori e artisti trenta-quarantenni :«Come influire sulla realtà?»
ROMA - Uscire dal cono d'ombra, influire sulla realtà e avvicinarsi a un pubblico più vasto. Dopo anni di silenzio, finalmente la «Generazione Tq» (Tarantino Quentin, ma anche trenta-quarantenni) alza la voce per rivendicare un ruolo sociale, stringere le fila e lanciare una sfida aperta all'establishment della cultura e della politica, «i cattivi maestri» che hanno ridotto notevolmente il peso degli intellettuali sulla realtà. Più di un centinaio di scrittori, giornalisti, critici, artisti e accademici hanno partecipato venerdì 29 aprile al seminario che si è tenuto nella sede romana della casa editrice Laterza.
ESPERIMENTO CULTURALE - Un'iniziativa «sperimentale» nata su iniziativa degli scrittori Giuseppe Antonelli, Nicola Lagioia e Giorgio Vasta del responsabile dell'ufficio stampa della casa editrice Minimum Fax Alessandro Grazioli e del poeta Mario Desiati. «Questo è un luogo di condivisione e non di consenso – spiega Vasta –. Vogliamo ragionare insieme su come superare la membrana che ci divide da una fetta ampia di società. Possiamo continuare a pensare che abbiano tutti torto perché non ci leggono? Dobbiamo dar vita a un movimento culturale e sociale e cercare di entrare in contatto». «Ogni scrittore è solo nel momento della creazione della sua opera – aggiunge Lagioia – ma da solo nessuno può cambiare il mondo in cui vive. Spero che questo sia solo il primo incontro: insieme possiamo davvero trovare le forme per incidere di più sull’ecosistema socio-culturale che ci circonda».
IL GIORNALE WEB DI SCURATI –A ripercorrere la genesi di questa generale apatia è stato Antonio Scurati, una delle firme più conosciute della letteratura italiana contemporanea. «La nostra è una generazione di apprendistato all'irrealtà – sostiene Scurati -. Su di noi ha inciso in maniera determinante la costruzione mediatica che ci ha portato a non saper distinguere tra reale e fittizio». Lo spartiacque è stata la prima Guerra del Golfo: «Ricordo che vidi cadere le bombe su Baghdad in televisione mentre sorseggiavo birra sul divano. Da allora – spiega - la nostra generazione ha assunto una postura spettatoriale che ci impedisce di dare un'unghiata al mondo». Incontri come questi possono essere utili a risvegliarci? «Fin qui direi di no – risponde con sincerità -. Io sono scettico e credo che il bisogno di comunità sia il segno della sua assenza. Ma credo anche che questo conato sia significativo. Per uscire dall'impasse generazionale dobbiamo trovare nuovi orizzonti di comunicazione attiva. Io che scrivo per i giornali e ho una rubrica tv dico che non riusciremo mai ad invertire la rotta se puntiamo solo ad occupare spazi nei media tradizionali». E lancia una proposta: «I tempi sono maturi in Italia per fondare un nuovo quotidiano online che sia solo una trasposizione di contenuti dalla carta al web. Una testata culturale e di informazione dove la nostra generazione sia protagonista e non semplice ospite e possa raccontare la realtà senza distorsioni – dice -. Chi lavora nelle redazioni sa bene che i giornali di carta hanno le ore contate. E sarebbe bello che il definitivo passaggio sia merito di un gruppo di scrittori che vogliono aprirsi all'esterno».
RIBELLIONE AL MERCATO – La discussione, a dir la verità, non sempre è stata pertinente agli obiettivi dell'incontro. Non sono mancate digressioni nostalgiche, con accenni a vecchie ideologie sorpassate dalla storia e dalla realtà (basti pensare alla precarietà che spinge a lavorare per pagare l'affitto «turandosi il naso»). Ma scrittori, critici ed editori presenti hanno dato testimonianza, quantomeno, di voglia di fare, di confrontarsi sulle possibilità che si aprono e sulla necessità di fare gruppo. Nel movimento ondivago degli interventi sono stati affrontati tutti i nodi principali, con scambi di opinione e accesi dibattiti. «Dobbiamo sottrarci alla logica del mercato e della promozione dei libri – propone lo scrittore Christian Raimo –. Perché dobbiamo scrivere sulla quarta di copertina che quel libro è il migliore del secolo se è appena mediocre?».
L'UNIONE FA LA FORZA - Chiuso il primo incontro, la Generazione Tq è chiamata a ora a dare risposte concrete. E certo non sarà facile per i trenta-quarantenni farsi sentire, ma come ha ricordato la regista Costanza Quatriglio, «il nostro tempo è adesso e non domani. Lanciamo iniziative, senza aspettare l'autorizzazione di qualcuno a parlare o ad agire. Se andiamo avanti in maniera separata abbiamo poche speranze: dobbiamo ragionare in termini generazionali, superando le divisioni che ci sono tra chi lavora nell'editoria, nel cinema, nei giornali o in tv».
30 aprile 2011(ultima modifica: 02 maggio 2011)
STOP ALL'establishment della cultura e della politica. venerdì il primo incontro A ROMA
Generazione Tq, sfida ai "cattivi maestri"
L'esperimento culturale di un gruppo di scrittori e artisti trenta-quarantenni :«Come influire sulla realtà?»
ROMA - Uscire dal cono d'ombra, influire sulla realtà e avvicinarsi a un pubblico più vasto. Dopo anni di silenzio, finalmente la «Generazione Tq» (Tarantino Quentin, ma anche trenta-quarantenni) alza la voce per rivendicare un ruolo sociale, stringere le fila e lanciare una sfida aperta all'establishment della cultura e della politica, «i cattivi maestri» che hanno ridotto notevolmente il peso degli intellettuali sulla realtà. Più di un centinaio di scrittori, giornalisti, critici, artisti e accademici hanno partecipato venerdì 29 aprile al seminario che si è tenuto nella sede romana della casa editrice Laterza.
ESPERIMENTO CULTURALE - Un'iniziativa «sperimentale» nata su iniziativa degli scrittori Giuseppe Antonelli, Nicola Lagioia e Giorgio Vasta del responsabile dell'ufficio stampa della casa editrice Minimum Fax Alessandro Grazioli e del poeta Mario Desiati. «Questo è un luogo di condivisione e non di consenso – spiega Vasta –. Vogliamo ragionare insieme su come superare la membrana che ci divide da una fetta ampia di società. Possiamo continuare a pensare che abbiano tutti torto perché non ci leggono? Dobbiamo dar vita a un movimento culturale e sociale e cercare di entrare in contatto». «Ogni scrittore è solo nel momento della creazione della sua opera – aggiunge Lagioia – ma da solo nessuno può cambiare il mondo in cui vive. Spero che questo sia solo il primo incontro: insieme possiamo davvero trovare le forme per incidere di più sull’ecosistema socio-culturale che ci circonda».
IL GIORNALE WEB DI SCURATI –A ripercorrere la genesi di questa generale apatia è stato Antonio Scurati, una delle firme più conosciute della letteratura italiana contemporanea. «La nostra è una generazione di apprendistato all'irrealtà – sostiene Scurati -. Su di noi ha inciso in maniera determinante la costruzione mediatica che ci ha portato a non saper distinguere tra reale e fittizio». Lo spartiacque è stata la prima Guerra del Golfo: «Ricordo che vidi cadere le bombe su Baghdad in televisione mentre sorseggiavo birra sul divano. Da allora – spiega - la nostra generazione ha assunto una postura spettatoriale che ci impedisce di dare un'unghiata al mondo». Incontri come questi possono essere utili a risvegliarci? «Fin qui direi di no – risponde con sincerità -. Io sono scettico e credo che il bisogno di comunità sia il segno della sua assenza. Ma credo anche che questo conato sia significativo. Per uscire dall'impasse generazionale dobbiamo trovare nuovi orizzonti di comunicazione attiva. Io che scrivo per i giornali e ho una rubrica tv dico che non riusciremo mai ad invertire la rotta se puntiamo solo ad occupare spazi nei media tradizionali». E lancia una proposta: «I tempi sono maturi in Italia per fondare un nuovo quotidiano online che sia solo una trasposizione di contenuti dalla carta al web. Una testata culturale e di informazione dove la nostra generazione sia protagonista e non semplice ospite e possa raccontare la realtà senza distorsioni – dice -. Chi lavora nelle redazioni sa bene che i giornali di carta hanno le ore contate. E sarebbe bello che il definitivo passaggio sia merito di un gruppo di scrittori che vogliono aprirsi all'esterno».
RIBELLIONE AL MERCATO – La discussione, a dir la verità, non sempre è stata pertinente agli obiettivi dell'incontro. Non sono mancate digressioni nostalgiche, con accenni a vecchie ideologie sorpassate dalla storia e dalla realtà (basti pensare alla precarietà che spinge a lavorare per pagare l'affitto «turandosi il naso»). Ma scrittori, critici ed editori presenti hanno dato testimonianza, quantomeno, di voglia di fare, di confrontarsi sulle possibilità che si aprono e sulla necessità di fare gruppo. Nel movimento ondivago degli interventi sono stati affrontati tutti i nodi principali, con scambi di opinione e accesi dibattiti. «Dobbiamo sottrarci alla logica del mercato e della promozione dei libri – propone lo scrittore Christian Raimo –. Perché dobbiamo scrivere sulla quarta di copertina che quel libro è il migliore del secolo se è appena mediocre?».
L'UNIONE FA LA FORZA - Chiuso il primo incontro, la Generazione Tq è chiamata a ora a dare risposte concrete. E certo non sarà facile per i trenta-quarantenni farsi sentire, ma come ha ricordato la regista Costanza Quatriglio, «il nostro tempo è adesso e non domani. Lanciamo iniziative, senza aspettare l'autorizzazione di qualcuno a parlare o ad agire. Se andiamo avanti in maniera separata abbiamo poche speranze: dobbiamo ragionare in termini generazionali, superando le divisioni che ci sono tra chi lavora nell'editoria, nel cinema, nei giornali o in tv».
giovedì 4 agosto 2011
Secondo giorno di lavoro sul libro
Secondo giorno di lavoro sul libro, il libro del blog.
Ho:
*) sostituito le scritte 0 commenti dai post non commentati
*) sostituita la dicitura "pubblicato" con "scritto alle"
*) riformattato l'articolo su tom hanks
*) scritto e pubblicato sul blog questo post
Ho:
*) sostituito le scritte 0 commenti dai post non commentati
*) sostituita la dicitura "pubblicato" con "scritto alle"
*) riformattato l'articolo su tom hanks
*) scritto e pubblicato sul blog questo post
domenica 10 luglio 2011
Primo giorno di ferie estive
Primo giorno di ferie estive e primo giorno di lavoro sul libro.
Il libro del blog.
Ho:
*) copincollato tutti i post del blog mese per mese
*) ora ho un file txt di 500 mila battute!!
*) l'ordine non è crononolgico ma memento-logico (come il film)
*) scritto un primo prologo, cioè questo stesso post
Il libro del blog.
Ho:
*) copincollato tutti i post del blog mese per mese
*) ora ho un file txt di 500 mila battute!!
*) l'ordine non è crononolgico ma memento-logico (come il film)
*) scritto un primo prologo, cioè questo stesso post
mercoledì 29 giugno 2011
dichiarare esplicitamente gli intenti di questo blog
Il 18 giugno questo blog ha compiuto un anno!
Mi sono sempre ripromesso di dichiarare esplicitamente gli intenti di questo blog.
Non ho mai mantenuto questa promessa a me stesso.
Forse lo farò.
Forse
Mi sono sempre ripromesso di dichiarare esplicitamente gli intenti di questo blog.
Non ho mai mantenuto questa promessa a me stesso.
Forse lo farò.
Forse
martedì 28 giugno 2011
Utopia Football Club
capitolo 1 - Saito
http://0commenti.blogspot.com/2010/07/sos-sono-senza-linea.html
capitolo 2
http://0commenti.blogspot.com/2010/10/ma-tu.html
http://0commenti.blogspot.com/2010/11/capitolo-3-mario-e-carmela.html
http://0commenti.blogspot.com/2010/11/capitolo-4-peppino.html
5 capitolo - Giovinho
25 gennaio
Insomma, quello che so finora è che c'è un libro magico. Forse ci sono scritte delle cose, storie di altri mondi. Quello che già so è che Utopia è una città costruita di recente, si trova in Basilicata, al confine tra Puglia e Campania. Prima era un borgo medievale, poi è stato disabitato fino all'arrivo di un imprenditore, di un mecenate, di un presidente-allenatore-giocatore di calcio. Hanno costruito Nuova Utopia, ripopolato Vecchia Utopia, all'insegna della squadra di calcio più incredibile della storia, l'Utopia football club, dei concorsi letterari, dei festival di cinema e musica, delle installazioni e degli artisti che gratuitamente hanno donato le proprie opere alla costruzione della città, proprio come alcune città Siciliane. Infatti il mecenate viene dalla Sicilia. Caratteristica comune dei festival, dei concorsi, e dei tornei sportivi sono le modalità: i partecipanti arrivano da tutta Italia, e cominciano a partecipare dopo gli invitati ufficiali. E si va avanti fino a che tutti si sono esibiti, e fino a che c'è un vincitore. Senza limiti di tempo.
In fondo la biblioteca è magica perché contiene stralci di storie di tutti i mondi possibili. Se nel vostro mondo ancora non vedete stranezze, è perché il libro a cui è stato assegnato il vostro mondo è nascosto bene, non è ancora stato trovato, o è in mano a persone che non sanno come usarlo.
Caos. Poi dall'unico mondo possibile ci fu un viaggio nel tempo. La biblioteca. Ogni libro venne distribuito ad un mondo. Fino ad ora, nessun mondo si è mai reincontrato.
http://0commenti.blogspot.com/2010/07/sos-sono-senza-linea.html
capitolo 2
http://0commenti.blogspot.com/2010/10/ma-tu.html
http://0commenti.blogspot.com/2010/11/capitolo-3-mario-e-carmela.html
http://0commenti.blogspot.com/2010/11/capitolo-4-peppino.html
5 capitolo - Giovinho
25 gennaio
Insomma, quello che so finora è che c'è un libro magico. Forse ci sono scritte delle cose, storie di altri mondi. Quello che già so è che Utopia è una città costruita di recente, si trova in Basilicata, al confine tra Puglia e Campania. Prima era un borgo medievale, poi è stato disabitato fino all'arrivo di un imprenditore, di un mecenate, di un presidente-allenatore-giocatore di calcio. Hanno costruito Nuova Utopia, ripopolato Vecchia Utopia, all'insegna della squadra di calcio più incredibile della storia, l'Utopia football club, dei concorsi letterari, dei festival di cinema e musica, delle installazioni e degli artisti che gratuitamente hanno donato le proprie opere alla costruzione della città, proprio come alcune città Siciliane. Infatti il mecenate viene dalla Sicilia. Caratteristica comune dei festival, dei concorsi, e dei tornei sportivi sono le modalità: i partecipanti arrivano da tutta Italia, e cominciano a partecipare dopo gli invitati ufficiali. E si va avanti fino a che tutti si sono esibiti, e fino a che c'è un vincitore. Senza limiti di tempo.
In fondo la biblioteca è magica perché contiene stralci di storie di tutti i mondi possibili. Se nel vostro mondo ancora non vedete stranezze, è perché il libro a cui è stato assegnato il vostro mondo è nascosto bene, non è ancora stato trovato, o è in mano a persone che non sanno come usarlo.
Caos. Poi dall'unico mondo possibile ci fu un viaggio nel tempo. La biblioteca. Ogni libro venne distribuito ad un mondo. Fino ad ora, nessun mondo si è mai reincontrato.
lunedì 27 giugno 2011
http://www.myspace.com/malaerba
ma questo post era programmato per il 29/06/11, che ci fa già online?
qualcosa non funziona?
cmq dovevo ricordarmi di passare da
http://www.myspace.com/malaerba
per sbobinare: nodi, sidi kaouki e quella con i giuliodorme
qualcosa non funziona?
cmq dovevo ricordarmi di passare da
http://www.myspace.com/malaerba
per sbobinare: nodi, sidi kaouki e quella con i giuliodorme
domenica 26 giugno 2011
perlomeno con piacere
Come mai nell'ultimo mese non ho scritto quasi per niente sul blog? Scrivere qui è sempre stato un divertimento, un divagare. Gli ultimi post erano stati un impegno, un dovere, e mi hanno dato più di un pensiero.
Tutto questo non è assolutamente giusto, posso dire ora.
Forse questa ingiustizia un domani mi darà la forza per continuare qui o da un altra parte a scrivere con costanza.
O perlomeno con rinnovato piacere.
Tutto questo non è assolutamente giusto, posso dire ora.
Forse questa ingiustizia un domani mi darà la forza per continuare qui o da un altra parte a scrivere con costanza.
O perlomeno con rinnovato piacere.
sabato 25 giugno 2011
Follucidità
Dicevo: in un momento di follia (che potrebbe essere confuso con la lucidità e viceversa) ho pensato che questo blog dovrà morire appena il libro sul blog arriverà a casa mia.
Poi? Aprirne un altro o basta?
Il mio momento di follucidità mi ha fatto vedere un nuovo blog "solo pezzi originali" (parafrasando fast & furious, saga da me mai vista), dove scrivere settimanalmente solo quando c'è veramente qualcosa da dire.
O da riscrivere da questo blog.
Diciamolo pure: il titolo 0commenti non ha portato granché fortuna.
Però ha portato spunti.
Quello che pensavo un anno fa era: cominciando a scrivere verrà fuori il vero motivo per cui io debba scrivere un blog.
Per ora l'ho individuato nella libertà di pensiero e di espressione; e nella lotta quotidiana per raggiungere nuovi diritti e mantenere quelli che dovrebbero essere considerati acquisiti.
Poi? Aprirne un altro o basta?
Il mio momento di follucidità mi ha fatto vedere un nuovo blog "solo pezzi originali" (parafrasando fast & furious, saga da me mai vista), dove scrivere settimanalmente solo quando c'è veramente qualcosa da dire.
O da riscrivere da questo blog.
Diciamolo pure: il titolo 0commenti non ha portato granché fortuna.
Però ha portato spunti.
Quello che pensavo un anno fa era: cominciando a scrivere verrà fuori il vero motivo per cui io debba scrivere un blog.
Per ora l'ho individuato nella libertà di pensiero e di espressione; e nella lotta quotidiana per raggiungere nuovi diritti e mantenere quelli che dovrebbero essere considerati acquisiti.
mercoledì 22 giugno 2011
lunedì 20 giugno 2011
Martinez è il cognome
...spagnolo più usato in italia!
Micky potrebbe essere un topo bisex.
virgilio.it è un sito italiano dimenticato
Micky potrebbe essere un topo bisex.
virgilio.it è un sito italiano dimenticato
sabato 18 giugno 2011
martedì 14 giugno 2011
affidarmi a Lulù
Quindi la nuova parola d'ordine per il blog sarà "Cambiare rotta". Significa che voglio stringere i tempi per pubblicare un libro con i contenuti di questo blog.
Ho intenzione di pubblicarlo e vendermelo utilizzando i servizi di lulu.com.
Faccio questo perché il tempo stringe, a fine settembre diventerò bispapà, e fino a quel momento penso di avere un po' di tempo per occuparmi di quella che adesso mi sembra una impresa leggendaria.
Raccogliere tutti i contenuti, correggerli, fare un pdf, e poi affidarmi a Lulù.
Ci riuscirò? Da ora in poi spesso questo blog sarà il diario di bordo del libro che conterrà questo blog stesso. Il libro conterrà quindi il diario di bordo con i passi che saranno serviti per stamparlo.
Secondo voi sto collassando un piano temporale?
Ho intenzione di pubblicarlo e vendermelo utilizzando i servizi di lulu.com.
Faccio questo perché il tempo stringe, a fine settembre diventerò bispapà, e fino a quel momento penso di avere un po' di tempo per occuparmi di quella che adesso mi sembra una impresa leggendaria.
Raccogliere tutti i contenuti, correggerli, fare un pdf, e poi affidarmi a Lulù.
Ci riuscirò? Da ora in poi spesso questo blog sarà il diario di bordo del libro che conterrà questo blog stesso. Il libro conterrà quindi il diario di bordo con i passi che saranno serviti per stamparlo.
Secondo voi sto collassando un piano temporale?
venerdì 10 giugno 2011
basta col ciurlare nel manico
Un giorno metterò per iscritto gli intenti di questo blog.
In attesa di quel giorno fatidico riprendo a scrivere visto che nell'ultimo mese non ho scritto quasi per niente sul blog. Scrivere qui è un divertimento, un divagare, un uscire dalla routine o perlomeno fissarla sul video.
Negli ultimi post tutto questo non c'è stato e me ne dispiaccio veramente. Seriamente. Ma passiamo ad altro, visto che questi temi voglio approfondirli nel tempo. (e di tempo ce n'è eccome).
Un giorno metterò per iscritto gli intenti di questo blog, dicevo, nel frattempo devo però cambiare rotta perché il tempo stringe ed a fine settembre diventerò bispapà (per parafrasare uno dei blog più conosciuti in rete).
Cambiare rotta significa non cincischiare, basta col ciurlare nel manico.
Vengo al dunque: voglio pubblicare un libro con i contenuti di questo blog.
In attesa di quel giorno fatidico riprendo a scrivere visto che nell'ultimo mese non ho scritto quasi per niente sul blog. Scrivere qui è un divertimento, un divagare, un uscire dalla routine o perlomeno fissarla sul video.
Negli ultimi post tutto questo non c'è stato e me ne dispiaccio veramente. Seriamente. Ma passiamo ad altro, visto che questi temi voglio approfondirli nel tempo. (e di tempo ce n'è eccome).
Un giorno metterò per iscritto gli intenti di questo blog, dicevo, nel frattempo devo però cambiare rotta perché il tempo stringe ed a fine settembre diventerò bispapà (per parafrasare uno dei blog più conosciuti in rete).
Cambiare rotta significa non cincischiare, basta col ciurlare nel manico.
Vengo al dunque: voglio pubblicare un libro con i contenuti di questo blog.
domenica 29 maggio 2011
Corte degli aranci - contenuto rimosso
Alla cortese attenzione della direzione di Corte degli Aranci:
come da voi richiesto il contenuto del blog è stato rimosso.
Per una verifica vi riporto il link che riportava alla pagina oggetto di discussione:
http://0commenti.blogspot.com/2011/05/corte-degli-aranci-molfetta-si-mangia.html
Se avete ulteriori richieste o chiarimenti rispondete a questo post.
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sabato 21 maggio 2011
Alzati e cammina!
Anno 2011, la scienza compie dei progressi interessanti. C'è speranza anche per chi non camminava più. Ecco la storia, da messaggero.it: Rob Summers era un stella nascente del baseball americano, nell’Oregon. Aveva poco più di vent’anni quando un’auto pirata l’ha investito ed è fuggita. Da quel maledetto giorno del 2006 le gambe di Rob non si sono più mosse. E’ rimasto bloccato sulla sedia a rotelle dal torace in giù. L’urto ha interrotto i «comandi» che dal cervello partono verso gli arti inferiori.
Sembrava eresia far sperare il ragazzo di ricominciare a muoversi. Ma, al tempo stesso, due gruppi di ricercatori, delle università di Louisville e di Los Angeles, hanno deciso di lavorare su di lui e mettere a punto una nuova tecnica in grado di rimetterlo in piedi. E fargli muovere qualche passo. Anni di ostinazione. Oltre ventisei mesi di allenamenti durissimi in palestra, tentativi su tentativi da parte dei neurologi. Sono stati sperimentati diversi stimolatori elettrici per risvegliare la sua spina dorsale. Fino all’obiettivo finale: con sedici elettrodi sulla superficie del midollo Rob Summers è tornato ad alzarsi sulle gambe e a spostare i suoi piedi, seppur di pochi centimetri.
Il sistema consiste nell’applicazione di corrente elettrica, a diverse frequenze e intensità, nel tratto lombosacrale della colonna. L’atleta è stato addestrato, progressivamente, prima a stare eretto e ad effettuare dei movimenti con le gambe e poi ad avventurarsi verso i passi. «La mia vita è completamente cambiata - commenta Rob Summers -. Per uno che da quattro anni era incapace di muovere anche un solo dito, avere la libertà e la capacità di stare in piedi è una sensazione stupenda. E’ incredibile trovarmi a fare nuovamente dei passi. Il mio tono muscolare è talmente migliorato che molti neppure credono che io sia paralizzato».
«Anche se la strada è ancora molto lunga», va cauta Susan Harkema che ha guidato i ricercatori. La storia del giovane Rob, con tutte le coordinate scientifiche, è arrivata sulle pagine della rivista scientifica Lancet. Un impegno economico notevole, quasi interamente sostenuto dalla Christopher and Dane Reeve Foundation, l’associazione che porta il nome dell’attore che diede il volto a Superman.
All’apice della carriera, Reeve, cadde da cavallo nel ’95 in un parco equestre in Virginia. Un gravissimo trauma: spostamento di due vertebre cervicali con lesione del midollo spinale. Che vuol dire una paralisi permanente dal collo in giù (tetraplegia) e perdita della capacità di respirare in modo autonomo. Dal momento in cui è tornato a casa dall’ospedale fino alla morte, nel 2004, ha deciso di battersi per chi era nella sua stessa situazione diventando attivista nelle campagne a difesa dei diritti dei disabili e sostenitore della ricerca. I passi di Rob Summers sono il primo grande successo di Superman.
Sembrava eresia far sperare il ragazzo di ricominciare a muoversi. Ma, al tempo stesso, due gruppi di ricercatori, delle università di Louisville e di Los Angeles, hanno deciso di lavorare su di lui e mettere a punto una nuova tecnica in grado di rimetterlo in piedi. E fargli muovere qualche passo. Anni di ostinazione. Oltre ventisei mesi di allenamenti durissimi in palestra, tentativi su tentativi da parte dei neurologi. Sono stati sperimentati diversi stimolatori elettrici per risvegliare la sua spina dorsale. Fino all’obiettivo finale: con sedici elettrodi sulla superficie del midollo Rob Summers è tornato ad alzarsi sulle gambe e a spostare i suoi piedi, seppur di pochi centimetri.
Il sistema consiste nell’applicazione di corrente elettrica, a diverse frequenze e intensità, nel tratto lombosacrale della colonna. L’atleta è stato addestrato, progressivamente, prima a stare eretto e ad effettuare dei movimenti con le gambe e poi ad avventurarsi verso i passi. «La mia vita è completamente cambiata - commenta Rob Summers -. Per uno che da quattro anni era incapace di muovere anche un solo dito, avere la libertà e la capacità di stare in piedi è una sensazione stupenda. E’ incredibile trovarmi a fare nuovamente dei passi. Il mio tono muscolare è talmente migliorato che molti neppure credono che io sia paralizzato».
«Anche se la strada è ancora molto lunga», va cauta Susan Harkema che ha guidato i ricercatori. La storia del giovane Rob, con tutte le coordinate scientifiche, è arrivata sulle pagine della rivista scientifica Lancet. Un impegno economico notevole, quasi interamente sostenuto dalla Christopher and Dane Reeve Foundation, l’associazione che porta il nome dell’attore che diede il volto a Superman.
All’apice della carriera, Reeve, cadde da cavallo nel ’95 in un parco equestre in Virginia. Un gravissimo trauma: spostamento di due vertebre cervicali con lesione del midollo spinale. Che vuol dire una paralisi permanente dal collo in giù (tetraplegia) e perdita della capacità di respirare in modo autonomo. Dal momento in cui è tornato a casa dall’ospedale fino alla morte, nel 2004, ha deciso di battersi per chi era nella sua stessa situazione diventando attivista nelle campagne a difesa dei diritti dei disabili e sostenitore della ricerca. I passi di Rob Summers sono il primo grande successo di Superman.
venerdì 20 maggio 2011
i più letti di google
In questa web-era è possibile capire cosa interessa all'opinione pubblica. La macchina del fango sembra essere stata messa a nudo, ha un nome, se ne conoscono le caratteristiche e perciò la gente comune ha imparato a riconoscerla. Ed a diffidare delle notizie che non dovrebbero interessarci.
In questo momento la notizia più cliccata è il "No Berlusconi a reti unificate". Leggo: Una «brutta pagina» scritta da «un primo ministro e proprietario di televisioni che si arroga prerogative inaccessibili agli avversari politici» esprimendo «una linea padronale», secondo Famiglia Cristiana.
In pratica dopo anni d'appoggio (tacito e non), anche Famiglia cristiana fa la predica al premier.
La seconda notizia parla di sclerosi multipla. Posso capire la preoccupazione comune, verso le malattie che non hanno ancora una cura, e peggio, non hanno una spiegazione per il contagio.
Vicino a Chieti Anziana uccisa in casa da ladro romeno. Ecco, qui cominciano a cogliere nel segno. Distrarre l'opinione pubblica, la paura dello straniero. Per carità mi spiace tanto per l'anziana signora, ed è possibile sia rumena la nazionalità del ladro ma siamo alle solite. Mi chiedo: tutto questo è davvero più importante delle dichiarazioni xenofobe di Bossi, o della campagna elettorale per Napoli e Milano? Mah
In questo momento la notizia più cliccata è il "No Berlusconi a reti unificate". Leggo: Una «brutta pagina» scritta da «un primo ministro e proprietario di televisioni che si arroga prerogative inaccessibili agli avversari politici» esprimendo «una linea padronale», secondo Famiglia Cristiana.
In pratica dopo anni d'appoggio (tacito e non), anche Famiglia cristiana fa la predica al premier.
La seconda notizia parla di sclerosi multipla. Posso capire la preoccupazione comune, verso le malattie che non hanno ancora una cura, e peggio, non hanno una spiegazione per il contagio.
Vicino a Chieti Anziana uccisa in casa da ladro romeno. Ecco, qui cominciano a cogliere nel segno. Distrarre l'opinione pubblica, la paura dello straniero. Per carità mi spiace tanto per l'anziana signora, ed è possibile sia rumena la nazionalità del ladro ma siamo alle solite. Mi chiedo: tutto questo è davvero più importante delle dichiarazioni xenofobe di Bossi, o della campagna elettorale per Napoli e Milano? Mah
martedì 17 maggio 2011
Secondo me Sentry tornerà?
Mi scrive anonimo, dall'isola che non c'è. Dice:
> Ciao, ma quindi secondo te sentry tornerà????
Bah, non so, di solito i supereroi non muoiono mai del tutto.
>mi piaceva troppo non posso credere che sia morto.
A me quelli troppo perfetti non mi sono mai piaciuti molto. Tranne Nathan Grey.
>dai spero che non sia morto sul serio...come dici tu!!!
L'ho letto :)
>in fin dei conti basta guardare il suo scontro con molecola.....
Non l'ho letto :(
>ciao spero torni presto
ciao, continua a leggermi caro Anonimo!
> Ciao, ma quindi secondo te sentry tornerà????
Bah, non so, di solito i supereroi non muoiono mai del tutto.
>mi piaceva troppo non posso credere che sia morto.
A me quelli troppo perfetti non mi sono mai piaciuti molto. Tranne Nathan Grey.
>dai spero che non sia morto sul serio...come dici tu!!!
L'ho letto :)
>in fin dei conti basta guardare il suo scontro con molecola.....
Non l'ho letto :(
>ciao spero torni presto
ciao, continua a leggermi caro Anonimo!
lunedì 16 maggio 2011
Allora qualcuno mi legge! [ripubblico un commento]
Un blog è uno spazio libero dove ognuno può esprimere le proprie idee e opinioni in modo assolutamente libero, unisce e crea dibattiti in modo costruttivo,purtoppo a volte viene usato per diffondere il falso e calunniare persone fisiche o aziende. Fortunatamente l'utilizzo di questi modi subdoli per danneggiare qualcuno sono così palesi che offendono l'intelligenza dei lettori e sporcano i valori di cui i blog sono impregnati. "I calunniatori sono anche di solito vigliacchi" famosa citazione dello scrittore Ippolito Nievo e pensare che nell'ottocento non ci si poteva nascondere nemmeno dietro un profilo virtuale.
sabato 14 maggio 2011
il mio tempo libero che non c'è più
Questo è sempre uno dei post che aveva l'invio auto programmato. Si chiamava "Fanta Sanremo 2012 - quinta serata...finale!". Come ho già scritto due volte nei giorni scorsi mi sembrava una buona idea, sopravvalutavo il mio tempo libero ma da buona capatosta non demordo, continuo con l'idea del blog non letto da (quasi) nessuno, ma al contempo dovrei considerare bene la strada che sta prendendo il blog, la mia vita lavorativa, personale, virtuale, il mio tempo libero che non c'è più, invece di sfruttare quello che gentilmente concesso per l'espletamento dei miei puzzolenti bisogni corporali. Sì, ultimamente riesco ad aggiornare il blog solo dal bagno. Ma dal bagno il cellulare non prende, e mogliaideale chiama urlando "SPOSTATI CHE NON SENTO" senza sapere a quale latitudine di questo mondo sono posizionato.
domenica 8 maggio 2011
proprio Fortis, questi qui!
Fortis Trani, Terrone prenota un gol a Grottaglie
«Dobbiamo fare affidamento solo su di noi»
venerdì 6 maggio 2011
La Fortis scalda i motori in vista di Grottaglie. Positivo il test di metà settimana con il Corato (neo promosso in Eccellenza): vittoria per 3-2 con reti di Turitto, Losito e Terrone. Quest’ultimo si prenota per un posto da titolare al D’Amuri. Decisivo con l’Angri (doppietta su punizione da tre punti), decisivo a Sant’Antonio Abate, Terrone spera di completare l’opera nell’ultima giornata. «Sono fiducioso e soprattutto sono consapevole che dovremo giocarci la nostra partita senza sperare in regali dal Casarano. Sarebbe sbagliato impostare la partita sul risultato di Sant’Antonio Abate. Se dovessimo vincere a Grottaglie saremmo salvi a prescindere da tutto e tutti. Come andrà a finire? Ho una mezza idea, ma non lo dico per scaramanzia…».
Terrone avrebbe voluto non trovarsi in questa situazione. «Grida vendetta la sconfitta interna con la Fortis Murgia. Con un punto in più, domenica potevamo accontentarci del pareggio che starebbe più che bene anche al Grottaglie. Purtroppo ci troviamo in una situazione di classifica particolarissima, dobbiamo cavarcela da soli». Terrone chiama all’appello i tifosi: «A Grottaglie ci sarà il pubblico delle grandi occasioni. Mi auguro di vedere tanti tranesi sugli spalti. Abbiamo bisogno del loro aiuto, mai come questa volta. La serie D dobbiamo difenderla tutti insieme».
poi...
Vincendo a Grottaglie, la Fortis conquista la permanenza in serie D condannando il Grottaglie allo spareggio. L'impresa è firmata da Terrone che mette a segno a fine primo tempo il gol più importante della sua carriera.
Pubblico delle grandi occasioni al D'Amuri per la sfida salvezza fra Grottaglie e Fortis Trani. Entrambe le squadre hanno bisogno di punti per raggiungere la matematica salvezza. Pettinicchio deve fare a meno di Lanera (squalificato) e di Radicchio (infortunato). Il Trani per l'ultima gara rispolvera il completo bianco e azzurro e si schiera col 4-2-3-1: davanti a Di Vincenzo, Chiapparino e Loiacono sono gli esterni, Losito e Rizzi i centrali. A centrocampo, due mediani (Rufini e Vittorio) e tre giocatori (Turitto, Fabiano e Fumai) a sostegno di Terrone.
La prima occasione del match capita tra i piedi di Cristofaro al 3'. L'esterno del Grottaglie prova a sorprendere Di Vincenzo con una conclusione dalla distanza che si perde oltre la traversa. La prima occasione del Trani matura al 18' con una punizione da posizione centrale di Fumai che termina alta. I ritmi non sono certo elevati, la paura di perdere induce le due squadre a rischiare il meno possibile. Di Vincenzo e Laghezza restano praticamente inoperosi. Al 40' Fabiano svirgola da posizione centrale dal limite dell'area dopo una bella discesa di Turitto.
La partita si sblocca improvvisamente al 45' quando Fumai conquista un calcio di rigore. Il giocatore entra in area e viene atterrato da D'Angelo: dal dischetto Terrone non sbaglia portando in vantaggio la Fortis. Alla luce del gol tranese e di quello del Sant'Antonio Abate con il Casarano, alla fine del primo tempo la Fortis sarebbe salva mentre Grottaglie e Sant'Antonio Abate sarebbero condannate allo spareggio.
Nella ripresa, il Grottaglie effettua subito un cambio. Fuori D'Angelo (autore del fallo da rigore) e dentro Fraschini, un esterno di spinta. Il Grottaglie deve fare la partita per pareggiare e così il Trani ha la possibilità di sfruttare il contropiede per far male. I biancazzurri hanno subito la palla del raddoppio: Laghezza al 4' toglie dalla rete un tiro a botta sicura di Turitto. Vittorio esaurisce la benzina. Pettinicchio opera così il primo cambio. Entra De Gennaro al 22' della ripresa. Da Sant'Antonio Abate arriva la notizia del raddoppio dei campani.
Il Grottaglie prova a spingere sull'acceleratore, il Trani si difende con ordine e tiene gli avanti tarantini a distanza di sicurezza dalla porta di Di Vincenzo, chiamato in causa solo per l'ordinaria amministrazione. Il Casarano dimezza lo svantaggio a Sant'Antonio Abate: a venti minuti dalla fine è sempre spareggio fra campani e Grottaglie. Pizzonia si gioca gli ultimi due cambi nel giro di 120 secondi: fuori Malagnino e Pinto, dentro Piumetto e Arcadio. Pettinicchio inserisce forze nuove negli ultimi cinque minuti di gara. Turitto e Terrone tornano in panchina, l'allenatore manda in campo Pallotta e D'Arcante. Il Grottaglie spinge con tutti i suoi effettivi ma senza mai pungere. Dopo cinque interminabili minuti di recupero, il Trani può esultare.
GROTTAGLIE: Laghezza, Solidoro, D'Angelo (1'st Fraschini), Luzzi, Mastronardi, Colangione, Cristofaro, Salvestroni, De Angelis, Malagnino (33'st Piumetto), Pinto (34'st Arcadio). All. Pizzonia.
FORTIS TRANI: Di Vincenzo, Chiapparino, Loiacono, Rufini, Losito, Rizzi, Turitto (41'st Pallotta), Vittorio (22'st De Gennaro), Terrone (43'st D'Arcante), Fumai, Fabiano. All. Pettinicchio.
ARBITRO: Fabozzi di Gallarate.
RETE: 45'pt Terrone su rigore.
girone H
Arzanese 71
34.A GIORNATA Pomigl. 69
Gaeta 67
Nardo' 62
B.Ernica-Angri 0-0 V.Casar. 56
Arzanese-Battipagl. 2-2 Francav.S 47
Francav.S-Capriat. 3-1 Capriat. 44
Pisticci-F.Murgia 3-0 B.Ernica 44
Grottaglie-F.Trani 0-1 F.Trani 44
Ostuni-Francav.F 1-3 Ischia 44
Gaeta-Ischia 2-0 F.Murgia 44
Pomigl.-Nardo' 2-0 S.A.Abate 42
S.A.Abate-V.Casar. 2-1 Grottaglie 42
Battipagl. 39
Pisticci 38
Angri 36
Francav.F 28
Ostuni 16
Nel pullman che riporta la squadra a Trani dopo l'impresa di Grottaglie è festa grande. Alberto Altieri si diverte col microfono, in memoria di un passato da ultrà mai dimenticato. Fra i più euforici, il match winner dell'incontro. Terrone non lo dimentica. «Prima della partita – dice - Pettinicchio aveva designato me e Fumai come rigoristi, lasciandoci facoltà di scelta. Quando l’arbitro ha concesso il rigore ci siamo guardati negli occhi. Ho pensato a quella intervista e ho chiesto il pallone a Fumai. Avete visto tutti com’è andata».
Decisivo Terrone, ma decisiva anche una difesa imperforabile. «In fase di copertura – spiega Terrone – siamo stati monumentali, in particolare i difensori. Hanno giocato tutti una gara perfetta, senza concedere nulla al Grottaglie». Dagli altri campi non è arrivata nessuna sorpresa e così allo spareggio col Sant’Antonio Abate finisce il Grottaglie. «Sapevamo di non poter contare su regali dal Casarano. Questi sono fazzoletti che si piegano e si conservano per le prossime occasioni. Eravamo consapevoli che avremmo dovuto vincere per tirarci fuori dai guai. Lo abbiamo fatto e ci siamo salvati senza spareggi. Adesso lasciateci gioire».
«Dobbiamo fare affidamento solo su di noi»
venerdì 6 maggio 2011
La Fortis scalda i motori in vista di Grottaglie. Positivo il test di metà settimana con il Corato (neo promosso in Eccellenza): vittoria per 3-2 con reti di Turitto, Losito e Terrone. Quest’ultimo si prenota per un posto da titolare al D’Amuri. Decisivo con l’Angri (doppietta su punizione da tre punti), decisivo a Sant’Antonio Abate, Terrone spera di completare l’opera nell’ultima giornata. «Sono fiducioso e soprattutto sono consapevole che dovremo giocarci la nostra partita senza sperare in regali dal Casarano. Sarebbe sbagliato impostare la partita sul risultato di Sant’Antonio Abate. Se dovessimo vincere a Grottaglie saremmo salvi a prescindere da tutto e tutti. Come andrà a finire? Ho una mezza idea, ma non lo dico per scaramanzia…».
Terrone avrebbe voluto non trovarsi in questa situazione. «Grida vendetta la sconfitta interna con la Fortis Murgia. Con un punto in più, domenica potevamo accontentarci del pareggio che starebbe più che bene anche al Grottaglie. Purtroppo ci troviamo in una situazione di classifica particolarissima, dobbiamo cavarcela da soli». Terrone chiama all’appello i tifosi: «A Grottaglie ci sarà il pubblico delle grandi occasioni. Mi auguro di vedere tanti tranesi sugli spalti. Abbiamo bisogno del loro aiuto, mai come questa volta. La serie D dobbiamo difenderla tutti insieme».
poi...
Vincendo a Grottaglie, la Fortis conquista la permanenza in serie D condannando il Grottaglie allo spareggio. L'impresa è firmata da Terrone che mette a segno a fine primo tempo il gol più importante della sua carriera.
Pubblico delle grandi occasioni al D'Amuri per la sfida salvezza fra Grottaglie e Fortis Trani. Entrambe le squadre hanno bisogno di punti per raggiungere la matematica salvezza. Pettinicchio deve fare a meno di Lanera (squalificato) e di Radicchio (infortunato). Il Trani per l'ultima gara rispolvera il completo bianco e azzurro e si schiera col 4-2-3-1: davanti a Di Vincenzo, Chiapparino e Loiacono sono gli esterni, Losito e Rizzi i centrali. A centrocampo, due mediani (Rufini e Vittorio) e tre giocatori (Turitto, Fabiano e Fumai) a sostegno di Terrone.
La prima occasione del match capita tra i piedi di Cristofaro al 3'. L'esterno del Grottaglie prova a sorprendere Di Vincenzo con una conclusione dalla distanza che si perde oltre la traversa. La prima occasione del Trani matura al 18' con una punizione da posizione centrale di Fumai che termina alta. I ritmi non sono certo elevati, la paura di perdere induce le due squadre a rischiare il meno possibile. Di Vincenzo e Laghezza restano praticamente inoperosi. Al 40' Fabiano svirgola da posizione centrale dal limite dell'area dopo una bella discesa di Turitto.
La partita si sblocca improvvisamente al 45' quando Fumai conquista un calcio di rigore. Il giocatore entra in area e viene atterrato da D'Angelo: dal dischetto Terrone non sbaglia portando in vantaggio la Fortis. Alla luce del gol tranese e di quello del Sant'Antonio Abate con il Casarano, alla fine del primo tempo la Fortis sarebbe salva mentre Grottaglie e Sant'Antonio Abate sarebbero condannate allo spareggio.
Nella ripresa, il Grottaglie effettua subito un cambio. Fuori D'Angelo (autore del fallo da rigore) e dentro Fraschini, un esterno di spinta. Il Grottaglie deve fare la partita per pareggiare e così il Trani ha la possibilità di sfruttare il contropiede per far male. I biancazzurri hanno subito la palla del raddoppio: Laghezza al 4' toglie dalla rete un tiro a botta sicura di Turitto. Vittorio esaurisce la benzina. Pettinicchio opera così il primo cambio. Entra De Gennaro al 22' della ripresa. Da Sant'Antonio Abate arriva la notizia del raddoppio dei campani.
Il Grottaglie prova a spingere sull'acceleratore, il Trani si difende con ordine e tiene gli avanti tarantini a distanza di sicurezza dalla porta di Di Vincenzo, chiamato in causa solo per l'ordinaria amministrazione. Il Casarano dimezza lo svantaggio a Sant'Antonio Abate: a venti minuti dalla fine è sempre spareggio fra campani e Grottaglie. Pizzonia si gioca gli ultimi due cambi nel giro di 120 secondi: fuori Malagnino e Pinto, dentro Piumetto e Arcadio. Pettinicchio inserisce forze nuove negli ultimi cinque minuti di gara. Turitto e Terrone tornano in panchina, l'allenatore manda in campo Pallotta e D'Arcante. Il Grottaglie spinge con tutti i suoi effettivi ma senza mai pungere. Dopo cinque interminabili minuti di recupero, il Trani può esultare.
GROTTAGLIE: Laghezza, Solidoro, D'Angelo (1'st Fraschini), Luzzi, Mastronardi, Colangione, Cristofaro, Salvestroni, De Angelis, Malagnino (33'st Piumetto), Pinto (34'st Arcadio). All. Pizzonia.
FORTIS TRANI: Di Vincenzo, Chiapparino, Loiacono, Rufini, Losito, Rizzi, Turitto (41'st Pallotta), Vittorio (22'st De Gennaro), Terrone (43'st D'Arcante), Fumai, Fabiano. All. Pettinicchio.
ARBITRO: Fabozzi di Gallarate.
RETE: 45'pt Terrone su rigore.
girone H
Arzanese 71
34.A GIORNATA Pomigl. 69
Gaeta 67
Nardo' 62
B.Ernica-Angri 0-0 V.Casar. 56
Arzanese-Battipagl. 2-2 Francav.S 47
Francav.S-Capriat. 3-1 Capriat. 44
Pisticci-F.Murgia 3-0 B.Ernica 44
Grottaglie-F.Trani 0-1 F.Trani 44
Ostuni-Francav.F 1-3 Ischia 44
Gaeta-Ischia 2-0 F.Murgia 44
Pomigl.-Nardo' 2-0 S.A.Abate 42
S.A.Abate-V.Casar. 2-1 Grottaglie 42
Battipagl. 39
Pisticci 38
Angri 36
Francav.F 28
Ostuni 16
Nel pullman che riporta la squadra a Trani dopo l'impresa di Grottaglie è festa grande. Alberto Altieri si diverte col microfono, in memoria di un passato da ultrà mai dimenticato. Fra i più euforici, il match winner dell'incontro. Terrone non lo dimentica. «Prima della partita – dice - Pettinicchio aveva designato me e Fumai come rigoristi, lasciandoci facoltà di scelta. Quando l’arbitro ha concesso il rigore ci siamo guardati negli occhi. Ho pensato a quella intervista e ho chiesto il pallone a Fumai. Avete visto tutti com’è andata».
Decisivo Terrone, ma decisiva anche una difesa imperforabile. «In fase di copertura – spiega Terrone – siamo stati monumentali, in particolare i difensori. Hanno giocato tutti una gara perfetta, senza concedere nulla al Grottaglie». Dagli altri campi non è arrivata nessuna sorpresa e così allo spareggio col Sant’Antonio Abate finisce il Grottaglie. «Sapevamo di non poter contare su regali dal Casarano. Questi sono fazzoletti che si piegano e si conservano per le prossime occasioni. Eravamo consapevoli che avremmo dovuto vincere per tirarci fuori dai guai. Lo abbiamo fatto e ci siamo salvati senza spareggi. Adesso lasciateci gioire».
sabato 7 maggio 2011
Oddo festeggia!
Oddo sembra letteralmente impazzito. Corre, ed ha il capo cosparso di sostanza schiumosa e bianca. Shampoo? Spumante? E' ubriaco? Corre come un forsennato, questo è poco, sicuro e visibile. il Milan ha vinto lo Scudetto, quindi, il diciottesimo della sua storia, e al fischio finale di Roma-Milan lo Stadio Olimpico è diventato teatro di festeggiamenti, brindisi, bagni nello spumante, giri di campo, gavettoni e tutto il repertorio di allegro sbracamento che regalano puntualmente simili occasioni sui campi di calcio. In tutto quel casino, Massimo Oddo ne ha fatta un’altra delle sue.
Massimo Oddo è un giocatore del Milan, un terzino destro. Gioca nel Milan dal 2007, dopo cinque ottime annate alla Lazio. Ha quasi 35 anni: da almeno due non è più titolare nel Milan – oggi fa la riserva del più giovane Abate, la stagione scorsa è stato ceduto in prestito al Bayern Monaco – ma quest’anno è stato decisivo durante la partita contro il Napoli. Ed è uno che si fa sempre notare, in circostanze come quella di ieri sera.
Nel 2006, Oddo faceva parte della nazionale italiana che vinse i mondiali di calcio in Germania. Si distinse per due cose, in quella festa: per avere tagliato a centrocampo i capelli di Mauro Camoranesi e, soprattutto, per avere dato un’intervista da ubriaco o quasi.
Ieri sera Oddo è rimasto in panchina. Alla fine della partita ha partecipato ai festeggiamenti e a un certo punto ha fatto una singolare scommessa con Adriano Galliani, amministratore delegato del Milan: il rinnovo del contratto per un altro anno se Oddo fosse riuscito a fare un intero giro del campo di atletica in un minuto. È una sfida significativa: in gergo sportivo si chiama “giro della morte” e comporta uno sforzo anaerobico quasi per la durata massima possibile. Quattrocento metri al massimo della velocità: se non si è ben allenati semplicemente non si arriva alla fine. Oddo si è messo lì, scalzo e a petto nudo, e ha fatto il suo giro. A quasi 35 anni, in cinquantotto secondi.
Massimo Oddo è un giocatore del Milan, un terzino destro. Gioca nel Milan dal 2007, dopo cinque ottime annate alla Lazio. Ha quasi 35 anni: da almeno due non è più titolare nel Milan – oggi fa la riserva del più giovane Abate, la stagione scorsa è stato ceduto in prestito al Bayern Monaco – ma quest’anno è stato decisivo durante la partita contro il Napoli. Ed è uno che si fa sempre notare, in circostanze come quella di ieri sera.
Nel 2006, Oddo faceva parte della nazionale italiana che vinse i mondiali di calcio in Germania. Si distinse per due cose, in quella festa: per avere tagliato a centrocampo i capelli di Mauro Camoranesi e, soprattutto, per avere dato un’intervista da ubriaco o quasi.
Ieri sera Oddo è rimasto in panchina. Alla fine della partita ha partecipato ai festeggiamenti e a un certo punto ha fatto una singolare scommessa con Adriano Galliani, amministratore delegato del Milan: il rinnovo del contratto per un altro anno se Oddo fosse riuscito a fare un intero giro del campo di atletica in un minuto. È una sfida significativa: in gergo sportivo si chiama “giro della morte” e comporta uno sforzo anaerobico quasi per la durata massima possibile. Quattrocento metri al massimo della velocità: se non si è ben allenati semplicemente non si arriva alla fine. Oddo si è messo lì, scalzo e a petto nudo, e ha fatto il suo giro. A quasi 35 anni, in cinquantotto secondi.
venerdì 6 maggio 2011
David di Donatello 2011
Noi credevamo di Mario Martone ha vinto i David di Donatello 2011, gli Oscar del cinema italiano, io non l'ho ancora visto e chissà se una trama del genere potrà mai farmi l'acquolina in bocca: la pellicola che racconta il nostro Risorgimento si è aggiudicata ben sette statuette: miglior film, miglior sceneggiatura (realizzata da Mario Martone stesso e da Giancarlo De Cataldo), miglior direttore della fotografia, miglior scenografo, miglior costumista, miglior truccatore e miglior acconciatore.
In un’ edizione preceduta da polemiche per la mancata candidatura di Checco Zalone, il trionfatore ai botteghini, alla fine ad aggiudicarsi i premi più importanti è stato un dramma che ci riporta alla nostra storia, Noi Credevamo di Mario Martone che racconta la storia di tre giovani meridionali che decidono di unirsi alla Giovane Italia durante la repressione borbonica.
Ai David di Donatello 2011 è stato premiato anche La nostra vita, dramma al quale sono andati i premi per il Miglior Regista a Daniele Lucchetti e per il Miglior Attore Protagonista a Elio Germano (già vincitore al Festival di Cannes) e per il Miglior Fonico di presa diretta a Bruno Pupparo.
Paola Cortellesi è stata premiata come miglior attrice protagonista per Nessuno mi può giudicare, mentre Basilicata coast to Coast, esordio alla regia di Rocco Papaleo, ha ottenuto ben tre David: Miglior Regista esordiente a Rocco Papaleo, Miglior Musicista a Rita Marcotulli, Miglior Canzone Originale a “Mentre dormi” di Gimmi Santucci e Max Gazzè.
Miglior Attrice non Protagonista è Valentina Lodovini per il film Benvenuti al Sud e Giuseppe Battiston è il miglior attore non protagonista per La passione.
Infine 20 sigarette ha ottenuto il David al Miglior Produttore per Tilde Corsi, Gianni Romoli e Claudio Bonivento, quello al Miglior Montatore andato a Alessio Doglione; Miglior Effetti Speciali Visivi a Rebel Alliance e Miglior David Giovani.
In un’ edizione preceduta da polemiche per la mancata candidatura di Checco Zalone, il trionfatore ai botteghini, alla fine ad aggiudicarsi i premi più importanti è stato un dramma che ci riporta alla nostra storia, Noi Credevamo di Mario Martone che racconta la storia di tre giovani meridionali che decidono di unirsi alla Giovane Italia durante la repressione borbonica.
Ai David di Donatello 2011 è stato premiato anche La nostra vita, dramma al quale sono andati i premi per il Miglior Regista a Daniele Lucchetti e per il Miglior Attore Protagonista a Elio Germano (già vincitore al Festival di Cannes) e per il Miglior Fonico di presa diretta a Bruno Pupparo.
Paola Cortellesi è stata premiata come miglior attrice protagonista per Nessuno mi può giudicare, mentre Basilicata coast to Coast, esordio alla regia di Rocco Papaleo, ha ottenuto ben tre David: Miglior Regista esordiente a Rocco Papaleo, Miglior Musicista a Rita Marcotulli, Miglior Canzone Originale a “Mentre dormi” di Gimmi Santucci e Max Gazzè.
Miglior Attrice non Protagonista è Valentina Lodovini per il film Benvenuti al Sud e Giuseppe Battiston è il miglior attore non protagonista per La passione.
Infine 20 sigarette ha ottenuto il David al Miglior Produttore per Tilde Corsi, Gianni Romoli e Claudio Bonivento, quello al Miglior Montatore andato a Alessio Doglione; Miglior Effetti Speciali Visivi a Rebel Alliance e Miglior David Giovani.
mercoledì 4 maggio 2011
(contiene) Racconto - Paolo Atreio
Il mese scorso avrò pensato: chiamo questo post "argomenti da sviluppare (tipo franco erberto)" poi mi verrà in mente cosa scrivere. Bel modo di fare santaklaus!
Ho scritto "mmm larenna: todo". Cosa avevo in mente? Indecifrabile, se non dalla mia mente malaticcia. Volevo sovvertire le leggi del web. Ma ci sono menti al lavoro molto più abile della mia. Altro appunto: "sunrise a2:prima o poi". Sì, prima o poi vedrò una partita di Basket A1, magari coi pargoletti al mio fianco. Speriamo che la Montepaschi Siena nel frattempo abbia smarrito la via aurea, altrimenti ci sarà poco da tifare.
Altro appunto: franco erberto ai giorni d'oggi. Una volgare italianizzazione per ricordarmi di un racconto omaggio che mi piacerebbe scrivere. Per ora, e per molto altro tempo ancora visto che la mia mente vulcanica coccola progetti diversi al ritmo del cha-cha-cià, ho scritto solo questo. Lo affido alle onde del web e della futura stampa cartacea.
Paolo Atreio scende a buttare la spazzatura. Sono giorni che vomita e rischia di svenire, ma da qualche ora si sente meglio. Un volto danzante con le sue sembianze gli si avvicina. Sembra convincente, e gli passa un libro: dune 7, inedito in Italia. Eppure il libro è tradotto alla perfezione. Paolo si fa sostituire da un volto danzante, e lascia i suoi tre figli per seguire un secondo volto danzante (svd). In una stanza di albergo incontra un suo collega, ed un terzo vd con le sembianze del collega. tvd spiega che frank era un alieno, che la terra è un pianeta della dispersione, e convince i due colleghi a seguirlo in un viaggio a roma cinecittà. durante 3 giorni chiusi in albergo tvd spiega che ci sono 36 savi che salveranno la terra, che ci sono 30 giorni di tempo per riunirli tutti, e che esiste una procedura di attivazione che è già in corso. i 36 savi soffrono di vomito e svenimenti, ma non è facile localizzarli, quindi inizialmente ci si sposta dove vengono rilevati più casi. il terzo savio è una attrice americana famosa, in trasferta a cinecittà. poi in 4 ripartono per la puglia dove un gruppo di altri 3 savi e un qvd li sta aspettando. quando si riavvicinano i savi soffrono di emicranea che smette temporanemente se scrivono. molti scrivono su internet. nel viaggio scoprono che esiste un siero danzante. a paolo viene in mente che roberto potrebbe essere salvato dal siero. il viaggio li porterà in trentino, a venezia, a vienna dove il mondo potrà essere salvato.
Ho scritto "mmm larenna: todo". Cosa avevo in mente? Indecifrabile, se non dalla mia mente malaticcia. Volevo sovvertire le leggi del web. Ma ci sono menti al lavoro molto più abile della mia. Altro appunto: "sunrise a2:prima o poi". Sì, prima o poi vedrò una partita di Basket A1, magari coi pargoletti al mio fianco. Speriamo che la Montepaschi Siena nel frattempo abbia smarrito la via aurea, altrimenti ci sarà poco da tifare.
Altro appunto: franco erberto ai giorni d'oggi. Una volgare italianizzazione per ricordarmi di un racconto omaggio che mi piacerebbe scrivere. Per ora, e per molto altro tempo ancora visto che la mia mente vulcanica coccola progetti diversi al ritmo del cha-cha-cià, ho scritto solo questo. Lo affido alle onde del web e della futura stampa cartacea.
Paolo Atreio scende a buttare la spazzatura. Sono giorni che vomita e rischia di svenire, ma da qualche ora si sente meglio. Un volto danzante con le sue sembianze gli si avvicina. Sembra convincente, e gli passa un libro: dune 7, inedito in Italia. Eppure il libro è tradotto alla perfezione. Paolo si fa sostituire da un volto danzante, e lascia i suoi tre figli per seguire un secondo volto danzante (svd). In una stanza di albergo incontra un suo collega, ed un terzo vd con le sembianze del collega. tvd spiega che frank era un alieno, che la terra è un pianeta della dispersione, e convince i due colleghi a seguirlo in un viaggio a roma cinecittà. durante 3 giorni chiusi in albergo tvd spiega che ci sono 36 savi che salveranno la terra, che ci sono 30 giorni di tempo per riunirli tutti, e che esiste una procedura di attivazione che è già in corso. i 36 savi soffrono di vomito e svenimenti, ma non è facile localizzarli, quindi inizialmente ci si sposta dove vengono rilevati più casi. il terzo savio è una attrice americana famosa, in trasferta a cinecittà. poi in 4 ripartono per la puglia dove un gruppo di altri 3 savi e un qvd li sta aspettando. quando si riavvicinano i savi soffrono di emicranea che smette temporanemente se scrivono. molti scrivono su internet. nel viaggio scoprono che esiste un siero danzante. a paolo viene in mente che roberto potrebbe essere salvato dal siero. il viaggio li porterà in trentino, a venezia, a vienna dove il mondo potrà essere salvato.
lunedì 2 maggio 2011
quel castello vicino il casello di Lacedonia
facendo questa mozzila-ricerca
http://www.google.it/search?hl=it&client=firefox-a&hs=80b&rls=org.mozilla%3Ait%3Aofficial&q=castello+giallo+ocra+d%27aquino+di+rocchetta&btnG=Cerca
viene fuori più o meno questo:
http://www.mondimedievali.net/castelli/Puglia/foggia/rocchetta.htm
...ma non mi pare proprio quel castello giallo finto, ridipinto, che pare dalla a16
domenica 1 maggio 2011
Concertone del primo maggio (mentre siamo in viaggio...)
E' il primo anno che mi capita: non potrò collegarmi con rai3 perché durante il concertone sarò in viaggio su autostrade italiane. Spero nella amica radio. Intanto a beneficio di voi tutti vi pubblico la lista dei cantati per ora confermati:
* Ennio Morricone
* Gino Paoli (rivisitazione del “Va’ Pensiero“)
* Modena City Ramblers
* Subsonica
* Daniele Silvestri
* Caparezza
* Bandabardò
* Francesco De Gregori
* Lucio Dalla
* Peppe Servillo e Fausto Mesolella (omaggio al maestro Arturo Toscanini con “Te vojo bene assaje”)
* Edoardo Bennato
* Paola Turci
* Eugenio Finardi
* Enzo Avitabile (con Raiz e Co’ Sang)
* Bandervish
* Luca Barbarossa
* Edoardo De Angelis
Il concerto del Primo Maggio 2011 sarà trasmesso su Raitre a partire dalle 15.15 fino alle ore 24, con una pausa tra le 19:00 e le 20:00.
Spero di avere il tempo di fare un dettagliato resoconto.
* Ennio Morricone
* Gino Paoli (rivisitazione del “Va’ Pensiero“)
* Modena City Ramblers
* Subsonica
* Daniele Silvestri
* Caparezza
* Bandabardò
* Francesco De Gregori
* Lucio Dalla
* Peppe Servillo e Fausto Mesolella (omaggio al maestro Arturo Toscanini con “Te vojo bene assaje”)
* Edoardo Bennato
* Paola Turci
* Eugenio Finardi
* Enzo Avitabile (con Raiz e Co’ Sang)
* Bandervish
* Luca Barbarossa
* Edoardo De Angelis
Il concerto del Primo Maggio 2011 sarà trasmesso su Raitre a partire dalle 15.15 fino alle ore 24, con una pausa tra le 19:00 e le 20:00.
Spero di avere il tempo di fare un dettagliato resoconto.
sabato 30 aprile 2011
Frank ci ha lasciato l'universo
Prestando Dune a doppiaS ho detto qualcosa del genere: è 15 anni almeno che questa saga mi insegue. Giochi, telefilm, film, riletture. Ogni volta che finisco un libro la abbandono per anni. Nel frattempo faccio sempre nuove scoperte. L'ultima, estremamente affascinante, 15 anni fa non avrei avuto i mezzi per farla. Il potente wiki mi ha fatto leggere che i pianeti della saga non sono del tutto inventati.
Arrakis, nel fantascientifico Ciclo di Dune dello scrittore Frank Herbert, è il pianeta conosciuto anche come Dune; si tratta del terzo corpo celeste della stella Canopo, inizialmente desertico per la quasi totalità della sua superficie.
Caladan è un pianeta immaginario presente nei libri del ciclo di Dune dello scrittore Frank Herbert. Si tratta del terzo pianeta del sistema di Delta Pavonis, dove ebbe origine la Casa Atreides.
Giedi Primo è un pianeta immaginario presente nei romanzi fantascientifici del ciclo di Dune di Frank Herbert. Orbita intorno alla stella 36 Ophiuchi B ed è il mondo di origine della feroce Casa Harkonnen.
Ix è un pianeta immaginario appartenente all'universo di Dune creato da Frank Herbert. Il suo nome deriva dal numero romano "IX", essendo il pianeta il nono rispetto al suo sole, Alkarulops.
La scoperta l'ho fatta qualche secondo dopo essermi chiesto: che cavolo significa "Orbita intorno alla stella 36 Ophiuchi B"?
36 Ophiuchi è un sistema triplo che si trova a circa 19,5 anni luce dal sistema solare, nella costellazione dell'Ofiuco. Il sistema è composto da tre stelle, con la componente C in orbita attorno al sistema binario AB.
[...]
A 0,3UA di distanza, un eventuale pianeta avrebbe le caratteristiche adatte allo sviluppo di forme di vita.
UN EVENTUALE PIANETA AVREBBE LE CARATTERISTICHE ADATTE ALLO SVILUPPO DI FORME DI VITA!!!
Ed è così anche per gli altri pianeti della saga. Frank Herbert non era un indovino ma uno scrittore che si informava per far nascere un universo. Il suo, ora è il nostro.
Arrakis, nel fantascientifico Ciclo di Dune dello scrittore Frank Herbert, è il pianeta conosciuto anche come Dune; si tratta del terzo corpo celeste della stella Canopo, inizialmente desertico per la quasi totalità della sua superficie.
Caladan è un pianeta immaginario presente nei libri del ciclo di Dune dello scrittore Frank Herbert. Si tratta del terzo pianeta del sistema di Delta Pavonis, dove ebbe origine la Casa Atreides.
Giedi Primo è un pianeta immaginario presente nei romanzi fantascientifici del ciclo di Dune di Frank Herbert. Orbita intorno alla stella 36 Ophiuchi B ed è il mondo di origine della feroce Casa Harkonnen.
Ix è un pianeta immaginario appartenente all'universo di Dune creato da Frank Herbert. Il suo nome deriva dal numero romano "IX", essendo il pianeta il nono rispetto al suo sole, Alkarulops.
La scoperta l'ho fatta qualche secondo dopo essermi chiesto: che cavolo significa "Orbita intorno alla stella 36 Ophiuchi B"?
36 Ophiuchi è un sistema triplo che si trova a circa 19,5 anni luce dal sistema solare, nella costellazione dell'Ofiuco. Il sistema è composto da tre stelle, con la componente C in orbita attorno al sistema binario AB.
[...]
A 0,3UA di distanza, un eventuale pianeta avrebbe le caratteristiche adatte allo sviluppo di forme di vita.
UN EVENTUALE PIANETA AVREBBE LE CARATTERISTICHE ADATTE ALLO SVILUPPO DI FORME DI VITA!!!
Ed è così anche per gli altri pianeti della saga. Frank Herbert non era un indovino ma uno scrittore che si informava per far nascere un universo. Il suo, ora è il nostro.
venerdì 29 aprile 2011
Sopravvivere ad una cerimonia di matrimonio
Oggi siamo ad un matrimonio. E mentre penso ai classici della cinematografia greca ed a checco zalone, ho deciso di copincollare con tanto di [edit] e didascalie la pagina del manuale di nonciclopedia. Anche perché quella di Oliver Hatton me l'hanno ranzata :(
Parte 1: Arriva la partecipazione![Edit Parte 1: Arriva la partecipazione! sectionmodifica]
Una mattina, mentre siete intenti a dar da mangiare ai vostri pesciolini siamesi e state controllando la posta, vedete che tra le bollette e l’ennesimo volantino di Sky, che vi annuncia un nuovo canale inutile per estorcervi altra grana dall’abbonamento, c'è una busta color crema che fa capolino tra le altre. Dietro c’è solo il vostro nome. A quel punto avete già capito di cosa si tratta ma fuggire adesso è inutile perché LEI vi ha trovato. No, non è una bomba, magari lo fosse. È proprio quello che voi temete che sia: un invito a partecipare ad un matrimonio. La lettere recita più o meno così:
Wikiquote.png
«Goffredo e Domitilla annunciano il loro matrimonio - 24 luglio 2008 ore 15:00, Chiesa della santissima Addolorata Assunta e Licenziata Che Non La Smette Mai Di Piangere. Goffredo e Domitilla Vi aspettano allo Scoglione, via Girolamo Pallastrozzi n. 15 bis»
È chiaro che la scelta degli invitati non è stata proprio impeccabile.....andrà meglio la prossima volta.
A questo punto è fatta: non serve chiudersi in casa fingendo di essere malati di peste, non serve mettere la lettera nella casella di posta del vicino e far finta di non averla ricevuta, non serve svuotare il cestino di Windows, non serve farsi venire il vaiolo, non serve tagliarsi una gamba di proposito con una sega elettrica per giustificare la vostra assenza. LORO lo verranno a sapere e troveranno il modo di vendicarsi. A questo punto avete solo una possibilità: andare a quel fottuto matrimonio e sperare di uscirne vivi.
Parte 2: Il problema regalo[Edit Parte 2: Il problema regalo sectionmodifica]
Okay, avete di fronte a voi 2 possibilità per risolvere il problema:
1. vi affidate alla lista nozze che non manca mai
2. fate un regalo personale
Una busta di plastica non è di certo il migliore dei regali.
La lista nozze ricorda un po’ quelle collette che si facevano al liceo per comprare il cellulare alla diciottenne di turno. Andate al negozio, dite il nome del matrimonio (ad esempio: matrimonio Spennello - Gatti) e lasciate una cifra che "dovrebbe" essere a piacere. Il condizionale in questi casi è d'obbligo, perché ricordate bene che tutto è registrato, sorvegliato e monitorato. Dal momento in cui avete aperto la busta con la presentazione a casa vostra fino al termine del matrimonio non sarete più soli. LORO vi vedranno, vi osserveranno anche quando metterete mano al portafogli. Non fate vedere che lasciate una cifra più bassa del loro prozio che viene dal Minnesota e che non vedono da 15 anni o farete la figura dei taccagni. Inoltre per la lista nozze vige la regola del 5 a 1 cosicché se lasciate 50 euro nella lista nozze a vostro nome state pur certi che i diretti interessati alle vostre future nozze sulla lista ne lasceranno 10 e che se vi vedranno steso a terra dopo essere stato investito da un tir faranno ampi gesti al conducente per chiedergli di fare marcia indietro e passarvi sopra di nuovo.
Ancora non ci siamo, si può fare di meglio!
Il regalo personale vi svincola dagli obblighi di colletta ma per una strana coincidenza del destino i regali di nozze sembrano avere tutti scritti in fronte l’esatto importo che l’oggetto vi è venuto a costare. Ragion per cui è altamente sconsigliato fare i furbi e prendere un regalo di basso costo, tipo un servizio da caffè in plastica e legno di cedro, una pentola a pressione, un frullatore a manovella, un calendario di Frate Indovino che si illumina al buio. Rischierete al vostro matrimonio di ritrovarvi come regalo lo stesso servizio da caffè che avevate propinato voi a loro, magari avvolto con la stessa carta, oppure un regalo osceno che i giovani sposi hanno deciso barbaramente di riciclare proprio a voi, senza cambiare né la carta da regalo con le renne sopra né il bigliettino con la scritta : Buon Natale e felice 1989!!
È un modo perverso per farvi scontare la taccagneria che dimostraste il giorno del loro matrimonio. Quindi, se non volete ritrovarvi un'autobomba sotto casa, cercate di essere generosi.
Parte 3: Scegliere il vestito[Edit Parte 3: Scegliere il vestito sectionmodifica]
Bisogna scegliere l'abbigliamento adeguato.
Farsi un vestito costa, si sa. Per gli uomini la cosa più sbagliata è dire al negoziante che è per un matrimonio: il gestore del negozio tirerà fuori frac e cilindro e vi convincerà che al matrimonio ci si va vestiti come Rockefeller o come Fred Astaire. Il conto del sarto per vestiti del genere è da by-pass aorto-coronarico, quindi se scegliete questa opzione fate prima un check-up completo delle vostre arterie. Altra opzione è andare in un grande magazzino dove ci sono taglie preformate. Voi prenderete una 44 convinti che vi stia a pennello e quando non riuscirete a chiudere il bottone del pantalone capirete che andare a quel fonduta party 2 settimane fa non è stata un’ottima mossa. L’alternativa sarebbe trattenere il respiro per l’intera durata della cerimonia, ma è da scartare a priori. Rilasciando il respiro la vostra trippa comincerà a debordare dai pantaloni come un fluido newtoniano. Allora prenderete una 46, sicuri che sia la misura giusta, ma il pantalone vi calza appena e potrete mantenerlo durante la cerimonia solo a costo di non mangiare per niente, nemmeno le vostre unghie. Allora ripiegherete infine verso una 48, vi starà bene e voi farete il fioretto di mettervi a dieta subito dopo il matrimonio, fioretto di cui vi dimenticherete subito dopo il matrimonio stesso non appena avrete sbottonato il primo bottone del pantalone subito dopo la cerimonia.
Le giacche sembrano tutte belle, finché non passano dalle gruccette alle vostre spalle. Scegliere la giacca giusta è fondamentale, se il vostro scopo è passare per un invitato e non per lo spaventapasseri che tiene lontani i corvi dal giardino. Attenzione che le maniche non scendano troppo sulle mani o ve le troverete in ammollo nel piatto mentre mangiate la crema di asparagi. E se la giacca è a due bottoni abbottonate sempre il primo, non l’ultimo o la giacca si sformerà talmente tanto che sembrerà che ve l’abbia prestata il gobbo di Notre-Dame. Per la cravatta raccomandiamo la sobrietà: lo so che non vedete l’ora di sfoggiare quella cravatta arancione con Paperino seduto sul bidet che in un momento di insanità mentale avete acquistato su consiglio della vostra fidanzata/madre/sorella ma:
* forse è meglio aspettare un'occasione un po’ meno formale per smerdarvi la reputazione con una cravatta simile;
* le donne non capiscono un cazzo di cravatte perciò la prossima volta che ne acquistate una assicuratevi di essere a più di 5 chilometri da qualunque cosa abbia una vagina tra le gambe.
Parte 4: Il giorno della cerimonia[Edit Parte 4: Il giorno della cerimonia sectionmodifica]
La chiesa non è affatto lontana, solo mezz'ora di macchina - Le parole della sposa.
Siete arrivati davanti alla chiesa, avete abilmente sfoggiato il vostro migliore sorriso di circostanza e state cominciando a baciare guance sudate, piene di cerone e imbevute di profumi e deodoranti esiziali, quando finalmente arriva l’auto della sposa. Lei comincerà a barcollare sul corridoio della chiesa, stordita dalle centinaia di flash del fotografo megalomane di turno, che scatterà talmente tante foto da attirare anche la curiosità dei passanti fuori la chiesa, convinti che si tratti del matrimonio di Britney Spears.
A questo punto non vorrete fare altro che raggiungere uno scranno, ma prima vi troverete davanti la gigantesca zia dello sposo che si ricorda di voi da quando eravate piccolo (voi no: avevate rimosso quell’infelice incontro) e che vi abbraccerà con la forza di un lottatore di sumo professionista. Poi vorrà che le stampiate un bel bacio sulle sue gote, e qui la cosa si farà difficilissima. La signora infatti è piena di bozzi, dai quali fuoriescono piccoli peli irti e aguzzi che li fanno assomigliare a dei piccoli cactus. State molto attenti: se li toccate con la guancia, vi pungerete a morte e probabilmente vi verrà anche qualche malattia esantematica dei polli. L’unica alternativa è evitare magistralmente quella piccola serra di piante grasse che la signora ha sulla guancia nel millesimo di secondo in cui vi abbassate per baciarla. Di solito un soggetto simile è anche fornito di un fiato pestilenziale per cui è d’uopo ritirare subito la testa una volta dato lo pseudobacio se non volete finire annichiliti. Lo zio dello sposo non è da meno: di solito non presenta vegetazioni pericolose ma ha un dopobarba talmente pesante che penserete si sia lavato la faccia con l’Autan. Detto questo la cerimonia ha inizio ed il prete, che quel giorno si sente molto figo e simpatico, comincia con delle battutine che vorrebbero rilassare l’ambiente ma che in realtà capisce solo lui.
Poi inizia a parlare del matrimonio cominciando da Adamo ed Eva. È come parlare di un accendino cominciando dalla scoperta del fuoco. Voi intanto avrete iniziato una piccola gara di sbadigli col vostro vicino di panca e cercherete di ammazzare il tempo adocchiando una figa seduta due file più avanti a voi dal lato opposto, sperando che lei si giri per corrispondere le vostre occhiate allupate, e mentre iniziate a chiedervi se la ragazza in questione è parente dello sposo o della sposa risponderete Amen qualsiasi cosa dica il prete. Così anche quando dirà: “scambiatevi un segno di pace”, sarete l’unico pirla nella chiesa ad urlare: Amen!
Dopo 4 sermoni e 12 canzoni di chiesa il prete si decide ad unire in matrimonio Goffredo e Domitilla mentre voi vi avviate all’uscita con talmente tanta fame addosso da avere voglia di mangiarvi il riso che stringete nel pugno e che è destinato ad andare negli occhi degli sposi. Consiglio gratuito: mai mettersi troppo vicini all’uscita della chiesa perché quelli che devono tirare il riso sono sempre i più impediti, quelli con la mira peggiore, gli anziani con la mano parkinsoniana e gli ammalati di cataratta allo stadio terminale. Rischierete così di essere sommersi dalla valanga gialla assieme agli sposi e di passare il resto del pomeriggio a togliervi i chicchi dalle narici.
Parte 5: L'odissea del rinfresco[Edit Parte 5: L'odissea del rinfresco sectionmodifica]
Il luogo del ricevimento è lì da qualche parte.
Okay, per gli sposi il peggio è passato. Hanno detto sì e, almeno per il momento, non possono più tornare indietro. Adesso viene per l’invitato la parte più delicata, dove un minimo errore di organizzazione e di strategia può essere fatale: il ricevimento. L’appuntamento è nel luogo indicato sull’invito, un luogo di solito suggestivo e particolare per le sue bellezze naturali e le sue vedute mozzafiato ma proprio per questo inaccessibile, se non con i mezzi corazzati o dagli elicotteri, e dimenticato da tutti gli stradari e i navigatori satellitari di questo mondo. L’invito ovviamente non dice un cazzo di nulla sull’ubicazione del posto, dando per scontato che voi lo conosciate e che lo frequentiate assiduamente da quando avevate 6 anni, in quanto chic e à la page.
Dopo aver chiesto informazioni a tutti i benzinai della zona arrivate finalmente in quest’angolo di paradiso, un angolo di paradiso piuttosto esposto al sole, considerato che si trova su una scogliera a ridosso del mare, che è un enorme terrazza scoperta e che sono le quattro del pomeriggio. Rapidamente vi accorgerete che il sole è a picco sulla vostra testa e che l’unico posto all’ombra è un ombrellone sbilenco appoggiato vicino alla scala dove scendono i camerieri.
Appare chiaro che qui giocare in velocità è la priorità: prima occupate quel posto all’inpiedi ma all’ombra, prima le vostre ascelle ve ne saranno grate. Ovviamente in breve tempo tutti arriveranno alla vostra stessa conclusione ed entro un quarto d’ora quell’ombrellone sarà più affollato di una balera romagnola nel mese di luglio. Sarà quindi inevitabile presentarsi l’un l’altro e fare finta che stare in 37 in 5 metri quadri all’ombra sia una cosa naturale come tagliarsi i peli del naso.
Classico bimbominkia da matrimonio.
Il momento delle presentazioni non è ancora finito quando si vedono arrivare al ricevimento i genitori degli sposi. La madre di lui non farà altro che dire quanto sta bene suo figlio e farsi scappare la lacrima ogni volta che suo figlio apre la bocca, fosse anche per ruttare. La madre di lei è invece solitamente un’emerita cretina, capace di dire sempre la parola sbagliata nel momento sbagliato. Arriverà vestita con un abito identico a quello della consuocera, pur essendo stata 5 giorni a preventivare con questa la scelta del vestito e in generale condirà tutta la cerimonia con la sua risata vuota e irritante, derivante dal fatto che non vedeva l’ora di vedere la figlia sistemata, ovvero di levarsela dalle palle, e dal fatto che tutto questo non le sembra vero. Per evitare di apparire distaccata e arrivista sfogherà il suo attaccamento perverso nel peggiore dei modi, intervenendo in ogni momento di intimità tra gli sposi con frasoline tipo: ” amorino bello, fagottino della mamma, come stai? bene?” oppure “Tesoruccio della mamma, fatti dare un bacio!” Tutto questo durerà finché lo sposo non deciderà di porre fine all’invadenza soffocante della sua neo acquisita suocera legandola al grande pino maremmano all’entrata del ristorante oppure sopprimendola con del napalm nel fritto di paranza.
Altra presenza di cui tenere conto e da non sottovalutare sono i bambini: i matrimoni sono momenti formali e un bambino ad un matrimonio ci sta bene quanto un clown ad un funerale: per una strana coincidenza che sfugge agli studiosi internazionali ma anche al cervello dei loro genitori i bambini sono nondimeno spesso presenti in queste occasioni. Il bimbominkia da matrimonio ha un età compresa tra i 5 e gli 11 anni, è vestito con giacchetta, cravattino o papillon, corre indisturbato ed urla suoni incomprensibili sperando di attirare l’attenzione ed è praticamente onnipresente. I genitori li lasciano allo stato brado, liberi di pascolare tra gli invitati, sperando che la selezione naturale li uccida. L’incontro anche occasionale con almeno un paio di questi esemplari è inevitabile quindi rassegnatevi. Tutt’al più potreste aiutare la selezione naturale a fare il suo corso liberando il pitbull dei proprietari della villa o mettendo della purga nei bicchieri di aranciata.
Mentre ragionate su come liberarvi di questi esseri sgradevoli vi rendete conto che si è appena aperto il buffet!
Exquisite-kfind.png Non ti basta? C'è anche Manuali:Depredare i rinfreschi
Siete pronti per il buffet?
Il momento del buffet è un momento cruciale, studiato ed analizzato dai maggiori esperti mondiali di antropologia: da sempre infatti, in tutte le società della terra, esistono momenti nella vita in cui gli istinti primordiali prendono il sopravvento e la situazione contingente diventa la rappresentazione emblematica della legge della giungla, dove solo il più lesto, il più abile e il più forte riesce a sopravvivere. Se queste leggi emergono nel regno animale con drammatica evidenza in posti come la savana, nel regno umano trovano la loro più tragica e ineluttabile espressione al momento del buffet. È superfluo soffermarsi sulle testate, sulle gomitate, sugli strusciamenti convulsi che si debbono fare soltanto per avvicinarsi ad un tavolo di un buffet. All’improvviso sembra che tutti non mangino da anni e che quello sia l’ultimo cibo che vedranno in vita. Le persone davanti a un buffet sgomitano, spingono, insultano, si riempiono il piatto di qualunque cosa, anche di roba che non gli piace o che non mangeranno mai, col solo sadico scopo di sottrarla agli altri. I camerieri algerini di fronte a voi vi guarderanno allibiti e disgustati e per un attimo penseranno di star portando soccorsi umanitari per Amnesty International. Oltre a temere attacchi alla vostra altezza dovrete guardarvi anche dal basso: orde di bimbiminkia sfuggiti al controllo da parte dei parenti si faranno strada tra le vostre gambe per acciuffare l’ultima pizzetta rimasta: è il momento buono per pestarli a sangue. I ritardatari sono destinati a morire di fame: dopo la furia degli invitati, che da lontano può essere facilmente confusa per uno sciame di locuste, nessuno potrà mai immaginare che su quella tavola bianca 5 minuti prima c’erano delle pietanze.
Dopo il quinto brindisi agli sposi la situazione è più o meno questa.
A tal proposito l’invitato preparato deve conoscere l’esistenza di 2 differenti tipi di banchetti da matrimonio:
* il banchetto da parata o da vetrina
* il banchetto di consistenza
Il primo tipo di banchetto è un pacco colossale: il buffet sarà completo di qualsiasi leccornia al solo scopo di farvici gettare come fenicotteri sui molluschi e farvi arrivare al pranzo già pieni e col primo bottone del pantalone già saltato.
Voi ovviamente tutto questo non lo potete sapere e vi manterrete leggeri anzi, guarderete con sufficienza il convitato vicino a voi che, scambiandola per insalata, si riempie il piatto anche della rampicante appesa al muro, perché dentro di voi penserete: "bravo pirla! ti voglio vedere tra un po’ quando ci siederemo a mangiare." Sfortunatamente per voi il pranzo vero e proprio è tutto a base di nouvelle couisine, vale a dire assaggini, vale a dire cagate d’uccello in un piatto di mezzo metro di circonferenza. Lì, al centro di un enorme disco porcellanato bianco, una piccola seppia agonizzante sopra due pomodorini tagliati vi sembrerà un tragico scherzo, una porzione riempita solo per metà, la rimanenza di un piatto lasciato da qualche invitato o forse degli avanzi da dare al gatto che un cameriere sbadato ha lasciato sul vostro tavolo. Così, per essere sicuri che quello sia davvero un primo piatto e non un pesce d’aprile, riprendete in mano il menù e leggete queste righe: Filetto di seppia in casseruola su letto di pomodorini di campagna. A quel punto la consapevolezza della presa per il culo subita è totale ma ormai è troppo tardi per tornare indietro. Quasi come per sfregio vi staccate con molta pazienza una caccola dal naso, la cospargete di briciole di pane, la spalmate su di un piattino, vi fate prestare una penna dal cameriere e sul menù scrivete: purea di verdure gratinate in bellavista.
Nel banchetto di consistenza invece le portate sono di rilievo e quindi sarebbe utile non strafogarsi di cibo col buffet. Ma ovviamente voi non lo saprete e cederete alle lusinghe della cascata di prosciutto, del timballo di melanzane, di quelle palline affogate nella salsa che sanno di manzo e di gomma bruciata e vi butterete sugli antipasti come mosche su un mucchio di letame; così quando vi porteranno il risotto con punte di asparagi e gamberetti avrete un conato di vomito nel tovagliolo e abbandonerete la cena ancora prima di cominciarla.
Parte 6: La torta nuziale, la bomboniera e il rilascio[Edit Parte 6: La torta nuziale, la bomboniera e il rilascio sectionmodifica]
La supermegatorta con panna fragole e mandorle, farcita con crema e ripiena di speck e gorgonzola.
Sono passate 5 ore dall’inizio della cerimonia e ormai più che un ospite vi sentite un ostaggio. Non è un bel momento nemmeno per lo sposo, e voi ve ne siete accorti. Fino a qualche ora fa sembrava tutto un gioco: il buffet, gli invitati, e finora la cerimonia avrebbe potuto benissimo essere scambiata per una prima comunione senza paura di essere smentiti.
Ma con l’arrivo della torta no!
Con l’arrivo della torta nuziale lo sposo prende finalmente coscienza del suo stato in maniera definitiva, e nel momento in cui fissa le statuine di zucchero sopra la torta, dove lei sembra la Barbie in vestito da sposa e lui è venuto senza una gamba come il soldatino di stagno, comincia già a capire l’importanza che avrà nella coppia da quel giorno in poi. Per voi no, per voi l’arrivo della torta è il momento più propizio. Avete almeno 5 buone ragioni per stare allegri:
* si appresta la fine della cena e il sequestro di persona sta finalmente per finire
* la torta viene consegnata dai camerieri direttamente in mano ad ogni invitato per cui non è necessario riscaldare i muscoli e prepararsi alla lotta greco-romana per accaparrarsene una fetta, anche perché ormai siete pieno di dolori per le lividure riportate al buffet.
* l’atmosfera in generale è quella dello sbaracco, e l’orchestrina prima di tutti sta già tirando la volata, basti sentire cosa annuncia il maestro d’orchestra: il prossimo pezzo s’intitola “Andatevene a casa che chiudiamo!”.
* i bimbiminkia non si sentono più: sono stanchi di correre senza un perché, si è fatto troppo tardi oppure qualche altro invitato ha avuto la vostra stessa idea e li ha finiti a colpi di sgabello.
* nella parte finale della serata l’alcolemia degli invitati è talmente alta da non poter guidare neanche il monopattino e sono tutti più o meno brilli: è il momento di attaccare bottone con la figa vista in chiesa.
La torta nuziale è una delle cose presenti in natura con il peso atomico più pesante, inferiore solo all’osmio e al bismuto, ma a differenza di questi ha un’elettronegatività molto bassa e solo per questo non è usata come reagente nei laboratori chimici al pari del Fluoro o del Polonio. Ciò non impedisce però di usarla nei matrimoni, quindi state attenti a cosa mangiate! Le percentuali di panna in una torta nuziale superano ampiamente i livelli di guardia quindi, se soffrite di colite, assicuratevi di trovarvi in pole position nella fuga verso i bagni o li troverete occupati.
Nel caso in cui questa terribile ipotesi dovesse avverarsi ecco alcuni siti alternativi dove permettere al vostro intestino di esprimersi liberamente:
* i posacenere d’argento all’ingresso del ristorante (c’è una controindicazione: se qualcuno va via subito dopo la torta siete fottuti).
* i vasi da fiori sul tavolo del buffet: l’ultimo in fondo è sempre il vaso più sfigato, quello con i fiori più schifosi e che per questo è stato messo all’angolo: è quindi anche il vaso che dà meno nell’occhio. Usatelo con cautela e pregate che nessun cameriere sparecchiando si accorga del tanfo di merda.
Un "cane argento" alto 1 metro, tipico regalo da matrimonio.
* l’aiuola del giardino: i siti per i ricevimenti di solito hanno sempre un’aiuola; prima di procedere all’evacuazione procuratevi anche un cane a cui addossare la colpa in caso di ritrovamento del reperto prima della fine della cerimonia, non dovete lasciare nulla al caso. Il cane non parla la vostra lingua e quindi sarà condannato suo malgrado a prendersi la paternità del vostro stronzo purché non sforniate dal vostro retto una bestia di un chilo e mezzo pretendendo di addossare la colpa allo Yorkshire della prozia della sposa: è poco credibile.
Stanchi, sudati e sfiniti da quest’esperienza, avrete il colletto della camicia sporco come la biancheria di un minatore a gennaio. È solo adesso che vi verrà consegnata la bomboniera d’argento a forma di levriero afghano irto sulle zampe posteriori (quella che a Napoli chiamano: ò can’ argient’, il cane d’argento), attestato di partecipazione a questa eroica impresa di sopportazione, una specie di premio beffardo per la vostra clausura forzata nonché il colpo di grazia per i vostri occhi. Nella migliore della ipotesi ne farete un fermacarte, nella peggiore la getterete nel primo cassonetto che incontrerete sulla strada del ritorno, perché se abbandonare un cane è un reato abbandonare un cane d’argento può salvarvi la vita.
Complimenti, ce l’avete fatta!
Parte 1: Arriva la partecipazione![Edit Parte 1: Arriva la partecipazione! sectionmodifica]
Una mattina, mentre siete intenti a dar da mangiare ai vostri pesciolini siamesi e state controllando la posta, vedete che tra le bollette e l’ennesimo volantino di Sky, che vi annuncia un nuovo canale inutile per estorcervi altra grana dall’abbonamento, c'è una busta color crema che fa capolino tra le altre. Dietro c’è solo il vostro nome. A quel punto avete già capito di cosa si tratta ma fuggire adesso è inutile perché LEI vi ha trovato. No, non è una bomba, magari lo fosse. È proprio quello che voi temete che sia: un invito a partecipare ad un matrimonio. La lettere recita più o meno così:
Wikiquote.png
«Goffredo e Domitilla annunciano il loro matrimonio - 24 luglio 2008 ore 15:00, Chiesa della santissima Addolorata Assunta e Licenziata Che Non La Smette Mai Di Piangere. Goffredo e Domitilla Vi aspettano allo Scoglione, via Girolamo Pallastrozzi n. 15 bis»
È chiaro che la scelta degli invitati non è stata proprio impeccabile.....andrà meglio la prossima volta.
A questo punto è fatta: non serve chiudersi in casa fingendo di essere malati di peste, non serve mettere la lettera nella casella di posta del vicino e far finta di non averla ricevuta, non serve svuotare il cestino di Windows, non serve farsi venire il vaiolo, non serve tagliarsi una gamba di proposito con una sega elettrica per giustificare la vostra assenza. LORO lo verranno a sapere e troveranno il modo di vendicarsi. A questo punto avete solo una possibilità: andare a quel fottuto matrimonio e sperare di uscirne vivi.
Parte 2: Il problema regalo[Edit Parte 2: Il problema regalo sectionmodifica]
Okay, avete di fronte a voi 2 possibilità per risolvere il problema:
1. vi affidate alla lista nozze che non manca mai
2. fate un regalo personale
Una busta di plastica non è di certo il migliore dei regali.
La lista nozze ricorda un po’ quelle collette che si facevano al liceo per comprare il cellulare alla diciottenne di turno. Andate al negozio, dite il nome del matrimonio (ad esempio: matrimonio Spennello - Gatti) e lasciate una cifra che "dovrebbe" essere a piacere. Il condizionale in questi casi è d'obbligo, perché ricordate bene che tutto è registrato, sorvegliato e monitorato. Dal momento in cui avete aperto la busta con la presentazione a casa vostra fino al termine del matrimonio non sarete più soli. LORO vi vedranno, vi osserveranno anche quando metterete mano al portafogli. Non fate vedere che lasciate una cifra più bassa del loro prozio che viene dal Minnesota e che non vedono da 15 anni o farete la figura dei taccagni. Inoltre per la lista nozze vige la regola del 5 a 1 cosicché se lasciate 50 euro nella lista nozze a vostro nome state pur certi che i diretti interessati alle vostre future nozze sulla lista ne lasceranno 10 e che se vi vedranno steso a terra dopo essere stato investito da un tir faranno ampi gesti al conducente per chiedergli di fare marcia indietro e passarvi sopra di nuovo.
Ancora non ci siamo, si può fare di meglio!
Il regalo personale vi svincola dagli obblighi di colletta ma per una strana coincidenza del destino i regali di nozze sembrano avere tutti scritti in fronte l’esatto importo che l’oggetto vi è venuto a costare. Ragion per cui è altamente sconsigliato fare i furbi e prendere un regalo di basso costo, tipo un servizio da caffè in plastica e legno di cedro, una pentola a pressione, un frullatore a manovella, un calendario di Frate Indovino che si illumina al buio. Rischierete al vostro matrimonio di ritrovarvi come regalo lo stesso servizio da caffè che avevate propinato voi a loro, magari avvolto con la stessa carta, oppure un regalo osceno che i giovani sposi hanno deciso barbaramente di riciclare proprio a voi, senza cambiare né la carta da regalo con le renne sopra né il bigliettino con la scritta : Buon Natale e felice 1989!!
È un modo perverso per farvi scontare la taccagneria che dimostraste il giorno del loro matrimonio. Quindi, se non volete ritrovarvi un'autobomba sotto casa, cercate di essere generosi.
Parte 3: Scegliere il vestito[Edit Parte 3: Scegliere il vestito sectionmodifica]
Bisogna scegliere l'abbigliamento adeguato.
Farsi un vestito costa, si sa. Per gli uomini la cosa più sbagliata è dire al negoziante che è per un matrimonio: il gestore del negozio tirerà fuori frac e cilindro e vi convincerà che al matrimonio ci si va vestiti come Rockefeller o come Fred Astaire. Il conto del sarto per vestiti del genere è da by-pass aorto-coronarico, quindi se scegliete questa opzione fate prima un check-up completo delle vostre arterie. Altra opzione è andare in un grande magazzino dove ci sono taglie preformate. Voi prenderete una 44 convinti che vi stia a pennello e quando non riuscirete a chiudere il bottone del pantalone capirete che andare a quel fonduta party 2 settimane fa non è stata un’ottima mossa. L’alternativa sarebbe trattenere il respiro per l’intera durata della cerimonia, ma è da scartare a priori. Rilasciando il respiro la vostra trippa comincerà a debordare dai pantaloni come un fluido newtoniano. Allora prenderete una 46, sicuri che sia la misura giusta, ma il pantalone vi calza appena e potrete mantenerlo durante la cerimonia solo a costo di non mangiare per niente, nemmeno le vostre unghie. Allora ripiegherete infine verso una 48, vi starà bene e voi farete il fioretto di mettervi a dieta subito dopo il matrimonio, fioretto di cui vi dimenticherete subito dopo il matrimonio stesso non appena avrete sbottonato il primo bottone del pantalone subito dopo la cerimonia.
Le giacche sembrano tutte belle, finché non passano dalle gruccette alle vostre spalle. Scegliere la giacca giusta è fondamentale, se il vostro scopo è passare per un invitato e non per lo spaventapasseri che tiene lontani i corvi dal giardino. Attenzione che le maniche non scendano troppo sulle mani o ve le troverete in ammollo nel piatto mentre mangiate la crema di asparagi. E se la giacca è a due bottoni abbottonate sempre il primo, non l’ultimo o la giacca si sformerà talmente tanto che sembrerà che ve l’abbia prestata il gobbo di Notre-Dame. Per la cravatta raccomandiamo la sobrietà: lo so che non vedete l’ora di sfoggiare quella cravatta arancione con Paperino seduto sul bidet che in un momento di insanità mentale avete acquistato su consiglio della vostra fidanzata/madre/sorella ma:
* forse è meglio aspettare un'occasione un po’ meno formale per smerdarvi la reputazione con una cravatta simile;
* le donne non capiscono un cazzo di cravatte perciò la prossima volta che ne acquistate una assicuratevi di essere a più di 5 chilometri da qualunque cosa abbia una vagina tra le gambe.
Parte 4: Il giorno della cerimonia[Edit Parte 4: Il giorno della cerimonia sectionmodifica]
La chiesa non è affatto lontana, solo mezz'ora di macchina - Le parole della sposa.
Siete arrivati davanti alla chiesa, avete abilmente sfoggiato il vostro migliore sorriso di circostanza e state cominciando a baciare guance sudate, piene di cerone e imbevute di profumi e deodoranti esiziali, quando finalmente arriva l’auto della sposa. Lei comincerà a barcollare sul corridoio della chiesa, stordita dalle centinaia di flash del fotografo megalomane di turno, che scatterà talmente tante foto da attirare anche la curiosità dei passanti fuori la chiesa, convinti che si tratti del matrimonio di Britney Spears.
A questo punto non vorrete fare altro che raggiungere uno scranno, ma prima vi troverete davanti la gigantesca zia dello sposo che si ricorda di voi da quando eravate piccolo (voi no: avevate rimosso quell’infelice incontro) e che vi abbraccerà con la forza di un lottatore di sumo professionista. Poi vorrà che le stampiate un bel bacio sulle sue gote, e qui la cosa si farà difficilissima. La signora infatti è piena di bozzi, dai quali fuoriescono piccoli peli irti e aguzzi che li fanno assomigliare a dei piccoli cactus. State molto attenti: se li toccate con la guancia, vi pungerete a morte e probabilmente vi verrà anche qualche malattia esantematica dei polli. L’unica alternativa è evitare magistralmente quella piccola serra di piante grasse che la signora ha sulla guancia nel millesimo di secondo in cui vi abbassate per baciarla. Di solito un soggetto simile è anche fornito di un fiato pestilenziale per cui è d’uopo ritirare subito la testa una volta dato lo pseudobacio se non volete finire annichiliti. Lo zio dello sposo non è da meno: di solito non presenta vegetazioni pericolose ma ha un dopobarba talmente pesante che penserete si sia lavato la faccia con l’Autan. Detto questo la cerimonia ha inizio ed il prete, che quel giorno si sente molto figo e simpatico, comincia con delle battutine che vorrebbero rilassare l’ambiente ma che in realtà capisce solo lui.
Poi inizia a parlare del matrimonio cominciando da Adamo ed Eva. È come parlare di un accendino cominciando dalla scoperta del fuoco. Voi intanto avrete iniziato una piccola gara di sbadigli col vostro vicino di panca e cercherete di ammazzare il tempo adocchiando una figa seduta due file più avanti a voi dal lato opposto, sperando che lei si giri per corrispondere le vostre occhiate allupate, e mentre iniziate a chiedervi se la ragazza in questione è parente dello sposo o della sposa risponderete Amen qualsiasi cosa dica il prete. Così anche quando dirà: “scambiatevi un segno di pace”, sarete l’unico pirla nella chiesa ad urlare: Amen!
Dopo 4 sermoni e 12 canzoni di chiesa il prete si decide ad unire in matrimonio Goffredo e Domitilla mentre voi vi avviate all’uscita con talmente tanta fame addosso da avere voglia di mangiarvi il riso che stringete nel pugno e che è destinato ad andare negli occhi degli sposi. Consiglio gratuito: mai mettersi troppo vicini all’uscita della chiesa perché quelli che devono tirare il riso sono sempre i più impediti, quelli con la mira peggiore, gli anziani con la mano parkinsoniana e gli ammalati di cataratta allo stadio terminale. Rischierete così di essere sommersi dalla valanga gialla assieme agli sposi e di passare il resto del pomeriggio a togliervi i chicchi dalle narici.
Parte 5: L'odissea del rinfresco[Edit Parte 5: L'odissea del rinfresco sectionmodifica]
Il luogo del ricevimento è lì da qualche parte.
Okay, per gli sposi il peggio è passato. Hanno detto sì e, almeno per il momento, non possono più tornare indietro. Adesso viene per l’invitato la parte più delicata, dove un minimo errore di organizzazione e di strategia può essere fatale: il ricevimento. L’appuntamento è nel luogo indicato sull’invito, un luogo di solito suggestivo e particolare per le sue bellezze naturali e le sue vedute mozzafiato ma proprio per questo inaccessibile, se non con i mezzi corazzati o dagli elicotteri, e dimenticato da tutti gli stradari e i navigatori satellitari di questo mondo. L’invito ovviamente non dice un cazzo di nulla sull’ubicazione del posto, dando per scontato che voi lo conosciate e che lo frequentiate assiduamente da quando avevate 6 anni, in quanto chic e à la page.
Dopo aver chiesto informazioni a tutti i benzinai della zona arrivate finalmente in quest’angolo di paradiso, un angolo di paradiso piuttosto esposto al sole, considerato che si trova su una scogliera a ridosso del mare, che è un enorme terrazza scoperta e che sono le quattro del pomeriggio. Rapidamente vi accorgerete che il sole è a picco sulla vostra testa e che l’unico posto all’ombra è un ombrellone sbilenco appoggiato vicino alla scala dove scendono i camerieri.
Appare chiaro che qui giocare in velocità è la priorità: prima occupate quel posto all’inpiedi ma all’ombra, prima le vostre ascelle ve ne saranno grate. Ovviamente in breve tempo tutti arriveranno alla vostra stessa conclusione ed entro un quarto d’ora quell’ombrellone sarà più affollato di una balera romagnola nel mese di luglio. Sarà quindi inevitabile presentarsi l’un l’altro e fare finta che stare in 37 in 5 metri quadri all’ombra sia una cosa naturale come tagliarsi i peli del naso.
Classico bimbominkia da matrimonio.
Il momento delle presentazioni non è ancora finito quando si vedono arrivare al ricevimento i genitori degli sposi. La madre di lui non farà altro che dire quanto sta bene suo figlio e farsi scappare la lacrima ogni volta che suo figlio apre la bocca, fosse anche per ruttare. La madre di lei è invece solitamente un’emerita cretina, capace di dire sempre la parola sbagliata nel momento sbagliato. Arriverà vestita con un abito identico a quello della consuocera, pur essendo stata 5 giorni a preventivare con questa la scelta del vestito e in generale condirà tutta la cerimonia con la sua risata vuota e irritante, derivante dal fatto che non vedeva l’ora di vedere la figlia sistemata, ovvero di levarsela dalle palle, e dal fatto che tutto questo non le sembra vero. Per evitare di apparire distaccata e arrivista sfogherà il suo attaccamento perverso nel peggiore dei modi, intervenendo in ogni momento di intimità tra gli sposi con frasoline tipo: ” amorino bello, fagottino della mamma, come stai? bene?” oppure “Tesoruccio della mamma, fatti dare un bacio!” Tutto questo durerà finché lo sposo non deciderà di porre fine all’invadenza soffocante della sua neo acquisita suocera legandola al grande pino maremmano all’entrata del ristorante oppure sopprimendola con del napalm nel fritto di paranza.
Altra presenza di cui tenere conto e da non sottovalutare sono i bambini: i matrimoni sono momenti formali e un bambino ad un matrimonio ci sta bene quanto un clown ad un funerale: per una strana coincidenza che sfugge agli studiosi internazionali ma anche al cervello dei loro genitori i bambini sono nondimeno spesso presenti in queste occasioni. Il bimbominkia da matrimonio ha un età compresa tra i 5 e gli 11 anni, è vestito con giacchetta, cravattino o papillon, corre indisturbato ed urla suoni incomprensibili sperando di attirare l’attenzione ed è praticamente onnipresente. I genitori li lasciano allo stato brado, liberi di pascolare tra gli invitati, sperando che la selezione naturale li uccida. L’incontro anche occasionale con almeno un paio di questi esemplari è inevitabile quindi rassegnatevi. Tutt’al più potreste aiutare la selezione naturale a fare il suo corso liberando il pitbull dei proprietari della villa o mettendo della purga nei bicchieri di aranciata.
Mentre ragionate su come liberarvi di questi esseri sgradevoli vi rendete conto che si è appena aperto il buffet!
Exquisite-kfind.png Non ti basta? C'è anche Manuali:Depredare i rinfreschi
Siete pronti per il buffet?
Il momento del buffet è un momento cruciale, studiato ed analizzato dai maggiori esperti mondiali di antropologia: da sempre infatti, in tutte le società della terra, esistono momenti nella vita in cui gli istinti primordiali prendono il sopravvento e la situazione contingente diventa la rappresentazione emblematica della legge della giungla, dove solo il più lesto, il più abile e il più forte riesce a sopravvivere. Se queste leggi emergono nel regno animale con drammatica evidenza in posti come la savana, nel regno umano trovano la loro più tragica e ineluttabile espressione al momento del buffet. È superfluo soffermarsi sulle testate, sulle gomitate, sugli strusciamenti convulsi che si debbono fare soltanto per avvicinarsi ad un tavolo di un buffet. All’improvviso sembra che tutti non mangino da anni e che quello sia l’ultimo cibo che vedranno in vita. Le persone davanti a un buffet sgomitano, spingono, insultano, si riempiono il piatto di qualunque cosa, anche di roba che non gli piace o che non mangeranno mai, col solo sadico scopo di sottrarla agli altri. I camerieri algerini di fronte a voi vi guarderanno allibiti e disgustati e per un attimo penseranno di star portando soccorsi umanitari per Amnesty International. Oltre a temere attacchi alla vostra altezza dovrete guardarvi anche dal basso: orde di bimbiminkia sfuggiti al controllo da parte dei parenti si faranno strada tra le vostre gambe per acciuffare l’ultima pizzetta rimasta: è il momento buono per pestarli a sangue. I ritardatari sono destinati a morire di fame: dopo la furia degli invitati, che da lontano può essere facilmente confusa per uno sciame di locuste, nessuno potrà mai immaginare che su quella tavola bianca 5 minuti prima c’erano delle pietanze.
Dopo il quinto brindisi agli sposi la situazione è più o meno questa.
A tal proposito l’invitato preparato deve conoscere l’esistenza di 2 differenti tipi di banchetti da matrimonio:
* il banchetto da parata o da vetrina
* il banchetto di consistenza
Il primo tipo di banchetto è un pacco colossale: il buffet sarà completo di qualsiasi leccornia al solo scopo di farvici gettare come fenicotteri sui molluschi e farvi arrivare al pranzo già pieni e col primo bottone del pantalone già saltato.
Voi ovviamente tutto questo non lo potete sapere e vi manterrete leggeri anzi, guarderete con sufficienza il convitato vicino a voi che, scambiandola per insalata, si riempie il piatto anche della rampicante appesa al muro, perché dentro di voi penserete: "bravo pirla! ti voglio vedere tra un po’ quando ci siederemo a mangiare." Sfortunatamente per voi il pranzo vero e proprio è tutto a base di nouvelle couisine, vale a dire assaggini, vale a dire cagate d’uccello in un piatto di mezzo metro di circonferenza. Lì, al centro di un enorme disco porcellanato bianco, una piccola seppia agonizzante sopra due pomodorini tagliati vi sembrerà un tragico scherzo, una porzione riempita solo per metà, la rimanenza di un piatto lasciato da qualche invitato o forse degli avanzi da dare al gatto che un cameriere sbadato ha lasciato sul vostro tavolo. Così, per essere sicuri che quello sia davvero un primo piatto e non un pesce d’aprile, riprendete in mano il menù e leggete queste righe: Filetto di seppia in casseruola su letto di pomodorini di campagna. A quel punto la consapevolezza della presa per il culo subita è totale ma ormai è troppo tardi per tornare indietro. Quasi come per sfregio vi staccate con molta pazienza una caccola dal naso, la cospargete di briciole di pane, la spalmate su di un piattino, vi fate prestare una penna dal cameriere e sul menù scrivete: purea di verdure gratinate in bellavista.
Nel banchetto di consistenza invece le portate sono di rilievo e quindi sarebbe utile non strafogarsi di cibo col buffet. Ma ovviamente voi non lo saprete e cederete alle lusinghe della cascata di prosciutto, del timballo di melanzane, di quelle palline affogate nella salsa che sanno di manzo e di gomma bruciata e vi butterete sugli antipasti come mosche su un mucchio di letame; così quando vi porteranno il risotto con punte di asparagi e gamberetti avrete un conato di vomito nel tovagliolo e abbandonerete la cena ancora prima di cominciarla.
Parte 6: La torta nuziale, la bomboniera e il rilascio[Edit Parte 6: La torta nuziale, la bomboniera e il rilascio sectionmodifica]
La supermegatorta con panna fragole e mandorle, farcita con crema e ripiena di speck e gorgonzola.
Sono passate 5 ore dall’inizio della cerimonia e ormai più che un ospite vi sentite un ostaggio. Non è un bel momento nemmeno per lo sposo, e voi ve ne siete accorti. Fino a qualche ora fa sembrava tutto un gioco: il buffet, gli invitati, e finora la cerimonia avrebbe potuto benissimo essere scambiata per una prima comunione senza paura di essere smentiti.
Ma con l’arrivo della torta no!
Con l’arrivo della torta nuziale lo sposo prende finalmente coscienza del suo stato in maniera definitiva, e nel momento in cui fissa le statuine di zucchero sopra la torta, dove lei sembra la Barbie in vestito da sposa e lui è venuto senza una gamba come il soldatino di stagno, comincia già a capire l’importanza che avrà nella coppia da quel giorno in poi. Per voi no, per voi l’arrivo della torta è il momento più propizio. Avete almeno 5 buone ragioni per stare allegri:
* si appresta la fine della cena e il sequestro di persona sta finalmente per finire
* la torta viene consegnata dai camerieri direttamente in mano ad ogni invitato per cui non è necessario riscaldare i muscoli e prepararsi alla lotta greco-romana per accaparrarsene una fetta, anche perché ormai siete pieno di dolori per le lividure riportate al buffet.
* l’atmosfera in generale è quella dello sbaracco, e l’orchestrina prima di tutti sta già tirando la volata, basti sentire cosa annuncia il maestro d’orchestra: il prossimo pezzo s’intitola “Andatevene a casa che chiudiamo!”.
* i bimbiminkia non si sentono più: sono stanchi di correre senza un perché, si è fatto troppo tardi oppure qualche altro invitato ha avuto la vostra stessa idea e li ha finiti a colpi di sgabello.
* nella parte finale della serata l’alcolemia degli invitati è talmente alta da non poter guidare neanche il monopattino e sono tutti più o meno brilli: è il momento di attaccare bottone con la figa vista in chiesa.
La torta nuziale è una delle cose presenti in natura con il peso atomico più pesante, inferiore solo all’osmio e al bismuto, ma a differenza di questi ha un’elettronegatività molto bassa e solo per questo non è usata come reagente nei laboratori chimici al pari del Fluoro o del Polonio. Ciò non impedisce però di usarla nei matrimoni, quindi state attenti a cosa mangiate! Le percentuali di panna in una torta nuziale superano ampiamente i livelli di guardia quindi, se soffrite di colite, assicuratevi di trovarvi in pole position nella fuga verso i bagni o li troverete occupati.
Nel caso in cui questa terribile ipotesi dovesse avverarsi ecco alcuni siti alternativi dove permettere al vostro intestino di esprimersi liberamente:
* i posacenere d’argento all’ingresso del ristorante (c’è una controindicazione: se qualcuno va via subito dopo la torta siete fottuti).
* i vasi da fiori sul tavolo del buffet: l’ultimo in fondo è sempre il vaso più sfigato, quello con i fiori più schifosi e che per questo è stato messo all’angolo: è quindi anche il vaso che dà meno nell’occhio. Usatelo con cautela e pregate che nessun cameriere sparecchiando si accorga del tanfo di merda.
Un "cane argento" alto 1 metro, tipico regalo da matrimonio.
* l’aiuola del giardino: i siti per i ricevimenti di solito hanno sempre un’aiuola; prima di procedere all’evacuazione procuratevi anche un cane a cui addossare la colpa in caso di ritrovamento del reperto prima della fine della cerimonia, non dovete lasciare nulla al caso. Il cane non parla la vostra lingua e quindi sarà condannato suo malgrado a prendersi la paternità del vostro stronzo purché non sforniate dal vostro retto una bestia di un chilo e mezzo pretendendo di addossare la colpa allo Yorkshire della prozia della sposa: è poco credibile.
Stanchi, sudati e sfiniti da quest’esperienza, avrete il colletto della camicia sporco come la biancheria di un minatore a gennaio. È solo adesso che vi verrà consegnata la bomboniera d’argento a forma di levriero afghano irto sulle zampe posteriori (quella che a Napoli chiamano: ò can’ argient’, il cane d’argento), attestato di partecipazione a questa eroica impresa di sopportazione, una specie di premio beffardo per la vostra clausura forzata nonché il colpo di grazia per i vostri occhi. Nella migliore della ipotesi ne farete un fermacarte, nella peggiore la getterete nel primo cassonetto che incontrerete sulla strada del ritorno, perché se abbandonare un cane è un reato abbandonare un cane d’argento può salvarvi la vita.
Complimenti, ce l’avete fatta!
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